ANTIDOLORIFICI, ANTINFIAMMATORI E ANTIPIRETICI: CORRETTO USO(giugno 2019) Show
L’utilizzo dei farmaci per alleviare il dolore è in continuo aumento, e tra quelli più utilizzati emergono i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’acido acetilsalicilico, il paracetamolo, l’ibuprofene e il ketoprofene. Queste molecole a basso dosaggio possono essere acquistate senza presentare la ricetta del medico, sono infatti farmaci di automedicazione, che però devono essere assunti seguendo le istruzioni presenti all’interno della confezione o chiedendo consiglio in farmacia. Per cosa si utilizzano?Vengono assunti quando abbiamo: dolori mestruali, dolori articolari, dolore cervicale, emicrania, mal di denti, mal d’orecchio, mal di schiena, dolori post-operatori, febbre, dolori legati ad una patologia oncologica e dolori neuropatici. Per questi ultimi è necessario parlarne con il medico, per gli altri è possibile chiedere al farmacista. E’ importante sottolineare che questi farmaci, sebbene tolgano il dolore, possono provocare effetti collaterali come lesioni della mucosa gastrica o ulcere fino al sanguinamento gastrico; perciò sarebbe opportuno, per dolori intensi e durante una cura di lunga durata, assumere un farmaco che protegga lo stomaco innalzando lievemente il pH. Bisogna inoltre rispettare la dose massima giornaliera del FANS che varia a seconda della molecola utilizzata. La maggior parte dei farmaci appartenenti a questa classe ha anche azione antipiretica (febbre); il farmaco più utilizzato soprattutto negli anziani e nella popolazione pediatrica è il paracetamolo, in quanto provoca minori effetti collaterali gastrici e può essere assunto a stomaco vuoto. In caso di febbre, è buona norma assumere il medicinale quando la temperatura supera i 38,5 gradi e non al di sotto, poiché la febbre è un meccanismo di difesa del nostro sistema immunitario contro il virus o il batterio che determina la patologia in corso. Un’altra molecola utilizzata spesso è l’ibuprofene, che svolge sia un’ottima azione antidolorifica e antinfiammatoria sia azione antipiretica, ma potrebbe dare disturbi gastrici in terapie di lunga durata. E’ importante assumere questa categoria di farmaci sempre a stomaco pieno. Ad ogni modo è opportuno contattare il medico prima di cominciare qualsiasi terapia. Rivolgiti sempre al tuo farmacista e medico Il raffreddore è una comunissima patologia di natura virale che provoca l'infiammazione delle vie aeree superiori, anche se, in alcuni casi, potrebbe estendersi anche a quelle inferiori. Alla base della comparsa del raffreddore vi è un'infezione sostenuta da virus che si trasmette per via aerea e per contatto diretto fra individui malati e individui sani, così come attraverso il contatto con oggetti contaminati dal virus. Soggetti particolarmente a rischio di contrarre l'infezione sono i bambini, gli anziani e i pazienti immunocompromessi. SintomiSintomi del RaffreddoreSolitamente, i sintomi del raffreddore si manifestano dopo 1-3 giorni dall'esposizione al virus e consistono in:
Inoltre, ricordiamo che non è insolito che il raffreddore possa complicarsi e che si vada incontro a sovrainfezioni batteriche. Raffreddore Dieta e alimentazione per il Raffreddore Cure naturali per il RaffreddoreLe informazioni sui farmaci per la cura del raffreddore non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere farmaci di qualsiasi tipo. FarmaciQuali medicinali prendere per il Raffreddore?Il raffreddore può risolversi anche senza l'assunzione di alcun tipo di farmaco; questo, generalmente, si verifica entro sette giorni dall'inizio della sintomatologia. Tuttavia, se necessario, è possibile ricorrere all'uso di alcuni tipi di farmaci al fine di controllarne i sintomi, come febbre, mal di gola, mal di testa, congestione nasale, tosse, ecc. Ad esempio, è possibile ricorrere all'uso di farmaci per abbassare la febbre, di farmaci antinfiammatori, di farmaci contro la tosse e di farmaci decongestionanti. In caso di sovrainfezioni batteriche, inoltre, il medico può decidere di prescrivere farmaci antibiotici. Gli antivirali non vengono mai utilizzati nel trattamento del comune raffreddore e comunque, nella maggior parte dei casi, non sono necessari in quanto la malattia tende ad essere autolimitante. Per quanto riguarda la messa a punto di possibili vaccini, invece, vista la molteplicità di virus coinvolti nella manifestazione del raffreddore, non è possibile ideare un vaccino effettivamente efficace per prevenire la malattia. Di seguito sono riportati i farmaci e i principi attivi maggiormente impiegati nel trattamento del raffreddore; tuttavia, spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura. Paracetamolo per il RaffreddoreLa Tachipirina® è senza dubbio il medicinale a base di paracetamolo maggiormente utilizzato nel trattamento del raffreddore, o meglio, nel trattamento di alcuni dei suoi sintomi più comuni, come febbre e dolore di vario tipo. Il paracetamolo, infatti, è dotato di attività antipiretica (contro la febbre) e analgesica, efficace soprattutto contro dolori di lieve e moderata severità. Non sorprende, quindi, che il paracetamolo sia considerato come il principio attivo per eccellenza contro i sintomi del raffreddore. Fra gli altri medicinali a base di paracetamolo che possono essere utilizzati in quest'ambito, ricordiamo:
