Calcolo on line ravvedimento tassa vidimazione libri sociali

Entro il 16 marzo 2022 le società di capitali devono provvedere al versamento della tassa annuale vidimazione libri sociali. In questo contributo vedremo gli importi e modalità di versamento.

La tassa vidimazione libri sociali è una tassa annuale di concessione governativa per la numerazione e bollatura libri e registri sociali obbligatori.

La scadenza della tassa annuale vidimazione libri sociali 2022 è il 16 marzo 2022. In questo contributo esamineremo nel dettaglio i soggetti tenuti al pagamento della tassa libri sociali e la modalità di pagamento.

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Indice

  • Tassa vidimazione libri sociali: che cosa è?
  • Libri sociali per cui è obbligatoria la vidimazione
  • Tassa vidimazione libri sociali: chi deve pagare?
  • Tassa vidimazione libri sociali: soggetti esonerati
  • Tassa vidimazione libri sociali: versamento
    • Tassa vidimazione libri sociali 2022 per le nuove società
    • Tassa vidimazione libri sociali 2022 per le annualità successive
  • Tassa libri sociali anche per società inattiva?
  • Tassa vidimazione libri sociali: sanzioni
    • Ravvedimento tassa libri sociali: sanzioni ridotte
    • Ravvedimento tassa vidimazione libri sociali: modalità di versamento

La tassa di vidimazione dei libri sociali è regolamentata dal DPR n. 641 del 26/10/1972.

La tassa annuale vidimazione libri sociali è dovuta in misura forfettaria. L’importo è dovuto in misura fissa. L’importo della tassa sarà pari a:

  • 309,87 euro, se l’ammontare del capitale o del fondo di dotazione non supera l’importo di 516.456,90 euro;
  • 516,46 euro, se il capitale sociale o il fondo di dotazione supera tale importo.

La data di riferimento per quantificare il capitale sociale o il fondo di dotazione è il 1° gennaio dell’anno per il quale il versamento viene eseguito.
Inoltre, il versamento prescinde dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine. Tuttavia la tassa libri sociali è deducibile ai fini IRES e IRAP.

Per le Spa, la vidimazione iniziale, attualmente, è prevista solo per i libri sociali obbligatori (articolo 2421 del codice civile).
In particolare, si tratta dei seguenti libri e registri:

  • libro dei soci
  • Il libro delle obbligazioni
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione
  • Il libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo;
  • libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti
  • ogni altro libro o registro per i quali l’obbligo della bollatura è previsto da norme speciali.

Queste scritture devono essere numerate e bollate presso il Registro Imprese della Camera di Commercio o presso un notaio.

Per le Srl sono previsti i seguenti libri (articolo 2478 del codice civile):

  • Libro dei soci;
  • Libro delle decisione dei soci;
  • Il Libro delle decisioni degli amministratori;
  • Libro delle decisioni del collegio sindacale o del revisore nominati ai sensi dell’art. 2477.

Invece, gli altri libri contabili previsti dal codice civile (libro giornale e libro degli inventari) e quelli previsti dalle norme fiscali (registri Iva, registro beni ammortizzabili, ecc.) non devono essere vidimati.

Per quest’ultime, l’unica formalità richiesta per il loro uso è rappresentata dalla numerazione progressiva delle pagine eseguita direttamente dal soggetto obbligato alla tenuta delle stesse.

Qui di seguito i soggetti tenuti al versamento della tassa libri sociali 2022 entro il 16 marzo 2022, sono:

  • Società Spa;
  • Srl;
  • Aziende speciali;
  • Sapa;
  • Società consortili a responsabilità limitata;
  • Consorzi tra enti territoriali;
  • Società in liquidazione.

Vediamo adesso qui di seguito, quali sono i soggetti esonerati dalla tassa di vidimazione dei libri sociali:

  • Le società cooperative e di mutua assicurazione;
  • I consorzi (che non siano costituiti sotto forma di società consortile);
  • le società fallite (in quanto il curatore è obbligato alla tenuta delle scritture prescritte dalla Legge Fallimentare);
  • le società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro affiliate ad una Federazione sportiva nazionale, ad una disciplina sportiva associata o ad un Ente di formazione sportiva.

Il versamento della tassa va effettuato con modalità diverse a seconda che si tratti di:

  • Società che si trovano nel primo anno di attività;
  • Società che si trovano in un anno di attività successivo al primo.

Le società che si trovano nel primo anno di attività devono versare la tassa annuale vidimazione libri sociali prima della presentazione della pratica di inizio dell’attività. Ricordo che, per le società il modello di inizio di inizio di attività è il seguente: Modello AA7/10).

Il versamento per l’anno di inizio attività va effettuato utilizzando il bollettino di c/c postale n. 6007 intestato a: 

AGENZIA DELLE ENTRATE – CENTRO OPERATIVO DI PESCARA – BOLLATURA NUMERAZIONE LIBRI SOCIALI.

