La macchina con fermo amministrativo può circolare

Il fermo amministrativo è una procedura cautelare posta a tutela di un credito affidato a Equitalia, oggi chiamata Agenzia delle entrate-Riscossione. Viene applicato su un veicolo del creditore. Cosa comporta? L’auto con fermo amministrativo può circolare? Vediamolo in questo articolo.

Fermo amministrativo: iscrizione e conseguenze sull’auto

Le amministrazioni o gli enti competenti (Comuni, INPS, Regioni, Stato, ecc.), al fine di riscuotere i crediti non pagati, possono fare affidamento su i concessionari della riscossione.

I crediti non pagati possono riferirsi a tributi o tasse (ad esempio, un mancato pagamento IVA, IRPEF, bollo auto, contributi Inps, canone RAI  ecc.) oppure a multe relative a infrazioni al Codice della Strada.

In caso di mancato pagamento della cartella esattoriale nei termini di legge (60 giorni dalla notifica), l’agenzia di riscossione dei debiti, un tempo Equitalia e oggi Agenzia delle entrate-Riscossione, può disporre il fermo amministrativo. Quest’ultimo comporta il blocco di uno o più veicoli intestati al debitore in seguito all’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Come verificare l’iscrizione di un fermo amministrativo

Richiedendo una visura PRA per targa online è possibile verificare lo stato giuridico attuale del bene mobile registrato e, quindi, l’eventuale presenza di blocchi amministrativi.

Un’auto con fermo amministrativo non può circolare, ma non solo. È vietata la radiazione dal PRA, quindi anche la demolizione o esportazione all’estero. Inoltre, in caso di vendita successiva all’iscrizione del fermo, l’auto non potrà comunque circolare ed essere radiata dal PRA.

La violazione di quanto prescritto determina l’irrogazione di una sanzione amministrativa che va dai 1.988 ai 7.953 euro, oltre al sequestro del veicolo. Se il debitore continua a non pagare, il concessionario della riscossione potrà agire forzatamente per la vendita del veicolo.

La sentenza n. 47/2017 della Corte costituzionale ha chiarito che il bollo auto si paga anche se il veicolo è sottoposto a fermo amministrativo. La iscrizione al PRA del fermo, infatti, non interrompe né sospende l’obbligo tributario.

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Novità 2018 sulle procedure per il fermo amministrativo

Cambiano le modalità di applicazione del fermo. Viene infatti stabilita una soglia minima al di sotto della quale l’ente di riscossione non potrà sottoporre a fermo amministrativo un veicolo.

  • se l’importo del debito è inferiore o pari a 800 euro, l’ente non potrà iscrivere il fermo
  • qualora il debito sia compreso tra 800 e 2.000 euro, si potrà iscrivere il fermo ma su un solo veicolo
  • nel caso in cui il debito sia tra 2.000 e 10.000 euro, potranno essere sottoposti a fermo fino a 10 veicoli
  • oltre la soglia debitoria di 10.000 euro, l’ente di riscossione potrà bloccare tutti i veicoli del debitore

Come togliere il fermo amministrativo di Equitalia?

Una volta avvenuta l’iscrizione del fermo, il contribuente può richiedere la rateizzazione del debito. Se l’istanza viene accolta, la Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) emette una sospensione del fermo amministrativo. Non si tratta di una revoca o cancellazione in quanto il fermo verrà cancellato definitivamente solo a seguito dell’integrale saldo del debito. Fatta eccezione per il caso in cui il veicolo sia strumentale all’attività di impresa o della professione.

Per la cancellazione del fermo, relativamente ai provvedimenti di revoca emessi prima del 1° gennaio 2020, occorre presentare al PRA una serie di documenti:

  • il provvedimento di revoca in originale contenente i dati del veicolo, del debitore e l’importo del credito di cui si chiede la cancellazione. Questo documento viene rilasciato dal concessionario della riscossione dopo aver saldato il debito per il quale il fermo è stato iscritto;
  • il modello NP-3;
  • copia del proprio documento d’identità/riconoscimento.

Leggi anche >> Come fare la revoca del fermo amministrativo online? Scarica il modulo fac simile!

Per procedere con la cancellazione è necessario versare € 32 di imposta di bollo al PRA e presentare la ricevuta del pagamento effettuato con PagoPA. Se la richiesta viene accolta, il fermo viene cancellato.

Nel caso di provvedimenti di revoca emessi dopo il 1° gennaio 2020, la cancellazione del fermo amministrativo viene effettuata direttamente d’ufficio dal Concessionario della riscossione.

Cosa succede se mi fermano con la macchina con il fermo amministrativo?

Chi viene colto a guidare un'auto con fermo amministrativo va incontro a una sanzione economica compresa tra i 1.988 e i 7.593 euro. E non è tutto qui: in alcuni casi si può aggiungere anche la sanzione accessoria della confisca del mezzo, il quale diventa così a tutti gli effetti proprietà del creditore.

Come togliere il fermo amministrativo senza pagare?

Per fare togliere il fermo amministrativo auto, l'intestatario del mezzo, da parcheggiare in un luogo inibito al pubblico passaggio, deve infatti presentare ricorso formale al giudice di pace, alla Commissione tributaria o al tribunale ordinario sezione Lavoro.

Quanto dura il fermo amministrativo del veicolo?

Il fermo amministrativo auto non ha scadenza e resta in vigore fino a quando il debitore non regolarizza la propria posizione con il fisco. Tuttavia, come per tutte le sanzioni e i debiti fiscali, incombe sempre la tagliola della prescrizione.

Cosa si può fare con una macchina con il fermo amministrativo?

Attenzione: un veicolo sottoposto a fermo amministrativo non può circolare e non può nemmeno essere rottamato, la legge non lo consente. La strada più semplice è riuscire a pagare il debito e liberare il mezzo dalle ganasce fiscali, così viene anche definita la condizione di fermo.

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