Quali sono le stufe che consumano meno

Opinioni, consigli, prezzi e recensioni delle migliori stufette elettriche a basso e bassissimo consumo energetico. Stufe elettriche  per bagno, ufficio e grandi ambienti con timer, termostato o telecomando.

Con l’arrivo dei primi freddi, inevitabilmente, si è costretti a correre ai ripari: quando si può si evita di uscire di casa, si tirano fuori dall’armadio i vestiti pesanti e si cerca di riscaldare un po’ gli ambienti in cui si vive. La soluzione in tal senso più diffusa, ultimamente, sembra essere quella di acquistare una tra le migliori stufe elettriche a basso consumo offerte dal mercato, imbottirsi per benino e sognare le calde spiagge frequentate in estate.

Ma perché acquistare proprio una stufa elettrica? Beh innanzitutto perché nella maggior parte dei casi è poco ingombrante ma comunque tanto efficiente da riscaldare alla perfezione anche ambienti abbastanza vasti. In secondo luogo perché questa tecnologia si è dimostrata più comoda rispetto a quelle classiche utilizzate in passato in quanto capace di reazioni particolarmente pronte e veloci: una stufa elettrica infatti entra in funzione già all’atto dell’accensione e, a distanza di pochi secondi, raggiunge la temperatura desiderata.

Inoltre, cosa non certo di poco conto, questi prodotti sono portatili e comunque facilmente trasportabili non soltanto da una stanza all’altra ma addirittura dalla casa abituale ad una seconda abitazione.

1) La migliore per qualità prezzo: Stufetta elettrica con termostato Pro Breeze Mini

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Economica ed efficiente, potente e veloce, Pro Breeze Mini è una stufetta caratterizzata da un design particolarmente agile e compatto. Questo apparecchio, a dispetto delle piccole dimensioni, vanta 2000W di potenza ed è quindi capace di riscaldare rapidamente degli ambienti di dimensioni medio-piccole (una stanzetta standard per intenderci). Un’idea che trovo comoda e carina è quella di dotare la scocca dell’elettrodomestico di una maniglia utile ad agevolarne il trasporto ed a rendere meno probabili urti, cadute ed incidenti da “traslazione”.

Trovo molto sfruttabile poi anche l’opzione “oscillazione automatica” che ti permetterà di portare un po’ di tepore in ogni angolino della tua stanza. Pro Breeze Mini ti offre 4 possibili settaggi, vanta termostato integrato ed è capace di regolare in tutta autonomia i suoi consumi. Ciononostante il fabbisogno energetico del prodotto risulta, almeno a mio parere, un po’ più alto rispetto a quello imputabile a qualcuno dei suoi diretti competitors.

Pro: design pratico e compatto, potenza elevata, considerevole velocità di riscaldamento, funzione di oscillazione automatica, autoregolazione del consumo energetico, 4 programmi preimpostati selezionabili

Contro: consumi contenuti ma ulteriormente riducibili

2) Termoventilatore a basso consumo Imetec Eco Ceramic CFH1-100

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Se la tua intenzione è quella di acquistare una stufetta elettrica a basso consumo che non costi un occhio della testa ma che svolga bene il suo lavoro orientati su una Imetec Eco Ceramic CFH1-100. Ho testato personalmente questo prodotto e posso dirti che la diffusione dell’aria calda, anche in ambienti discretamente spaziosi, risulta gradevole ed omogenea. In più al raggiungimento (rapidissimo peraltro) della temperatura desiderata l’apparecchio si alimenta consumando sempre meno energia.

Nonostante dalle mie parti il freddo possa essere particolarmente intenso insomma l’elettrodomestico in esame mi ha permesso di godere di un piacevole tepore casalingo ed anche di non salassarmi all’arrivo della bolletta. Ad un stima approssimativa potrei dire anzi di aver speso il 30-35% in meno rispetto allo standard. Imetec Eco Ceramic CFH1-100 è in grado di modulare automaticamente la potenza erogata, di garantire una temperatura costante e di evitare la diffusione nell’aria di polvere e sporcizia. Unica pecca? L’iperproduzione di decibel…

