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Dieta per Trigliceridi alti (Ipertrigliceridemia) - Eccesso di trigliceridi nel sangue I trigliceridi sono una forma di grasso presente nel sangue, derivano in parte dal cibo e in parte sono formati all'interno dell'organismo dove svolgono funzione di riserva energetica. Concentrazioni elevate (ipertrigliceridemia) rappresentano un importante fattore di rischio per malattie del cuore, del fegato e del pancreas. L'aumento dei
trigliceridi nel sangue è legato (salvo forme di dislipidemia familiare su base genetica) all’introduzione di calorie in eccesso , particolarmente se associate all'introduzione di forti quantità di zuccheri semplici e alla assunzione di alcool, tutti nutrienti che vengono convertiti dall'organismo in trigliceridi. Anche la qualità dei grassi introdotta con l'alimentazione è importante, dal momento che
i grassi saturi aumentano i valori di trigliceridi mentre i grassi monoinsaturi e polinsaturi hanno l'effetto opposto. L'ipertrigliceridemia può anche associarsi ad aumento dei valori di pressione arteriosa , a elevazione dei valori di glicemia a digiuno (intolleranza glucidica oppure
diabete di tipo 2 ), a steatosi epatica (fegato grasso) o ad aumento dei
valori del colesterolo LDL (o “cattivo”). L'insieme di queste condizioni, che aumenta ulteriormente il rischio di andare incontro nel corso della vita a malattie cardiovascolari, è più frequente in chi ha un accumulo di adipe a livello addominale, ossia un “girovita” più abbondante. Motivo per cui l’ipertrigliceridemia rappresenta un marker della sindrome metabolica , condizione caratterizzata dalla presenza contemporanea di diversi
squilibri metabolici, ognuno dei quali è già da solo un indice di rischio cardiovascolare. RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI
I tre capitoli che seguono indicano gli alimenti non consentiti, consentiti con moderazione, consentiti e consigliati in caso della patologia indicata. Nel seguire le indicazioni si deve però tenere conto che, per ottenere una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita, occorre assumere la giusta quantità (porzione) dell’alimento e rispettare le frequenze con le quali alcuni alimenti debbono essere consumati, giornalmente o settimanalmente, all’interno di uno schema alimentare personalizzato. L’alimentazione della giornata deve rispettare il bilancio energetico di ciascuno e l’energia introdotta deve essere uguale a quella spesa per non aumentare il rischio di sovrappeso, obesità ma anche di malnutrizione . ALIMENTI NON CONSENTITI
ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE
ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI
REGOLE COMPORTAMENTALI
CONSIGLI PRATICI
Ricette consigliate Sgombro con spinaci salsa di yogurt e curcuma Cosa non si deve mangiare per i trigliceridi alti?Trigliceridi alti: cibi da evitare
Frattaglie: fegato, cervello, reni, rognone, cuore. Insaccati a elevato tenore in grassi saturi, come salame, salsiccia, cotechino, ecc., oltre alle parti grasse delle carni. Latte intero o condensato, yogurt intero, formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo.
Cosa mangiare a colazione per chi ha i trigliceridi alti?La frutta, fresca o secca, è un altro degli alimenti perfetti per abbassare i trigliceridi a colazione. Evita la frutta con un alto contenuto di zuccheri come i fichi o le banane e prediligi invece melograno, mirtilli, fragole, mela o kiwi, ricchi di vitamine, antiossidanti e leggeri.
Quanto tempo ci vuole per far scendere i trigliceridi?Tutte insieme, le strategie di stile di vita, dieta e riduzione del peso possono ridurre i trigliceridi del 50% o più nell'arco di un anno.
Quali sono i sintomi quando si hanno i trigliceridi alti?Trigliceridi alti: sintomi
No, non ci sono sintomi evidenti tranne, quando i valori sono estremamente alti (> 1000 mg/ml), potrebbero presentarsi forti dolori adominali,colorito giallastro della pelle e/o degli occhi (per accumulo di lipidi) e sintomi di natura neurologica.
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