Dove vedere tiri in porta giocatori live

Victor Osimhen

Victor Osimhen è un calciatore nigeriano di 22 anni, attaccante del Napoli. A causa del grave infortunio alla spalla e del Covid, la prima stagione in Italia del giocatore è stata in chiaro-scuro, qualche strappo e qualche giocata gli hanno permesso di toccare la doppia cifra, ma senza convincere i tifosi più scettici. Quest’anno però la musica sembra cambiata, il giocatore si è preso definitivamente la squadra e la sta trascinando sempre più in alto a suon di gol e giocate formidabili. Sono già 6 i gol messi a segno nelle sue prime 6 partite stagionali. Dotato di un’esplosività devastante, semina il panico nelle difese avversarie grazie a scatti brucianti e stacchi imperiosi in area di rigore. Grazie alle sue caratteristiche può giocare in qualsiasi ruolo del reparto offensivo, facendo sempre la differenza. Aspetti su cui ha ancora grossi margini di miglioramento sono la visione di gioco e la gestione della palla nelle diverse fasi dell’azione, ma vista la giovane età di 22 anni ci si aspettano ancora grossi passi in avanti da questo giocatore. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa

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Paulo Dybala

Paulo Dybala, argentino classe 1993 è un attaccante/trequartista in forza alla Juventus FC ma ha anche la cittadinanza italiana grazie alle sue origini (nonna napoletana). Mancino puro ma è bravo anche con il destro, abile nel proteggere il pallone per far salire la squadra, nel muoversi negli spazi per ricevere palla tra le linee e nell’eludere la pressione avversaria con un solo controllo. Preferisce partire dalla fascia destra del campo per accentrarsi e tirare col suo mancino preciso e potente, specialmente con conclusioni dalla distanza ma negli anni si è adattato a giocare nella trequarti campo avversaria. È inoltre un ottimo rigorista e anche un ottimo tiratore di calci di punizione. Scheda tecnica redatta da: Mattia De Santis

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Ciro Immobile

NOME: Ciro Immobile DATA DI NASCITA: 20/02/1990 RUOLO: Attaccante centrale SQUADRA: Lazio CARATTERISTICHE FISICHE: Immobile è un calciatore alto (185 cm) ed il suo peso (85 kg) è distribuito molto bene in tutto il suo corpo. Mostra un’ottima forza fisica ed è in grado di resistere alle marcature strette (talvolta anche agevolmente) dei difensori avversari. Le spalle ed il torace sono ampi, con mobilità generale che purtroppo non è molto fluida. Il giocatore risulta essere normotrofico, con gli arti superiori ed inferiori che non sono molto possenti. Immobile si distingue soprattutto per la sua elevazione in area di rigore, nonostante non basi tanto il suo stile di gioco sugli stacchi di testa. In questa situazione di gioco, la squadra avversaria fa fatica a contenerlo. Non è particolarmente agile, ma riesce a far fronte a questo difetto con la sua forza fisica e cercando il contatto con l’avversario per garantire una solida difesa del pallone. È dotato di una buona velocità di base e ciò si manifesta soprattutto sul lungo, quando effettua degli inserimenti senza palla per abbassare la difesa avversaria. Ma anche palla al piede non è semplice da recuperare, specialmente quando prende qualche metro al difensore. Il giocatore evidenzia un’ottima coordinazione quando calcia, in quanto è sempre molto pulito in questo fondamentale tecnico. Assicura un’ottima resistenza, in quanto può terminare tutta la partita anche se non si risparmia mai in pressione sul portatore di palla. CARATTERISTICHE TECNICHE-TATTICHE: Immobile è un attaccante centrale di piede destro ed è dotato di una buona tecnica di base. Riesce ad utilizzare, con buoni risultati, anche il mancino ed infatti si registra un discreto numero di gol segnati con il suo piede meno forte. Nella conduzione del pallone non è molto fluido, soprattutto quando viene marcato o pressato da più di un difensore e non garantisce dei dribbling per superarli. Infatti, Immobile non risulta molto efficace quando viene utilizzato come ‘’muro’’ per generare sponde per i compagni di squadra, o per fraseggiare con loro. In fase di trasmissione del pallone, come citato un rigo sopra, è abbastanza rigido. Riesce a portare a termine con successo dei passaggi complicati quando non viene pressato e ciò si verifica soprattutto in fase di transizione positiva. Da il meglio di sé, specialmente, in un modello di gioco volto a creare degli spazi per l’attaccante, in quanto lui può attaccarli in verticale ed in profondità per mettere perennemente in crisi le difese avversarie. In questo contesto di gioco, Immobile diventa devastante. La sua qualità nei dribbling esce fuori quando ha già portato palla per un po’ di metri, perché nello stretto fa un po’ di fatica. La sua principale dote è il tiro da qualsiasi posizione, in quanto riesce a trovare la porta con una facilità estrema e ha segnato tantissimi gol nella sua carriera. È riuscito a vincere anche la Scarpa d’oro e a raggiungere il record di gol segnati in un campionato di Serie A (36 gol). È molto abile anche nel calciare i rigori ed in fase di non possesso è sempre presente, pressando tutti i difensori avversari che entrano in possesso di palla e riuscendo a coprire anche i metodisti, per non dargli una ricezione facile. Come già intuito dalle sue caratteristiche fisiche, è molto bravo anche nei colpi di testa.

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Marko Arnautovic

IT’S CRAZY!! nel 2010 era pappa e ciccia con Mario Balotelli. Colpo importante per il Bologna. Giocatore perfetto per Mihajlovic. Carattere, fumino, provocatorio, cattivo quanto basta, con buone doti tecniche.   L’ Attaccante austriaco è un nomade d’Europa e del mondo, avendo girato molti campionati (tra cui quello Cinese). E’ una punta che si ispira ad Ibra, per movenze, fisico e modo di giocare. Tra i suoi punti di Forza c’è la voglia matta di spaccare il mondo e far ricredere chi nel 2010 lo aveva mandato via senza troppi ripensamenti. Nei punti deboli c’è sicuramente il carattere “fumino”, e la continuità, ormai persa nei 2 anni trascorsi in Cina. Scheda tecnica redatta da: Niccolò Salvadori

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Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic, nato a Belgrado (Serbia) il 28 Gennaio del 2000, è un attaccante. Cresciuto nel settore giovanile del Partizan, compie il suo esordio nel massimo campionato serbo nella stagione 2015/2016, compagine con cui gioca anche la stagione successiva. Nonostante la giovane età e solo 21 presenze all’attivo, la Fiorentina decide di portare in Italia l’attaccante Serbo. Dopo aver fatto grandi cose in Primavera, gioca per la prima volta in Serie A scampoli di partite nella stagione 2018/2019. Le potenzialità del giovane serbo sono particolarmente positive, e dopo una stagione di transizione dove gioca con continuità e inizia a comparire sul tabellino dei marcatori, la stagione 2020/2021 coincide con quella della sua esplosione. Sotto la gestione del mister Cesare Prandelli, Dusan Vlahovic, nonostante i soli 20 anni, si impone come uno degli attaccanti migliori del Campionato, mostrando ampi margini di crescita. La stagione 21/22 rappresenta quella della consacrazione, che gli vale, nel Gennaio 2022, il passaggio a titolo definitivo alla Juventus. Attaccante mancino, è dotato di un fisico possente (190 cm per 75Kg) che fa di lui una prima punta capace di reggere il reparto da solo. Nonostante si parli di un giocatore di 21 anni, gioca con una maturità da veterano. Capace di resistere fisicamente a marcature aggressive, fa della forza fisica una caratteristica importante del suo modo di giocare. Ama far salire la squadra, sa giocare spalle alla porta, e nonostante il fisico imponente, è dotato di una notevole velocità in campo aperto. Dotato di una buona tecnica di base, ha un senso del gol innato e una capacità di finalizzazione fuori dal comune. Glaciale davanti alla porta, dentro l’area di rigore avversaria sa essere letale. Nonostante sia molto bravo nella difesa della palla e a tenere botta fisicamente, deve migliorare nel gioco aereo. Dotato di un mancino educatissimo, possiede un gran tiro dalla distanza e ottime capacità balistiche, caratteristiche che fanno di lui un ottimo rigorista, e un discreto specialista per le punizioni ravvicinate. Dotato di grande carisma, possiede già ottime caratteristiche che lo renderanno un vero leader. Dotato di un mix di caratteristiche tecniche e fisiche fuori dalla norma, ha potenzialità per diventare uno degli attaccanti migliori a livello Mondiale.

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Lautaro Martínez

Lautaro Martinez (Bahia Blanca, 22 Agosto 1997), soprannominato in patria “El Toro” è un calciatore dell’Inter e della nazionale argentina, ruolo attaccante. Paragonato molto spesso per caratteristiche fisiche, tecniche e temperamento a due grandi calciatori argentini come Tevez ed Aguero. Il Toro è un calciatore non molto alto, ma dotato di grande elevazione e scelta del tempo soprattutto per la sua grande forza ed esplosività nelle gambe, grande forza che gli permette di proteggere palla e girarsi con rapidità alle spalle del difendente. Possiede una coordinazione del gesto tecnico da fuoriclasse puro, una delle sue migliori caratteristiche è lo smarcamento e la scelta del tempo in anticipo sul marcatore finalizzando l’azione con giocate di straordinaria bellezza (vedi goal allo Slavia Praga o il palo con lo Shakhtar) e il primo controllo con il quale orienta la palla con l’intenzione di saltare l’uomo. È un attaccante moderno che può giocare da solo o in coppia con un’altra punta come nei 2 anni di Conte dove è cresciuto tantissimo dal punto di vista della disciplina tattica imparando a fare la fase di non possesso e, grazie al lavoro maniacale del tecnico salentino, ha acquisito consapevolezza nelle sue qualità trovando una giusta sintonia nei meccanismi offensivi e nelle soluzioni offensive con il partner d’attacco Lukaku, esperienza che si porterà anche nei principi di gioco di Inzaghi che ne farà il perno fondamentale del nuovo attacco dell’Inter. Unico difetto, anzi unico aspetto sul quale deve migliorare ancora di più è la freddezza sotto porta e il senso del goal, qualità con le quali non ha dimostrato ancora molta continuità, infatti molte volte per il grande lavoro di squadra che esegue perde di lucidità sotto porta. È  un ’97 che se migliora ancor di più in questi 2 fondamentali può facilmente diventare un attaccante da 25-30 goal a campionato. Scheda tecnica redatta da: Salvatore Iannone

