Gioco di legno con buchi e palline

Idee per realizzare da soli dei fantastici giochi in legno. Birilli, trampoli, tric-trac e molto altro, per riscoprire il gusto dei giochi semplici di una volta.

Per realizzare alcuni di questi giochi è indispensabile l'aiuto degli adulti e l'uso di alcune macchine da falegnameria, come seghe a disco, pialle e trapani, che richiedono capacità manuali appropriate.

Le costruzioni

Le costruzioni offrono molte possibilità di gioco ed apprendimento. Permettono ai bambini di costruire edifici e ambienti a piacimento, e possono essere usate per realizzare piste, gimcane e birilli.
Si possono ricavare delle costruzioni da semplici ritagli di falegnameria di forma varia, se necessario levigati con un po' di carta vetrata, oppure da gambe tornite di divani, sedie e tavoli, che possono essere sezionate per ottenere sagome inusuali o pezzi rotondi.

Tra i tanti giochi menzionati da fare con le costruzioni ricordo: Tiro alle costruzioni, Salvabirilli, Torri e castelli, Battaglia navale, Tiro al bersaglio.

Bamboleo

MATERIALI: costruzioni, una tavoletta di legno. Facoltativo: una pallina.

È un gioco di costruzioni su un piano oscillante.
Si appoggia in equilibrio la tavoletta di legno su una pallina e a turno, i giocatori posizionano sul piano uno o due pezzi di costruzioni per volta, cercando di mantenere il tutto in equilibrio. Chi causa il crollo della costruzione viene eliminato.

Alberi e torri degli ingegneri

MATERIALI: costruzioni.

Le costruzioni a disposizione vengono distribuite fra i giocatori oppure vengono messe in un mucchio centrale dal quale i giocatori pescano i pezzi a rotazione. Su di un piano di appoggio, possibilmente non troppo largo, si sistemano a turno due pezzi alla volta, cercando di costruire un’unica torre il più alta possibile.
Mettere due pezzi alla volta permette di fare altalene o sporgenze. Chi causa crolli prende i pezzi caduti. Vince chi finisce per primo i pezzi ovvero chi ha causato meno crolli.

Birilli a squadre

MATERIALI: costruzioni, nastro adesivo colorato, palle di carta.

Ogni squadra ha a disposizione un certo numero di birilli, riconoscibili da nastro adesivo di colore diverso, costruiti sovrapponendo ritagli di falegnameria a piacere.
In uno spazio definito i giocatori sistemano i birilli uno per volta, senza uno schema prefissato, in modo che i birilli delle varie squadre siano mischiati. Le squadre definiscono di comune accordo una linea a partire dalla quale i giocatori lanciano le palle di carta per abbattere i birilli avversari.
Ovviamente, vista la vicinanza di tutti i birilli, c'è sempre il rischio di abbattere anche quelli della propria squadra.
Vince la squadra che, dopo un certo numero di tiri, ha ilmaggior numero di birilli ancora in piedi.
In questo gioco la strategia iniziale di posizionamento dei birilli è un fattore importante ed offre spunti di inventiva.

Trampoli con stecche di legno

MATERIALI: stecche di legno duro di sezione 4x4 cm e lunghezza 150 cm; un asse di legno dello stesso spessore delle stecche; un pezzo di compensato dello spessore minimo di 1 cm; bulloni di 6 mm e relativi dadi.
ATTREZZATURA OCCORRENTE: sega, trapano, chiodi,martello, chiavi per stringere i bulloni.

Per fare dei trampoli occorre trovare delle stecche di legno duro (castagno, faggio, cipresso) e senza nodi, altrimenti è bene farsi tagliare amisura da un falegname le stecche di sezione 4x4 cm e lunghe circa 150 cm. Da un’asse dello stesso spessore delle stecche, si ricavano le parti centrali delle zeppe di appoggio dei piedi, e dal compensato si tagliano le parti laterali, seguendo le misure e le indicazioni del disegno. Le parti laterali in compensato devono essere forate, con due buchi alla distanza di 10 cm, quindi incollate ed avvitate alla parte centrale. La zeppa è costruita da una base di appoggio per i piedi e da una parte da fissare alle stecche. I fori sulle stecche vanno fatti a una distanza di 10 cm l'uno dall'altro, partendo da un'altezza di 7 cm dall'estremità inferiore dei trampoli, fino ad un'altezza di 40 cm. Questi buchi servono a fissare la zeppa di appoggio a diverse altezze, adattandola all'età ed alla bravura degli utilizzatori. La zeppa va fissata saldamente ai trampoli, usando i bulloni ed i relativi dadi.
Se il canale della zeppa dovesse risultare troppo grande rispetto alle stecche dei trampoli, si possono avvolgere le stecche con dei nastri gommati oppure inserire nello spazio vuoto un ritaglio di camera d'aria, migliorando, così, il bloccaggio della zeppa.

