Si può avere rapporti sessuali con la cistite

Molte pazienti mi chiedono per quale motivo questa sintomatologia, questo dolore vescicale, queste cistiti si manifestano proprio dopo un rapporto sessuale, a distanza di 24/72 ore, ma anche subito dopo il rapporto.
Identificano un momento che dovrebbe essere di piacere come un momento di dispiacere, fino a rifiutarsi di avere rapporti con il proprio partner. Io rimango sempre molto male di fronte a questa affermazione, perché l’obiettivo è che  le pazienti abbiano una buona qualità di vita relazionale e sessuale, altrimenti la malattia le deprime ancora di più.

In realtà hanno le loro ragioni, perché il rapporto sessuale favorisce questa sintomatologia dolorosa e favorisce la recrudescenza della cistite. La penetrazione va a spremere le cellule della vescica, per cui se ci sono dei batteri indovati, questi tendenzialmente possono uscire, quindi reinfettare, in una condizione ovviamente già precaria. Oppure lo stesso sfregamento che spinge l’uretra, che è decongesta perché è infiammata, contro l’osso pubico, poi innesca ed esaspera una reazione infiammatoria e quindi le pazienti lamentano questo dolore. Oltretutto a questo si somma il fatto che quando si ha dolore e si ha paura, la contrazione della muscolatura diventa riflessa e molto esasperata, quindi non solo c’è il dolore legato all’infiammazione, nella zona pelvica della vescica e dei genitali, ma in più ci si mette la muscolatura che in forma riflessa si contrae. Quindi il tutto rende il rapporto non piacevole.

Dire alla paziente di non avere rapporti sessuali fino alla completa guarigione può da una parte favorire una più veloce guarigione perché non viene stimolata la zona dell’infiammazione, però l’altra faccia della medaglia è che la paziente non vuole più provare ad avere rapporti perché ha paura che nel momento di una nuova penetrazione si riscateni quella drammatica odiosa sensazione di cistite. Sicuramente l’attività sessuale può essere ridotta, per dare un po’ di tempo nei primi mesi, però non abbandonata, perché abbandonare vuol dire che la contrazione della muscolatura se è riflessa per l’infiammazione si risolve, se è riflessa per la paura, allora diventa una spasticità e questa può creare di per sé dolore, anche quando l’infiammazione vescicale si è risolta.

Sicuramente è fondamentale curare l’infiammazione, rilassare la muscolatura pelvica, mettere nelle migliori condizioni la paziente affinché progressivamente sia sempre meno doloroso il rapporto e sempre più agevole.


Ultimo aggiornamento: 14/10/2016

Cistite femminile: rimedi naturali e cura

La cistite è un’infezione della vescica che si manifesta con bruciore durante le pipì, aumento della frequenza ad urinare, a volte urine maleodoranti, senso di peso al basso addome o sopra il pube. Spesso lo stimolo ad urinare è impellente e si provano dolori o crampi se non si resce a fare pipì velocemente. Possono esserci anche piccole perdite di urina se non si raggiunge il bagno in tempo.

Bruciori sulla parte esterna che durano tutto la giornata anche non quando facciamo pipì, sono segni di irritazione delle mucose e non sono segni diretti di cistite.

Se c’è un aumento della frequenza alla pipì ma senza dolori o bruciori durante la minzione (urinazione) non si parla di cistite ma di sintomi irritativi della vescica di causa solitamente non batterica che vanno indagati in altri modi.

I batteri che causano la cistite sono sempre batteri intestinali che passano per contiguità dall’intervo, dall’intestino verso la vescica oppure dall’intestino attraverso la vagina verso la vescica a causa della permeabilità delle mucose. I batteri non passano mai perché ci puliamo male, o dal partner o dai bagni pubblici.

E’ importante fare sempre sia l’urinocoltura che l’esame urine, perchè se i batteri sono pochi l’urinocoltura potrebbe non individuarli, mentre l’esame microscopico delle urine si.

Quando le cistiti cominciano a diventare molto frequenti, la vescica che si ritrova quasi in continuazione infiammata, comincia a diventare più sottile e quindi più permeabile, questo fa si che più le cistiti sono frequenti più potrebbero diventarlo ancora ed è il momento di fare una visita urologica per ripristinale la corretta funzionalità della mucosa.

Le cistiti sono causate da batteri intestinali, quindi in caso di malfunzionamento dell’intestino, sarà più probabile soffrire di cistite. Anche un intestino regolare può essere alterato in termini di microbiota, che è l’insieme dei batteri nell’intestino. I fermenti lattici non sono tutti uguali ed è importante assumere quelli giusti a seconda del proprio caso e delle proprie condizioni.