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Rafael Leão

Rafael Leao è un attaccante molto fisico e bravo nel gioco aereo e nonostante la sua altezza elevata è decisamente rapido e veloce, inoltre è abile nel dribbling e nell’uno contro uno, oltre a possedere una buona tecnica individuale. Sa muoversi molto bene negli spazi aperti e nella trequarti avversaria risulta una spina nel fianco se lasciato solo. Deve però sacrificarsi maggiormente in fase difensiva per supportare la squadra, inoltre in fase offensiva deve cercare di raggiungere la doppia cifra soprattutto dimostrando continuità partita dopo partita. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro

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Edin Dzeko

L’attaccante bosniaco anno ’86, attuale attaccante dell’Inter e della nazionale bosniaca, si presenta come un centravanti completo con una struttura fisica molto importante e con una delle doti che prevale su tutte ossia un gioco aereo. In tutti i club dove ha militato si è distinto per le tante realizzazioni che lo contraddistinguono, possiede una buona tecnica, velocità e visione di gioco. Abile nel destreggiarsi nell’area, bravo a creare spazi in area di rigore per servire i compagni a cui si unisce anche un un bel tiro da fuori. In fase di possesso con costruzione dal basso è solito mantenere una posizione molto alta come per allungare più possibile la squadra, al contrario qualora decidessero di impostare direttamente attraverso il lancio lui è il deputato a giocare la prima palla. Anche sulla trequarti campo avversaria solitamente è il fissatore della squadra, colui che rimane sull’ultima linea, ma non disdegna mai, soprattutto adesso con mr. Inzaghi giocando a 2 in attacco, non disdegna a venire incontro e proteggere palla con la sua fisicità dando la possibilità alla squadra di salire. Preciso anche negli appoggi come sponda sul centrocampo. Padrone dell’area di rigore. In fase di non possesso, diventa il primo difensore e solitamente effettua una prima pressione evitando agli avversari di salire con la palla chiudendo la linea del passaggio e farli giocare in orizzontale. Ottima visione di gioco anche nell’attaccare il difensore gestendo di conseguenza tutto il pressing della squadra. Pecca un pò sulla fase dei raddoppi e nella fase di transizione offensiva il primo pensiero è la verticalizzazione verso la porta. Scheda tecnica redatta da: Francesco Pizza

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Janis Antiste

Janis Antiste è un ragazzo esploso con il Tolosa in Ligue2 francese, classe 2002 di 1.80m, prelevato quest'anno dallo Spezia per una cifra vicina ai 4.5 mln. Antiste è un attaccante capace di svariare su tutto il fronte offensivo, come ala sinistra e destra e come centravanti o seconda punta. Il francese è dotato di un'ottima tecnica, un brevilineo capace di segnare a 18 anni già 7 reti nella seconda divisione francese ed una nella coppa nazionale prima che lo Spezia riuscisse ad acquistarlo quest'anno. E' un sinistro naturale con un buon fiuto del gol, buoni inserimenti ed un buon dribbling, è riuscito a realizzare la sua prima rete in serie A contro la Juventus. Un prospetto da tenere in considerazione, dandogli il tempo di ambientarsi ad un campionato difficile come quello italiano ma il ragazzo ha velocità, tecnica, buon tiro, insomma questa è la stagione di ambientamento ma nonostante la pressione del campionato nostrano sembra aver già preso confidenza con Mister Motta. Attendiamo che le basi messe durante questo inizio di stagione possano condurre il francese a diventare pedina indispensabile nello scacchiere di Thiago Motta.

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Ilija Nestorovski

Ilija Nestorovski è un attaccante macedone classe 1990, dal 2019 di proprietà dell’Udinese. La carriera di questo calciatore inizia nelle giovanile della squadra macedone del Pobeda, con la quale esordisce nel calcio professionistico e disputa 4 campionati. Le ottime statistiche dell’epoca raccontano di quasi 40 gol all’attivo in nemmeno 100 match disputati. L’avventura calcistica dell’attaccante prosegue poi in Repubblica Ceca e successivamente in Croazia, dove si consacra con la squadra Inter Zaprešić, segnando 69 gol in 90 partite. Nel 2016 il Palermo decide di portarlo in Italia. Dopo 3 buone stagioni con la squadra rosanero (1 in Serie A e 2 in Serie B), nel 2019 l’Udinese decide di acquistare il calciatore. Purtroppo, le statistiche del giocatore con la squadra friulana non sono all’altezza delle precedenti. Complice il grave infortunio subito al legamento crociato nella stagione 2020/2021, il giocatore è sceso molto nelle gerarchie della squadra, racimolando pochi minuti finora in campionato. Superati i 30 anni Ilija cerca ora il riscatto, provando a riconquistarsi quei tanti tifosi italiani rimasti piacevolmente impressionati dalle sue prime stagioni disputate in Serie A e B.

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Giovanni Simeone

Simeone, 181 centimetri per 80 kilogrammi di peso, è un attaccante dinamico, forte fisicamente, rapido e con un fiuto del goal. Destro naturale, Simeone è un centravanti moderno, difficile da incasellare in un solo ruolo del fronte offensivo. Nasce come esterno d’attacco e si trasforma ben presto in una prima punta atipica, capace sì di attaccare la profondità e difendere il pallone, ma allo stesso tempo è abile a giocare con i compagni e non disdegna allargarsi sull’esterno per sfornare assist ai centrocampisti che si inseriscono da dietro. Pur venendo dalla scuola argentina, quella dei Batistuta e dei Crespo, tanto per capirci, Simeone è un attaccante maggiormente versatile. In carriera ha giocato come terminale offensivo sia in un sistema a due punte che in un tridente. Questo lo rende versatile e capace di interpretare i corretti movimenti contestualmente al sistema di gioco in cui viene schierato. Il ragazzo scuola River Plate, infatti, pur non essendo dotato di un’altezza fuori dal comune, è decisamente abile di testa, sia nelle sponde aeree per i compagni sia, soprattutto, in fase realizzativa. Simeone ama giocare attaccando la profondità. Non è un centravanti che vive per avere il pallone tra i piedi o giostrare l’azione, piuttosto è abilissimo a far valere la sua rapidità e la sua tecnica nello stretto. Sa offrire sempre soluzioni ai compagni, svariando sull’intero fronte offensivo e rendendosi poco marcabile dai centrali avversari. Proprio per non essere stretto nella morsa di questi ultimi, giocando a Genova come unico terminale offensivo, Simeone tende ad allargarsi sulla destra per attaccare la profondità e favorire l’inserimento degli esterni e delle mezze ali. La più evidente capacità di Simeone è quella di rendersi difficilmente marcabile dai difensori avversari. Non li perde mai di vista, ama svariare ed è tremendamente intelligente nel posizionarsi in mezzo ai due marcatori, costringendo la difesa alla scalata. L’intento è ovviamente quello di riuscire a prendere il primo difensore alle spalle e bruciare sul tempo il secondo centrale che accorre in chiusura. Ama giocare qualche centimetro alle sue spalle, fintando un movimento d’anticipo verso il primo palo per poi smarcarsi alle spalle del diretto marcatore. Senza palla ha l’attitudine di pressare i difensori avversari, costringendoli al retropassaggio, al lancio lungo o all’errore, recuperando quindi il pallone nei pressi dell’area di rigore avversaria. La zona in cui predilige effettuare questa pressione in fase di non possesso è quella centrale, infilandosi fra i due centrali difensivi avversari. Simeone va quindi affrontato di posizione, facendo attenzione a non concedergli il tiro con il piede destro. Il suo movimento, infatti, è quello sempre di cercare la conclusione con il destro. Il difensore deve pertanto frapporre il corpo in modo da costringerlo a calciare con il sinistro, piede con cui è riuscito a segnare pochi gol in carriera fino ad oggi. Scheda tecnica redatta da: Rocco Calocero

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Olivier Giroud

Olivier Giroud è una prima punta molto fisica. Eccelle nel gioco aereo e nel duello corpo a corpo, ma il suo controllo palla e la sensibilità sul piede mancino ne fanno un giocatore completo. Il francese è un riferimento centrale nella manovra delle sue squadre: ama fornire sponde ai compagni e partecipare a scambi in velocità. La buona visione di gioco gli permette di essere un rifinitore di tutto rispetto. Ha un mancino molto potente e preciso oltre che una capacità di coordinazione che gli permette di realizzare reti spettacolari in acrobazia. Ormai nella fase finale di carriera, Giroud ha perso parte della sua esplosività nello scatto, preferendo sempre più spesso venire incontro a ricevere il pallone sulla figura piuttosto che attaccare la profondità. Prezioso nelle palle inattive sia a favore che contro, Giroud è un vero specialista del colpo di testa. Ormai raramente garantisce 90 minuti ad alta intensità, ma quando in campo non fa mai mancare il contributo per la squadra, impegnandosi anche nel recupero palla e nel contropressing. In generale la sua esperienza ed il suo altruismo ne fanno un giocatore utile in qualsiasi contesto e situazione di gioco. Scheda tecnica redatta da: Luigi Favero

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Beto

Norberto Bercique Gomes Betuncal, detto Beto (Lisbona, 31 gennaio 1998), portoghese, attaccante dell’Udinese in prestito dalla Portimonense. Cresce calcisticamente nella União ricreativa e desportiva de Tires dal 2005 al 2018. Nel 2018 si trasferisce all’Olímpico do Montijo giocando lì fino al 2019 e collezionando 33 presenze e 21 gol. Nel 2019 viene acquistato dalla Portimonense nella quale esordisce per la prima volta nella massima serie portoghese fino al 2021 collezionando 44 presenze e 13 gol. Nel 2021 viene girato all’Udinese in prestito con obbligo di riscatto (7M€ + 3M€ di bonus se l’Udinese si qualifica alle coppe europee). È un attaccante dotato di un fisico importante, bravo nel gioco aereo e a muoversi nell’area di rigore. Scheda tecnica redatta da: Mattia De Santis

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MBala Nzola

M’bala Nzola è un attaccante che utilizza prevalentemente il piede sinistro. E’ un giocatore che ama svariare su tutto il fronte offensivo, si abbassa molto per aiutare la squadra in costruzione ma attacca anche bene la profondità. E’ molto fisico ed ha una grande progressione, questa caratteristica permette alla sua squadra di avere un’arma per uscire dalla pressione avversaria con una palla giocata sulla sua figura oppure giocata nello spazio alle spalle dell’avversario. Ha una discreta vena realizzativa, possiede un bel tiro e anche un’ottima elevazione. Scheda tecnica redatta da: Paolo Marino