Per gli anni successivi il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 marzo di ciascun anno, utilizzando il modello F24, esclusivamente in modalità telematica, indicando:

  • con il codice tributo “7085 – Tassa annuale vidimazione libri sociali“;
  • importo
  • l’anno per il quale versamento viene eseguito, cioè il periodo di riferimento.

Poniamo il caso di una Srl inattiva, costituita nel 2021, doveva versare la tassa di vidimazione annuale per lo scorso anno? Risultando ancora inattiva, dovrà versare anche quella per il 2022 in scadenza 16 marzo?

E’ da ritenersi che il versamento della tassa annuale debba avvenire anche in caso di società inattiva. Questo in quanto, anche una società inattiva è obbligata ad istituire e compilare ad esempio il libro delle decisioni dei soci. La tassa di vidimazione annuale è dovuta a prescindere dal numero dei libri o registri tenuti e delle relative pagine. Ne la normativa di riferimento ne alcun documento di prassi escludono la società inattiva dal versamento della tassa.

La sanzione applicabile in caso di mancato versamento della tassa vidimazione libri sociali, è disciplinato dall’art. 9 del DPR n. 641/1972 che, recita quanto segue:

“Chi esercita un’attività per la quale è necessario un atto soggetto a tassa sulle concessioni governative senza aver ottenuto l’atto stesso o assolta la relativa tassa è punito con la sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento della tassa medesima e, in ogni caso, non inferiore ad euro 103,29.

Tuttavia vi è la possibilità di usufruire del ravvedimento operoso. Questo istituto giuridico permette una riduzione delle sanzioni in funzione della data nella quale viene effettuato il versamento del dovuto e della sanzione:

  • Versamento entro 14 giorni dalla scadenza originaria: sanzione 0,1% per ciascun giorno, pari alla sanzione 1% ridotta ad un decimo (quindi, a seconda del giorno di versamento, si va da uno 0,1% ad un 1,4% di sanzione).
  • Pagamento dal 15esimo al 30esimo giorno dalla scadenza: sanzione in misura fissa 1,5%, pari alla sanzione del 15% ridotta ad un decimo.
  • Versamento dal 31esimo giorno al 90esimo giorno dalla scadenza: sanzione in misura fissa pari al 1,67%, pari al 15% ridotta ad un nono.
  • Versamento entro un anno dalla scadenza originaria: sanzione in misura fissa pari a 3,75%, pari al 30% ridotta ad un ottavo.
  • Pagamento entro due anni dalla scadenza originaria: sanzione in misura fissa pari al 4,29%, pari al 30% ridotto ad un settimo.
  • Versamento oltre il secondo anno ed entro i termini di accertamento: sanzione in misura fissa pari al 5%, pari al 30% ridotto ad un sesto.

Il versamento della sanzione ridotta deve essere eseguito contestualmente alla regolarizzazione del tributo ed al versamento degli interessi. Quest’ultimi calcolati al tasso legale annuo (1,25% dal 01 gennaio 2022), con maturazione giorno per giorno, comprendendo il giorno anche dell’effettivo pagamento.

Nell’effettuare il versamento tardivo della tassa di vidimazione dei libri sociali è opportuno tener presente i modelli da utilizzare:

Dovrà essere versata con modello F24 ( codice tributo 7085) l’importo della tassa a cui computare anche gli interessi. E’ necessario indicare anche l’anno di riferimento.

Mentre la sanzione dovrà essere versata con modello F23, così compilato:

  • Codice ufficio: RCC
  • Causale: SZ
  • Anno di riferimento: nel nostro caso 2019
  • Codice tributo: 678T – sanzione pecuniaria tasse sulle concessioni governative

Come per tutte le imposte e tasse anche la tassa annuale di vidimazione dei libri sociali, la deducibilità fiscale ai fini del reddito d’impresa avverrà nel periodo di imposta del pagamento.

Come si ravvede il codice 7085?

Sanzioni e ravvedimento Il versamento della tassa insieme agli interessi va effettuato tramite F24, in modo cumulativo col codice tributo 7085. Le sanzioni invece si versano col modello F23, indicando RCC al campo 6, SZ al campo 9, l'anno di riferimento al campo 10 e il codice tributo 678T al campo 11.

Come compilazione F23 per sanzione tassa vidimazione libri sociali?

la sanzione deve essere versata mediante modello F23, riportando: nel campo 6: il codice ufficio “RCC”; nel campo 9: la causale “SZ”; nel campo 11: il codice tributo “678T – Sanzione pecuniaria tasse sulle CC.GG.

Cosa succede se non si paga la tassa vidimazione libri sociali?

L'omesso versamento della tassa annuale è punito con la sanzione amministrativa corrispondente dal 100 al 200% della tassa medesima e, in ogni caso, non inferiore a 103 euro.

Come versare 678T?

La sanzione deve essere versata mediante modello F23, riportando:.
Nel campo 6: il codice ufficio “RCC”;.
Nel campo 9: la causale “SZ”;.
Infine, nel campo 11: il codice tributo “678T – Sanzione pecuniaria tasse sulle CC.GG”..

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