Pro: ottimo rapporto qualità/prezzo, diffusione omogenea del calore, consumi ridotti, considerevole velocità di riscaldamento, controllo intelligente della potenza erogata, tecnologia adatta a soggetti allergici

Contro: rumorosità

3) La più economica: Stufetta elettrica De Longhi HFX30C18

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La stufetta elettrica a basso consumo De Longhi HFX30C18 è tra i prodotti economici più performanti che tu possa trovare in circolazione. Questo termoventilatore sfrutta una tecnologia ceramica, cosa che ti permetterà di riscaldare gli ambienti molto velocemente e, soprattutto, di ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico del dispositivo. Potrai poi settare l’apparecchio in modo che lavori a due diverse velocità, consumando dai 900 ai 1800W. Per quanto mi riguarda ho apprezzato molto le linee morbide e briose di questo piccolo elettrodomestico così come la scelta dei progettisti di dotare il congegno di una maniglietta per il trasporto.

L’apparecchio, sebbene privo di ruote, ha una certa stabilità e non risulta difficile da spostare. Leggero e compatto com’è può inoltre essere posizionato praticamente ovunque. Vorrei sottolineare infine che De Longhi HFX30C18 ti permetterà di utilizzare sia la funzione “protezione anti-gelo” che la funzione “ventilazione estiva” e che si adatta principalmente all’uso in ambienti di medie dimensioni.

Pro: prezzo competitivo, rapidità di riscaldamento notevole, doppia velocità, design accattivante, facilità di trasporto, funzione riscaldante e refrigerante

Contro: rumorosità

4) Stufetta elettrica a basso consumo energetico Imetec Eco Rapid

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Imetec Eco Rapid ha un design un po’ retrò. Onestamente il prodotto mi è parso “poco conveniente” in termini di ingombro. Tra l’altro, vista la totale assenza di ruote e maniglie ed il peso complessivo dell’elettrodomestico, non sempre l’apparecchio risulta facilmente trasportabile per casa. Ho comunque deciso di consigliartene l’acquisto perché compensa questi difettucci riscaldandosi in pochissimo tempo e consumando circa il 40% in meno rispetto alle vecchie stufe elettriche o ad alcuni competitors di qualità scadente.

Per essere più precisi sappi che, in relazione al tipo di impiego, potrai necessitare di un apporto energetico compreso tra i 1200W ed i 2000W. In più l’apparecchio si spegnerà o si accenderà tutte le volte che rileverà il raggiungimento della temperatura ideale o un abbassamento termico significativo. Anche in questo caso ti sarà possibile scegliere tra 4 diversi settaggi. Imetec Eco Rapid, sebbene mostri qualche criticità, è nell’insieme un prodotto che ho trovato utile e funzionale.

Pro: velocità di riscaldamento considerevole, adattabilità ad ambienti medio-grandi, consumi ridotti, accensione/spegnimento intelligente, 4 programmi selezionabili

Contro: design antiquato, difficoltà di trasporto, rischio di surriscaldamento delle parti esterne

5) La migliore in assoluto: Stufa elettrica a basso consumo Omisoon

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Concludo questa carrellata di consigli per gli acquisti parlandoti di un prodotto di sicuro impatto: la stufa elettrica a basso consumo Omisoon. Anche in questo caso avrai a che fare con un apparecchio che sfrutta la tecnologia ceramica e che quindi è in grado di riscaldarsi molto velocemente riducendo in parte i consumi. Inoltre potrai scegliere di impostare l’elettrodomestico su una temperatura compresa tra i 17°C ed i 37°C controllandone ulteriormente l’approvvigionamento energetico. Un altro espediente utile è quello della rotazione di 90°; grazie a questa opzione l’aria tenderà a riscaldarsi in maniera omogenea in tutte le direzioni e quindi a non produrre zone fredde.

La cosa che più mi intriga di Omisoon è comunque la possibilità di azionare l’apparecchio anche mediante l’impiego di un apposito telecomando. Dotato di sistemi di protezione e sicurezza, capace di ridurre sensibilmente i consumi e facilmente trasportabile, l’articolo è forse un pelino più costoso rispetto ad altri prodotti similari.

