Si può mangiare il riso con i diverticoli

Cosa è la Diverticolite

La diverticolite è una patologia gastroenterica che interessa la porzione crassa dell'intestino.
Questa malattia può colpire solamente chi presenta la così detta diverticolosi.
Diverticolosi significa “presenza di diverticoli”.
I diverticoli sono delle vere e proprie alterazioni anatomiche del colon che, in base alla natura patologica ed al livello di gravità, possono essere di due tipologie differenti.

  • I diverticoli meno problematici sono caratterizzati da estroflessioni della mucosa e della sotto-mucosa che tendono ad invaginarsi all'interno di loci di minor resistenza della parete, come i punti di penetrazione delle arterie attraverso lo strato muscolare liscio.
  • I diverticoli più gravi, ovvero quelli “veri” (meno frequenti), sono invece formati da un'estroflessione di tutti gli strati della parete intestinale.

La diverticolite si manifesta quando i diverticoli si infettano/infiammano e danno origine ad un disturbo in forma acuta. Tuttavia, se questi rimangono sani ed asintomatici, la condizione viene definita semplicemente diverticolosi.
Per evitare di distinguere continuamente le due fasi, soprattutto nei soggetti che si ammalano frequentemente, si parla di malattia diverticolare.

Le cause 

La dieta povera di fibre è solo una delle possibili cause della diverticolosi e della sua evoluzione possibile, la diverticolite.
Si ricorda che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo pari almeno mediamente a 20 g di fibre al giorno.
Altre cause sono da ricercarsi in un cattivo stile di vita, che portano all’abitudine a ritardare l’evacuazione e alla stipsi, oppure a un ridotto diametro del sigma, l’ultima parte del colon discendente.
Fra i fattori di rischio per lo sviluppo di diverticolosi va senz’altro incluso l’invecchiamento; con il passare degli anni, infatti, le pareti esterne del colon tendono a ispessirsi e ciò provoca un restringimento dello spazio interno; si ha così un aumento della pressione all’interno del colon che facilita la formazione di estroflessioni.
Circa il 15-20% delle persone con diverticolosi sviluppa la diverticolite, patologia infiammatoria che trattiamo di seguito.

Diverticolite: segni e sintomi

Se i diverticoli sono sede di infiammazione e/o di infezione, si giunge alla diverticolite.
I segni e i sintomi della malattia ricordano molto quelli dell’appendicite, ma nel caso di diverticolite, la sensazione dolorosa viene avvertita nella zona addominale inferiore sinistra invece che in quella inferiore destra.
Nella gran parte dei casi il dolore è piuttosto intenso e si manifesta in modo improvviso, ma alcuni soggetti avvertono inizialmente un dolore piuttosto lieve che ha la tendenza ad aumentare di intensità nel giro di alcuni giorni.
Segni e sintomi piuttosto comuni che si registrano in caso di diverticolite sono la febbre, la nausea e la diarrea. Meno frequentemente si hanno gonfiore addominale, sanguinamento dal retto, poliuria, disuria e vomito.

Diverticolite: le complicazioni

La presenza di diverticolite può dar luogo, in alcuni casi, a complicazioni che possono essere anche molto serie:

  • formazione di fistole: una fistola è una perforazione di un tessuto che mette in comunicazione due organi diversi. Le fistole che si formano in seguito alla diverticolosi o diverticolite possono interessare il colon e la pelle, oppure il colon e la vescica, quest’ultimo caso è il più serio perché può originare infezioni anche alle vie urinarie.
  • Perforazione con eventuale peritonite: se l’infezione non è curata e debellata, può dare origine a un ascesso, con conseguente perforazione della parete del colon e peritonite diffusa.
  • Occlusione intestinale: le cicatrici che si formano in seguito alla guarigione del processo infiammatorio della diverticolite possono restringere il colon e occludere parzialmente o completamente il transito delle feci.
  • Emorragia: se si verifica la rottura dei vasi all’interno dei diverticoli, può verificarsi un’emorragia di entità e durata varie a seconda del danno provocato. Si tratta tuttavia della complicazione più rara.