Sci a coppia

MATERIALI: tavole di legno lunghe circa 2 m, di spessore 3 cm, larghe almeno 20-22 cm; legni e lacci.
ATTREZZATURA OCCORRENTE: sega a disco, viti, cacciavite.

Per gli sci a coppia il legno di recupero ideale sono i telai delle porte perché lunghi due metri e con uno spessore di circa 3 cm. Da questi si ricavano due assi larghe 10 o 11 cm, utilizzando una sega a disco. Vanno comunque bene tutti i tipi di legno. Per fare i lacci possiamo recuperare le cinture di sicurezza delle automobili in disfacimento, che vanno applicate con delle viti a 70 e 140 cm dalla punta degli sci, e vanno messe oblique, in modo che ci si possa infilare solo la punta del piede e non tutta la scarpa (altrimenti si rischiano distorsioni alla caviglia!).
Aumentando la lunghezza degli sci ed il numero dei lacci possiamo fare sci per 3, 4, 5, 6… giocatori.
Su questi sci si procede tanto meglio, quanto più i giocatori sono capaci di sincronismo, e se ne abbiamo a disposizione due paia possiamo fare gare di velocità, stabilendo un punto di partenza e unameta d'arrivo.

Mordicchio

MATERIALI: 6 stecche di legno lunghe circa 15 cm, di spessore 1,5 cme larghezza 3 cm; bulloni di 5 mm; trapano.

Con il trapano si praticano dei fori amisura dei bulloni. Quattro stecche vanno forate al centro e ad una delle estremità; due stecche, che saranno quelle centrali, vanno forate al centro e ad entrambe le estremità. Quindi, seguendo il disegno, si uniscono le stecche con i bulloni in modo da ottenere un attrezzo estensibile ed accorciabile tramite la manovra delle impugnature. Occorre usare legno duro, oppure si possono riciclare certi attaccapanni estensibili.
All'estremità opposta all'impugnatura possiamo fissare un pezzo di gommapiuma sagomata a rappresentare la bocca di un lupo, otterremo così "Mordicchio".
In alternativa possiamo applicare un guantone da boxe o una pallamorbida, inmodo da ottenere un attrezzo con cui colpire a distanza.

Tric-Trac o Tritello

MATERIALI: 2 canne vuote, lunghe 6 cm; 1 bacchetta di legno lunga 8 cm; 2 bacchette di legno lunghe 6 cm; 2 elastici poco più corti delle canne.

È un gioco che salta, schizza e fa rumore.
Si fanno passare gli elastici attraverso le canne e si infila un'estremità delle bacchette di legno nell'ansa dell'elastico (vedi disegno), in modo che l'elastico sia messo in tensione e trattenga le bacchette. La bacchetta più lunga va al centro. Così il tric trac è pronto, basta ruotare le bacchette per caricare il marchingegno, e lo si lancia per terra: scaricandosi farà tritello, salti e rumori.

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Articolo tratto dal libro Il grande libro dell'ecogioco

Il gioco è uno strumento di aggregazione, comunicazione, crescita, creatività, socialità, e naturalmente, divertimento. Questo manuale propone un viaggio attraverso tutti gli aspetti della vita contemporanea - dalla famiglia, alla città, al territorio - nei quali il valore positivo del gioco può essere riscoperto e potenziato, con l'idea di ricercare "le massime gratificazioni con il minimo impatto ambientale". Puntando al recupero del gioco libero e della creatività come valore umano, l'autore propone giochi creativi e stimolanti, giochi da realizzare in famiglia o negli spazi liberi, giochi da autocostruire partendo da materiali di recupero, ed animazioni per tutte le occasioni, dalle feste, alle gite, alle vacanze, n tutto è inserito in una cornice di progetti e proposte per la città e il territorio, che danno un senso più ampio al gioco, facendolo diventare uno strumento di vita sociale e gratificazione condivisa.

Questo libro è rivolto a genitori, giovani, anziani, animatori, ambientalisti, amministratori, cooperative sociali, pro-loco, associazioni e a tutte le persone che sentono il bisogno di lavorare concretamente in positivo cominciando da loro stesse, per animarsi e per venire incontro a una gioventù sempre più alienata, ad una popolazione adulta sempre più frenetica e ad anziani sempre più soli. Perché forse sarà proprio un gioco a salvare il mondo.

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di Terra Nuova

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