Pro: consumi ridotti, velocità di riscaldamento notevole, possibilità di regolazione della temperatura, rotazione automatica dell’apparecchio, telecomando incluso, facilità di trasporto

Contro: prezzo

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Stufette elettriche: caratteristiche generali

Ma quali sono le caratteristiche che una buona stufa elettrica a basso consumo deve necessariamente possedere? Innanzitutto, non è difficile capirlo, essa deve essere sicura. Questo significa che prima di acquistare tale prodotto è opportuno verificare che esso sia marchiato CE ed IMQ, che sia stato progettato prevedendo l’inserimento di specifici blocchi di sicurezza capaci di entrare automaticamente in funzione in caso di caduta accidentale o ribaltamento, che il termostato sia accessibile con facilità e, di conseguenza, variamente regolabile.

Un buon metodo per evitare spiacevoli sorprese di tipo economico poi è quello di controllare a monte quanto consumi l’apparecchio e quanta potenza esso possa sviluppare. Infine non guasta prestare un attimo di attenzione alla valutazione dei materiali utilizzati per la costruzione dell’utilissimo oggetto qui in esame.

Piccolo dettaglio da cui partire per la scelta della propria stufa elettrica: si preferisce un’alogena? Un sistema alimentato al quarzo? Un apparecchio ad infrarossi? Dato che orientarsi in tal senso non è sempre facile, di seguito, ci si soffermerà con maggiore precisione sulle caratteristiche di ciascuna tipologia di stufa elettrica a basso consumo appena menzionate.

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Le stufe elettriche a resistenza

Forse qualcuno li chiama termoconvettori oppure ancora termoventilatori, ma di fatto si tratta delle classiche stufe elettriche a resistenza. Non è difficile immaginare che esse entrino in funzione grazie al riscaldamento di un’apposita resistenza. Il calore così prodotto poi viene immesso nell’ambiente grazie all’uso di una buona ventola installata all’interno dell’apparecchio. I modelli appartenenti a questa specifica tipologia di stufette, si distinguono tra loro grazie all’impiego di resistenze costruite con materiali metallici oppure ancora ceramici.

Nella maggior parte dei casi le versioni più moderne di questi piccoli elettrodomestici consentono all’utente di regolare autonomamente l’intensità del calore e, di conseguenza, anche il consumo energetico dell’apparecchio. Le migliori stufe radianti ad oggi presenti sul mercato poi sono state pensate per poter roteare su sé stesse in modo da diffondere meglio il calore nell’ambiente in cui vengono impiegate.

Le dimensioni di questo oggetto, spesso piccole e compatte, non devono trarre in inganno: le stufe elettriche in questione infatti hanno il potere di riscaldare ben benino anche stanze dalla superficie di circa una ventina di metri quadri. Esse però, sebbene all’atto dell’acquisto risultino particolarmente convenienti, consumano parecchia elettricità. Per questo motivo è bene utilizzarle sporadicamente e per periodi di tempo tutto sommato abbastanza brevi.

Stufette elettriche al quarzo

Le stufe elettriche qui in esame, non è difficile immaginarlo, sono alimentate da una serie più o meno abbonante di lampade funzionanti grazie all’impiego del quarzo. Questo già basta a rendere il prodotto in questione meno costoso nella sua gestione (anche se un pelino meno economico all’atto dell’acquisto rispetto al precedente modello di stufetta preso in esame). In genere tali apparecchi vengono utilizzati per il riscaldamento di stanze non molto grandi.

Il gruppo di lampade che si aziona grazie all’immissione nel sistema di un certo quantitativo di corrente e che poi diffonde il calore tramite un’apposita griglia, fornisce a questa tipologia di prodotto un’aspettativa di vita abbastanza lunga: non è infatti difficile comprendere che è possibile sostituire le lampade per rigenerare una stufa elettrica al quarzo apparentemente poco performante. Semplici da utilizzare, pratici da trasportare e parecchio efficienti, questi prodotti non possono che soddisfare pienamente le esigenze del cliente e conquistarsi quindi una discreta fetta di mercato.

