Dolore ai talloni e pianta del piede

Dolore ai talloni e pianta del piede

Hai dei dolori ai talloni destro o sinistro?

Da qualche giorno accusi dei dolori ai talloni destro o sinistro, sopratutto la mattina,appena metti i piedi a terra:potresti avere una Tallonite. Questa sintomatologia è davvero molto frequente, e molto invalidante, in quanto limita la deambulazione e sopratutto non permette di svolgere alcuna attività sportiva sotto carico. Per questo motivo è importante capire di quale patologia siamo affetti, e individare la cura migliore e più veloce per recuperare in fretta e riprendere il corso della nostra vita.

Anatomia del retropiede (area del dolori al tallone destro o sinistro):

Dolore ai talloni e pianta del piede
Per prima cosa è importante capire anatomicamente le strutture coinvolte nello scatenare i dolori ai talloni. La zona del retropiede, è costituita dall’epifisi distale (parte terminale) di tibia e perone, che si interfacciano con l’astragalo che a sua volta si interfaccia con il calcagno.

Proprio il calcagno è l’osso che è interessato anatomicamente dal dolore al tallone destro o sinistro, in quanto è l’osso su cui poggia tutto il peso corporeo, e su cui vengono esercitate le maggiori tensioni a livello tendineo. Infatti posteriormente si inserisce il tendine d’achille, tendine molto spesso e sopratutto molto forte, che esercita una trazione verso l’alto nella contrazione dei muscoli del polpaccio (soleo e gastrocnemio).Anteriormente e in basso invece subisce la trazione dei muscoli e legamenti della volta plantare (fascia plantare).

Dolore ai talloni e pianta del piede

Quale è la causa dei dolori ai talloni?

La causa dei dolori ai talloni destro o sinistro è legata ad una non corretta postura e distribuzione dei carichi che porta col tempo ad un sovraccarico della zona posteriore (dove si inserisce il tendine di achille), della zona centrale del calcagno (frattura da stress), e della zona anteriore al calcagno con la classica Tallonite. Tutte e tre le cause, hanno in comune il dolore al tallone, ma come è chiaro capire, è fondamentale comprendere la natura del dolore per poter poi curare al meglio i sintomi.

Andremo di seguito ad elencarvi e spiegare alcune delle cause che possono portare all’insorgenza dei dolori ai talloni.

Cause dei dolori ai talloni destro o sinistro:

Fascite Plantare

La fascite plantare è un’infiammazione della fascia plantare, ovvero di quella struttura tendinea che si trova sotto la pianta del piede, dal tallone fino alle teste metatarsali, ed è deputata a mantenere la stabilità dell’arco plantare. Di solito tale infiammazione è la conseguenza di stress ripetuti, come accade a chi cammina o corre per molto tempo o a chi indossa calzature non idonee. Alla base di questa patologia c’è l’eccessiva tensione della fascia plantare che in alcune zone potrebbe lacerarsi creando infiammazione, dolore e in alcuni casi piccole calcificazioni. I sintomi di solito si attenuano in seguito a riposo per poi riacutizzarsi durante l’inizio delle attività, camminare o correre. Un classico è il dolore mattutino, appena si scende dal letto, visto che la fascia plantare dopo varie ore in posizione di riposo viene improvvisamente stirata nella statica eretta.

Spina Calcaneare

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La spina calcaneare è uno sperone osseo che si forma nella porzione inferiore del calcagno. Questo sperone sottoposto a carico non fa altro che infiammare i tessuti molli che lo circondano, causando un forte dolore circoscritto alla zona inferiore del tallone. Le cause che portano alla formazione della spina calcaneare sono fondamentalmente da sovraccarico, come lo squilibrio biomeccanico, la corsa, l’obesità… Spesso la spina calcaneare si associa ad un quadro di fascite plantare.

Tendinosi o Tendinite d’achille:

Dolore ai talloni e pianta del piede
Questa è una classica infiammazione di uno tra i tendini più forti del corpo umano, che viene sollecitato in modo improprio. Basta un allenamento non corretto, un sovraccarico dovuto a delle calzature , o un disturbo di natura posturale. Il problema maggiore di questo tipo di infiammazione è legato al fatto che il tendine nonostante il suo calibro, non è molto vascolarizzato, per cui tutti i cataboliti infiammatori non riescono ad essere eliminati. Altra possibile problematica è certamente l’infiammazione della borsa sierosa che si trova subito al di sotto, che talvolta determina una calcificazione del tendine e comparsa di una vera e propria spina simile alla spina calcaneare, tale patologia prende il nome di Morbo di Haglund.