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Ante Rebic

Rebic è un attaccante che preferisce giocare come esterno offensivo sinistro, ma si può benissimo adattare al ruolo da seconda punta e se necessario anche da prima punta. Ha qualità con entrambi i piedi, presenta una grande forza fisica, buona velocità e aggressività. Dispone anche di una buona tecnica individuale ed è inoltre abile nel capire in anticipo le situazioni di gioco, cosa che gli consente di essere decisivo sia in fase di finalizzazione sia nel fornire assist ai compagni. Tuttavia dovrebbe migliorare con la precisione dei passaggi e con la capacità di smarcamento così da supportare ancora meglio i compagni di squadra nella fase offensiva. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro

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Mattia Zaccagni

Mattia Zaccagni è un giocatore molto creativo in fase offensiva, perchè legge le situazioni di gioco in diversi modi nel tentativo di creare scompiglio nella difesa avversaria. Abile nei contropiedi e nonostante la bassa statura è forte fisicamente. La sua strategia è quella di attirare il pressing di uno o più avversari per dribblare e creare superiorità numerica, oppure tagliare all’interno dell’area di rigore. Ha necessità di migliorare nei passaggi lunghi e la precisione dei passaggi in generale, tuttavia ha le carte in regola per diventare un giocatore di fondamentale importanza nel gioco di Sarri. Il tempo darà maggiori risposte. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro

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Ademola Lookman

Ademola Lookman è un esterno d'attacco nazionale nigeriano. Questo classe 1997 ha un ottima rapidità e un buon controllo palla. Abile negli 1 vs 1, sfrutta la sua agilità per disorientare gli avversari. La sua zona di campo prediletta è la fascia sinistra, dalla quale ama accentrarsi per sfruttare il suo piede destro raffinato tramite veloci scambi e tiri. Il suo contributo in zona gol non è mai stato da top player, ma il ragazzo ha ancora ampi margini di miglioramento e sotto la guida di Gasperini ci si può attendere che faccia il definitivo salto di qualità.

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Nicolò Barella

Nicolò Barella (Cagliari, 7 febbraio 1997) è un calciatore italiano e della nazionale Italiana con la quale è diventato Campione d’Europa nell’estate del 2021 e dell’Inter. Barella è un centrocampista totale che abbina qualità, tantissima qualità e grande dinamismo e quantità, eccelle in entrambe le fasi sia per le sue qualità tecniche in fase di possesso sia per la sua forza e resistenza che gli permette di recuperare una grande quantità di palloni. Barella è, nel suo ruolo, uno dei migliori interpreti al mondo, ha forza, esplosività nelle gambe, grande corsa in progressione che gli permette di ribaltare l’azione in un attimo, ha una grande sensibilità tecnica e un ottimo tocco di palla, vede il gioco come pochi sia nei passaggi corti sia nei lanci con cambi di gioco improvvisi e precisi, sa proporsi, cerca sempre la palla, la chiama per farsela dare perchè vuole essere sempre al centro del gioco e quando ha la palla qualcosa di pericoloso crea. Ha scelta di tempo negli inserimenti quasi perfetta e riesce ad arrivare spesso alla conclusione o all’ultimo passaggio e lo si vede da queste prime partite con Inzaghi che lascia più libertà ai propri calciatori, rispetto all’anno di Conte dove era molto più bloccato nei schemi e la metodicità del tecnico leccese, e, infatti è il calciatore che è entrato in tutte le occasioni e i goal dell’Inter di questo inizio di stagione fornendo anche 5 assist e realizzando 1 goal. La sua forza gli permette di recuperare palloni impossibili, forte nel 1 vs 1 e nel recupero di palloni in fase di non possesso, e, grazie al lavoro enorme di Conte è diventato bravo anche nel leggere le situazioni e controllare la sua irruenza, ha imparato a gestire i ritmi partita quando accelerare o quando rifiatare, anche se poche volte si vede Barella rifiatare, infatti molte volte, soprattutto ai tempi del Cagliari e al primo anno all’Inter prendeva molto spesso cartellini gialli banali, ma nell’anno dello scudetto il salto di qualità definitivo lo ha fatto dal punto di vista comportamentale dove è stato in diffida per più di 10 partite giocando partite in questo arco di tempo anche decisive e lui non è mai stato ammonito, questo è stato il salto definitivo di Nicolò Barella che lo rende ad oggi il centrocampista più forte della Serie A e tra i primi al mondo. Scheda tecnica redatta da: Salvatore Iannone

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Piotr Zielinski

NOME: Piotr Zielinski DATA DI NASCITA: 20/05/1994 RUOLO: Centrocampista centrale/Trequartista (naturale), Esterno offensivo (adattabile) SQUADRA: Napoli CARATTERISTICHE FISICHE: Calciatore dotato di una buona altezza (180 cm), rapportata ad un peso che si può considerare importante (75 kg). Tuttavia, Zielinski non risulta avere una particolare potenza fisica, soprattutto perché le spalle e il torace non risultano ampi. La sua mobilità generale, in compenso, è molto fluida. In particolar modo, le braccia sono dotate di una buona forza ed infatti riesce spesso a resistere ai contrasti avversari, garantendo anche un’ottima difesa del pallone. Non si distingue per la sua elevazione, caratteristica che in effetti non viene percepita in campo. Calciatore che si apprezza atleticamente, soprattutto per la sua agilità e coordinazione che sono veramente di altissimo livello (quasi perfette). Riesce ad eludere la pressione avversaria grazie ai movimenti agili del suo corpo e la sua coordinazione è in particolar modo evidente in fase di corsa, sia con palla che senza la sfera. La sua resistenza fisica è di buon livello, ma non garantisce un’intensità costante per i minuti in cui viene impiegato durante la partita. Zielinski, inoltre, è molto veloce ed è un’arma devastante per le transizioni positive. CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE: Giocatore molto duttile, con una tecnica di base di livello notevole. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista o mezzala, ma può essere impiegato anche come mediano con compiti di regista in un centrocampo a 2, o come ala in un attacco a 3. Calciatore ambidestro, riesce a calciare il pallone con la stessa qualità con entrambi i piedi. Nella ricezione, nella conduzione e nella trasmissione del pallone è molto fluido con ottimi tempi di gioco sia con che senza pressione avversaria. Sa sia quando velocizzare la giocata, che quando rallentare e tornare indietro; riesce a trattare il pallone anche in situazioni molto complicate. Ha una particolare abilità nel dribbling, essendo in grado di saltare l’avversario con notevole efficacia (61% di dribbling riusciti). Calciatore molto intelligente, infatti riesce spesso a trovare soluzioni corrette ed il suo primo pensiero dopo uno scambio con un compagno di squadra, è quello di attaccare la profondità in spazi molto pericolosi. Infatti, egli è dotato di notevoli tempi di inserimento, soprattutto quando deve andare ad attaccare l’area di rigore avversaria (8 gol nella passata stagione). Giocatore che si eleva per la qualità dell’ultimo passaggio e per il suo tiro dalla distanza che è molto potente oltre che preciso. Trequartista che riesce a posizionarsi bene, fra le linee, in zona luce per poter ricevere anche una verticalizzazione diretta dalla difesa. La sua applicazione in fase di non possesso è degna di nota. CARATTERISTICHE CARATTERIALI-COMPORTAMENTALI: Zielinski si mette in evidenza per il suo spirito di sacrificio, in quanto partecipa in forma attiva ad entrambe le fasi di gioco. Durante il primo pressing riesce a garantire costantemente sia l’attenzione che la concentrazione. Risulta essere in possesso anche di una buona autorità all’interno del gioco, visto che è lui il filo che lega le trame della squadra. Calciatore che ha anche un ottimo temperamento ed un buon senso del fair play, poiché non è falloso ed è stato sanzionato solo due volte con l’ammonizione nella scorsa stagione. Sembra essere anche molto rispettato all’interno della squadra, infatti è nel suo club attuale da cinque anni e non ha mai avuto particolari problemi con nessuno. CONCLUSIONI: Zielinski è un calciatore validissimo ed è un nazionale polacco che gioca ad alti livelli da molti anni. Il Napoli è una squadra che disputa le coppe europee da più di dieci anni, oltre ad essere un club che punta ai piani alti della classifica della Serie A. Quindi il giocatore già si trova a suo agio in palcoscenici importanti. Sente addosso anche la fiducia sia dell’ambiente che della propria squadra e questo, per lui, è molto importante. Le sue qualità sono indiscutibili e avendo ancora 27 anni, sicuramente potrà migliorare ancora quel poco che gli resta per essere affermato come uno dei più grandi centrocampisti nel panorama europeo. Scheda tecnica redatta da: Giuseppe Duca

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Adrien Rabiot

Adrien Rabiot è un centrocampista dalla struttura fisica importante (1 metro e 88 per 71 kg) che gli permette di avere un buon controllo del proprio corpo e delle varie azioni di gioco, di poter reggere bene anche i contrasti contro gli avversari più forti di lui fisicamente e anche di poter vincere diversi duelli aerei. Rabiot ha un ottimo primo controllo e di solito è un calciatore predisposto alla prima costruzione, motivo per il quale nelle ultime stagioni non è mai sceso sotto l’87% di precisione passaggi (con picchi di stagioni con precisione superiore al 90%) e prova in media molti più passaggi brevi, rispetto a quelli medi o lunghi. Un’altra buona qualità del francese è la progressione palla al piede. Non è un dribblatore, ma un giocatore che è predisposto a far avanzare la squadra di diversi metri con la sfera al piede, anche se poi non eccelle in zona di rifinitura (non sono tanti gli assist vincenti che riesce a creare ogni stagione) e in zona di finalizzazione non è un centrocampista da doppia cifra annuale (il suo anno migliore da questo punto di vista è il 2015-16, 6 reti con la maglia del PSG). Dal punto di vista del tiro, il francese prova poche volte la conclusione (arriva in media a tirare 1 volta a partita) e non lo fa mai con grande precisione. Importanti sono le sue qualità difensive, soprattutto i contrasti. Rabiot si dimostra sempre diligente nel seguire la linea di centrocampo in difesa posizionale, quando il contesto tattico è più indirizzato verso la pressione o il pressing di reparto, reagisce con buona tempestività. Dal punto di vista della posizione Rabiot è un giocatore molto duttile. Storicamente ha giocato sia in un centrocampo a 3 come mezzala, che in centrocampi con double-pivot (come nel sistema 4-2-3-1 o nel 4-4-2), a volte in carriera gli è capitato di giocare davanti la difesa con compiti di regia, senza però avere grossi picchi di prestazione. Scheda tecnica redatta da: Benedetto Greco

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Sergej Milinkovic-Savic

Milinkovic é un giocatore che fa della fisicità , del gioco aéreo e del tiro le sue armi migliori. É utilissimo nella sua Lazio perché gli permette di sviluppare il gioco in diversi modi, sia palla a terra dove é bravo negli inserimenti , che alzandola dove é abile a mettersi dietro le punte per servirli com il gioco aereo. Giocatore fondamentale nei calci piazzati sia contro che a favore , gli manca un po’ di continuità per andare a far parte di un top club. Scheda tecnica redatta da: Matteo Porcari