Stufette elettriche alogene

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Le stufe al quarzo, una tecnologia da considerare un passo avanti rispetto ai termoventilatori, non rappresentano comunque il top di gamma per quanto riguarda la categoria delle stufe elettriche: le alogene, ad esempio, sembrano disegnare l’evoluzione del modello descritto nel paragrafo precedente. Le lampade qui impiegate infatti sono ancora più economiche e capaci di utilizzare ancora meno energia elettrica.

Ovviamente, in relazione al numero di fari montati, la stufa in questione potrà riscaldare e consumare di più o di meno rispetto al previsto. Le stufe alogene vengono in genere equipaggiate con sistemi di blocco e griglie protettive nonché piccoli perni che all’occorrenza permettono al marchingegno di roteare su sé stesso diffondendo meglio il calore nell’intero ambiente. Chiaramente, un po’ come avviene con i modelli sopra descritti, una stufa alogena può al massimo riscaldare una stanza, non di più.

Piccolo particolare: questi apparecchi, per quanto efficienti, non andrebbero mai posizionati in ambienti bui, quali ad esempio la camera di letto nelle ore notturne. Essi infatti emanano spesso una luce abbastanza intensa che potrebbe infastidire molti utenti e privarli delle necessarie (e agognate) ore di sonno.

Le stufe elettriche a risparmio energetico: gli infrarossi

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Tra le stufe a bassissimo consumo presenti al momento sul mercato, è impossibile non annoverare i dispositivi alimentati a raggi infrarossi. Queste stufette, capaci di compiere il loro lavoro sfruttando il caro vecchio principio di irraggiamento, appartengono alla categoria dei prodotti a bassissimo consumo energetico. Sul mercato esistono diverse varianti di questa specifica tipologia di stufa che differiscono tra loro per svariati motivi, a cominciare dalla presenza o meno di un pianale che sia capace di roteare all’occorrenza oppure che resti saldamente ancorato nella sua posizione.

Questo apparecchio a risparmio energetico poi si caratterizza per la sua estrema reattività: una volta azionato infatti, è capace di riscaldare a puntino l’intero ambiente in non più di una manciata di secondi (ciò avviene perché il modello in questione è stato progettato in modo da evitare dispersione termica).
Tale evenienza si verifica anche in senso contrario: una volta che l’utente deciderà di spegnere il piccolo elettrodomestico, l’ambiente, sino a qualche attimo prima ben riscaldato, risulterà freddo nell’arco di pochissimi minuti.

Anche stavolta però c’è un piccolo limite da tenere in considerazione: una stufa elettrica ad infrarossi, per quanto efficiente, non riuscirà mai a riscaldare grandi superfici. Essa può al massimo rendere piacevole la permanenza in una data stanza, ma niente di più. Infine: se è vero, come appena poche righe prima si ha avuto modo di affermare, che questi apparecchi consumano meno e sono quindi stati studiati per ridurre i costi di gestione di una casa, è altrettanto vero che il loro prezzo non è esattamente tra i più abbordabili del mercato.

Insomma: spetta all’utente decidere se mettere mano al portafoglio per un acquisto costoso che comunque rappresenta una tantum e risparmiare poi in bolletta oppure optare per soluzioni diametralmente opposte.

Stufetta a raggi infrarossi: l’unica elettrica alimentata a gas

A primo acchito magari può sembrare strano da leggere, ma alcune stufe elettriche possono tranquillamente essere alimentate a gas. Si tratta della varietà a raggi infrarossi che, capace di proporre al cliente le stesse identiche caratteristiche descritte nel paragrafo precedente, viene alimentata da un propellente gassoso regalando al consumatore una resa che si aggira sui 4000W.

Anche in questo caso si tratta di un’ottima scelta, il problema però è che, utilizzando del gas nel processo di avvio e riscaldamento, questo prodotto è particolarmente pericoloso da tenere in casa, soprattutto in presenza di bambini piccoli ed animali. E’ bene quindi valutare con scrupolo ed attenzione il suo eventuale acquisto.