ALIMENTI CONSIGLIATI NELLA DIVERTICOLOSI

  • Consumare almeno una porzione abbondante di verdura cotta o cruda e un frutto per pranzo e cena.
  • Inserire frequentemente nella propria alimentazione minestrone o passato di verdura, pasta con sughi di verdure, pasta e legumi.
  • Se non si è abituati a consumare regolarmente verdura, introdurre progressivamente (iniziando con piccole quantità) e secondo la tolleranza individuale i diversi tipi di verdura per evitare un’eccessiva fermentazione intestinale o la spiacevole sensazione di distensione addominale.
  • Preferire cereali integrali, pane  pasta riso  fette biscottate sempre integrali.
  • Bere almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno.
  • Gli integratori alimentari a base di psillio o crusca possono essere molto utili per migliorare la motilità intestinale e prevenire le complicanze, ma vanno indicati dal medico.

ALIMENTI DA ELIMINARE O RIDURRE  NELLA DIVERTICOLOSI

  • Le diete povere di scorie, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, sono controindicate. Possono essere utilizzate solo per un brevissimo periodo nella fase di riacutizzazione (si veda oltre).
  • Attenzione alla frutta e verdura contenente semini (per es. melanzane, pomodori, kiwi, fichi, semi di zucca, di sesamo, di girasole...) che possono depositarsi con maggior facilità nel diverticolo.
  • Per lo stesso motivo è opportuno sminuzzare le verdure a fibre lunghe (es. finocchi, fagiolini).
  • Limitare il consumo di bevande che irritano la mucosa intestinale quali vino e birra (massimo un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini), superalcolici (da assumere raramente) e di caffè/tè (massimo tre tazze al giorno).
  • E’ opportuno limitare gli alimenti piccanti e non aggiungere pepe o peperoncino nella preparazione dei piatti, anche essi irritanti per la mucosa intestinale.
  • Nella fase sintomatica (caratterizzata da dolore addominale, febbre, brivido, diarrea o mancata emissione di feci, nausea, vomito) le indicazioni dietetiche per la diverticolite devono essere valutati attentamente dal medico caso per caso e quelle riportate di seguito sono da considerarsi solo generiche.

Nella Tabella 1 un esempio di dieta per la diverticolosi

ALIMENTI CONSIGLIATI O PERMESSI NELLA DIVERTICOLITE

Alla ripresa dell’alimentazione prediligere una dieta liquida o semiliquida a ridotto tenore in fibra (pasta/riso/semolino in brodo conditi con olio crudo, carne o pesce omogeneizzata o tritata, uova) poi aumentare progressivamente la consistenza (aggiungendo pane bianco secco/grissini/fette biscottate, prosciutto crudo/bresaola) e la quantità di alimenti contenenti fibra.

  • Sia alla ripresa dell’alimentazione dopo complicanze che in corso di infiammazione, sono comunque permessi  banana e mela, zucchine, carote lesse e patate nonché i centrifugati di frutta e verdura.
  • In corso di un episodio infiammatorio e nelle settimane successive può verificarsi una temporanea intolleranza  al lattosio. Possono essere tuttavia assunti latticini a ridotto contenuto di lattosio quali lo yogurt, o contenente lattosio in quantità trascurabili, come il parmigiano.

ALIMENTI DA ELIMINARE O RIDURRE  NELLA DIVERTICOLITE

  • Eliminare cioccolato, cibi fritti, piccanti, bevande alcoliche e gassate.
  • Per un breve periodo, dopo la fase acuta, eliminare alimenti ad alto contenuto in lattosio come il latte e i formaggi freschi, così come insaccati contenenti lattosio come il prosciutto cotto ed i wurstel.
  • Per un breve periodo dopo la fase acuta evitare cibi ricchi in fibra: frutta, verdura (tranne quelle sopra indicate),  legumi, prodotti integrali, carni molto fibrose.
  • Evitare in particolare le varietà di frutta e verdura per le quali non è possibile rimuovere i semini o ad alto contenuto di fibra: fichi, fragole, lamponi, ribes, more, kiwi, melograno, fagiolini, semi di girasole, nocciole e mandorle.

VIA LIBERA AI CIBI PROBIOTICI

Per favorire il benessere intestinale e prevenire accumuli di tossine e fenomeni putrefattivi, si consiglia di arricchire la dieta con cibi probiotici.
Via libera dunque a yogurt, kefir, tofu, crauti ecc. Questi alimenti sono infatti ricchi di lactobacilli e bifidobatteri, che vanno a supportare la flora intestinale favorendo l’equilibrio.