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Brahim Díaz

Brahim Diaz nasce a Malaga il 3 Agosto del 1999, è un centrocampista offensivo spagnolo di origine marocchina del Milan, è alto 171 cm e pesa circa 59 kg. Il fantasista ispanico marocchino muovi i primi passi nelle giovanili del Malaga per poi passare, nel 2013, nel vivaio del Manchester City, dove compie tutta la trafila delle giovanili. Al City il ragazzo esplode grazie alle strabilianti doti tecniche, conquistandosi l’esordio in prima squadra sia in Premier League che in Champions League rispettivamente contro il Newcastle e il Feyenoord. Il 6 Gennaio del 2019 viene ufficializzato il suo passaggio al Real Madrid che per il ragazzo spende circa 17 milioni di euro nonostante il contratto in scadenza nel Giugno seguente. Questo la dice lunga sulle potenzialità del ragazzo che però fatica ad esprimersi al pieno vista la grande concorrenza in rosa. Il 31 Agosto del 2020 arriva un’altra grande opportunità per Brahim, il Milan, un altro grande club e un’altra realtà importante come la Serie A. A volerlo fortemente al Milan è stato proprio l’attuale direttore dell’area tecnica e bandiera del club Paolo Maldini che sfrutta i suoi grandi rapporti con la dirigenza madrilena e lo strappa in prestito secco, poi rinnovato per altri due anni con diritto di riscatto fissato a circa 19 milioni di euro questa estate. Il primo anno al Milan è molto positivo per Brahim nonostante parte nella gerarchie di Pioli come riserva di Hakan Calhanoglu o alternativa sulla out mancino riesce a giocare tantissimo, ambientandosi alla perfezione grazie soprattutto ai compagni Samu Castillejo e Theo Hernandez. Emblematico è il gol che sblocca il match dello Juventus Stadium, terminato poi 0-3 per i rossoneri, che lancia il Milan nella scorsa stagione verso la conquista della qualificazione in Champions League. Come già detto il Milan crede nel ragazzo, ne rinnova il prestito e gli affida la numero 10 e le chiavi del gioco offensivo. Insomma una grande responsabilità per Diaz che da subito ne apprezza il carico e lo dimostra anche in campo infatti sono già 4 le reti segnate e 2 gli assist forniti in appena 2 match di CL e 6 di Serie A. Brahim Diaz è un vero e proprio trequartista di puro estro calcistico, è perfettamente ambidestro ed è dotato di una grande agilità e rapidità nel stretto. I fondamentali in cui eccelle sono la conduzione palla, il dribbling e il passaggio, da migliorare è la finalizzazione perché sono sicuro che con quelle doti tecniche e balistiche il ragazzo ha molti più gol nelle gambe. Da quando è alla corte di Stefano Pioli Brahim è cresciuto molto anche sotto l’aspetto tattico infatti è perfettamente integrato nei dettami tattici del mister sia in fase di possesso che di non possesso, dove Pioli gli chiede spesso un grande lavoro di pressione sul regista avversario di turno che Brahim svolge con dedizione e concentrazione senza risparmiarsi. Con la maturità raggiunta posso affermare che il promettente fantasista iberico ora è una vera e propria realtà del calcio europeo. Scheda tecnica redatta da: Andrea Romani

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Hakan Çalhanoglu

Hakan Calhanoglu è un centrocampista dell’Inter di nazionalità turca. Arrivato in Italia grazie al Milan nel 2017, dopo 135 presenze e 25 gol, la scorsa estate ha deciso di sposare la causa della squadra neroazzurra di Milano. Questo giocatore è molto famoso per le sue prodezze dai calci piazzati, conclusi sia con tiri diretti in porta sia con assist millimetrici ai compagni. La zona di campo dove Hakan fa davvero la differenza è sicuramente la zona di rifinitura; lui ha una spiccata capacità di smarcamento e visione del gioco che lo rendono pericolosissimo al limite dell’area. È molto abile sia negli scambi rapidi sia nel crearsi velocemente le condizioni per tirare in porta. La sua pericolosità è dimostrata dal dato raggiunto nella sua stagione più brillante al Bayer Leverkusen, in cui è arrivato a toccare un expected goal medio a partita di 0.33 [understat.com]. Un limite che ha caratterizzato la carriera del centrocampista turco è sicuramente la scarsa continuità di rendimento, soprattutto nelle stagioni milaniste ha alternato momenti magici a momenti di buio assoluto. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa

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Lazar Samardzic

Lazar Samardžić è uno dei talenti più cristallini del panorama calcistico europeo. Trequartista classe 2002, Samardžić è un centrocampista moderno che eccelle dal punto di vista tecnico , con il suo tocco delicato e raffinato, ed una visione fuori dal comune per un calciatore della sua età. Alto 185 cm, dal punto di vista atletico il giovane tedesco non è molto prestante e spesso soffre il confronto fisico, d’altra parte è molto rapido e veloce nello stretto, grazie alla sua abilità palla al piede e alla buona capacità di dribbling che gli permettono di uscire bene da queste situazioni. I punti forti sono sicuramente da ricercare nell’aspetto tecnico; Samardžić è molto abile a valorizzare situazioni di gioco difficili che richiedono una buona dose di creatività e soprattutto di capacità di visone del gioco, il tutto coadiuvato dall’abilità nei passaggi, nelle verticalizzazioni e nei cambi di gioco. Cerca spesso dribbling ambiziosi, molto efficaci quando riescono, ma che in troppe occasioni scadono nell’azione personale intestardita e sterile che non ha funzionalità per la squadra. Dal punto di vista realizzativo può godere di un piede educato che gli permette di piazzare bene il pallone, senza cercare la potenza nelle conclusioni, e di un modesto utilizzo del piede debole che può sicuramente migliorare. Concludendo, Samardžić è un talento puro, dinamico che può migliorare sotto diversi aspetti, sia fisici che tattici, ma che ha già messo in mostra molte qualità fondamentali nel gioco del calcio. Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa

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Luis Alberto

Analisi del singolo: LUIS ALBERTO Luis Alberto Romero Alconchel, spagnolo classe ’92 è alla “prova del nove”: dopo cinque stagioni sotto la gestione tecnica di Simone Inzaghi, l’arrivo di Maurizio Sarri gli consegna la possibilità di fare il definitivo salto di qualità. Cresciuto calcisticamente nel Sevilla, è nel Barcelona B che il trequartista spagnolo riesce a mettersi notevolmente in mostra con 11 gol in 38 presenze. Le prestazioni di alto livello fornite attirano l’interesse del Liverpool, dove, però, non riesce ad imporsi. Torna in patria dove indossa le maglie di Malaga e Deportivo La Coruña. All’inizio del 2016/2017 approda nel nostro campionato sulla sponda biancoceleste di Roma. Dopo aver trascorso un primo anno di adattamento, con sole 10 presenze, è nella stagione successiva che Luis Alberto si impone sia per le sue qualità nelle giocate, sia per l’intelligenza tattica. Dopo alcuni anni da trequartista/seconda punta, Inzaghi lo trasforma in mezzala, non risentendo, a livello realizzativo, di questo “arretramento” di posizione. Per lui, infatti, 9 gol lo scorso anno, nel quale si è imposto più a livello realizzativo che di rifinitura, probabilmente la qualità migliore dello spagnolo: per lui, infatti, nella nostra Serie A, in cinque stagioni, un bottino di 36 reti, ma soprattutto di 51 assist. Caratteristiche tecniche e fisiche Alto 182 cm per 72 kg circa, Luis Alberto è un giocatore tecnicamente sublime, con spiccate doti tecniche e velocità di pensiero. Dotato anche di una buonissima rapidità nello stretto, tra le sue notevoli capacità anche il dribbling che lo facilita nell’1vs1, oltre che un’innata eleganza in tutte le sue giocate. Tutto questo è associato ad una altissima visione di gioco che gli permette di essere decisivo in zona di rifinitura, con propensione al grande gesto tecnico (“suolata”, finte, colpi di tacco, etc.). Gli anni migliori di Luis Alberto, fino ad ora sono coincisi con il progetto tecnico di Simone Inzaghi, con il quale la tecnica dello spagnolo si è sposata perfettamente: in particolare, le sue doti in transizione positiva e la spiccata ricerca della verticalità. La complementarità con le qualità di Ciro Immobile ha fatto sì che il trequartista spagnolo abbia più volte chiuso la stagione in doppia cifra sugli assist (talvolta anche tra i marcatori), sia giocando dietro l’unica punta, sia come mezzala nei cinque centrocampisti del tecnico piacentino. L’arrivo di Maurizio Sarri lo “costringerà” a ricercare maggiormente il fraseggio corto e il dialogo con i compagni, in una posizione senz’altro differente da quella avuta negli ultimi anni. Nell’unica uscita stagionale, seppur in un match a senso unico, Luis Alberto è salito in cattedra: 3 assist ed una rete che vogliono dimostrare quanto la posizione di mezzala sinistra nel 4-3-3 sarriano possa coniugarsi con le caratteristiche tecniche ed atletiche dello spagnolo. Le doti tecniche e la sensibilità nel tocco della palla gli permetteranno, verosimilmente, di essere utile alla causa biancoceleste anche quest’anno, salvo complicazioni extra-calcistiche. Fase di Possesso Ormai a suo agio in mezzo al campo, sul centro-sinistra, Luis Alberto, essendo di piede destro, predilige accentrarsi cercando il fraseggio corto con i compagni o ricercando la verticalità. Migliore assist-man della Serie A degli ultimi anni, i suoi passaggi di qualità sono stati fondamentali per servire gli inserimenti delle mezzali, degli esterni o per lanciare la profondità della punta centrale. Quando è in possesso indiretto, lo spagnolo ha la qualità di farsi trovare tra la linea di difesa e di centrocampo avversaria. Questa dote gli permette di poter stoppare il pallone senza l’aggressione immediata dell’avversario, e di poter trovare la giocata migliore per la squadra. La maestria nel tocco “di prima” o la giocata a due tocchi è la prosecuzione naturale per la buona riuscita delle azioni biancocelesti, capacità che gli saranno molto utili per il gioco voluto dal tecnico Sarri. Fenomenale nell’occupazione degli half spaces, in queste prime battute del campionato si può notare la ricerca anche dell’interscambio con la punta centrale per la capacità sia di attaccare lo spazio per calciare in porta sia per un eventuale rifinitura. capacità creativa e fantasia, controllo orientato con il quale riesce a mettersi facilmente in posizione di rifinitura. – Palle inattive a favore Luis Alberto è da anni il tiratore scelto per i corner e le punizioni laterali della formazione biancoceleste. Nonostante ciò, non spicca nel calcio da fermo diretto, ma è uno dei migliori assistman da palla ferma, anche grazie alla capacità dei vari Milinkovic-Savic, Acerbi e Immobile, in queste situazioni. Non è il principale rigorista della Lazio, anche se in questi anni ha calciato alcuni rigori. Da professionista ha uno score di 4 rigori segnati e 2 sbagliati. Fase di Non Possesso In posizione da trequartista, Luis Alberto aveva il compito di raccordare l’attacco ed il centrocampo, spesso con l’incombenza di pressare uno dei difensori centrali avversari. In posizione di mezzala sinistra, Luis Alberto ha migliorato molto la fase senza palla, anche se, per giocare in mezzo al campo, è coadiuvato da due compagni di reparto più adatti al lavoro di recupero palla. Il suo principale compito è quello di chiudere le linee di passaggio verso il diretto avversario, piuttosto che pressarlo direttamente. Quando la Lazio è schiacciata, soprattutto durante l’“era” Inzaghi, Luis Alberto cercava lo smarcamento preventivo per essere uno dei punti di riferimento per le ripartenze. La sua capacità di protezione del pallone, la sua sensibilità e capacità immediata di visione di gioco si sono rivelate doti importante per far “uscire” la squadra e alimentare (e talvolta concludere con l’assist decisivo) la transizione offensiva. – Palle inattive a sfavore Lo spagnolo non è un calciatore dotato di un importante stacco di testa né di una propensione all’1vs1 difensivo. Sulla disposizione a zona proposta da Maurizio Sarri, Luis Alberto è preposto alla copertura della zona del dischetto di rigore. Analisi SWOT Punti di forza: – Fantasia e tecnica sublime; – Visione di gioco e verticalizzazioni; – Propensione all’assist decisivo; – Coraggio di provare l’1vs1. Punti di debolezza/da migliorare: – Aspetto psicologico – Carattere anarchico, spesso uscite fuori luogo o situazioni strane; – Poca propensione alla Fase di Non Possesso, in posizione da mezzala può creare dei miss-match negativi. Considerazioni finali Negli anni trascorsi sotto la guida di Inzaghi, come ha anche dichiarato il calciatore stesso, Luis Alberto è cresciuto tatticamente ed anche tecnicamente, ma, soprattutto ha imparato ad essere continuo, dapprima per più partite e a stagioni alterne, adesso per interi campionati. Una dote, questa, che senza dubbio non possedeva fino a qualche tempo fa. La facilità nella giocata nell’1vs1 e quella di posizionamento con una corretta postura del corpo, caratteristica tra le principali del fantasista andaluso, gli potrebbero facilmente permettere di costituire un fattore anche nel gioco sarriano. L’unico inconveniente potrebbe essere quel suo carattere, quasi anarchico, che potrebbe cozzare con le esigenze tattiche e comportamentali del tecnico toscano. Scheda tecnica redatta da: Paolo Mazza