Esistono integratori naturali che ci vengono in aiuto. Il mannosio è uno composto che nella vescica lega i batteri impedendo loro di di attaccarsi alla mucosa creando infezioni. Il cranberry (mirtillo rosso) ha la funzione di legare le fimbri a specifici batteri intestinali, impedendo il loro aggancio alla mucosa. Questi integratori possono essere utili quando c’è presenza di batteri nelle urine senza sintomi importantidi bruciore, dolore o sangue nelle urine, casi nei quali è necessaria la terapia antibiotica.

La cura della cistite deve avvenire quindi creando il giusto equilibrio tra i batteri intestinali e vaginali e rinforzando la vescica rispetti all’attacco dei batteri. La cura preventiva va quindi effettuata al di fuori degli episodi acuti ed è una cura che deve essere protratta nel tempo e con opportuni mantenimenti  per evitare recidive.

Il medico a cui rivolgersi per trattare le cistiti è l’urologo, che si occupa della vescica nell’uomo e nella donna.

Cistite dopo i rapporti: i rimedi 

La cistite dopo i rapporti (una volta chiamata “cistite da luna di miele”) è una cistiti causata da batteri, che a causa dell’attrito sulla mucosa vaginale che aumenta la permeabilità della mucosa, possono passare attraverso le pareti vaginali e arrivare in vescica. Il pH vaginale è più acido di quello vescicale e quindi non favorisce le infezioni batteriche. I batteri invece, grazie all’attrito che aumenta la permeabilità possono passare le pareti raggiungendo la vescica e creando lì infezioni.

La cistite post-coitale o da luna di miele si manifesta con bruciori ad urinare, aumento della frequenza a far pipì o peso retropubico o al basso addome e di solito iniziano 24-48 ore dopo il rapporto sessuale. Come per li cistiti batteriche, la causa è data da uno sbilanciamento tra le varie famiglie dei batteri intestinali, un impoverimento dei batteri buoni vaginali e un assottigliamento delle mucose che può avvenire con l’età o a causa di infezioni ricorrenti. Anche terapia ormonali, fecondazioni assistite o infezioni vaginali recidivanti possono favorire le cistiti dopo i rapporti.

Nelle cistiti post-coitali i batteri in causa non sono mai quelli del partner, quindi utilizzo di detergenti aggressivi o l’uso del profilattico non cambia la storia della malattia. Non è quindi mai necessario far eseguire la terapia antibiotica anche al partner.

Per prevenire la cistite dopo i rapporti serve irrobustire le mucose e individuare gli sbilanciamenti tra batteri buoni e batteri “cattivi”. La cosa più sbagliata invece è assumere singole dosi di antibiotico come profilassi, che possono evitare l’episodio acuto ma nel tempo peggiorano lo sbilanciamento tra batteri buoni e cattivi e possono portare a resistenze batteriche, cioè gli antibiotici che servivano all’inizio non sono più efficaci e bisogna sempre ricorrere ad antibiotici più a largo spettro e con tempi di cura prolungati. 

Il medico a cui rivolgersi per trattare le cistiti post-coitali o dopo i rapporti è l’urologo, che si occupa della vescica nell’uomo e nella donna.

Quanto tempo aspettare per fare sesso dopo la cistite?

Ma prima vorrei rispondere alla tua domanda: se il tuo medico curante ti ha prescritto degli antibiotici, è probabile che ti consigli di aspettare alla fine della cura per riprendere la tua attività sessuale. Altri consigliano addirittura di attendere da una settimana fino a dieci giorni.

Perché la cistite viene dopo i rapporti sessuali?

La cistite dopo i rapporti (una volta chiamata “cistite da luna di miele”) è una cistiti causata da batteri, che a causa dell'attrito sulla mucosa vaginale che aumenta la permeabilità della mucosa, possono passare attraverso le pareti vaginali e arrivare in vescica.

Cosa non si può fare con la cistite?

Cosa NON Mangiare Alimenti irritanti le vie urinarie: alcolici, caffè, cioccolato, aceto, peperoncino, spezie, formaggi stagionati, salse; Evitare il consumo di alimenti di difficile digestione, come intingoli, fritture ed alimenti ricchi di grassi.

Come non far venire la cistite dopo rapporto?

Cistite Post Coitale: trattamento e prevenzione.
Lavare l'area vaginale prima del rapporto sessuale..
Urinare prima e dopo il rapporto..
Idratarsi adeguatamente, ogni giorno..
Evitare la caffeina..
Evitare di trattenere le urine troppo a lungo..
Evitare l'uso di prodotti per l'igiene personale profumati e spray intimi..