IntroduzioneUn attacco di cuore (infarto del miocardio) si verifica quando si blocca il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco: se il flusso sanguigno non viene ripristinato in tempi brevi, la sezione del cuore interessata risulta danneggiata dalla mancanza di ossigeno e comincia a morire. Show
Gli infarti rappresentano la principale causa di morte nei Paesi occidentali, ma oggi ci sono approcci terapeutici in grado di salvare vite umane e prevenire le disabilità che ne derivano: il trattamento è più efficace se viene iniziato entro un’ora dall’inizio dei sintomi. Gli attacchi cardiaci si verificano sopratutto a causa di una patologia chiamata aterosclerosi: diverso materiale lipidico (grasso) si accumula nel corso degli anni lungo le pareti interne delle arterie coronariche (le arterie che forniscono sangue e ossigeno al cuore) fino a formare una vera e propria placca aterosclerotica. Con il tempo parte della placca può rompersi, causando un grumo di sangue che si forma sulla superficie della placca. Se il coagulo diventa abbastanza grande può bloccare in parte o completamente il flusso di sangue ricco di ossigeno verso quella parte del muscolo cardiaco alimentata dall’arteria. iStock.com/neyro2008 Durante un attacco di cuore, se l’ostruzione delle coronarie non viene rapidamente trattata, il muscolo cardiaco comincia a cedere e ad essere sostituito da tessuto cicatriziale. Questo danno al cuore può non essere evidente o, al contrario, può causare problemi gravi e di lunga durata. Tra i vari problemi legati all’attacco di cuore rientrano aritmie pericolose per la vita (battito cardiaco irregolare) e l’insufficienza cardiaca, determinata dal fatto che il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue in tutto il corpo. I sintomi caratteristici dell’infarto sono:
Nelle donne, a differenza degli uomini, si verificano con più facilità
Se pensate che voi o che qualcuno che conoscete potrebbe avere un attacco di cuore:
Ogni anno circa 17 milioni di persone nel mondo muoiono a causa di malattie cardiovascolari, in gran parte infarti e ictus, e molte più persone potrebbero riprendersi da questi episodi se ricevessero un aiuto tempestivo: di tutte le persone che muoiono a causa di attacchi cardiaci, circa la metà decede entro un’ora dall’avvertimento dei primi sintomi e prima di raggiungere l’ospedale. E il dolore al braccio?Disagio, dolore, fastidio, pesantezza che colpiscono un braccio (più spesso il sinistro) o entrambi: questi sono i sintomi che potrebbero colpire gli arti superiori in caso d’infarto; chi ne ha sofferto la descrive talvolta come una sensazione d’intorpidimento o formicolio, che può diffondersi dal petto all’arto. Non è tuttavia un sintomo sempre presente e, talvolta, si limita ad essere percepito a livello della spalla. iStock.com/Lars Neumann CauseCome avvieneIl termine medico usato per indicare gli attacchi cardiaci è infarto del miocardio.
Come ogni muscolo il cuore ha bisogno di un approvvigionamento costante di sangue e dell’ossigeno trasportato. Senza sangue le cellule del cuore subiscono immediatamente gravi danni e ciò provoca dolore ed una sensazione di pressione. Se il flusso di sangue non viene ripristinato le cellule cardiache possono morire e si può formare al loro posto una cicatrice (dal punto di vista medico “tessuto cicatriziale”), in sostituzione del tessuto cardiaco funzionante. La mancanza di flusso di sangue al cuore può anche determinare un ritmo cardiaco irregolare, che può essere fatale. Un attacco di cuore si verifica quando una o più delle arterie che trasportano sino al cuore sangue ricco di ossigeno si ostruisce: queste arterie sono chiamate coronarie e circondano il cuore come una corona. Nel corso del tempo una delle arterie coronarie può ridursi a causa di un accumulo di colesterolo, questo accumulo (generalmente noto col nome di placca) che si forma nelle arterie in tutto corpo si chiama aterosclerosi. Il progressivo accumulo di grasso e altro materiale riduce sempre di più il passaggio di sangue. (Credit: iStock.com/lvcandy) Alla base di un infarto di norma c’è una di queste placche che si rompe formando un coagulo di sangue lì dove c’è stata