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Frank Anguissa

André-Franck Zambo Anguissa è approdato in questa stagione al Napoli in presti dal Fulham. Classe ’95 (25 anni), è un centrocampista centrale che può giocare in un centrocampo a 2 molto dotato fisicamente e che, in questo inizio di stagione con i partenopei, ha ben figurato. Fisicamente, come già intuito in apertura di analisi, non ha molti rivali: alto 184cm, è dotato di un’ottima potenza fisica che gli permette di tenere molto bene nel duello fisico nell’uno contro uno. Possiede una buona elevazione che gli permette di essere abile nei contrasti aerei, ha una buona resistenza che gli permette di essere presente all’interno della gara per tutti e 90 minuti di gioco ed inoltre ha una buona velocità, sia nel breve che nel lungo. Tutte queste caratteristiche gli permettono di essere molto aggressivo durante la partita. Tecnicamente, il centrocampista camerunense si rivela un buon giocatore: bene nei passaggi (in media gioca 53.49 passaggi a partita con una percentuale di successo del 94.6% e gioca in media 1.6 passaggi lunghi con un’accuratezza dell’80%) e nel dribbling (in media tenta il dribbling4.16 volte a partita con un’ottima percentuale di successo: 84.6%) può migliorare sicuramente nei tiri in quanto in media tira 0.96 volte a partita ma con una percentuale 33% che arrivano nello specchio della porta. Tatticamente, Zambo Anguissa è un giocatore molto attivo sia nella fase di possesso (in particolar modo riesce molto bene a far girare palla scegliendo bene i tempi di gioco e le scelte) che nella fase di non possesso (va spesso alla ricerca diretta del recupero della palla ed è una garanzia in fase di copertura). Una cosa da migliorare in fase di possesso per Zambo Anguissa sono gli inserimenti in quanto capita troppo raramente che prova ad inserirsi in area di rigore in fase di rifinitura ed un centrocampista con le sue qualità sia fisiche che tecniche (presupponendo che può e deve migliorare nel tiro in porta) potrebbe rivelarsi decisive in alcune occasioni e potrebbe dare un apporto importante alla squadra come contributo al gol. Psicologicamente, il centrocampista del Camerun è un giocatore che di tanto in tanto cerca di spronare i compagni di squadra anche se non lo fa con costanza, risulta comunque molto disciplinato in mezzo al campo nonostante la sua grande aggressività (nonostante i diversi campionati giocati da titolare tra Francia, Spagna, Inghilterra ed ora Italia, non è mai andato oltre le 6 ammonizioni durante una stagione e, durante tutta la carriera, ha ricevuto il cartellino rosso solo in un’occasione quando giocava col Fulham in Premier League). Complessivamente, Zambo Anguissa è un giocatore che fa della sua grande forza fisica l’arma principale del suo gioco abbinata comunque ad una buona tecnica di base. E’ un giocatore sicuramente di prospettiva dato che ha già tanta esperienza in tanti campionati importanti nonostante i suoi 25 anni (3 anni in Ligue 1 al Marsiglia, 2 anni al Fulham in Premier League, 1 anno nella Liga spagnola al Villareal ed ora nella Serie A italiana al Napoli), e se migliorerà in alcuni aspetti del suo gioco (inserimenti e tiri in porta) diventerà un giocatore molto importante, potenzialmente anche da top club europeo. Scheda tecnica redatta da: Antonio Bonomo

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Davide Frattesi

Davide Frattesi è un centrocampista centrale moderno specializzato negli inserimenti con e senza palla. Dal punto di vista tattico è duttile, può infatti essere impiegato sia come mediano che trequartista, o come mezz’ala, nella passata stagione ha principalmente ricoperto il ruolo di mezz’ala destra mettendo a segno 8 gol e 2 assist. Alto 184 cm, Frattesi è dotato di una buona forza esplosiva che abbinata ad una corporatura atletica, e non “pesante”, gli fornisce un’ottima accelerazione e una buona progressione che lo favoriscono del cambio di passo e che gli consentono di effettuare ottimi inserimenti, grazie anche al suo spiccato senso di posizione; molto agile palla al piede è bravo a girarsi nello stretto. Difensivamente parlando ha molte lacune, sia in fase di marcatura 1vs1 che nella lettura delle giocate avversarie, d’altra parte compensa queste mancanze con tanta corsa e intensità, tipica dei moderni “motori” del centrocampo. Frattesi è anche dotato di una tecnica, molto bravo negli smistamenti corti, ma acerbo nei lanci lunghi e nei cross, vede bene la porta da fuori area e non manca di freddezza in area di rigore. Complessivamente si può dire che Frattesi sia un calciatore che giochi un calcio nervoso, aggressivo, intenso, che gli consente di essere sempre al centro nella partita e che in prospettiva possa diventare un elemento interessante; è anche vero che proprio questa suo stile gli crei difficoltà dal punto di vista del tempismo e dell’irruenza negli interventi, peccando in diverse circostante di ingenuità frutto anche della giovane età . Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa

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Szymon Zurkowski

Szymon Zurkowsky (Tychy, 25 Settembre 1997) è un calciatore polacco, centrocampista dell’Empoli in prestito dalla Fiorentina. Zurkowsky per caratteristiche ricorda molto il suo connazionale Zielinski, infatti ricopre in modo eccelente sia il ruolo di interno (mezz’ala) sia quello di trequartista. Dotato di grande tecnica, forte nel dribbling, infatti una delle sue migliori qualità è saltare l’uomo sia nello stretto che in progressione, rapido – agile e veloce con i piedi, Zurkowsky è il centrocampista moderno in grado di interpretare al meglio le due fasi, in fase di possesso è bravo sia in aiuto alla costruzione cercando continuamente linee di passaggio pulite per la trasmissione o per la ricezione di palla ed è bravo nel leggere le situazioni di gioco e farsi trovare sempre in appoggio come aiuto al compagno, ma una delle sue migliori caratteristiche è l’inserimento sia tra le linee per giocare in rifinitura grazie alla sua tecnica sia in finalizzazione dove essendo dotato di un ottimo tiro, anche dalla distanza, spesso conclude l’azione in modo molto pericoloso e segnando più di un goal. In fase di non possesso, soprattutto nell’idea di Andreazzoli di riconquista veloce della palla, il polacco è molto utile perchè essendo molto intelligente è bravo soprattutto nella chiusure delle linee di passaggio e nell’attaccare in avanti sui portatori di palla avversario risultando molto utile alla riconquista immediata. Zurkowsky è un calciatore giovane con margini di miglioramento molto elevati, come la maggior parte dei centrocampisti dell’Empoli, e grazie ad un allenatore che del miglioramento dei giovani ne fa una filosofia potrà acquisire l’esperienza giusta per fare il grande salto in una squadra importante italiana o estera.