​Colazione
Latte Scremato g 100
Fette Biscottate g 20
Zucchero g 10

Pranzo
Pasta o Riso integrale g 60
Verdura g 200
Pane integrale g 25
Frutta Fresca g 200
Olio g 10

Spuntino
Frutta Fresca g 200

Cena 
Pasta o Riso in brodo g 20
Secondo
Vedere "Secondi"
Verdura g 200
Pane integrale g 25
Frutta Fresca g 200
Olio g 10

Secondi

- 2 volte/settimana: carne: g 140 di vitello o petto di pollo magri; 
- 2 volte/settimana: pesce: g 175 di nasello, merluzzo, sogliola, trota o palombo; 
- 1 volta/settimana: affettato: g 90 di Bresaola o Prosciutto magro; 
- 1 volta/settimana: formaggio: g 95 di ricotta, gr 55 di mozzarella, gr 35 di grana o Bel Paese; 
- 1 volta/settimana: 2 uova.

Le raccomandazioni in generale sono le seguenti:

- evitare la vita sedentaria; mantenere la massima regolarità nei pasti; 
- preferire i cibi semplici a quelli elaborati; 
- incrementare il consumo di cibi integrali o comunque ricchi di fibre; 
- bere molto, non solo ai pasti; 
- mangiare la frutta lavata ma non sbucciata; 

cibi da eliminare o ridurre, distinti per categorie:

latticini: formaggi grassi e piccanti;
pane e pasta: nessuna limitazione, favorire i prodotti integrali;
carne: riduzione globale, soprattutto delle carni più grasse;
pesce: molluschi e crostacei;
salumi e insaccati: tutti escluso crudo e cotto magri e bresaola;
uova: ammesse solo alla coque;
verdure: tutte, esclusa quella ammessa (vedi sotto);
frutta: tutta, esclusa quella ammessa (vedi sotto);
condimenti: condimenti di origine animale, margarina e dado;
bevande: bevande gassate, alcolici in genere, tè, caffè;
dolci: dolci di pasticceria, particolarmente elaborati.

cibi permessi, distinti per categorie:

latticini: latte in genere, formaggi freschi non fermentati;
pane e pasta: preferire i prodotti integrali;
carne: ridurre globalmente il consumo;
pesce: fresco;
salumi e insaccati: prosciutto crudo e cotto magri e bresaola;
uova: alla coque;
verdure: lattuga, patate, pomodoro, zucchine;
frutta: albicocche, ananas, arance, banane, mele, pesche;
condimenti: olio d'oliva o extravergine;
bevande: acqua naturale;
dolci: ammessi purché non particolarmente elaborati.

AVVERTENZA: Questo sito ha carattere di divulgazione culturale e informativa, necessariamente generale. Le informazioni contenute, pur basate sugli studi scientifici citati, non sostituiscono il consulto personalizzato del professionista pratico, dietologo o medico. Il lettore non è autorizzato a considerare gli articoli qui contenuti come consulti medici, né a prenderli a pretesto per curarsi da sé.

Quali sono gli alimenti da evitare per i diverticoli?

DIVERTICOLI E ALIMENTI NO.
Verdure con fibre filamentose, tipo fagiolini e finocchi..
Alcolici e superalcolici poiché sono bevande che irritano la parete intestinale..
The e caffè in grandi quantità. ... .
No a spezie piccanti: peperoncino, pepe, curry, paprika, curcuma..

Cosa mangiare per sfiammare diverticoli?

Anche in presenza di infiammazione ai diverticoli sono permessi frutti come la banana e la mela. Tra le verdure puoi mangiare zucchine, carote e patate (le verdure vanno lessate). Anche i centrifugati possono far parte della dieta. Puoi anche assumere latticini a basso contenuto di lattosio come yogurt e grana.

Chi ha i diverticoli può mangiare l'insalata?

Consumare due o tre porzioni di verdura al giorno e due porzioni di frutta per chi soffre di diverticolosi . I legumi, invece, vanno consumati non più di due volte a settimana. Tra verdura cotta: asparagi, cavolfiore, broccoli, bieta, spinaci. La verdura cruda, ad integrazione: lattuga, radicchio, sedano e carote.

Chi soffre di diverticolite può mangiare la pasta?

ALIMENTI CONSIGLIATI NELLA DIVERTICOLOSI Consumare almeno una porzione abbondante di verdura cotta o cruda e un frutto per pranzo e cena. Inserire frequentemente nella propria alimentazione minestrone o passato di verdura, pasta con sughi di verdure, pasta e legumi.