Certificato per maternità obbligatoria medico di base

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Certificato per maternità obbligatoria medico di base

Con circolare n. 82 del 04/05/2017 l’INPS informava già nel mese di maggio scorso di aver attivato la procedura per la telematizzazione del certificato medico di gravidanza, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, accettando, tuttavia, per un periodo transitorio di 3 mesi (cioè fino al 4 agosto 2017) anche i certificati redatti in forma cartacea.

A partire dal 4 agosto 2017 è fatto obbligo ai medici dipendenti e convenzionati con il SSN, già abilitati al rilascio dei certificati di malattia, con le stesse credenziali di accesso al portale INPS, di inoltrare per via telematica il certificato di gravidanza e il certificato di interruzione di gravidanza. Ciò solleva la donna lavoratrice dall’obbligo di inoltrare il certificato al datore di lavoro che potrà consultare il certificato direttamente sul portale dell’INPS (in maniera del tutto analoga a quanto già avviene per i certificati di malattia).

Allo stato attuale, fino a prossima contrattazione in sede SISAC sollecitata dalla FIMMG sia per quanto riguarda il tema dell’aspetto economico che quello dell’estensione dell’obbligo ai MMG, la certificazione è rilasciata a titolo gratuito. Infatti, come si evince dalla contestata circolare e dalla guida predisposta e consultabile sul portale INPS, i medici devono trasmettere online all’INPS i certificati di gravidanza o di interruzione di gravidanza ai sensi dell’articolo 21, decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo Unico sulla maternità e paternità) modificato dal decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179 (Codice dell’amministrazione digitale). Tale articolo al comma 4 recita: “Tutti i documenti occorrenti per l’applicazione del presente testo unico sono esenti da ogni imposta, tassa, diritto o spesa di qualsiasi specie e natura“.

Il medico deve rilasciare alla lavoratrice il numero univoco di certificato assegnato dal sistema, potendo eventualmente fornire alla stessa anche una copia cartacea dei suddetti certificati e delle rispettive attestazioni, prive della settimana di gestazione alla data della visita.

I certificati di gravidanza e di interruzione della gravidanza possono essere trasmessi collegandosi all’apposito servizio presente sul sito dell’Istituto nella sezione riservata ai “Medici certificatori”.

Le certificazioni telematiche potranno essere annullate sempre in via telematica ad opera del medico certificatore entro la mezzanotte del giorno successivo alla data di trasmissione.

L’invio telematico dei suddetti certificati ha lo scopo dell’accertamento del diritto a prestazioni economiche erogate dall’Istituto stesso.

Il collegamento all’applicazione sul portale dell’INPS

La circolare INPS

Il manuale per la corretta compilazione

fonti:https://www.megaellas.it/2017/09/07/telematizzazione-del-certificato-medico-di-gravidanza-obbligo-dal-4-agosto-2017/

Certificato per maternità obbligatoria medico di base

Allegati

La richiesta di maternità obbligatoria, conosciuta anche come congedo di maternità obbligatorio, non è altro che un periodo di tempo in cui la dipendente non si presenta sul posto di lavoro per alcuni periodi di tempo sanciti dalla legge. In particolare, dai due mesi prima della data del parto fino ai tre mesi successivi. Oppure, se il parto dovesse avvenire dopo la data presunta, si prenderà in considerazione il periodo tra questa data e quella effettiva. 

A partire dal 2019, le regole sono cambiate e integrate. Innanzitutto, si può richiedere il congedo di maternità obbligatorio a partire dal nono mese di gravidanza oppure dalla data del parto. Nel primo caso, quindi, il congedo sarà sfruttato un mese prima del parto e poi 4 mesi dopo il parto. Mentre, nell’altro caso i 5 mesi saranno usufruibili tutti dopo il parto. 

Trattamento economico durante il congedo obbligatorio

A differenza di quanto avviene per la maternità facoltativa, in cui la lavoratrice non percepisce alcun tipo di retribuzione, in quella obbligatoria la dipendente otterrà un’indennità pari all’80% della retribuzione in base all’ultimo cedolino. 

