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Il contratto di locazione a uso transitorio, ma cos’è e come funziona? Ecco, per te, tutte le indicazioni più importanti per capire se è il caso di utilizzarlo e in quale modo.
Contratto di locazione a uso transitorio: modello e caratteristicheQuando si viaggia per lavoro o ci si trasferisce per studio, magari per un breve periodo, in un’altra città, la prima esigenza è quella di trovare un appartamento di appoggio, da prendere in locazione. Tra tutti i contratti di affitto esistenti in Italia, quello ideale, che potresti utilizzare se ti trovassi in una di queste circostanze, è il contratto di locazione a uso transitorio. Il contratto di locazione a uso transitorio può essere la risposta migliore per le tue esigenze. Tu, in qualità di conduttore, potresti avere bisogno, ad esempio, di prendere in affitto una casa solo per un tempo breve e determinato e per specifiche necessità. Tieni presente, però, che il contratto di locazione a uso transitorio, così come stabilisce l’art. 2 del Decreto Ministeriale n°15 del 16/01/2017, è destinato alle locazioni temporanee, ma non a quelle turistiche. Questa tipologia di contratto iene stipulata per soddisfare particolari esigenze abitative, che sono solitamente legate a motivi di studio o lavoro. Ma quali sono le caratteristiche del contratto di locazione a uso transitorio che devi tenere presente? Queste sono le più importanti:
Contratto di locazione a uso transitorio, come funziona la registrazione? La registrazione del contratto di affitto è obbligatoria e deve essere fatta entro 30 giorni dalla data della stipula o dalla sua decorrenza, nel caso in cui fosse anteriore. Come anticipato, nel contratto bisogna indicare tutti gli elementi fondamentali, ma perché venga registrato devono essere necessariamente presenti tutte queste informazioni:
Contratto di locazione a uso transitorio: rinnovo e recesso È possibile recedere dal contratto di locazione a uso transitorio? Sì, anche se è vero che questa tipologia di contratto non prevede un rinnovo quando il contratto è in scadenza. Infatti il contratto cessa in maniera automatica quando il periodo stabilito giunge al termine. Quindi non si parla mai di disdetta nel contratto di locazione a uso transitorio, poiché la disdetta è quella operazione con cui puoi impedire che ci sia il rinnovo automatico del contratto in scadenza. Puoi invece recedere dal contratto di locazione a uso transitorio, ma solo per gravi motivi e dando il preavviso nei tempi stabiliti dalla normativa o secondo la tempistica che hai concordato con il locatore nel contratto che avete firmato. Secondo la legge questi sono i tempi necessari per richiedere il recesso del contratto:
Contratto di locazione a uso transitorio con cedolare seccaContratto di locazione a uso transitorio con cedolare secca? Sì, anche per questo contratto è prevista una tassazione con cedolare secca con aliquota al 10%. Grazie al regime fiscale della cedolare secca puoi ottenere un’imposizione fiscale agevolata. Cosa vuol dire contratto transitorio con cedolare secca?Il contratto di locazione transitorio consente alle parti di stipulare un contratto di affitto di durata inferiore a quella minima prevista per i contratti a canone concordato, ossia di 3 anni, previsti dalla legge 431/1998.
Quanto dura il contratto con la cedolare secca?In questa tipologia di contratto le parti possono autonomamente decidere di comune accordo il corrispettivo del canone e le altre caratteristiche del contratto, la durata minima è stabilita in quattro anni, con rinnovo automatico per altri quattro anni, salvo alcuni specifici casi indicati dall'art. 3 della Legge n.
Quanto costa registrare un contratto di affitto transitorio con cedolare secca?Su un immobile dato in affitto per uso abitativo è richiesto il 2% del canone annuo a titolo di imposta di registro. Quindi, ad esempio, con un canone annuo pari a 5.400,00 euro (450,00 euro per i 12 mesi dell'anno) l'imposta di registro dovuta sarà pari a 108,00 euro per ogni anno di durata del contratto di affitto.
Chi non può fare la cedolare secca?Il regime della cedolare non può essere applicato ai contratti di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell'esercizio di attività di impresa o di lavoro autonomo, indipendentemente dal successivo utilizzo dell'immobile per finalità abitative di collaboratori e dipendenti.
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