In caso il raffreddore si manifesti in assenza di febbre ma con mal di testa e dolori muscolari, la tachipirina o altri medicinali contenenti paracetamolo potrebbero essere comunque assunti allo scopo di alleviare i suddetti sintomi. Ad ogni modo, è comunque bene chiedere il consiglio preventivo del proprio medico. Nota BeneLa Tachipirina® e gli altri medicinali a base di paracetamolo NON sono utili nel trattamento di tosse e congestione nasale, a meno che non contengano principi attivi che siano in grado di agire in maniera specifica su questi altri sintomi tipici del raffreddore. Paracetamolo in bambini e neonatiIl paracetamolo è considerato un principio attivo sicuro, difatti, al giusto dosaggio, può essere impiegato anche in bambini e neonati. Chiaramente, è necessario attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni fornite dal pediatra che, in caso di dubbi, dovrà essere immediatamente contattato. Paracetamolo in gravidanzaL'uso del paracetamolo e di medicinali che lo contengono è considerato sicuro anche durante la gravidanza. Tuttavia, prima di assumere il principio attivo in questione, le gestanti devono SEMPRE chiedere il parere preventivo del proprio medico o del ginecologo. Come e quanto paracetamolo assumereI medicinali contenenti paracetamolo sono disponibili in numerose forme farmaceutiche adatte a molteplici vie di somministrazione (orale, rettale e perfino endovenosa). Generalmente, nel trattamento del comune raffreddore, si utilizzano medicinali somministrabili per via orale (compresse, compresse effervescenti, granulato per sospensione orale, sciroppo e gocce - questi ultimi, soprattutto nei bambini) o per via rettale (supposte, sia in adulti che bambini). Per sapere quanto paracetamolo assumere, leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale che lo contiene che si dovrebbe utilizzare. In caso di dubbi, consultare il medico o il pediatra, oppure chiedere aiuto al farmacista. Nota BeneNonostante il paracetamolo sia considerato sicuro, allo scopo di evitare effetti indesiderati - in particolare (ma non solo), danni renali ed epatici - le dosi raccomandate NON devono mai essere superate, così come la durata del trattamento, che dovrebbe essere limitata a brevi periodi. Se febbre e dolore persistono nonostante l'assunzione di paracetamolo, il medico deve essere contattato. Farmaci Antinfiammatori contro il RaffreddoreAnche i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per contrastare alcuni sintomi del raffreddore, in quanto dotati di attività antinfiammatoria e analgesica. Molti di essi, inoltre, sono altresì dotati di una certa attività antipiretica, permettendogli di contrastare anche la febbre. Nonostante ciò, in linea di massima, il principio attivo d'elezione per il trattamento della febbre rimane il paracetamolo. Fra gli antinfiammatori maggiormente impiegati nel trattamento sintomatico del raffreddore, ritroviamo:
Farmaci DecongestionantiCome si può facilmente intuire, i farmaci decongestionanti vengono impiegati per contrastare la fastidiosa congestione nasale che tipicamente si manifesta durante il raffreddore. Generalmente, si utilizzano spray nasali, ma in alcuni casi, questi farmaci possono essere assunti anche per via orale. Ad ogni modo, fra i principi attivi maggiormente impiegati, ricordiamo:
Farmaci per la Tosse durante il RaffreddoreAnche la tosse è un sintomo che può manifestarsi abbastanza comunemente durante il raffreddore. Per trattare la tosse, innanzitutto, è importante sapere quale tipologia interessa il paziente, per questo sarebbe opportuno rivolgersi al medico per una visita. Ad ogni modo, in caso di tosse secca, si dovrà ricorrere all'uso di farmaci antitussivi o sedativi della tosse; mentre in caso di tosse grassa, si dovrà ricorrere all'impiego di farmaci mucolitici/mucoregolatori ed espettoranti. Calmare la TosseFarmaci Antibiotici per il RaffreddoreIl ricorso all'uso di farmaci antibiotici deve essere fatto solo se strettamente necessario e solo se espressamente prescritto dal medico. In altre parole, questo tipo di farmaci va utilizzato solo se si ha la certezza della presenza di una sovrainfezione batterica. I principi attivi che si possono prescrivere in questo caso sono vari e possono appartenere a diverse classi, come quella delle penicilline, delle cefalosporine, dei macrolidi, ecc. I farmaci antibiotici, pertanto, NON sono utili per il trattamento del raffreddore e possono essere utilizzati solo se ce n'è un reale bisogno. Cosa succede se prendo un Oki e una tachipirina insieme?Se ha già usato in passato questo dosaggio di Tachipirina sì, la può assumere, come interazioni con Oki non ci sono problemi.
Quando non prendere Zerinol?Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o sta allattando con latte materno non deve usare Zerinol. Zerinol può dare sonnolenza, di ciò deve essere consapevole se si pone alla guida di veicoli o se pensa di svolgere operazioni che richiedono attenzione e vigilanza.
Quante ore devono passare tra paracetamolo è ibuprofene?L'intervallo di tempo minimo consigliato per una nuova somministrazione – da ripetere solo quando il bambino sta nuovamente male e non a orario definito come nel caso degli antibiotici – è di almeno 4-6 ore per il paracetamolo e di almeno 8 ore per l'ibuprofene.
Per cosa va bene lo Zerinol?1. Che cos'è Zerinol e a cosa serve. Zerinol è un analgesico (allevia il dolore) ed un antipiretico (riduce la febbre) che contiene i principi attivi paracetamolo e clorfenamina maleato. Zerinol si usa per il trattamento dei sintomi dell'influenza e del raffreddore negli adulti.
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