Radice di 3 per radice di 3

Algebra Esempi

Semplificare radice quadrata di 3x( radice quadrata di 3- radice quadrata di x)

Step 1

Applicare la proprietà distributiva.

Step 2

Toccare per più passaggi...

Combinare usando la regola del prodotto per i radicali.

Step 3

Riscrivere utilizzando la proprietà commutativa della moltiplicazione.

Step 4

Semplificare ogni termine.

Toccare per più passaggi...

Estrarre i termini fuori dal radicale.

Toccare per più passaggi...

Combinare usando la regola del prodotto per i radicali.

Elevare alla potenza di .

Elevare alla potenza di .

Usare la regola della potenza per combinare gli esponenti.

Estrarre i termini fuori dal radicale.

In questo contenuto abbiamo definito cosa siano la radice quadrata e la radice cubica di un numero: siamo arrivati a quelle definizioni cercando di invertire l’operazione di elevamento al quadrato e al cubo, rispettivamente. Il ragionamento che abbiamo fatto può essere esteso senza troppa difficoltà anche all’elevamento a una qualsiasi potenza.

Definizione

Se $n$ è un numero naturale e $a$ un numero reale diverso da zero. Si chiama radice $n$-esima di $a$ quel numero reale $b$ che ha lo stesso segno di $a$ e tale che $b^n = a$. Se $a=0$, invece, $\sqrt[n]{0} = 0$ per ogni $n$.
Indichiamo la radice $n$-esima di $a$ con il simbolo $\sqrt[n]{a}$, che chiamiamo radicale $n$-esimo. Il numero $a$ si dice radicando e il numero $n$ si chiama indice del radicale.

Facciamo alcune osservazioni riguardo alla definizione che abbiamo appena dato.

  • Quando $n=1$, stiamo facendo la “radice $1$-esima” di $a$ che in realtà coincide proprio con $a$ stesso: in questo caso quindi si omette il segno di radice.
  • Quando $n=2$, invece, la “radice $2$-esima” di $a$ è la radice quadrata di $a$. In questo caso si omette l’indice del radicale e quindi anzichè scrivere $\sqrt[2]{a}$ scriviamo $\sqrt{a}$.
  • Non è detto che, dato un qualsiasi numero naturale $n$, esista sempre la radice $n$-esima di un numero reale arbitrario. Infatti se $n=2$, per esempio, non sempre possiamo svolgere questa operazione: nello specificico, la radice quadrata di un numero negativo non esiste (o meglio, non è un numero reale).
    Si può mostrare che, in realtà, lo stesso problema si incontra quando abbiamo $n$ pari (mentre negli altri casi la radice $n$-esima esiste sempre).
  • Nella definizione si sta attenti a specificare che la radice $n$-esima deve avere lo stesso segno del radicando. La motivazione di questo fatto è legata alla situazione ambigua che si crea con le radici di indice pari (per esempio, sia $-2$ che $2$ potrebbero essere la radice quadrata di $4$, dato che $(-2)^2 = 4$ ma anche $2^2 = 4$).
  • Un altro modo di indicare un radicale è di esprimerlo come una potenza con esponente frazionario: possiamo cioè definire $$\sqrt[n]{a} = a^\frac{1}{n}$$(ovviamente solo quando $\sqrt[n]{a}$ esiste).

Proprietà fondamentali dei radicali

Elenchiamo qui di seguito le principali proprietà dei radicali. Queste proprietà sono molto utili negli esercizi; mostreremo inoltre come ciascuna di esse può essere ricondotta alle proprietà delle potenze.

Per tutto il paragrafo considereremo $a$ come un numero reale qualsiasi e $n$ come un numero naturale.

Prima proprietà: Quando esiste il numero $\sqrt[n]{a}$, allora: $$\left ( \sqrt[n]{a} \right )^n = a.$$

Questa proprietà ci permette, per esempio, di svolgere immediatamente calcoli come $\left ( \sqrt[3]{5} \right )^3, \left ( \sqrt[5]{-2} \right )^5, \left ( \sqrt[2]{8} \right )^2$ senza svolgere ciò che sta tra parentesi: infatti queste espressioni sono uguali rispettivamente a $5, -2, 8$.
La validità di questa proprietà è legata alle proprietà delle potenze. Infatti $$\left ( \sqrt[n]{a} \right )^n = \left (a^{\frac{1}{n}} \right )^n = a^{\frac{1}{n} \cdot n} = a^1 = a$$dove per scrivere la terza uguaglianza abbiamo usato la proprietà della potenza di una potenza.

