Acqua di condensa dei condizionatori per le piante

In estate i climatizzatori e i deumidificatori possono assorbire dall’aria grandi quantità di acqua. Per abbattere gli sprechi è possibile riciclarla per l’irrigazione delle piante, che proprio in quei mesi hanno incrementate esigenze idrico. Ecco cosa è bene sapere per utilizzarla al meglio.

Caratteristiche dell’acqua del climatizzatore o del deumidificatore

Non è bevibile, non la si può definire distillata (perché non ugualmente pura), ma neppure semplicemente demineralizzata (ovvero priva di sali). Che cos’è quindi l’acqua del climatizzatore?

Si tratta di umidità condensata, ovvero acqua ottenuta dall’aria attraverso i processi di raffreddamento (tramite il gas refrigerante). Non molto diversa dall’acqua piovana, che non è altro che vapore condensato nelle nuvole in particolari condizioni fisiche.

Quando utilizzarla per le piante

Non ci sono controindicazioni all’uso sporadico per irrigazione salvo che siano presenti sostanze tossiche o controindicate nell’acqua prodotta, ad esempio perché:

  1. si sono verificati danni al motore o al sistema di raffrescamento tali da inficiare la purezza dell’umidità condensata;
  2. sono stati usati detergenti e altri additivi per la pulizia non ancora smaltiti nei precedenti cicli di utilizzo.

Essendo più pura dell’acqua piovana, è possibile raccoglierla in taniche e conservarla per lunghi periodi.

Si sottolinea l‘uso sporadico perché l’acqua di condensa del climatizzatore non va a reintegrare i sali minerali presenti nel terreno, che potrebbe quindi ulteriormente impoverirsi in assenza di un parallelo apporto di fertilizzanti.

La si consiglia invece per un uso più frequente nel caso di piante coltivate in substrato acido o lievemente acido, per cui si consiglia invece di limitare l’uso dell’acqua di rubinetto, che può alterare e basificare il PH a causa del calcare disciolto.

Chi coltiva piante carnivore e orchidee potrà risparmiare l’acquisto dell’acqua distillata. Chi dispone di azalee, rododendri, ortensie e altre piante acidofile o lievemente acidofile, potrà ridurre il rischio di sofferenze e clorosi ferriche.

Perfetta per nebulizzare le foglie

Essendo priva (o quasi) di residui minerali, è particolarmente indicata per nebulizzare le foglie delle piante. Si risparmierà acqua potabile, evitando inoltre le antiestetiche macchie biancastre sulle foglie dovuto al calcare.

Riepilogando

  1. Attenzione a eventuali sostanze tossiche che possono alterare l’acqua di condensa;
  2. Via libera all’uso sporadico per l’irrigazione di tutte le piante;
  3. Perfetta per innaffiare piante a substrato da molto acido a lievemente acido e orchidee;
  4. Combinarla a concimi se il terreno diventa troppo povero di minerali.

  • today luglio 1, 2019
  • label Condizionatori e Climatizzatori
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Acqua di condensa dei condizionatori per le piante

Pulire, stirare, innaffiare le piante e tanto altro. Non tutti lo sanno ma l’acqua di scarico dei condizionatori domestici può offrire ottime possibilità di riciclo. Si tratta di acqua demineralizzata, utilizzabile in molti modi, invece che essere semplicemente buttata. Ovviamente, la tanica dove viene raccolta deve essere mantenuta pulita. Così come è assolutamente necessaria la pulizia dei filtri del condizionatore per evitare la contaminazione con batteri esterni. E’ bene ricordare sempre, inoltre, che non si tratta di acqua potabile: quindi non si beve! Potremmo parlare, infatti, di acqua distillata visto che il procedimento è simile. L’acqua dei condizionatori è di fatto umidità condensata. 

Usiamola per stirare

Una delle ‘idee riciclo’ più semplici e funzionali, è quella di utilizzare l’acqua dei condizionatori per il ferro da stiro. Questa soluzione ha un doppio vantaggio. Intanto allunga la vita del ferro da stiro stesso perché l’acqua demineralizzata che fuoriesce dai condizionatori non contiene calcare. E poi, se vogliamo essere ancora più ‘green’, così facendo eviteremo di usare quella del rubinetto diminuendo, anche se di poco, il consumo.

Ottima per innaffiare le piante (soprattutto quelle grasse)

Alcuni tipi di piante, come quelle grasse, non necessitano di eccessivo nutrimento. Proprio per questo motivo, l’acqua dei condizionatori può essere utilizzata per irrigare, tra le altre, azalee, ortensie, camelie e ovviamente piante grasse.

E per l’automobile..

Riempire la vaschetta dei tergicristalli, rabboccare il radiatore o semplicemente pulire i vetri. Ecco che anche in questo caso l’acqua dei condizionatori trova utili impieghi. 

Igiene della casa

Tra le cose che si possono fare con l’acqua dei condizionatori c’è anche quella che riguarda la pulizia della casa. Diluita con qualche goccia di detersivo neutro, ad esempio, può essere utile per pulire superfici varie oppure per il bucato a mano. 

Per gli specialisti del riciclo…

E se poi siete davvero specialisti del riciclo, usatela per riempire le vaschette deumidificatrici dei termosifoni o per lo scarico del water. 

Quali piante si possono innaffiare con l'acqua del condizionatore?

Ottima per innaffiare le piante (soprattutto quelle grasse) Alcuni tipi di piante, come quelle grasse, non necessitano di eccessivo nutrimento. Proprio per questo motivo, l'acqua dei condizionatori può essere utilizzata per irrigare, tra le altre, azalee, ortensie, camelie e ovviamente piante grasse.

Cosa succede se annaffio le piante con l'acqua del condizionatore?

Essendo il prodotto della condensa, è in sostanza dell'acqua demineralizzata, che può tranquillamente venire utilizzata per annaffiare le piante; anzi, essendo praticamente priva di Sali minerali dannosi, ovvero senza calcare, è un ottima acqua per le piante, e soprattutto per le piante acidofile.

Cosa si può fare con l'acqua del condizionatore?

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