Eccessiva Pronazione del piede:

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La pronazione è uno dei movimenti fisiologici del piede, e della caviglia. Si ottiene ruotando il ginocchio verso l’interno e cercando di appiattire l’arco plantare portando quindi il tallone verso l’esterno. Tale condizione in certi soggetti non è un movimento occasionale, ma una vera e propria postura, per cui, le strutture del piede si trovano in una condizione di stress eccessivo per legamenti, e muscoli, oltre ad un funzionamento errato di tutta la postura con la possibile comparsa di lombalgia e dolori a carico di anca e ginocchio.

Fratture da stress:

La frattura da stress è una particolare condizione in cui si ha uno squilibrio tra azione degli osteoclasti e osteoblasti. L’osso è un tessuto Vivo, e tale vitalità è legata all’attività di alcune cellule che costruiscono l’osso e contemporaneamente lo distruggono. Quando l’attività sportiva o frequenti stress si susseguono, e l’attività degli osteoclasti supera quella degli osteoblasti, si possono verificare delle vere e proprie fratture, che portano un dolore acuto, continuo e sopratutto al carico sul tallone.

Altre cause dei dolori ai talloni:

-BORSITI DEL CALCAGNO
-SINDROME DEL TUNNEL TARSALE
-MALATTIA DI SEVER

-OSTEOMIELITE

-ARTRITE REUMATOIDE

-MALATTIA OSSEA DI PAGET

-ATROFIA DEL CUSCINETTO ADIPOSO PLANTARE

Esistono dei fattori di rischio per i dolori ai talloni?

Possiamo dire che esistono delle condizioni che possono contribuire alla comparsa di dolori ai talloni:

-Fattori legati all’età: purtroppo con l’invecchiamento assistiamo ad una riduzione della mobilità delle articolazioni oltre ad un indurimento con perdita di elasticità della fascia plantare (la zona situata nella parte mediale del piede, quella con incavo per intenderci). Certamente non è possibile ridurre gli anni, ma mantenersi in forma il più possibile può facilitare e prevenire dolori ai talloni.

-Lavori o condizioni in cui il soggetto passa molte ore della giornata in piedi, è una possibile aggravante se è preesistente una patologia al piede o di tipo posturale.

-Modificazioni strutturali pregresse come il piede piatto o il piede cavo

-Sport che portano in eccessivo stress il piede, oppure mancanza totale di movimento

Come si fa diagnosi di dolori ai talloni?

Per prima cosa, bisogna fare ordine nelle possibili cause, che determinano il dolore ai talloni. Il medico o il fisioterapista devono indagare inizialmente sulla natura dei dolori, mediante una anamnesi completa cercando di capire da quando sono comparsi i dolori, se si accentuano la mattina o la sera.

Il primo esame che deve essere consigliato è certamente la Lastra rx, che può mettere in evidenza problemi di spina calcaneare, morbo di haglund, calcificazioni. Solo in seconda battuta, quando il quadro non si è chiarito in maniera completa, si deve procedere con esami maggiormente precisi, come la risonanza magnetica o la tac, oppure l’ecografia muscolo scheletrica, che devono chiarire i dubbi diagnostici, o confermare la diagnosi clinica. Spesso notiamo che tali passaggi vengono “Saltati”, con situazioni non chiare, che allungano i tempi di trattamento in quanto ognuna delle patologie sopra elencate necessita di un trattamento specifico.

Esistono dei rimedi naturali per combattere il dolore ai talloni?

Le terapie sopradescritte sono certamente naturali, e non utilizzano farmaci. Possono essere aiutate da alcuni rimedi naturali che facilitano il recupero e la fisioterapia.

Dolore ai talloni e pianta del piede

Utilizzo del ghiaccio:da sempre il ghiaccio rappresenta un grande aiuto nel contrastare l’infiammazione e il dolore ai talloni. Va applicato 2 volte al giorno tassativamente, per non più di 10-15 minuti. Nel caso di un applicazione più prolungata il rischio è quello di ottenere l’effetto contrario, in quanto la vasocostrizione si trasforma in una vasodilatazione, con conseguente aumento del dolore.