Seconda proprietà: L’espressione $\sqrt[n]{a^n}$ ha sempre significato, per ogni scelta di $a$ e $n$. Inoltre:
##KATEX##\begin{aligned}\text{ se $n$ è dispari, } \sqrt[n]{a^n} = & \ a; \\\text{ se $n$ è pari, }\sqrt[n]{a^n} = & \begin{cases} a & \text{se $a \geq 0$} \\ -a & \text{se $a < 0$} \end{cases}##KATEX## \quad \text{ovvero } \sqrt[n]{a^n} = |a|.
\end{aligned}
Facciamo alcuni esempi per capire un po’ meglio cosa sta succedendo.

  • $\sqrt{3^2} = \sqrt[2]{3^2} = \sqrt[2]{9} = 3.$
  • $\sqrt[3]{(-3)^3} = \sqrt[3]{(-3) \cdot (-3) \cdot (-3)} = \sqrt[3]{-27} = -3.$
  • $\sqrt[4]{(-2)^4} = \sqrt[4]{(-2) \cdot (-2) \cdot (-2) \cdot (-2)} = \sqrt[4]{16} = 2.$ Si vede quindi perché il segno del risultato dipenda dal fatto che $n$ sia pari o meno: un radicale con indice pari è necessariamente positivo, perché concorde con il radicando $a^n$, che è per forza positivo (essendo $n$ pari).

Terza proprietà (proprietà invariantiva): Se $a \geq 0$ e $p,q \in \mathbb{N}$ allora: $$\sqrt[n]{a^m} = \sqrt[np]{a^{mp}}$$A parole possiamo dire il valore di un radicale con radicando non negativo non cambia, se moltiplichiamo l’indice del radicale ($n$) e l’esponente del radicando ($m$) per lo stesso numero naturale positivo $p$.

Facciamo alcune osservazioni.

  • Perché imponiamo che $a \geq 0$? Se così non fosse, ci sarebbero dei problemi mentre applichiamo la proprietà. Prendiamo per esempio $a = -8, n=3, m=1, p=2$. Allora: $$\sqrt[n]{a^m} = \sqrt[3]{-8} = -2;$$mentre $$\sqrt[np]{a^{mp}} = \sqrt[6]{(-8)^2} = \sqrt[6]{64} = +2.$$Vediamo quindi che nel nostro esempio $\sqrt[n]{a^m} \neq \sqrt[np]{a^{mp}}$, proprio perché $a <0$.
  • Non a caso questa proprietà si chiama “proprietà invariantiva”. Utilizzando le proprietà delle potenze, abbiamo: $$\sqrt[n]{a^m} = \left ( a^m \right )^{\frac{1}{n}} = a^{\frac{m}{n}} = a^{\frac{pm}{pn}} = \sqrt[np]{a^{mp}}$$Nella terza uguaglianza abbiamo utilizzato il fatto che le frazioni $\frac{m}{n}$ e $\frac{pm}{pn}$ sono equivalenti, secondo la proprietà invariantiva delle frazioni.

Operazioni tra radicali


Prodotto tra radicali:
Il prodotto di due radicali con radicandi $a, b$ positivi o nulli e con lo stesso indice $n$ è uguale al radicale che ha come indice $n$ e come radicando il prodotto $a \cdot b$. Con una formula: $$\sqrt[n]{a} \cdot \sqrt[n]{b} = \sqrt[n]{a \cdot b} \quad \text{se }a \geq 0, b \geq 0$$Vale la pena di notare alcune cose.