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Teun Koopmeiners

Mancino naturale. Centrocampista centrale/mediano che può giocare anche da difensore centrale. Questa, è la prima vera esperienza in un grande campionato fuori dall’Olanda. Avrà una concorrenza spietata nella “Dea” ma dal canto suo ha ottime qualità tecniche e tattiche. Assist, punizioni, angoli, visione di gioco e intercettamento sono le sue arme migliori. La sua pecca può essere rappresentata dall’ambientamento e dalla lingua. Scheda tecnica redatta da: Niccolò Salvadori

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Fodé Ballo-Touré

Ballo-Touré è un giocatore che si trova a suo agio sulla fascia sinistra, in situazioni in cui può sfruttare il suo allungo palla al piede o il suo gioco senza palla. Fa fatica ad entrare all’interno del campo in situazioni di possesso, infatti è poco dotato di gioco nello stretto. Al contrario, ha un buon cross e un ottimo dribbling in spazi aperti. A livello difensivo è un giocatore ostico, e abbastanza completo per il suo ruolo

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Federico Dimarco

Giocatore versatile, inizia da esterno di centrocampo per poi essere retrocesso esterno di difesa, viene schierato anche come difensore centrale laterale di sinistra in una difesa a tre; questo non gli impedisce di proporsi in attacco. Possiede una buona capacità tecnica con il piede sinistro, infatti spesso calcia punizioni e corner. Da migliorare è la postura in situazioni di non possesso e nell’1vs1 difensivo. Sotto l’aspetto caratteriale bisogna dire che non si fa condizionare facilmente, nemmeno da errori gravi. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo

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Juan Jesus

Juan Jesus è un calciatore del Napoli classe ’91 (30 anni), e può ricoprire il ruolo di difensore centrale ed all’occorrenza del terzino sinistro (nella squadra partenopea è approdato proprio per carenza nel ruolo del terzino sinistro dato che Mario Rui è il titolare, ma la riserva che è Ghoulam non dà assolutamente garanzie dal punto di vista fisico). Il difensore brasiliano ormai sembra aver lasciato alle spalle gli anni migliori in quanto, con questa sono 3 stagioni dove non è più un titolare (l’ultima annata dove ha giocato spesso è stata la 2018/2019 dove ha collezionato 20 presenze con la Roma). Fisicamente, Juan Jesus è un ottimo giocatore: alto 1.85 metri ha una buona potenza fisica ed un’ottima elevazione (che ne è probabilmente la dote migliore) che fa si che risulta vincitore in buona parte dei contrasti aerei. Inoltre durante la sua carriera non ha mai subito infortuni gravi che lo hanno lasciato fuori dal terreno da gioco per molto tempo. Tecnicamente, Juan Jesus è un buon giocatore per quanto riguarda i passaggi corti in media gioca il passaggio corto 68.09 volte a partita con un’accuratezza del 89.7%; gioca il passaggio lungo in media 7.03 volte a partita con una buona accuratezza del 62.7%; non tira mai in porta (in media 0 a partita nell’ultima stagione). Per quanto riguarda i dribbling, è un giocatore che quando gioca come terzino sinistro prova raramente il dribbling in quanto in media dribbla 0.83 volte a partita con una percentuale di successo del 50%, mentre invece per quanto riguarda i cross anche siamo su livelli bassi (in media crossa 0.69 volte a partita con un’accuratezza solo del 20%). Tatticamente, Juan Jesus è un giocatore che riesce nella buona parte dei casi a seguire l’uomo ed a non perdere la marcatura soprattutto in area di rigore, sembra comunque essere più a suo agio giocando come difensore centrale (andando a seguire in maniera diretta l’attaccante della squadra avversaria grazie anche alle sue doti fisiche) che come terzino sinistro dove ha qualche difficoltà nell’accompagnare l’azione in fase di possesso e sui cross. Psicologicamente, il difensore verde-oro non lo possiamo di certo definire un trascinatore, si trova comunque raramente in invischiato in risse dove è facile ricevere cartellini anche se, grazie al suo gioco molto aggressivo colleziona comunque, durante la stagione, diversi cartellini gialli. Complessivamente, come detto anche in apertura di analisi, Juan Jesus è un giocatore che sembra molto lontano dalla condizione di qualche anno fa che lo ha permesso di essere titolare e protagonista in squadre di altissimo rango come l’Inter e la Roma; il Napoli del resto lo ha ingaggiato a parametro 0 in quanto la Roma non aveva nessuna intenzione di rinnovargli il contratto e, anche se ha 30 anni e potenzialmente avrebbe ancora 4-5 anni per giocare ad alti livelli, ha ancora molta strada da fare per poter provare a far parte degli 11 iniziali nella squadra partenopea, più realistico invece sembrerebbe una stagione (la terza) giocata da rimpiazzo in momenti di turn over per far riposare qualche giocatore titolare. Scheda tecnica redatta da: Antonio Bonomo

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Theo Hernández

Theo Hernandez è uno dei terzini sinistri più interessanti di tutto il panorama europeo. I suoi punti di forza sono la progressione palla al piede, con cui taglia a metà il pressing avversario grazie alla grande forza fisica e ad una protezione della palla di alto livello. Di alto livello anche la rifinitura, soprattutto con azioni sulla fascia, con cui crea molti pericoli, sia con cross alti che arrivando sul fondo e crossando basso, sia arrivando al tiro, arma sempre più importante del suo arsenale. A livello difensivo pecca ancora di attenzione, essendo molte volte in ritardo nella chiusura della diagonale, anche in situazioni di difesa passiva. Il problema nella fase passiva si evince anche dall’alto numero di cartellini preso nell’ultima stagione (10 gialli) che fan capire come le squadre avversarie ormai riconoscono questo fondamentale come suo punto debole. Scheda tecnica redatta: Francesco Sala

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Chris Smalling

Chris Smalling è un difensore centrale della Roma di nazionalità inglese. Sebbene sia maggiormente predisposto per giocare in una difesa a 4, non sfigura a fare il centrale della difesa a 3. Dotato di grande fisicità, si fa apprezzare per il suo dominio all’interno dell’area di rigore, specialmente sulle palle alte. È un giocatore molto intelligente ed attento sui calci piazzati, sia a favore che contro. Nonostante l’altezza di 1.94m, ha una velocità più che discreta e una buona coordinazione. Il suo punto debole è la fase di impostazione, predilige infatti lo scarico comodo piuttosto alla giocata pretenziosa. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa

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Simone Bastoni

Giocatore dotato di un buon piede mancino, abile negli inserimenti e duttile nella tattica di squadra. Nasce infatti come centrocampista offensivo ma è stato impiegato per tutta l'intera stagione 2020/21 come terzino sinistro dall'allenatore Vincenzo Italiano.

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Fabiano Parisi

Stiamo preparando per voi la scheda tecnica di Parisi, presto sarà disponibile!

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Pasquale Mazzocchi

Pasquale Mazzocchi è un terzino destro, all’occorrenza anche esterno di centrocampo, del Venezia. Questo giocatore classe 1995 si distingue per la sua duttilità; abile nel giocare con entrambi i piedi, è in grado di coprire entrambe le fasce del campo, sia in posizioni arretrate che più offensive. Dotato di buona velocità e spiccata tecnica individuale, Pasquale è anche un buon crossatore. Transitato nel Parma a 20 anni, questo giocatore si mette in luce con il Perugia, con i Grifoni vive due ottime stagioni in Serie B. Successivamente si trasferisce a Venezia, dove lo scorso anno ha ottenuto una storica promozione in Serie A da protagonista, con 40 presenze ed un gol. Mazzocchi quest’anno lotterà per la salvezza del suo Venezia e per la definitiva affermazione nel massimo campionato italiano, sperando magari in un trasferimento nella sua città natale, Napoli.

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Rodrigo Becão

Rodrigo Becao è nato a Salvador il 19 Gennaio del 1996, è un calciatore brasiliano dell’Udinese. Becao è un difensore centrale di piede destro sicuramente più a suo agio come terzo in una difesa a tre che in coppia in una difesa a due, ruolo che può comunque ricoprire come sta facendo proprio quest’anno nel nuovo 4-4-2 proposto da mister Gotti. Il brasiliano è alto 191 cm e pesa circa 79 kg, si presenta con una corporatura robusta ma al contempo ben slanciata, fornendo leve lunghe che ne favoriscono una buona velocità di base soprattutto nel breve. Becao ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Bahia, dove è stato attenzionato dagli osservatori del CSKA Mosca che lo hanno portato in Russia nel 2018. La buona stagione con la maglia del CSKA e le 36 presenze tra campionato e coppa hanno conquistato le attenzioni del DS friulano Marino che ne acquisisce le prestazioni sportive per una cifra vicina a 1,6 milioni di euro. Becao è sicuramente cresciuto tanto dal suo approdo in Serie A e ora si appresta a vivere la sua terza stagione in maglia friulana. La crescita più evidente è sicuramente dal punto di vista tecnico dove il ragazzo mostra di riuscire a cavarsela quando si propone di una fase offensiva ma la carenze tattiche sono ancora abbastanza marcate. Detto dei suoi punti di forza come la grande fisicità, la buona velocità e l’ottima presenza nel gioco aereo in entrambi le fasi di gioco, i punti di debolezza del brasiliano sono a mio modo di vedere ancora troppo influenti per un giocatore comunque titolare in una squadra che milita nel massima serie. Marcatura, posizionamento e anticipo, caratteristiche cardine di un difensore centrale, sono le skills nelle quali Becao ha ancora molto da migliorare. Per quanto riguarda il posizionamento in fase di non possesso tende troppo a schiacciarsi verso il portiere sfalsando l’organizzazione della linea difensiva e un’eventuale trappola di fuorigioco. In fase di transizione positiva sbaglia troppo frequentemente gli anticipi creando spesso buchi nella retroguardia, e infine la marcatura in area di rigore e non è ancora da perfezionare, è troppo spesso lontano dall’uomo di riferimento.

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Destiny Udogie

Iyenoma Destiny Udogie è un terzino sinistro che può giocare anche più avanzato sulla linea dei centrocampisti come esterno; in questo ruolo gli vengono affidati sia il compito di difendere che di spingere ma, all'occorrenza è stato anche impiegato come difensore centrale. Alto 186 cm per 75 Kg Udogie, è ben strutturato fisicamente, dispone di una forza notevole considerando la giovane età (classe 2002) che gli è d'aiuto in entrambi le fasi; il giovane italiano fa della velocità e della progressione i suoi punti forti, ama partire da dietro per poi inserirsi sulla fascia sia con la palla che senza, per poi tentare un cross o il tiro. Infatti dispone di un controllo educato e di una buona tecnica di base, che gli permette di essere molto pericoloso per le retroguardie avversarie. Dal punto vista difensivo dimostra diverse lacune, la copertura e l'allineamento non sono sempre ottimi e nell'arco dei 90 minuti fatica a tenere alta l'attenzione e la concentrazione, limiti che però hanno sicuramente margine di miglioramento. D'altra parte è molto abile nei contrasti in piedi, il suo fisico lo aiuta e nell'1vs1 è roccioso e difficile da sovrastare. Udogie è il prototipo del difensore moderno, tecnico, offensivo, veloce, caratteristiche alle quali abbina una discreta lettura di gioco ed occupazione degli spazi; tutto ciò lo rende un giovane talento, decisamente maturo per i suoi 19 anni, che ha ampi margini di miglioramento da poter sviluppare nella fase difensiva generale e anche in fase offensiva migliorando tempi di inserimento e finalizzazione, trovando magari anche quella continuità necessaria a tutti i giocatori per trovare fiducia e confidenza dei propri mezzi.

