Quanti litri di condensa produce un condizionatore

Smaltire la condensa prodotta dal condizionatore: ecco le soluzioni ideali! Il condizionatore è ormai uno strumento indispensabile per contrastare le elevate temperature estive e rinfrescare costantemente gli ambienti. Il suo utilizzo frequente, però, comporta l’aumento della generazione dell’acqua di condensa da parte dell’apparecchio e, di conseguenza, il problema dello smaltimento della stessa.

Quanta condensa produce un condizionatore

La produzione di condensa da parte del condizionatore è un fenomeno del tutto normale. La differenza di temperatura tra l’aria calda esterna e il liquido refrigerante del condizionatore, che agisce su di essa, fa sì che si formi una quantità più o meno elevata di condensa, sotto forma di goccioline d’acqua.

Questa quantità varia a seconda di numerosi fattori come:

  • la temperatura esterna
  • la grandezza della stanza in cui è installato il climatizzatore
  • la potenza del climatizzatore
  • la temperatura impostata sul climatizzatore
  • condizioni strutturali dell’apparecchio ed eventuali guasti
  • tempi di utilizzo del climatizzatore

Se volessimo fornire una stima media, diciamo che un apparecchio da 5 kW genera un volume di acqua di condensa compreso tra i 2,5 e i 4 litri all’ora. In generale, si parla di solito di circa 7 litri giornalieri di media.

Escludendo soluzioni improvvisate come l’utilizzo di bacinelle, catini e bottiglie per raccogliere le goccioline, esistono diversi metodi per recuperare e smaltire l’acqua di condensa.

Ciascuna delle seguenti soluzioni è più o meno adatta a seconda dei casi specifici e del tipo di condizionatore. Va valutata attentamente, magari contattando un professionista.

Implementazione di un sistema di nebulizzazione

Questo tipo di sistema consiste in un semplice apparecchio, da collegare al condizionatore, che serve a ridurre la condensa in microscopiche goccioline che vengono poi disperse nell’ambiente esterno.

Pompa per condensa

Installando una piccola pompa per lo scolo della condensa, direttamente sotto l’unità interna, questa raccoglierà l’acqua generata permettendo di smaltirla successivamente in tutta comodità. Alcuni sistemi permettono l’abbinamento di tubicini per smaltire direttamente l’acqua all’esterno o riversandola in altre tubature.

Collegamento al sistema di scarico del bagno

Questa soluzione necessita di lavori specifici per l’installazione dell’impianto e di solito va considerata già in fase di installazione degli impianti di condizionamento, consultando degli esperti.

Tubazioni collegate alla grondaia

Si potrebbe pensare di installare un sistema di scarica che si riversi dei condotti pluviali dell’abitazione/condominio. Si potrebbero sfruttare tubicini appositi come quelli forniti da alcuni impianti come la pompa per la condensa (suggerita precedentemente), ma è sempre meglio contattare uno specialista di settore. Importante è verificare l’attuabilità di questa soluzione, in quanto potrebbe essere illegale in alcuni casi.

Riutilizzare l’acqua di condensa del condizionatore

Prima di buttare via l’acqua generata dal tuo condizionatore, scopri quanti modi di riutilizzarla esistono! Il riciclo della condensa potrebbe rivelarsi più utile di quanto si pensi.

Ecco alcuni degli utilizzi possibili:

  • Innaffiare le piante del tuo balcone o del tuo giardino
  • Ricarica dell’acqua del radiatore dell’automobile o della vaschetta del tergicristalli
  • Lavare il pavimento o altre superfici della tua casa o del tuo ufficio
  • Alimentare la caldaia del ferro da stiro a vapore
  • Ricaricare le vaschette di deumidificazione dei termosifoni
  • Riempire lo scarico del water
  • Lavare il bucato

È consigliabile assicurarsi sempre che i filtri del condizionatore siano ben puliti e sterilizzati prima di utilizzare l’acqua di condensa. Questo vale anche più in generale per prevenire problemi di salute legati all’inalazione di batteri quando si utilizza il climatizzatore. È sempre meglio consultare qualcuno per queste operazioni di manutenzione.

Conclusioni

Per evitare sprechi eccessivi, è dunque importante badare sin dall’inizio a tutte le variabili elencate precedentemente, consultando un esperto nel settore per l’installazione e la manutenzione di climatizzatori che potrà suggerirvi l’ubicazione migliore per l’apparecchio a seconda della stanza, valutare le temperature medie della zona, suggerirvi quale potenza e tipologia di climatizzatore sia meglio installare, occuparsi della manutenzione e aiutarvi anche indicando le soluzioni di smaltimento della condensa più adatte alle vostre esigenze.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni, contattaci! Multiuser si occupa di condizionatori da più di 30 anni su tutto il territorio della provincia romana e saprà consigliarti il metodo migliore per risolvere ogni tuo problema.

Quanti scarico condensa ha un condizionatore?

Un climatizzatore in certe giornate può arrivare a fare circa un litro di condensa ogni ora. Con il funzionamento prolungato o a tempo pieno, per un apparecchio da 5 kW il volume di acque di condensa da scaricare oscilla mediamente tra i 2,5 e i 4 l/h.

Dove scaricare acqua condensa climatizzatore?

Direttamente negli scarichi idraulici dell'abitazione. In una tanica posta di solito sul balcone di fianco all'unità esterna.

Quando fa la condensa il condizionatore?

Come si forma la condensa? Quando avviene lo scambio tra l'aria più calda dell'ambiente esterno e il gas refrigerante presente nel condizionatore, il vapore passa dallo stato gassoso allo stato liquido, formando l'acqua di condensa.

Perché il climatizzatore fa poca condensa?

La causa è da ricercare nelle condizioni dei filtri dell'aria oppure, nello stato della ventola interna allo split: Filtri intasati: la mancanza prolungata di manutenzione causa un accumulo di polvere sui filtri al punto tale da bloccare il passaggio dell'aria.