Questa indennità è a carico dell’INPS ma viene anticipata da parte del datore di lavoro in busta paga. Sempre che il contratto collettivo di riferimento non preveda una normativa differente. 

Quali sono i soggetti che hanno diritto all’indennità giornaliera fino all’80%? Lavoratrici dipendenti, operaie, impiegate e categorie assimilate, anche se apprendiste. Ovviamente l’indennità sarà garantita a partire dal primo giorno di assenza e per tutto il periodo valido di maternità obbligatoria. 

Alcuni dei contratti collettivi previsti dalle aziende prevedono che l’indennità arrivi al 100% per un’integrazione a carico del datore di lavoro. Ovviamente, a differenza di quella erogata dall’INPS, questa indennità rappresenta una vero e proprio costo per l’azienda in base al CCNL che è stato applicato. 

Come fare la domanda di congedo obbligatorio all’INPS

La lavoratrice si occuperà di presentare la domanda per la richiesta di maternità obbligatoria direttamente all’INPS e prima di entrare nell’ottavo mese di gravidanza. Per presentare la domanda è necessario conoscere il numero di protocollo del certificato telematico di gravidanza che viene dato dal medico di base oppure da un ginecologo. Pertanto, questo certificato sarà rilasciato sia alla lavoratrice che poi all’INPS. Inoltre, per presentare la domanda di maternità obbligatoria sarà necessario rivolgersi ai Patronati, oppure agli Studi che si occupano di consulenza del lavoro e che sono abilitati oppure attraverso il PIN dell’INPS. 

Non è un problema se la domanda viene mandata con ritardo. Lo potrai fare ugualmente anche telematicamente e sfruttare il tuo diritto senza incorrere in penalizzazioni. Inoltre, entro un mese dal parto sarà necessario inoltrare la domanda andando a specificare quale sia il periodo effettivo di astensione dal posto di lavoro dopo il parto. 

Come comunicare la maternità obbligatoria in azienda? 

Ovviamente, la lavoratrice dovrà avvisare il datore di lavoro che intende sfruttare la maternità obbligatoria per il periodo di tempo che lei ha deciso. Pertanto, oltre a presentare la domanda online all’INPS si dovrà anche interloquire con il datore di lavoro consegnando il certificato medico di gravidanza. 

Quest’ultimo documento deve essere corredato da una serie di informazioni obbligatorie come:  le generalità della lavoratrice, il mese di gestazione alla data della visita, la data presunta del parto. Non è obbligatorio ma la dipendente ha la facoltà di presentare al datore di lavoro anche la copia della ricevuta della presentazione della domanda avvenuta sul portale dell’INPS. 

Il congedo di maternità obbligatorio è un diritto di tutte le madri per vivere la gravidanza in maniera tranquilla e avendo certezze anche dal punto di vista economico. Se non sai come muoverti in questo campo, contatta uno degli esperti presenti su Welink Legal che ti daranno supporto a 360 gradi. 

Chi rilascia il certificato di maternità obbligatoria?

Il certificato di gravidanza, rilasciato in carta libera dal Consultorio o dallo specialista ginecologo di struttura pubblica o privata, attesta le generalità della donna, l'epoca della gravidanza e la data presunta del parto.

Chi sono i medici certificatori gravidanza?

Chi deve rilasciare il certificato di gravidanza? Il certificato di gravidanza viene rilasciato dal medico certificatore e cioè dal ginecologo specialista che verosimilmente seguirà tutte le fasi della gestazione.

Dove si richiede il certificato di maternità?

Il certificato di gravidanza devi presentarlo: Al tuo datore di lavoro, se sei una lavoratrice nel settore pubblico; All'INPS, se sei una lavoratrice nel settore privato.

Quali documenti servono per chiedere la maternità obbligatoria?

Quali documenti sono necessari per richiedere l'indennità di maternità?.
Carta d'identità e codice fiscale del richiedente..
Busta paga..
Certificato medico di gravidanza..
Certificato nascito neonato/neonata..