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José Luis Palomino

Josè Luis Palomino è un difensore che fa della forza fisica e della determinazione le sue armi principali. Nonostante il grande carisma e la sua grande leadership è un giocatore corretto, infatti sono pochi i cartellini ricevuti nel corso della sua carriera considerando il ruolo ricoperto. un suo limite è la velocità, soffre infatti maggiormente giocatore minuti e veloci, anche se grazie alla grande capacità di anticipo in molte occasioni riesce a sopperire al meglio a questa mancanza. Palomino è riuscito a trovare la sua dimensione nella difesa a 3 di Gasperini, diventandone un titolare inamovibile. Si apprezza particolarmente la sua dedizione al lavoro e la pulizia tattica, elementi imprescindibili in una squadra come l’Atalanta basata sull’aggressività al portatore di palla avversario e sull’ordine tattico. Non si può di certo definire un difensore goleador come molti suoi compagni di reparto all’interno della squadra bergamasca, ma non sono mancate le occasioni in cui grazie alle sue “zampate” sul secondo palo sono arrivati gol decisivi per la squadra. Altro elemento caratterizzante del giocatore è la pulizia e la precisione nei tackles, infatti è un difensore che molto spesso nelle situazioni di necessità ricorre a scivolate, risultando nella maggior parte dei casi molto efficace. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa

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Alessio Romagnoli

Alessio Romagnoli è un difensore centrale, capitano del Milan; è un difensore versatile capace di far bene sia la fase difensiva che la fase di impostazione, è dotato di una buona intelligenza tattica e di buona tecnica che lo hanno reso un giocatore completo nel suo ruolo. La tecnica è sicuramente il punto forte del difensore italiano che è molto bravo e sicuro palla al piede ed è capace di impostare dal basso con precisione e personalità, ricercando lanci lunghi e cambi di gioco spesso audaci e non raramente conclude a rete trovando anche la via del gol . E’ molto abile nel gioco aereo sia in fase difensiva che offensiva, i suoi 188 cm lo aiutano e il suo terzo tempo è molto buono e coordinato. Dal punto di vista atletico però, troviamo le sue debolezze: la velocità e la forza fisica. Romagnoli va spesso in difficoltà quando affronta giocatori molto veloci e forti fisicamente, sia perchè non dispone di un ottimo spunto, sia perchè fa fatica a reggere il confronto puramente fisico, essendo un difensore che predilige l’anticipo, l’intercettazione e la lettura tattica in relazione alla palla, rispetto alla marcatura 1VS 1, dove non disponendo della rapidità necessaria, spesso viene preso in controtempo e si ritrova ad inseguire il diretto avversario o è costretto a commettere fallo. Romagnoli è un difensore elegante, piacevole da guardare, che fa apparire l’arte della difesa un lavoro più pulito e semplice di quanto in realtà non lo sia. Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa

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Rafael Tolói

Rafael è un calciatore brasiliano naturalizzato italiano grazie ai natali friulani del bisnonno. Difensore centrale che con l’avanzare della carriera e soprattutto grazie all’approdo all’Atalanta, di cui adesso è anche capitano, si è reinventato centrale di destra nella difesa a 3 e, come abbiamo visto recentemente in nazionale, anche terzino destro. Forza fisica e lettura in anticipo dell’azione sono i suoi punti di forza e lo rendono difficile da superare nell’1 contro 1 e reattivo nell’anticipo che consente alla squadra di ripartire. Giocando in posizione più esterna può anche sfruttare la corsa con la palla e gli inserimenti offensivi per andare al cross sfruttando le sovrapposizioni e gli scambi stretti con il centrocampista interno, tipici del gioco dell’Atalanta, ma adesso anche della Nazionale, o addirittura andare a riempire l’area di rigore come “attaccante” aggiunto. Scheda tecnica redatta da: Gianni Parenti  

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Mário Rui

Mário Rui Silva Duarte (Sines, 27 maggio 1991) è un calciatore portoghese, terzino sinistro del Napoli e della nazionale portoghese con la quale ha vinto la UEFA Nations League 2018-2019. Mario Rui ha un piede sinistro molto educato con il quale riesce sempre a mettere in difficoltà i difensori avversari con i suoi cross spioventi e i suoi traversoni tesi. Inoltre questo è un giocatore molto interessante dal punto di vista fisico perché non avendo una struttura imponente ha sviluppato una velocità non indifferente quindi sulle corte e sulle lunghe distanze riesce sempre ad allungare sul proprio marcatore. Scheda tecnica redatta da: Mattia De santis

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Mattia Perin

Mattia Perin è un classe ‘92 di 188 cm per 77 kg. Nel momento del salto di qualità, dopo ottime stagioni a difesa della porta de Genoa, è rimasto purtroppo in seconda linea dopo il passaggio alla Juventus. E' un portiere che fa dell’esplosività la sua caratteristica principale, non si fa problemi a mettere braccia, spalle e corpo a difesa della porta e riesce a leggere l’azione prima ancora dell’attaccante avversario, questo lo porta spesso a privilegiare una posizione più avanzata. Perin eccelle nelle uscite basse, aiutato anche da una grande elasticità muscolare che gli permette anche di uscire anche di essere efficace sui tuffi laterali grazie anche agli ottimi riflessi che lo rendono difficile da superare nell’1vs1. I suoi punti deboli sono senza dubbio la tecnica di bloccaggio alla quale preferisce prese al corpo e il gioco con i piedi che non è molto sicuro, ma nemmeno povero nel fondamentale. Pecca un po’ di precisione nel lancio lungo, ma non si può dire che sia tra i peggiori del campionato. Sotto il profilo psicologico Perin è un portiere dal carattere forte, leader vecchio stampo che non esitata a sgridare la propria difesa dopo ogni intervento.

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Wojciech Szczesny

Ha buoni riflessi e mantiene un buon posizionamento tra i pali. Abile nel leggere l’azione e nell’allungarsi in tuffo, è pulito negli interventi, reattivo e agile nell’andare a terra, mostrando anche una certa eleganza nei suoi interventi; in uscita, si nota una certa propensione a respingere piuttosto che a bloccare la palla, sia sui cross che sui tiri. Affiora una certa personalità e padronanza dell’area di rigore. Da sottolineare anche la tecnica utilizzata nelle uscite a muro, infatti a seconda della situazione utilizza sia la spaccata che la croce iberica. Infine negli ultimi anni ha mostrato un sensibile miglioramento nel giocare palla con i piedi. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo

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Jeroen Zoet

Il portiere olandese arriva in Italia dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera tra le file del Psv Eindhoven, dove ha potuto maturare un'ottima esperienza internazionale. E' un portiere bravo nel posizionamento tra i pali ed attento nel chiudere lo specchio all'avversario.

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Mike Maignan

E’ l’uomo giusto per il dopo Donnarumma? Mike Maignan si presenta al Milan da fresco vincitore della Ligue1 e con una eredità molto pesante. Senza alcun dubbio è portiere molto solido (il meno battuto dello scorso campionato francese) che fa del posizionamento e della capacità di reazione le sue doti migliori. Sotto il punto di vista tecnico, agli occhi dei più esperti, può risultare non bellissimo da vedere ma è molto efficace: abile in uscita, alta ma soprattutto bassa in attacco palla, determinante in situazioni di 1vs1 dove, come abbiamo detto in precedenza, fa valere il suo grande senso della posizione. Componente fondamentale per tutti i portieri è diventato il gioco podalico con la palla, che in alcuni può risultare discriminante. Piede educato, soprattutto nei rilanci per avviare una transizione positiva, ha tecnica sufficiente per poter essere chiamato in causa in situazioni anche abbastanza scomode da gestire. Sarà l’acquisto giusto? Chissà, solo il tempo e le sue prestazioni sapranno dirci di più. Scheda tecnica redatta da: Cristian Cipollini

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Alex Meret

Cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, quando gli viene chiesto a chi sente di assomigliare tecnicamente lui risponde Handanovic, portiere che dalle parti di Udine conoscono molto bene. In comune con lo sloveno, Meret ha sicuramente il coraggio e la capacità di aggredire la palla, soprattutto nelle occasioni più disperate, cercando di coprire quanto più possibile lo specchio della porta. La non comune caratteristica di aggredire la palla, unita ad una grande capacità di leggere in anticipo le traiettorie, fanno di lui un portiere con una spiccata propensione nell’uscita prevalentemente alta e lo rendono padrone completo sia dell’area piccola sia dell’intera area di rigore. Tra i pali invece si nota subito in Alex una grande sensibilità nei posizionamenti, che rendono i suoi interventi poco scenografici, ma essenzialmente efficaci ai fini del risultato. Possiede inoltre ottimi riflessi e un’ agilità propria di un fisico asciutto e longilineo, che tocca oggi il metro e novanta centimetri, caratteristiche atletiche che ne fanno un portiere molto abile nelle parate a terra, anche con gli arti inferiori. Molto sicuro dei propri mezzi, spesso tenta con successo la presa anche su tiri che arrivano con notevole velocità, fondamentale su cui però dovrà migliorare, evitando di sbagliare scelta in situazioni difficoltose, preferendo delle respinte laterali come fondamentalmente viene suggerito dai preparatori dei portieri. A differenza delle scuole di portieri più in voga, come per esempio quella tedesca che segue l’onda lunga di Manuel Neuer, Meret è un portiere di tradizione italiana, che si affida alle più classiche metodologie di parata, piuttosto che a un’impostazione più istintiva, della quale l’estremo difensore tedesco è esponente numero uno al mondo. Scheda tecnica redatta da: Rocco Calocero

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Ivan Provedel

Ivan Provedel è un normotipo di medio-alta statura con una struttura medio robusta. La muscolatura, soprattutto nella parte superiore non è ben definita. E’ dotato di una buona mobilità articolare, caratteristica importante per un portiere. Ha forza esplosiva e rapidità. Dal punto di vista tecnico lo si può considerare un portiere “moderno” ovvero abile nel giocare con i piedi. E’ un destro naturale ma sul corto gioca bene anche col sinistro. Dimostra sicurezza nel controllo e nel passaggio. Quando occorre lanciare per esterni o attaccanti non va in difficoltà. Discreto nella presa e nelle parate in tuffo. Più bravo nelle uscite basse che in quelle alte dove nonostante la sua struttura riesce a imporsi bene quando serve uscendo anche con i pugni. A livello tattico è un portiere che è sempre pronto ad uscire per aiutare la linea difensiva a rimanere alta. Quando la sua squadra è in possesso palla è veloce nello smarcarsi per dare aiuto ai propri compagni. E’ bravo nella lettura situazionale dove riesce a capire le intenzioni dell’avversario in particolare su traversoni e cross. Calciatore non di temperamento ma che sa dialogare con i compagni e sa gestire i momenti della partita con discreta tranquillità. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo

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Guglielmo Vicario

Stiamo preparando per voi la scheda tecnica di Vicario, presto sarà disponibile!

