Il piano di cottura è un elettrodomestico che, data la sua utilità ed interattività con l'utente, caratterizza in modo particolare la cucina, arricchendola di personalità. Qui parliamo di due tipologie di piani cottura, ad induzione e in vetroceramica, per guidarvi nella corretta scelta del prodotto che più si addice alle vostre esigenze. Show
I piani cottura ad induzione I piani cottura in vetroceramica Si può quindi scegliere di investire su un prodotto dall'elevato rendiimento e risparmio energetico, permettendo così di ammortizzare a lungo termine la spesa, oppure venire soddisfatti dall''acquisto di un prodotto pratico, economico ed elegante come il piano cottura in vetrocermica.
Scegliere il piano cotturaPiani cottura: come sceglierli?Non si riesce a venirne fuori, ognuno ha le proprie convinzioni riguardo alle varie tipologie di piani cottura, tutte condivisibili, tutte legate all'esperienza diretta o indiretta, oppure basate sulla raccolta di notizie più o meno complete riprese da amici, tecnici, siti internet. Non esiste una verità assoluta, ogni scelta è legata a vari fattori: estetici, economici, tecnico-funzionali. Piani cottura in EuropaIn Europa, ad esempio, grazie soprattutto al minor costo dell'energia, l'uso dei piani cottura alimentati ad elettricità (come nel caso di quelli a induzione o in vetroceramica) è sicuramente più diffuso rispetto a quelli alimentati a gas, per i quali sono sottolineati, in questi Paesi, soprattutto la scarsa praticità nelle normali operazioni di pulizia e la mancanza di sicurezza legata alla pericolosità nel caso di fughe di gas.
La propensione del Nord Europa, soprattutto, verso queste tipologie è ormai testimoniata da anni, i prodotti non rappresentano più una novità e anche le nuove tecnologie sono testate soprattutto da aziende mitteleuropee, come, ad esempio, Neff e Siemens, per citarne solo alcune. Piani cottura in ItaliaLa situazione italiana è un po' diversa, comunque si preferiscono i piani cottura a gas, nonostante siano in realtà i sistemi meno efficienti attualmente sul mercato, dal punto di vista del rendimento.Mediamente, i piani cottura a gas hanno un rendimento del 40% circa, con una dispersione energetica pari al 60% ! Senza contare la pericolosità in caso di fughe di gas… A questa situazione contribuisce anche l'opinione di una cospicua fetta di consumatori che ritiene, probabilmente a ragione, che la maggiore efficienza nei consumi è in parte vanificata dal costo maggiore, in termini di sostenibilità, per la produzione di energia elettrica che serve per il funzionamento. A favore dell'uso dei piani cottura a gas contribuisce anche il fatto che si possono usare pentole e tegami di qualsiasi materiale, mentre sui piani a induzione, ad esempio, vanno collocate pentole in materiale ferroso. Piani cottura in vetroceramicaI piani cottura in vetroceramica hanno un rendimento di poco più alto (48% circa) rispetto ad un piano a gas, ma, basando il proprio funzionamento sul principio di riscaldamento della resistenza posta sotto il piano in vetroceramica, in realtà causano un consumo troppo alto di elettricità per un rendimento scarso, in quanto non tutta l'elettricità assorbita si trasforma in calore.
Una caratteristica a favore dei piani in vetroceramica è la facilità di pulizia, anche se il fatto che il calore prodotto per riscaldare le pentole rimanga sul piano stesso, determina che eventuali residui di cibo possano rimanere attaccati sul piano e possano abbrustolirsi, creando problemi alla pulizia stessa, oltre che creare potenziale pericolo di ustioni. Piani cottura a induzioneI piani cottura a induzione hanno lo stesso vantaggio dei piani in vetroceramica in quanto a praticità di pulizia, senza lo svantaggio del calore residuo che può abbrustolire i residui di cibo o, peggio, provocare ustioni in caso di contatto accidentale.Il principio stesso su cui si basa l'induzione, infatti, fa sì che il piano sia sempre freddo, in quanto le bobine sistemate sotto il piano determinano solo il riscaldamento della pentola, interagendo con le molecole costituenti il materiale, ferroso, della pentola stessa per generare il campo magnetico.
Ecco perché il pentolame in questo caso deve essere solo di ferro o di materiale contenente ferro. Dunque, maggiore efficienza, legata ad un rendimento pari al 90%, assenza di emissioni nocive (a differenza dei piani a gas), facilità di pulizia e maggiore sicurezza, da tutti i punti di vista, sono tutte caratteristiche a favore dei piani cottura a induzione, che bilanciano e, alla lunga, azzerano, il maggior investimento iniziale. Cosa vuol dire piano cottura in vetroceramica?I piani cottura in vetroceramica
Il piano cottura in vetroceramica come l'induzione è composto da una superficie in vetroceramica, un materiale molto resistente al calore che può raggiungere anche gli 800° C e resistere allo shock termico.
Che tipo di pentole per il piano di cottura in vetroceramica?Non è possibile utilizzare qualsiasi tipo di pentolame (è sconsigliato l'uso di pentole con fondo irregolare e in rame). In particolare, per i piani cottura di vetroceramica riscaldati a induzione si possono utilizzare solo pentole in materiale ferroso. Sono più scivolosi, soprattutto col fondo della pentola bagnato.
Quali sono i vantaggi della cottura a induzione?Efficienza energetica: al giorno d'oggi quello ad induzione è il piano più efficiente con meno dispersioni: il suo rendimento arriva al 90%. Sicurezza: il piano cottura non si scalda se non c'è una pentola sopra e non ci sono fiamme. Inoltre si evitano i rischi collegati al gas metano.
Come funziona il vetroceramica?Il piano cottura a induzione, che ha in ogni caso il top in vetroceramica, invece funziona grazie a bobine elettriche che generano un campo magnetico che trasferisce il calore direttamente al fondo della pentola (specifica, realizzata con materiali ferrosi), trasformandosi in calore.
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