Con la gastroscopia si vede l intestino

Con la gastroscopia si vede l intestino

Colonscopia e gastroscopia sono due esami endoscopici che possono essere eseguiti presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda”. Entrambi sono utili nella prevenzione di diversi disturbi a livello gastroenterico ed intestinale.

La Nuova Divisione Endoscopica della Casa di Cura “Villa Mafalda” di Roma dispone di endoscopi HD di ultima generazione che permettono di risolvere, in una sola seduta, numerose patologie che prima necessitavano della chirurgia tradizionale.

COLONSCOPIA E GASTROSCOPIA

Vediamo a cosa servono questi due esami endoscopici, quando sono necessari e come vengono eseguiti:

  • COLONSCOPIA

L’esame consente di esplorare le pareti interne del colon e dell’ultima ansa ileale, mediante l’introduzione per via anale di una sonda, chiamata colonscopio. L’indagine endoscopica viene generalmente eseguita in sedazione a respiro spontaneo e con l’utilizzo di CO2.

È rivolto a chiunque manifesti disturbi intestinali che non abbiano una diagnosi chiara.

La colonscopia viene raccomandata a tutti a partire dai 50 anni di età come procedura di screening dei tumori colon-rettali. È bene ripetere l’esame ogni 5 anni. In caso di familiarità per il tumore è consigliabile effettuare la prima colonscopia già a 40 anni.

In particolare, questo esame diagnostico viene utilizzato per la prevenzione, diagnosi e cura, permettendo di:

– individuare precocemente lesioni cancerose, anche ad uno stadio iniziale

– diagnosticare e monitorare patologie a livello intestinale

– asportare in modo completo, ma anche sicuro e definitivo, lesioni presenti nel colon

– diagnosticare e monitorare patologie addominali

– monitorare le malattie infiammatorie croniche intestinali, quali morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa

– eseguire biopsie

  • GASTROSCOPIA

La gastroscopia permette di osservare la mucosa interna di esofago, stomaco e duodeno, mediante il gastroscopio, uno strumento flessibile. Difatti, l’indagine endoscopica è in grado di mostrare in tempo reale le immagini relative al tratto superiore dell’apparato digerente.

L’esame è rivolto a chiunque soffra di disturbi o dolori allo stomaco, quali acidità o reflusso. Inoltre, risulta utile anche nei soggetti che mostrano difficoltà nella deglutizione o che abbiano semplicemente una cattiva digestione.

La gastroscopia rappresenta anch’essa uno strumento di prevenzione e cura che consente di effettuare la diagnosi precoce, nonché la valutazione dettagliata di patologie gastroenteriche, quali:

– gastrite

– esofagite

ernia iatale

ulcere gastriche

– tumori (individuazione precoce delle lesioni a carico gastroenterico)

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

villamafalda.com/departments/nuova-divisione-endoscopica

Che cos’è la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?

L’esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS), per brevità chiamata gastroscopia, è una procedura che consente al medico endoscopista di esaminare direttamente l’interno di esofago, stomaco e duodeno, mettendo in evidenza eventuali alterazioni.

Per ottenere questo risultato, lo strumento usato per questo esame utilizza una sonda particolare lunga e flessibile, il gastroscopio, che ha un diametro di circa 1 cm e una telecamera e una luce poste sulla punta.

A che cosa serve la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?

Sintomi come dolorenauseavomito o difficoltà di digestione non sono sempre caratteristici di una particolare patologia, quindi la gastroscopia è indispensabile per identificare la causa del disturbo e impostare una terapia adeguata.

Questo esame è utile anche per individuare la fonte di un sanguinamento a partenza da esofagostomaco o duodeno o di alcune anemie da causa ignota.

Guardando attraverso il gastroscopio, il medico endoscopista ha una chiara visione della parete interna dell’esofago, dello stomaco e del duodeno e può quindi individuare o escludere la presenza di malattie di questi organi. Questa procedura fornisce informazioni precise e immediate e consente di eseguire biopsie, cioè il prelievo di frammenti di mucosa, per ottenere diagnosi ancora più precise.

Le biopsie sono del tutto indolori, si effettuano per diversi motivi e non solo quando vi è il sospetto di un tumore maligno. Oggi si eseguono biopsie nella maggior parte dei pazienti per la ricerca dell’Helicobacterpylori, un germe responsabile della non perfetta guarigione dell’ulcera.

Come si svolge la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?

Per eseguire la gastroscopia, la persona da visitare viene fatta distendere su un lettino sul fianco sinistro. Dopo averle posizionato un boccaglio tra i denti, per evitare che lo strumento venga morso nel corso dell’esame, il medico introduce l’endoscopio, facendolo passare attraverso la gola e poi, lentamente, attraverso esofago e stomaco fino a giungere al duodeno.

L’esecuzione della gastroscopia non procura dolore ma solo un modesto fastidio durante l’introduzione e il passaggio dello strumento attraverso la gola. Questo disagio sarà attenuato dalla somministrazione di un liquido spray, la lidocaina, per l’anestesia del cavo orale e faringeo.

Prima di effettuare l’anestesia viene chiesto se la persona che si sottopone all’esame soffre di eventuali allergie ad anestetici locali o a farmaci.

Quanto dura la gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)?

La durata della gastroscopia è solitamente breve, nell’ordine di pochissimi minuti. Durante l’esame è indispensabile mantenere un atteggiamento rilassato, respirando lentamente e profondamente per controllare l’eventuale sensazione di vomito e per consentire al medico di portare a termine più velocemente la procedura.

Norme di preparazione della gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)

La gastroscopia deve essere eseguita a digiuno da almeno 6 ore, perché la presenza di alimenti nello stomaco interferirebbe con un’adeguata esplorazione delle pareti.

Controindicazioni della gastroscopia (esofago-gastro-duodenoscopia)

Al termine della gastroscopia è necessario attendere la scomparsa della sensazione di gonfiore alla gola, effetto dell’anestesia, prima di assumere cibi o bevande.

Area medica di riferimento per la gastroscopia

Per maggiori informazioni sulla gastroscopia, vedere l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Quali organi si possono vedere con la gastroscopia?

L'esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS), per brevità chiamata gastroscopia, è una procedura che consente al medico endoscopista di esaminare direttamente l'interno di esofago, stomaco e duodeno, mettendo in evidenza eventuali alterazioni.

Cosa può uscire dalla gastroscopia?

Un leggero fastidio può derivare anche dall'aria che talvolta è necessario soffiare attraverso il sondino per distendere le pareti dello stomaco. Dopo l'esame, inoltre, si potrebbe percepire irritazione alla gola e gonfiore di stomaco. Questi ultimi sono comunque disturbi che scompaiono nell'arco di 24 ore.

Quando è il caso di fare una gastroscopia?

In particolare, si ricorre alla gastroscopia quando il paziente lamenta sintomi correlati a diversi tipi di patologie, fra i quali: Nausea, vomito, difficoltà digestive o di deglutizione. Bruciore retrosternale. Dolore all'area superiore e centrale dell'addome.

Che differenza c'è tra la colonscopia e la gastroscopia?

Si tratta, infatti, di due esami molto invasivi, che non piacciono mai a nessuno. Nel caso della colonscopia, abbiamo a che fare con sonde inserite nel retto. Nel caso della gastroscopia, invece, inserite in bocca. Chi tra i lettori ha mai avuto la sfortuna di farne uno, sa bene di che cosa parliamo.