Reddito di cittadinanza e conti gioco online

Percepisce il reddito di cittadinanza, ma spende fino a diecimila euro al giorno per giocare online. Un 30enne romano è stato rinviato a giudizio per aver ottenuto indebitamente gli aiuti statali. Secondo l'accusa, Federico D.V. non ha mai dichiarato i proventi delle sue vincite: circa 40mila euro. La prima udienza dovrà affrontarla, difeso dall'avvocato Marina Colella, il 14 dicembre 2022.

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I FATTI
Nel 2021 il ragazzo fa richiesta del reddito di cittadinanza. Rientra in tutti i parametri richiesti per l'ottenimento dell'aiuto economico fornito dallo Stato, compresa la soglia di reddito annuo inferiore ai 9.300 euro. Dopo gli accertamenti condotti dall'autorità competente, Federico viene dichiarato idoneo e inizia a percepire una cifra mensile di circa 700 euro. Per circa un anno il suo tenore di vita migliora, ma non sa che su di lui si concentreranno, molto presto, le attenzioni della Guardia di Finanza.
I furbetti del reddito, infatti, sono notevolmente aumentati spingendo le Fiamme Gialle ad indagare a campione. I controlli effettuati sul 30enne evidenziano fin da subito una condotta sospetta: su diverse piattaforme di gioco online ci sono diversi conti a suo nome. Un portafoglio digitale che, complessivamente, racchiude una cifra da capogiro derivata dalle vincite: circa 40mila euro. Un bottino che il ragazzo, secondo le autorità, non ha mai dichiarato, continuando a ricevere i sussidi statali. Le indagini preliminari, chiuse a dicembre 2021 e condotte dal pubblico ministero Alessandra Fini, hanno fatto luce sulle abitudini ludopatiche del giovane che arrivava a giocare fino a 10mila euro al giorno sulle diverse piattaforme di gioco online, ricavando ingenti vincite. In udienza preliminare il giudice ha predisposto, sulla base delle prove documentate e su richiesta del pm, il rinvio a giudizio. Il 14 dicembre inizierà il processo.


I PRECEDENTI
Non è la prima volta che il reddito di cittadinanza viene percepito da persone che giocano o effettuano scommesse online non dichiarando le vincite. A dicembre del 2021 una donna di 49 anni è finita a processo per non aver dichiarato vincite di gioco per 170mila euro ed è stata condannata a scontare la pena di 2 anni e 8 mesi. Il 31 maggio del 2022 in un'operazione di controllo, i finanzieri di Catania hanno sgominato una vera e propria organizzazione, denunciando 21 persone che avrebbero percepito il reddito indebitamente, reinvestendolo in scommesse e ottenendo un guadagno di circa 3,7 milioni di euro. Il danno stimato alle casse dello Stato ammontava, secondo le indagini, a 225mila euro. Episodi che alimentano ancor di più il dibattito politico sul tema: c'è, infatti, chi chiede a gran voce che venga abolito o si trovi una soluzione alternativa.
E.Chi.
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(ANSA) - MILANO, 26 MAR - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Varese hanno scoperto che tra beneficiari del "Reddito di Cittadinanza" residenti in provincia, alcuni, titolari di conti gioco online che, pur dichiarando una situazione familiare di indigenza economica, ricaricavano ingenti somme di denaro sui conti sul web dedicati a poker, giochi da tavolo, scommesse sportive, tombola e bingo.
    I finanzieri di Busto Arsizio, con le analisi informatiche e le banche dati, hanno scoperto nove persone che nella domanda per accedere alla misura di sostegno avevano indicato conti bancari con saldi irrisori (in alcuni casi anche nulli) sui propri conti correnti, ma arrivavano a ricaricare sui conti gioco online diverse decine di migliaia di euro all'anno, utilizzando fonti di reddito presumibilmente nascoste al Fisco.
    Nessuno di loro aveva segnalato nella disponibilità del proprio patrimonio le somme ricaricate sui conti da gioco e così, oltre a quelle, percepiva indebitamente il reddito di 700 euro.
    Il denaro - spiegano le Fiamme gialle - transitato sul conto online dedicato, non era virtuale ma reale e andava indicato nell'Isee presentato all'Inps. Il conto online infatti non è solo uno strumento attraverso cui si movimenta denaro, ma anche una sorta di portafoglio elettronico, poiché vi sono accreditati i bonus, le somme vinte ed i depositi. Dal conto gioco, inoltre, possono essere effettuati prelievi. (ANSA).
   

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Le contestazioni in relazione al reddito di cittadinanza, il famoso sussidio che dal 2019 sostiene il reddito dei cittadini italiani meno abbienti, giungono anche fino in Cassazione.