  • La richiesta che $a$ e $b$ non siano negativi è necessaria per non incorrere in incongruenze. Se consieriamo $a=-2$, $b=-2$ per esempio, abbiamo $\sqrt{ab} = \sqrt{(-2) \cdot (-2)} = \sqrt{4} = 2$, ma di certo non possiamo dire che $\sqrt{ab} = \sqrt{a} \cdot \sqrt{b}$, dato che $\sqrt{-2}$ non è nemmeno definito!
  • Il prodotto tra radicali funziona in questo modo grazie alle proprietà delle potenze. Infatti: $$\sqrt[n]{a} \cdot \sqrt[n]{b} = a^{\frac{1}{n}} \cdot b^{\frac{1}{n}} = (ab)^{\frac{1}{n}} = \sqrt[n]{ab}.$$

Divisione tra radicali: Il quoziente di due radicali con radicandi $a$ positivo o nullo e $b$ positivo e con lo stesso indice $n$ è uguale al radicale che ha come indice $n$ e come radicando il quoziente $\frac{a}{b}$. Con una formula: $$\frac{\sqrt[n]{a}}{\sqrt[n]{b}} = \sqrt[n]{\frac{a}{b}} \quad \text{se }a \geq 0, b > 0$$Anche in questo caso dobbiamo chiedere che $a$ e $b$ non siano negativi per lo stesso motivo che abbiamo esposto riguardo al prodotto tra radicali. Inoltre $b$ deve essere preso non nullo perché si trova a denominatore. Infine, anche la divisione tra radicali funziona così grazie alle proprietà delle potenze (in maniera del tutto analoga a quanto accadeva per il prodotto dei radicali).

Elevamento a potenza di un radicale: Se $a \geq 0$ e $m \in \mathbb{N}$, per elevare alla $m$ il radicale $\sqrt[n]{a}$ è sufficiente elevare alla $m$ il radicando. In formule: $$\left ( \sqrt[n]{a} \right )^m = \sqrt[n]{a^m} \quad \text{se }a \geq 0, m \in \mathbb{N}$$Spieghiamo questa proprietà utilizzando le proprietà delle potenze: $$\left ( \sqrt[n]{a} \right )^m = \left ( a^{\frac{1}{n}} \right )^m = a^{\frac{m}{n}} = \left ( a^m \right )^{\frac{1}{n}} = \sqrt[n]{a^m}.$$

Radice di un radicale: Se $a \geq 0$, la radice $m$-esima di $\sqrt[n]{a}$ è uguale al radicale che ha lo stesso radicando e indice uguale al prodotto $m \cdot n$. In formule $$\sqrt[m]{\sqrt[n]{a}} = \sqrt[mn]{a} \quad \text{se }a \geq 0, m \in \mathbb{N}$$Anche questa volta, il motivo per cui vale questa proprietà è riconducibile alle proprietà delle potenze: $$\sqrt[m]{\sqrt[n]{a}} = \left ( a^{\frac{1}{n}} \right )^{\frac{1}{m}} = a^{\frac{1}{n} \cdot \frac{1}{m}} = a^{\frac{1}{mn}} = \sqrt[mn]{a}$$

Revisione scientifica a cura di Marco Guglielmino

Come si fa una radice per una radice?

Radice per radice con indici uguali Moltiplicando una radice per un'altra radice con lo stesso indice si ottiene una nuova radice avente: - come indice l'indice di partenza; - come radicando il prodotto dei radicandi.

Come si fa la moltiplicazione tra due radici?

Per far ciò è sufficiente: - calcolare il minimo comune multiplo tra gli indici dei due radicali; - dividere il minimo comune multiplo per l'indice di partenza di ciascun radicale, ed elevare i radicandi ai rispettivi quoti ottenuti.

Come si moltiplicano due radici quadrate?

Il prodotto di radici quadrate è uguale alla radice del prodotto dei due radicandi. Quando dobbiamo calcolare il prodotto di due radici che non sono quadrati perfetti, oppure la radice di numeri molto grandi, è utile scomporre il numero in fattori e poi usare il prodotto tra radici quadrate.

Quanto fa la radice di 3?

La radice quadrata di 3 vale approssimativamente 1,732 e si indica con3; la radice di 3 è un numero irrazionale, ossia un numero decimale illimitato e non periodico, che dunque non può essere scritto sotto forma di frazione.