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Juan Musso

Juan Augustin Musso, nato a San Nicolas de los Arroyos (Argentina) il 6 Maggio del 1994, è un portiere di proprietà dell’Atalanta. Cresciuto nelle giovanili del Racing Club, esordisce nella Primera Division con il Club di Avellaneda nella stagione 2016/2017. Dopo 2 anni, nella stagione 2018/2019 viene acquistato dall’Udinese, dove resterà per ben 3 stagioni dimostrando di meritare palcoscenici più importanti. Sin dalla prima stagione in Friuli mette in mostra ottime qualità, ma esplode definitivamente in quella 2019/2020, dove ottiene anche il record in serie A per il maggior numero di “reti inviolate” (14) attirando su di sé l’attenzione di molte squadre. L’Atalanta sborsa ben 20 milioni per portarlo a Bergamo nella stagione 2021/2022. Musso è un portiere ben strutturato fisicamente (191 cm per 93kg), ma nonostante il fisico imponente è un portiere molto agile e molto reattivo. E’ poco spettacolare ma molto efficace. Non è molto coraggioso e non ha tra le sue corde l’uscita alta, ma tra i pali, e nell’uno contro uno, spesso risulta determinante. Possiede una tecnica di base sufficiente da permettergli di partecipare alla fase di possesso senza problemi. Con i bergamaschi Musso avrà l’occasione di compiere il definitivo salto di qualità che lo porterebbe ad essere un portiere di livello Internazionale.

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Marco Silvestri

Marco Silvestri è nato a Castelnovo ne’ Monti il 2 Marzo del 1991, è un portiere italiano dell’Udinese. Silvestri è cresciuto nel settore giovanile del Modena per poi essere acquistato nel 2010 dal Chievo Verona come portiere titolare della primavera e terzo della prima squadra. I tre anni successivi sono gli anni della formazione calcistica e personale del ragazzo che va in prestito rispettivamente alla Reggiana in Lega PRO, poi al Padova in Serie B e infine al Cagliari in Serie A, dove fa anche il suo esordio nella massima serie. Il 9 luglio 2014, il Chievo lo cede definitivamente al Leeds United, squadra della Football League Championship. Così Marco intraprende questa importante esperienza all’estero dove giocare 2 stagioni da titolare, parando anche 4 calci di rigore nella prima season, e l’ultima da portiere di coppa della EFL Cup, lasciando il segno in una partita che vede il passaggio del turno ai quarti di finale del suo Leeds parando tre calci di rigore. l 19 luglio 2017 arriva la svolta nella carriera del ragazzo che firma un contratto quadriennale con il Verona, e l’esordio è una vera e propria favola perché gioca con l’Hellas in coppa Italia contro la sua ex squadra, il Chievo, match che è tra l’altro un derby sentitissimo, e para un calcio di rigore che risulterà poi deciso nell’economia della partita perché regalerà il passaggio del turno al Verona. Questa sarà l’unica gioia della prima stagione in maglia scaligera perché vive il resto della stagione come secondo alle spalle di Nicolas. Nell’anno successivo arriva però l’esplosione, gioca titolare e conclude il girone d’andata della stagione 18/19 con tre rigore parati su tre. Con il Verona insomma si afferma come portiere di grande affidabilità e rendimento chiudendo la sua esperienza con 115 presenze e 24 clean shit prima di trasferirsi il 20 Luglio del 2021 all’Udinese. Marco Silvestri è alto 191 cm e pesa circa 80 kg ed è di piede destro. Nonostante la stazza è un portiere estremamente agile, dotato di grandi riflessi e un ottimo posizionamento tra i pali, viene soprannominato per questo “Gatto”, inoltre si è aggiudicato nella sua carriera fino ad oggi anche una buona fama di pararigori. Sul talento del ragazzo c’è poco da discutere tra i pali è una sicurezza tanto dal concludere l’ultima stagione di Serie A come tra i migliori portieri del campionato alle spalle di mostri come Donnarumma e Handanovic. Se proprio gli si vuole trovare un aspetto sul quale deve ancora migliorare per diventare un top portiere moderno è il gioco con i piedi. Spesso appare incerto e poco sicuro nel impostazione dal basso come accaduto nel match tra Udinese e Sassuolo del 7/11/21 dove ha praticamente regalato palla a Berardi nella aria di rigore. In conclusione possiamo dire che Silvestri è una certezza del nostro campionato e si trova nel pieno della maturità calcistica ma ancora ampi margini di miglioramento.

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Ciprian Tatarusanu

Ciprian Tatarusanu è un portiere esperto, nelle uscite alte è un ottimo portiere anche se in qualche caso commettere errori fatali. Sa giocare con i piedi quando chiamato in causa sia nel breve che nel lungo. Nonostante la mole fisica ha anche un’ottima agilità e rapidità nell’andare giù per parate basse. Buono nei duelli 1vs1. Scheda tecnica redatta da: Paolo Marino

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Rui Patrício

Rui Patricio è un portiere dotato di ottimi riflessi, bravo sia tra i pali che con i piedi, con i quali è migliorato molto nel corso degli ultimi anni fino a riuscire ad adattarsi alla perfezione al calcio moderno. Dotato di grande personalità, si fa notare per il suo agonismo e la sua leadership. Da sottolineare inoltre la sua abilità nel parare i rigori. Scheda tecnica redatta da: Donato De Bonis

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Marco Sportiello

Marco Sportiello, nato a Desio (Italia) il 10 Maggio 1992 è un portiere di proprietà dell’Atalanta. Cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, viene mandato in prestito per 3 stagioni giocando sia in Serie D che in Lega Pro nelle fila del Seregno, Poggibonsi e Carpi. Viene aggregato alla rosa della Atalanta nella massima serie dalla stagione 2013/2014, dove parte inizialmente come riserva del portiere titolare. Gioca per ben 4 stagioni conquistandosi il ruolo di titolare prima di essere ceduto in prestito, alla Fiorentina, dal Gennaio 2017 fino al Giugno 2018, e continua a giocare, sempre in prestito, nel Frosinone nella stagione 2018/2019 dove non riesce a evitare la retrocessione. Dalla stagione 2019/2020 gioca nuovamente per l’Atalanta dove ricopre il ruolo di secondo portiere. Sportiello è un portiere che fa del senso della posizione la sua arma principale. Nonostante il grande fisico (192 cm per 87kg) non predilige le uscite alte. Non è molto reattivo né molto agile, ma è un portiere di grande affidabilità. E’ poco spettacolare ma sempre al posto giusto nel momento giusto. Ha una sufficiente tecnica di base per essere un appoggio utile in fase di possesso palla. La grande affidabilità e la continuità delle sue prestazioni lo rendono tra i migliori “numeri 12” del nostro campionato.

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Vanja Milinkovic-Savic

Il serbo è un portiere con una struttura imponente, alto 2.01 m lo colloca come il portiere più alto dell’intera Serie A. Nonostante la sua altezza è molto veloce nello scendere a terra sulle parate basse e altrettanto veloce ad andare sulla seconda palla in area piccola. Sfrutta la sua altezza e la sua elevazione soprattutto negli interventi arei da cross o da calcio d’angolo, bravo anche ad intervenire sui traversoni sempre molto insidiosi. La sua caratteristica principale è però la qualità palla al piede, è capace di giocare con entrambi i piedi allo stesso modo sia per quanto riguarda i passaggi corti sia per i lanci lunghi. Su quest’ultimi Milinkovic Savic è sempre molto preciso, ed è sfruttato come arma dal Torino di Juric per scavalcare la pressione avversaria ed essere a sua volta pericolosi trovando la difesa avversaria scoperta e con molto campo attaccabile. Le parate di puro istinto su tiri ravvicinati difficilmente sono gol per le spiccate capacità di riflessi del portiere serbo. Scheda tecnica redatta da: Nicolò Melis

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Andrea Consigli

Andrea è un estremo difensore di grande esperienza, abile fra i pali e con un talento da para-rigori. Portiere titolare del Sassuolo, bravo con i piedi e nel disimpegno, riesce ad allegerire la pressione avversaria aiutando la squadra nella manovra. Andrea è un classe 1987, che ha raggiunto una grande maturità, rappresentando ormai una certezza del nostro massimo campionato, cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, ha rappresentato la selezione nazionale in tutte le giovanili dall’under 16 all’under 21. Andrea alto 1.89m di piede destro rappresenta la versione italiana dell’evoluzione del portiere moderno, ha percorso tanta strada dai suoi inizi e con il Sassuolo è riuscito a perfezionare le sue qualità fuori dai pali diventando un giocatore aggiunto in fase di manovra, partecipando attivamente alla fase di costruzione del Sassuolo. Consigli è molto abile fra i pali, rapido negli interventi e pronto con i suoi riflessi felini, da migliorare le prese a terra in anticipo per la sua irruenza e le uscite alte. Rappresenta comunque uno dei profili più affidabili della serie A. Scheda tecnica redatta da: Andrea Domenico Amedeo

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Dove vedere tiri in porta giocatori live
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#1

Victor Osimhen

Napoli

Victor Osimhen è un calciatore nigeriano di 22 anni, attaccante del Napoli. A causa del grave infortunio alla spalla e del Covid, la prima stagione in Italia del giocatore è stata in chiaro-scuro, qualche strappo e qualche giocata gli hanno permesso di toccare la doppia cifra, ma senza convincere i tifosi più scettici. Quest’anno però la musica sembra cambiata, il giocatore si è preso definitivamente la squadra e la sta trascinando sempre più in alto a suon di gol e giocate formidabili. Sono già 6 i gol messi a segno nelle sue prime 6 partite stagionali. Dotato di un’esplosività devastante, semina il panico nelle difese avversarie grazie a scatti brucianti e stacchi imperiosi in area di rigore. Grazie alle sue caratteristiche può giocare in qualsiasi ruolo del reparto offensivo, facendo sempre la differenza. Aspetti su cui ha ancora grossi margini di miglioramento sono la visione di gioco e la gestione della palla nelle diverse fasi dell’azione, ma vista la giovane età di 22 anni ci si aspettano ancora grossi passi in avanti da questo giocatore. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa

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Dove si vedono i tiri in porta?

Dove vedere i tiri in porta Per il conteggio dei tiri bisogna consultare il tabellino ufficiale dell'organizzazione dell'evento. Per il campionato italiano consultare, quindi, il sito ufficiale della Lega Serie A.

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