Mi fa male la pancia in basso

Mi fa male la pancia in basso

Consigli di salute e alimentazione nell'infanzia in collaborazione con i medici del Meyer di Firenze.

Un mal di pancia fortissimo, il bambino che si tocca in continuazione l’addome: non sarà mica appendicite? Aiuta a chiarire il dubbio che assale molti genitori Antonino Morabito, responsabile della Chirurgia dell’Ospedale pediatrico Meyer.

Che cos’è l’appendicite?

Con il termine appendicite si intende l’infiammazione dell’appendice. L’appendice è un tubicino sottile che origina dalla prima porzione del grosso intestino (chiamato cieco) e che normalmente è posizionata a livello del quadrante inferiore destro dell’addome. In caso d’infiammazione, quest’ultima interferisce con l’afflusso di sangue e aumenta la pressione nel tubicino. Questo aumento di pressione scatena il dolore.

A che età è più frequente?

Si manifesta prevalentemente in un’età compresa tra i 6 e i 20 anni, mentre risulta meno comune nei bambini al di sotto dei 4 anni di età. Quanto più sono piccoli i bambini colpiti, però, tanto più facilmente ci si può trovare di fronte a una appendice già perforata e a una situazione di peritonite, a causa di alcuni fattori anatomici e alla difficoltà che hanno i bambini di questa età a riferire con precisione i loro sintomi.

Quali sono i campanelli d’allarme?

Il principale campanello d’allarme è un dolore allo stomaco che, nell’arco di 12-24 ore, si localizza nella parte inferiore destra dell’addome (fossa iliaca destra), sede dell’appendice. Nella maggior parte dei casi il dolore inizia all’improvviso e in modo lieve, per farsi poi sempre più intenso. Altri campanelli d’allarme sono: nausea e vomito, perdita dell’appetito, febbre anche non molto alta (37,2 – 38°C) nelle forme iniziali non complicate da peritonite, e malessere generale. A volte dolore alla gamba destra, stipsi o diarrea, incapacità ad espellere gas e gonfiore addominale.

Ma come si distingue da un semplice mal di pancia?

Il dolore nel basso ventre a destra è un’evenienza abbastanza frequente, che spesso conduce il paziente alla valutazione d’urgenza al pronto soccorso. Occorre però tenere conto di una cosa: anche infezioni di altro tipo, come quelle respiratorie o virali, possono provocare iperplasia del tessuto linfatico dell’appendice. Questo significa che all’interno del tubicino aumenta la pressione sanguigna, con conseguente avvio del processo infiammatorio e dolore addominale simile all’appendicite.

In realtà, sono più frequenti i casi di infiammazione dell’ileo (la parte finale dell’intestino tenue) con dolori dell’addome, senza però il coinvolgimento dell’appendice. Per questo motivo, in presenza di dolori addominali, in alcune fasce di età è utile eseguire una radiografia del torace per escludere infezioni respiratorie. La diagnosi può essere talvolta molto difficile. Ad ogni modo, ogni volta che si ha anche il solo sospetto che un dolore addominale possa essere causato da un’appendicite, è consigliabile consultare prontamente il pediatra di riferimento.

Come si cura? L’intervento chirurgico è sempre l’unica strada?

Sì, l’unica terapia risolutiva è l’intervento chirurgico di asportazione dell’appendice, che può essere eseguito nel modo tradizionale o in laparoscopia.

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Categoria: Salute

Pubblicato il: 03 Mar, 2020

DOLORE AL BASSO VENTRE: ECCO TUTTE LE CAUSE E I POSSIBILI RIMEDI

Il dolore al basso ventre è un disturbo molto frequente che può localizzarsi al centro, sul fianco destro o sul fianco sinistro. Nella maggior parte dei casi è un sintomo legato ad un problema lieve e temporaneo ma non può essere sottovalutato perché potrebbe essere connesso ad una patologia importante. Solitamente le cause più frequenti sono connesse a questi diversi fattori:

  • può esserci un problema gastrointestinale;
  • può dipendere dal ciclo mestruale;
  • ci può essere un’infezione delle vie urinarie;
  • potrebbe trattarsi di appendicite;
  • potrebbe trattarsi di ernia inguinale;
  • potrebbe trattarsi di uno stiramento o strappo muscolare

Il dolore può avere una durata variabile, può essere più o meno intenso, può manifestarsi per alcune ore o per settimane: tutto dipende dalla patologia che ha il paziente. A volte il dolore viene accompagnato da altri sintomi come bruciore quando si urina, gonfiore addominale, febbre e mal di schiena.

Per guarire dal dolore al basso ventre è opportuno intervenire sulla condizione patologica che li scaturiscono e, nel caso in cui il medico identifica una patologia specifica, indicherà al paziente la cura da seguire.

