La zona di décolleté e seno è una delle più importanti e valorizzanti di una donna. Rappresenta un'arma di seduzione, ma essendo molto delicata e soggetta ai cambiamenti ormonali, se non correttamente curata può essere colpita dalla formazione di piccoli brufoli. Vediamo dunque in quali situazioni si formano e come eliminarli con metodi non aggressivi.
In quali situazioni si formano più di frequente i brufoli intorno e sopra i capezzoli?
La formazione di brufoli sui capezzoli è fortemente connessa a fenomeni ormonali che interessano sia donne che uomini. L'acne può contribuire a sviluppare brufoli intorno al capezzolo, ma non sempre è la causa principale di questo inestetismo. Per trovare i corretti rimedi per prevenire i brufoli intorno al capezzolo si consiglia il consulto con un dermatologo.
I brufoli sul décolleté hanno le stesse cause di quelli sul seno?
Quali prodotti è consigliabile usare per ridurre i brufoli sul seno?
Per prevenire e ridurre la comparsa di brufoli sui capezzoli bisogna partire da una corretta igiene quotidiana. Se già soffri di acne scegli un detergente dall'azione antibatterica. Per le sportive ottimo è un ciclo di trattamento con integratori per la pelle, pratici e semplici e utile per mantenere equilibrio e benessere della pelle. Echinacea, polifenoli estratti dal pino marittimo francese, biotina e zinco sono gli attivi fondamentali per prevenire anche la comparsa di potenziali sintomi connessi all'acne. Alusac Crema si è rivelata performante anche in caso di brufoli sul petto per aiutare a combattere gli inestetismi cutanei tipici di acne e follicolite, con effetto lenitivo degli stati irritativi.
�Si tratta di una malattia cronica infiammatoria — spiega Ketty Peris, direttore della Dermatologia alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma —. Chi ne soffre inizialmente vede comparire piccoli noduli infiammati, che spesso vengono scambiati per semplici foruncoli, in regioni tipiche come le pieghe della cute (inguine, ascelle) ma anche sul seno, glutei o zone genitali. Nel tempo i noduli non scompaiono e anzi, evolvono in ascessi e fistole con secrezioni purulente e maleodoranti�. I malati, non sapendo che fare, spesso finiscono al Pronto Soccorso o da svariati specialistici e ricevono trattamenti dolorosi o comunque non risolutivi, perch� la patologia di cui soffrono spesso non viene riconosciuta.
Era convinta che fosse un brufolo, così ha tentato di schiacciarlo. Non riuscendoci e vedendo che diventava livido e gonfio, ha deciso di andare dal medico: così Siobhan Harrison, 24 anni, di New Tredegar, nel Galles del Sud, ha scoperto di avere un cancro al seno triplo negativo al secondo stadio. Siamo nel Regno Unito e a riferire la notizia è l’Independent: la giovane, che lavora come barista, ha deciso ora di raccontare la sua storia per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Siobhan ha spiegato infatti che la sua scoperta è stata assolutamente casuale: un giorno, nel dicembre del 2020, si è accorta mentre si stava vestendo di quel rigonfiamento sul petto. Il suo primo pensiero è stato che fosse un brufolo o al massimo una ciste e così ha provato a farlo “scoppiare”.
Non riuscendoci, ha preso appuntamento dal medico che le ha suggerito di fare alcuni accertamenti: durante l’ecografia, i medici hanno subito intuito che potesse trattarsi di un nodulo e hanno disposto la biopsia. Il 22 giugno del 2021 è arrivata la diagnosi: cancro al seno triplo negativo al secondo stadio. La ragazza si è vista crollare il mondo addosso: nel luglio di quell’anno è stata operata d’urgenza per rimuovere la massa cancerosa nel seno sinistro e poi si è dovuta sottoporre a 12 cicli di chemioterapia. Quindi, quest’anno, ha fatto anche radioterapia, finché poche settimane fa i medici le hanno annunciato di esser finalmente guarita. “Non ho mai pensato di essere a rischio cancro, soprattutto alla mia età. Voglio spargere la voce per far sapere che anche le giovani donne devono controllarsi, pure se non sono presenti dei noduli. Questa cosa potrebbe salvargli la vita”, ha scritto la 24enne in un post su Facebook.
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