Creme antidolorifiche: Le creme antidolorifiche sono un valido aiuto nel caso di infiammazione, e possono essere di aiuto sia quelle naturali (a base di arnica), sia quelle farmaceutiche. Il problema principale nell’uso di questi rimedi naturali, è legato alla barriera cutanea che non permette un grande passaggio del principio attivo localmente. Si può aiutare quindi il processo di penetrazione, mediante una banale pellicola trasparente (quella per i cibi va benissimo), che deve rimanere in posa tutta la notte. Tale rimedio fa sudare la zona, aprendo i pori e permettendo quindi un migliore passaggio.

Calzature idonee: molti pazienti accusano dolori ai talloni, pur indossando calzature costose. Purtroppo a rendere non adatta una scarpa, non è il prezzo, ma la qualità dei plantari , nonchè la posizione che obbligano il piede. Per cui, in caso di infiammazione è sicuramente di aiuto un consulto fisioterapico, per capire e allontanare una delle possibili cause.

Stretching della fascia plantare e del retropide: Tenere la muscolatura ben allungata, è una buona norma per tutti…Sopratutto per chi soffre di dolori ai talloni. ricordiamo che è buona norma eseguire esercizi di stretching con allungamenti progressivi, mantenuti (non molleggiando come si faceva in passato). consigliamo di ripetere questi esercizi 1 volta al giorno, inzialmente per poche serie, eppoi aumentare i tempi e le serie. Nei primi giorni potrebbe verificarsi un aumento del dolore, per cui ci raccomandiamo di non esagerare, rispettare la sensazione dolorifica, e consultarsi con il fisioterapista per capire la strada da percorrere.

Ecco alcuni esempi di stretching per migliorare i dolori ai talloni:

Come curare il dolore ai talloni destro o sinistro:

Il dolore ai talloni necessita di trattamenti specifici in base alla causa che determina il sintomo. Assumere degli antinfiammatori è una pratica corretta, in una prima fase, quando il dolore è blando, e ricordiamo di non superare mai più di 3-5 giorni di antinfiammatori. Se il dolore persiste, è bene rivolgersi ad un medico ortopedico (meglio se specializzato in patologie del piede), che sicuramente saprà consigliare l’iter corretto.

Se il dolore ai talloni deriva da una Spina calcaneare, o una fascite plantare il trattamento migliore è certamente l’impiego di onde d’urto. Tali terapie hanno alle spalle decine di studi scientifici che ne certificano l’efficacia in campo ortopedico proprio in queste patologie. Proprio questo mese abbiamo studiato una promozione per te

Dolore ai talloni e pianta del piede

Nel caso di eccessiva pronazione parliamo di un distrurbo posturale, per cui va affrontato in maniera molto più analitica e compresa la causa della pronazione. Infatti possono verificarsi delle anomalie strutturali a carico del ginocchio o dell’anca che portano in iperpronazione o in alcuni casi di ipersupinazione. Sicuramente un riadattamento posturale è consigliabile mediante rieducazione posturale secondo il metodo Mezieres , e sopratutto mediante una correzione del retropiede con delle solette personalizzate, o nei casi più gravi mediante calzature specifiche.

Se il dolore è causato da frattura da stress, è importante la sospensione del carico, e l’uso di terapie biostimolanti come la Magnetoterapia cemp per favorire la consolidazione della frattura. Può aiutare nei ritardi di consolidamento anche l’utilizzo delle onde d’urto.

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Quando fanno male i talloni Cosa vuol dire?

Le cause possibili sono un'escrescenza ossea (sperone calcaneare), malattie reumatiche, disturbi circolatori e infiammazioni dell'aponeurosi sotto la pianta del piede e del tessuto circostante (fascite plantare).

Cosa fare per far passare il dolore ai talloni?

Cura e rimedi.
riposo del tallone, evitando di camminare per lunghi tratti e di restare in piedi per molto tempo,.
praticare regolarmente stretching ai muscoli di polpaccio e fascia plantare,.
somministrazione di antinfiammatori,.
impacchi di ghiaccio,.
eventuali bendaggi, plantari o dispositivi ortopedici..

Cosa può essere quando ti fa male sotto la pianta del piede?

Tra le cause di dolore alla pianta del piede rientrano la fascite plantare, il neuroma di Morton e l'alluce valgo. Questo disturbo può essere causato da forti stress meccanici e da un eccesso di sovraccarico (ad esempio, nelle persone che trascorrono molte ore in piedi).

Dove si localizza il dolore della fascite plantare?

La fascite plantare provoca dolore che inizialmente è localizzato sotto al tallone per poi estendersi, se trascurato, fino alla base delle dita del piede.