2. LE CAUSE

Il dolore al basso ventre, come precedentemente anticipato, può essere provocato da diversi fattori. Tra le cause più frequenti, abbiamo:

  • Sindrome del colon irritabile;
  • Morbo di Crohn: è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino;
  • Ciclo mestruale e Sindrome premestruale: spesso si manifestano dei crampi muscolari dolorosi;
  • Infezione delle vie urinarie: tra le più frequenti c’è la Cistite;
  • Ulcera;
  • Appendicite;
  • Stitichezza;
  • Bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo;
  • Ansia.
  • Stiramento o strappo muscolare
  • Pubalgia

3. I SINTOMI

Il dolore al basso ventre si può manifestare a livello del fianco destro, del fianco sinistro o al centro. Quando il dolore è acuto solitamente si è in presenza di una patologia e va a diversificarsi in base a quest’ultima. Ad esempio l’appendicite inizialmente si manifesta con un dolore al centro dell’addome e poi si sposta nella regione inferiore destra; la diverticolite invece provoca un dolore nel basso ventre a sinistra; invece quando si manifestano dei crampi addominali solitamente si è in presenza di un blocco intestinale.

Il dolore causato da delle infiammazioni come l’appendicite o la diverticolite, in genere è aggravato da starnuti, tosse o qualsiasi movimento in cui si verifica una contrazione degli addominali.

Il dolore al basso ventre tende ad avere una durata diversa in base alla patologia sottostante. Ad esempio:

  • Sindrome del colon irritabile: il dolore va e viene e può durare degli anni;
  • Ciclo mestruale e Sindrome premestruale: il dolore si manifesta una volta al mese, nei giorni che precedono il ciclo mestruale e può durare alcune ore oppure può ripresentarsi in più giorni;
  • Bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo: il dolore può durare alcune settimane e in alcuni momenti può essere più acuto ed in altri momenti può essere più lieve.
  • Stiramento e strappo muscolare: il dolore può durare da 2 settimane a oltre un mese in funzione della gravità della lesione e dell’interessamento delle fibre muscolari.
  • Pubalgia: il dolore può durare da 3 settimane a oltre un mese

Molto spesso ai dolori al basso ventre possono associarsi altri sintomi come:

  •  bruciore quando si urina;
  •  gonfiore addominale;
  •  febbre;
  •  mal di schiena;
  •  diarrea;
  •  stitichezza;
  •  crampi addominali.
  • impossibilità a svolgere attività

4. I RIMEDI

Per contrastare il dolore al basso ventre è opportuno intervenire sulla condizione patologica che lo scaturisce e, nel caso in cui il medico identifica una patologia specifica, indicherà al paziente la cura da seguire. Alcuni trattamenti specifici per le diverse patologie che spesso provocano dolori basso ventre, sono:

  • in caso di appendicite bisogna intervenire chirurgicamente;
  • in caso di dolori mestruali si possono assumere dei farmaci specifici e delle bevande calde;
  • in caso di infezione delle vie urinarie occorrono dei farmaci antibiotici per contrastare i microorganismi responsabili dell’infezione;
  • quando si soffre della Sindrome del colon irritabile occorre seguire una dieta adeguata ed assumere dei farmaci specifici;
  • quando si soffre di Ernia inguinale è richiesto l’intervento chirurgico: l’operazione si svolge in day-hospital con anestesia locale e dopo pochi giorni il paziente può tornare alle sue normali attività quotidiane; per quanto riguarda l’attività sportiva, il paziente può riprendere gli allenamenti dopo 10-15 giorni dall’intervento ma è sconsigliato svolgere sforzi intensi per alcune settimane.
  • in caso di stiramenti o strappo muscolare è richiesto l’intervento del Medico Ortopedico che attraverso una valutazione strumentale identificherà l’entità dell’infortunio. Successivamente sarà compito del fisioterapista eseguire le terapie e indicare il protocollo riabilitativo.

Sicuramente per alleviare il dolore basso ventre è molto utile la
Termoterapia, riconosciuta per avere importanti finalità lenitive o analgesiche, di attenuazione del dolore. Il calore infatti ha un effetto benefico sul corpo umano, specialmente per trattare dolori muscolari o articolari e dolori mestruali.

5. GLI ESPERTI CONSIGLIANO

Il dolore al basso ventre può colpire soggetti di ogni età ed è opportuno indagare sulla causa scatenante. Dopo aver consultato il Medico ed aver accertato la causa legata all’apparato muscolo scheletrico, è sempre consigliato utilizzare delle scarpe e solette adatti.

Le solette shock absorbing NOENE possono prevenire l’insorgenza o dare  sollievo a chi soffre di dolore al basso ventre. La loro funzione di filtro, infatti, evita il propagarsi delle vibrazioni negative che si generano nell’impatto piede-suolo, mettendo così al riparo le ossa, i muscoli, i tendini e le articolazioni.

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Cosa fare in caso di dolori al basso ventre?

È sempre raccomandato rivolgersi al medico per una visita di controllo infatti, pur trattandosi solitamente di un problema lieve e passeggero, talvolta il dolore al basso ventre può essere la spia di una malattia più grave che richiede cure specifiche, talvolta perfino un intervento chirurgico.

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Quando ti fa male sotto l'ombelico?

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