La sentenza numero 29706 del giorno 8 giugno 2021 della Corte di Cassazione sezione penale, prende in esame l’interessante caso della conciliabilità tra la percezione del reddito di cittadinanza e la titolarità di un conto gioco on line, nel caso specifico aperto presso una società di diritto estero.

Il conto gioco è uno spazio fornito da una società di giochi (come ad esempio i casinò) oppure di scommesse, in entrambi i casi virtuali, sul quale il titolare può gestire in autonomia i depositi e i prelievi di fondi monetari, di solito grazie al collegamento ad una carta di credito o a una carta prepagata.

Nel caso in esame, al titolare del conto gioco, percettore di reddito di cittadinanzaera stato contestato il reato di cui all’articolo 7 del DL numero 4/2019, il quale al comma 1 prevede la reclusione da due a sei anni per coloro che, al fine di percepire il sussidio, forniscano false dichiarazioni oppure omettano informazioni dovute nell’autodichiarazione finalizzata all’ottenimento del reddito di cittadinanza.

Il Tribunale d’appello aveva inoltre disposto il sequestro preventivo di una somma di poco superiore ai dieci mila euro.

Le movimentazioni contestate erano di non indifferente importo, superiori al reddito mobiliare dichiarato; ma, al di là dei valori monetari, il perno della questione è se il saldo di un conto gioco (e dei suoi omologhi) debba confluire tra le consistenze mobiliari da autodichiarare in sede di richiesta del sussidio oppure no, e se l’eventuale omissione sia rilevante ai fini della configurabilità del reato contestato.

Il percettore del sussidio ha difeso la sua posizione dinanzi la Corte dichiarando che l’indicazione del conto gioco non costituiva una informazione dovuta, in quanto non prevista espressamente dalla modulistica predisposta ai fini della richiesta del reddito di cittadinanza, e che, anche se questa informazione si fosse voluta fare rientrare nella voce conto corrente, pur non essendolo, non sarebbe stato possibile fornire la giacenza media annua, non essendo un dato fornito dalla società di scommesse.

La difesa, a sostegno del proprio punto di vista, ha portato davanti ai giudici anche la considerazione secondo la quale, ai fini dell’accesso al reddito di cittadinanza, le informazioni richieste sono quelle corrispondenti agli indicatori previsti per il calcolo dell’ISEE (acronimo di Indicatore di Situazione Economica Equivalente), per il quale si richiede il reddito, il patrimonio immobiliare e il patrimonio mobiliare, e tra questi, secondo la difesa, non è ricompreso il conto gioco.

La Corte di Cassazione, diversamente, dichiarando che “l’itinerario logico seguito dal giudice” costituiva “un percorso motivazionale […] contraddistinto da coerenza ed esaustività”, ha respinto il ricorso del titolare del conto gioco condannandolo alle spese spese processuali e a una ammenda di tre mila euro.

Quindi il punto, in questa occasione sancito per assimilazione, è che, ai fini dei requisiti per l’accesso al sussidio, e per analogia anche ai fini del calcolo dell’ISEE, il patrimonio mobiliare da dichiarare dovrebbe essere individuato in base alle effettive consistenze mobiliari nelle effettive disponibilità del contribuente, non essendo evidentemente consentita l’uscita di consistenze monetarie dal perimetro del patrimonio mobiliare per il solo fatto che queste siano allocate fuori dal territorio italiano oppure su strumenti che formalmente non costituiscono conti correnti o carte di credito, ma che, per le loro funzionalità, ne riproducono le caratteristiche.

Quali vincite vanno dichiarate?

Le vincite fino a 500 euro sono esentasse, mentre per quelle superiori il prelievo è crescente e va dal 15% per le vincite al di sotto dei 1.000 euro al 25% per le vincite oltre i 10 milioni di euro. La trattenuta media si attesta al 20%.

Come comprare online con il reddito di cittadinanza?

Non si possono fare acquisti online. Non si può utilizzare all'estero. Solo il beneficiario può utilizzare la Carta. Non è possibile trasferire il denaro a terzi (eccetto per mutuo o affitto).

Come fare saldo reddito di cittadinanza?

verifica saldo RdC da smartphone con servizio di lettura e controllo del saldo tramite SMS (numero gratuito 800.666.888) comunicando il codice della Card, oppure via App PostPay; verifica saldo RdC allo sportello, presso un Ufficio Postale o un ATM Postamat.

Quale app per il reddito di cittadinanza?

App Postepay per Reddito di Cittadinanza Per farlo, devi scaricare l'app dagli store ufficiali di Android o iOS e accedere all'app premendo su Accedi e inserendo le tue credenziali.