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Le ultime novità sul mercato: alla ricerca di una tecnologia low cost

La ricerca in materia di stufe elettriche per fortuna non si è mai fermata. Non soltanto questo ha portato a differenziare parecchio il mercato, prova ne sono tutte le tipologie di elettrodomestici appena sopra citate), ma anche a ridurre progressivamente i costi legati all’utilizzo di stufe elettriche o a gas. Un altro aspetto intimamente legato alla ricerca è quello del rispetto per l’ecologia: sono sempre di più infatti i prodotti pensati per non sprecare preziose risorse energetiche, alimentati in modo da non essere costretti ad utilizzare combustibili non proprio puliti, e quant’altro.

Non meno importante, soprattutto per i lettori particolarmente attenti all’aspetto della loro casa e comunque amanti degli oggetti ben fatti e piacevoli da vedere, è il design. Molti apparecchi al giorno d’oggi sono realizzati in maniera tale da non apparire poi così disarmonici in un contesto domestico. La forma, il colore ed i materiali utilizzati infatti vengono scelti con cura o combinati in maniera tale da potersi adattare alla perfezione a qualsiasi tipo di ambiente.

E cosa dire della sicurezza? Se un tempo tenere in casa una stufa rappresentava un grossissimo rischio (quante volte al TG veniva mestamente comunicata la notizia dell’esplosione di uno stabile a seguito di un malfunzionamento delle vecchie stufe a bombola? Quante volte gli oggetti lasciati sbadatamente in prossimità di questo apparecchio hanno preso fuoco e rischiato di incendiare l’intero appartamento?), al giorno d’oggi la pericolosità di questi ritrovati della tecnologia è notevolmente diminuita: griglie di protezione, alimentazione elettrica, installazione di sistemi di sicurezza e bloccaggio automatici e quant’altro insomma hanno rappresentato una vera e propria manna dal cielo.

Infine non meno degne di nota sono le prestazioni migliorate tipiche di questi piccoli elettrodomestici. Non è raro infatti che, pur trattandosi di oggetti molto compatti, questi riescano a riscaldare gli ambienti alla perfezione, consumando magari molto di meno rispetto ai vecchi modelli che tutti hanno avuto modo di conoscere.

Alcuni tra i più noti marchi di aziende specializzate nel settore poi sono riusciti a fondere in un unico sistema le caratteristiche di una stufetta e di un piccolo climatizzatore, rendendo adatto l’apparecchio ad un uso non più stagionale ma addirittura annuale: esso infatti riesce a produrre tanto il calore quanto la frescura.

Altra novità non di poco conto recentemente apparsa sul mercato è l’installazione di una sorta di memoria programmabile delle stufette che, se adeguatamente impostate, sono capaci di accendersi in tutta autonomia in un momento prestabilito della giornata oppure ancora ogni qualvolta il termostato percepisce una riduzione di calore nell’ambiente stimabile intorno ai 5 gradi.
Una storia a sé è quella dei pannelli riscaldanti, veri e propri caloriferi ultrasottili.

Questa tecnologia è in grado di assicurare all’utente una costante produzione di calore che si irradia lentamente nell’intero ambiente di installazione. E’ ovvio che tali apparecchi risultano molto più discreti alla vista rispetto a quelli che tutti ormai conoscono. Infine, un nuovo regalo della tecnologia che avanza, è la stufa da incasso: questo oggetto ha l’enorme vantaggio di essere estremamente personalizzabile, ovviamente di non ingombrare e di essere praticamente sempre pronto all’uso.

Le stufe da incasso, solitamente realizzate in metallo o in vetro, non soltanto svolgono egregiamente il loro lavoro, ma il più delle volte diventano veri e propri oggetti di arredamento, prodotti di alto design che piace utilizzare o semplicemente tenere in bella mostra.

Quali sono le stufe che consumano meno

Testo personalmente ogni tipologia di prodotto a largo consumo evidenziando caratteristiche, pro e contro, con lo scopo di aiutare gli utenti nella scelta dei migliori prodotti in commercio. Testo prodotti e scrivo recensioni per lea categorie elettrodomestici

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Come capire se una stufa consuma poco?

Per calcolare una stima del consumo di un apparecchio il calcolo è semplice: è sufficente moltiplicare la potenza per il tempo di accensione. Ad esempio, se lasciamo accesa una stufa da 1000 Watt per 4 ore alla massima potenza, questa avrà consumato 4 x 1000 = 4000 Wh, ossia 4 kWh.

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