Quando il mal di schiena deve preoccupare

È inutile negarlo, prima o poi è capitato a tutti di soffrire di dolori alla schiena, che siano essi localizzati nella parte superiore, centrale od inferiore. Il mal di schiena, a meno che non sia provocato da strappi muscolari derivanti da stress fisico, incidenti oppure da agenti improvvisi, affligge per lo più persone non più giovanissime, che hanno superato i trent’anni di età. È molto raro che problemi di mal di schiena ricorrenti insorgano nei giovanissimi o negli adolescenti. Se però si assumono delle posizioni scorrette per tempi prolungati, come capita ai ragazzi mentre studiano o anche ai lavoratori che stanno molto al pc, i problemi si possono manifestare anche in giovane età.

Quando il mal di schiena deve preoccupare

Il mal di schiena prolungato non è una patologia da sottovalutare. Questo perché molto spesso, talvolta anche per non essere intervenuti in tempo, diventa cronico, con conseguenze anche serie. Uno dei mal di schiena più comuni è la lombalgia, che è quello localizzato nella parte centro inferiore della schiena, nella zona lombare appunto. È spesso derivante dalla postura scorretta quando si è seduti oppure quando si è stesi per riposare. Nonostante preoccupi non poco chi ne soffre, la lombalgia in questo caso è una patologia facilmente curabile con terapie farmacologiche e con sedute di riabilitazione motoria nei casi più incisivi.

Ma è sempre così? Purtroppo no. Di seguito porremo la lente d’ingrandimento su quei campanelli d’allarme a cui dovremmo stare attenti all’insorgere di un mal di schiena e per i quali, il primo consiglio che diamo, è quello di rivolgersi subito a personale sanitario competente.

Ribadiamo che nella maggioranza dei casi il mal di schiena non è collegato cause gravi per chi ne soffre, fermo restando il fatto che è comunque intervenire subito per eliminare il problema ed evitare che diventi cronico.

Come già detto, la classica lombalgia può derivare da posture scorrette e in questo caso di solito si trova una posizione che dà un po’ di sollievo dal dolore stesso. Se invece nessuna posizione porta sollievo dal dolore percepito e/o se questo peggiora di notte nello stare stesi, sarà opportuno approfondire la diagnosi contattando al più presto il proprio medico di fiducia.

Quando il mal di schiena deve preoccupare

Altro campanello d’allarme al quale bisognerà fare adeguata attenzione è la perdita di peso. Se durante un periodo di mal di schiena si dovesse palesare una perdita di peso più o meno considerevole pur non cambiando le proprie abitudini alimentari, sarà bene parlarne con un medico che saprà approfondire meglio la questione.

In altri casi il mal di schiena può essere sintomo della cosiddetta sindrome da cauda equina, una patologia neurologica che attacca le radici dei midollo spinale. I sintomi che maggiormente insorgono alla presenza di tale patologia sono: la cosiddetta anestesia della sella, ossia mancanza di sensibilità nella zona del cavallo e l’assenza totale o parziale di sensibilità agli arti inferiori con il conseguente deficit motorio derivante.

Altri sintomi legati al mal di schiena che dovrebbero far scattare una certa preoccupazione sono l’insorgere di infezioni al sistema urinario o alla pelle, gonfiori localizzati nella zona lombare ed addominale ed anche febbre. La presenza di questa sintomatologia potrebbe essere dovuta ad infezioni all’apparato urinario ma anche di serie disfunzioni dei reni e dell’apparato linfatico in generale.

Quando il mal di schiena deve preoccupare

La spondilite anchilosante è un’altra patologia reumatica degenerativa poco diffusa e per questo non facilmente diagnosticabile che può essere la causa di lombalgie dolorose e persistenti.

Ci teniamo a precisare infine che i sintomi e le patologie descritte in questo breve articolo non devono essere intese come esaustive e complete, ma vogliano intendersi come una sorta di piccolo prontuario per cercare di riconoscere eventuali sintomi importanti. Rivolgersi al proprio medico oppure ad una struttura sanitaria specializzata risulterà essere sempre la scelta più idonea, per qualunque mal di schiena, che sia esso di lieve, media o grave entità.

Quando il mal di schiena diventa pericoloso?

Un lieve e doloroso picchiettio sulla colonna vertebrale. Brividi o febbre che non sembrano avere cause specifiche. Se si sente dolore nella parte alta della schiena si ha un rischio potenzialmente maggiore di sviluppare o avere un cancro.

Quale tumore provoca mal di schiena?

Il mal di schiena può essere un sintomo del cancro del colon, del retto, o dell'ovaio. In molti casi un dolore dovuto al cancro significa che questo si è già diffuso (metastatizzato) dal luogo originario, ma in una minoranza di pazienti può invece essere un segno precoce di alcuni tumori, tra cui quelli delle ossa.

Come capire se il mal di schiena è grave?

Se il mal di schiena è alto si tratta di dorsalgia, mentre se è basso, a livello del tratto lombare, si parla di mal di schiena lombare o lombalgia. Il mal di schiena può essere intenso e acuto (strappo muscolare, colpo della strega) o più sordo e di maggior durata (artrosi).

Quali esami fare per il mal di schiena?

La risonanza magnetica e la Tac Non è detto che la radiografia sia sempre sufficiente per capire l'origine del mal di schiena. Potrebbe esserci bisogno, quindi, di una risonanza magnetica, un esame che permette di rivelare eventuali problemi alle vertebre, ai dischi o al midollo e radici nervose.