la rottura: se il coagulo è abbastanza grande si può bloccare il flusso di sangue che passa attraverso l’arteria. Una causa meno comune di attacco cardiaco è rappresentata dallo spasmo di un’arteria coronarica che arresta il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco: droghe come la cocaina possono causare spasmi molto pericolosi per la vita. Un attacco di cuore rappresenta la fine di un processo che si evolve in genere per molte ore. Col passare dei minuti il tessuto cardiaco viene privato del sangue, si deteriora e muore. Se il flusso di sangue può essere ripristinato nel tempo, i danni al cuore possono essere impediti o comunque limitati. Da un punto di vista generale l’infarto può essere classificato come segue:
Esistono infine gli infarti di tipo 4 e 5, legati a condizioni chirurgiche. Fattori di rischioAlcuni fattori, chiamati fattori di rischio coronarico, aumentano il rischio di attacco al miocardio. Questi fattori contribuiscono nella formazione indesiderata di depositi (aterosclerosi) che restringe le arterie in tutto il corpo, comprese le arterie al tuo cuore. Tra i fattori di rischio coronarico rientrano:
È possibile modificare o eliminare molti di questi fattori di rischio per ridurre la probabilità di avere un primo o un secondo attacco cardiaco, tuttavia non è possibile modificare altri fattori di rischio, come quelli sessuali o ereditari: per esempio gli uomini sono generalmente più a rischio delle donne. Il rischio aumenta per le donne nel periodo successivo alla menopausa, di solito dopo i 55 anni. Se vostro padre è stato colpito da una malattia cardiaca prima dei 55 anni e vostra madre prima dei 65 anni, il rischio di sviluppare malattie al cuore è maggiore. A titolo di curiosità segnaliamo che un interessante lavoro pubblicato all’inizio del 2020 da un team italiano sulla rivista European Heart Journal ha rilevato la presenza di un batterio di origine intestinale nel sangue dei soggetti infartuati;i ricercatori ritengono che la sua presenza possa essere responsabile di un aumento della probabilità di sviluppare l’evento cardiovascolare, attraverso un meccanismo d’azione legato alla coagulabilità del sangue. Come ci è arrivato? Perché? Come prevenirlo? Queste sono le domande a cui si cercherà di dare risposta in futuro, sperando che possano emergere indicazioni pratiche in grado di ridurre il rischio generale. Sintomi per riconoscere un infartoIl più comune sintomo di infarto è rappresentato da un dolore o un fastidio al petto: la maggior parte degli attacchi di cuore causa infatti una fitta al centro del petto che dura per pochi minuti o scompare per poi ripresentarsi. Il disagio può consistere in un senso di pressione, fitte al cuore, dolori e/o senso di gonfiore. I sintomi di angina possono essere simili ai sintomi di un attacco cardiaco: l’angina è il dolore al petto che si verifica nelle persone con malattia alle arterie coronarie, in genere quando sono attive. Il dolore anginoso di solito dura dura solo pochi minuti e scompare con il riposo: se l’angina non scompare o si presenta in maniera differente dal consueto (ad esempio si verifica più frequentemente o si verifica a riposo) potrebbe essere segno dell’inizio di un attacco di cuore ed il paziente dev’essere immediatamente visitato un medico. Alcuni attacchi di cuore sono improvvisi e intensi e nessuno mette in dubbio ciò che sta accadendo, ma al contrario in alcuni casi i sintomi possono anche iniziare lentamente, con un dolore lieve e fastidioso. Spesso le persone colpite non sono sicure di cosa stia accadendo e aspettano troppo a lungo prima di chiedere aiuto. Si riportano di seguito alcuni segni precoci che possono indicare la comparsa di infarto:
Segni e sintomi di infarto nelle donne possono essere diversi e meno evidenti rispetto a quelli che si verificano negli uomini, in aggiunta a quanto appena elencato ricordiamo anche:
In generale maggiori sono i segni ed i sintomi che si avvertono, più elevata è la probabilità che si sia in presenza di un attacco di cuore; il dolore al braccio è un sintomo di cui si parla spesso, ma in realtà non è così frequente come si pensa. Quando presente appare più comunemente al braccio sinistro, ma entrambi possono esserne ugualmente interessati. Tra le caratteristiche più frequenti, ma non per questo necessariamente presenti, si segnala:
Alcune persone, al contrario, non avvertono alcun sintomo. Un attacco cardiaco si può verificare in qualsiasi momento, mentre si lavora o si gioca, mentre si è a riposo oppure in movimento. Alcuni infarti colpiscono improvvisamente, ma molte persone che hanno già avuto una pregressa esperienza di questo tipo possono avvertire dei segnali di pericolo con ore, giorni o anche settimane di anticipo. Predittore di un attacco cardiaco può essere un dolore toracico ricorrente (angina), che si acuisce sotto sforzo e viene invece alleviato a riposo. L’angina è causata da un temporaneo insufficiente afflusso di sangue al cuore, conosciuto anche come “ischemia cardiaca”. Imparate a riconoscere i segni dell’infarto, ma ricordate questo: anche se non siete sicuri che sia un attacco di cuore ditelo comunque e segnalate ad un medico i vostri sintomi. I minuti contano!Un intervento tempestivo può salvare la vita, forse la propria. Non aspettate più di 5 minuti per chiamare il 118. Il personale sanitario di soccorso può iniziare il trattamento appena arriva ed è addestrato per poter intervenire su una persona colpita da infarto. I pazienti con dolore toracico che arrivano in ambulanza di solito ricevono un trattamento rapido in ospedale, è quindi meglio chiamare un’ambulanza per poter raggiungere velocemente il pronto soccorso. DiagnosiLa diagnosi di infarto viene fatta in base ai sintomi, alla storia medica personale e familiare e ad i risultati dei test diagnostici.
PericoliLe complicazioni che derivano da un attacco di cuore sono spesso legate al danno subito dal cuore durante l’infarto:
Cosa fare in caso d’infartoDurante un attacco di cuore, occorre agire immediatamente. Seguite questi passaggi:
Se siete con qualcuno che viene colpito da un improvviso presunto attacco di cuore: Infarto miocardico e pronto intervento (http://www.flickr.com/photos/pkeleher/2489193451/sizes/s/)
FarmaciPiù passano i minuti, dopo un infarto, più il tessuto rimane privo di ossigeno, si deteriora e muore. Il miglior modo per prevenire un danno progressivo è quello di ripristinare velocemente il flusso sanguigno. Tra i farmaci usati per trattare un attacco di cuore rientrano:
Chirurgia e altre procedureOltre ai farmaci il paziente può essere sottoposto ad una delle seguenti procedure per trattare l’attacco di cuore:
Una volta che il flusso di sangue al cuore viene ripristinato e la condizione del paziente di stabilizza in seguito all’infarto, questi può essere ricoverato in ospedale per essere tenuto sotto osservazione. Poiché lo sforzo fisico e lo shock emotivo stressano il cuore, assicurarsi di stare a riposo. I visitatori sono in genere limitati ai membri della famiglia e agli amici intimi. RiabilitazioneL’obiettivo del trattamento di emergenza di un attacco di cuore è quello di ripristinare il flusso sanguigno e di salvare il tessuto cardiaco. Lo scopo del trattamento successivo è quello di consentire la guarigione del cuore e prevenire un altro infarto. Alcuni ospedali offrono programmi di riabilitazione cardiaca, che possono iniziare quando si è in ospedale e, a seconda della gravità dell’infarto, possono continuare per settimane o mesi dopo il rientro a casa. I programmi di riabilitazione cardiaca in genere si concentrano su tre aree principali: farmaci, cambiamenti nello stile di vita e stati emotivi. Come prevenire
La terapia farmacologica è diventata una parte sempre più importante per ridurre il rischio di un secondo infarto e per aiutare il cuore danneggiato a funzionare meglio. Diversi fattori nello stile di vita svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel recupero di un infarto. In genere i medici prescrivono la terapia farmacologica alle persone che hanno avuto un attacco cardiaco o che sono esposte ad alto rischio di averne uno. Stile di vitaLo stile di vita può influenzare in larga misura la salute del cuore. Assumere le misure seguenti può aiutare non solo a prevenire, ma anche a riprendersi da un attacco di cuore:
Dopo l’infartoEssere colpiti da un attacco di cuore è un’esperienza spaventosa. Anche se il medico rassicura che procede tutto per il meglio, si può essere ancora intimoriti. Quali saranno le conseguenze sulla vita? Si sarà in grado di tornare al lavoro o riprendere le attività che piacciono? E, cosa ancor più spaventosa, potrà accadere di nuovo? La paura è solo una delle tante emozioni che voi e la vostra famiglia dovrete affrontare. Altre emozioni che potrebbero essere particolarmente difficile da superare dopo un infarto possono essere:
Questi sentimenti sono comuni ed è bene discuterne apertamente con il medico, un familiare o un amico che può aiutarvi ad affrontare meglio la situazione. È necessario prendersi cura di se stessi mentalmente e fisicamente dopo un attacco di cuore. Fare attività fisica e partecipare a sessioni di riabilitazione cardiaca con altre persone che si stanno riprendendo da un attacco di cuore può aiutare ad affrontare positivamente questi sentimenti. Voi e la vostra famiglia potreste avere un sacco di domande e preoccupazioni dopo l’attacco di cuore. Se così fosse potrebbe essere utile parlare con altri pazienti che stanno vivendo la vostra stessa situazione. Molti programmi di riabilitazione cardiaca prevedono servizi di consulenza e gruppi di sostegno per i sopravvissuti all’attacco di cuore. Sopravvivere a un attacco di cuore non significa che la vita come la si conosceva prima è finita. Al contrario, la maggior parte delle persone conduce una vita piena e attiva dopo un infarto, ma ciò può significare apportare alcuni cambiamenti positivi nelle abitudini quotidiane, essere più pazienti ed adottare un atteggiamento propositivo e mai abbattersi. L’attività sessuale dopo l’infartoMolti si preoccupano che il sesso, dopo un infarto, diventi troppo faticoso per il loro cuore. Tuttavia molte persone possono tranquillamente ritornare alla attività sessuale dopo essersi ripresi. Ogni paziente ha esigenze temporali diverse, a seconda della forma fisica, psicologica ed alla precedente attività sessuale. Lo sforzo cardiaco richiesto da un rapporto sessuale è approssimativamente pari a quello richiesto per fare una passeggiata, lavare il pavimento, o salire una o due rampe di scale. In un certo senso l’attività sessuale è paragonabile a qualsiasi altro sforzo fisico: il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e il livello della pressione del sangue aumentano. Chiedete al vostro medico quando è sicuro riprendere l’attività sessuale. Con il tempo è probabile che siate in grado di riprendere il normale ritmo sessuale. Alcuni farmaci cardiaci, quali i beta-bloccanti, possono influenzare la virilità tuttavia, la disfunzione sessuale a seguito di un attacco di cuore, è più spesso causata dalla depressione o dall’ansia piuttosto che dai farmaci. Se avete problemi di impotenza rivolgetevi al medico che è in grado di aiutarvi ad individuare il problema e ad indicarvi un trattamento adeguato. Fonti e bibliografia
Come capire se si ha avuto un infarto silente?Come riconoscere un Infarto Silente?. Bruciore di stomaco;. Malessere generale (che ricorda quello avvertito nel corso di un banale stato influenzale);. Fastidio al petto paragonabile a quello evocato da una contrattura/distrazione del muscolo pettorale o dei muscoli dell'alta schiena;. Come diagnosticare un infarto pregresso?Nei casi di infarto pregresso, verranno eseguiti gli esami funzionali (in primo luogo, un test da sforzo, associato o meno all'ecocardiografia), preliminari alla coronarografia, allo scopo di valutare la terapia, farmacologica o riperfusiva, di volta in volta più indicata.
Come riconoscere un piccolo infarto?I sintomi caratteristici dell'infarto sono:. fastidio al torace (in forma di senso di pressione o dolore),. fiato corto,. disagio nella parte superiore del corpo (può colpire braccia, spalle, collo, schiena),. nausea, vomito, vertigini, stordimento, aumento della sudorazione.. Cosa succede un mese prima di un infarto?È importante quindi fare attenzione ad alcuni segnali che talvolta possono essere sintomi premonitori dell'infarto: per esempio possono manifestarsi nei giorni precedenti forte stanchezza e debolezza senza apparenti giustificazioni, formicolii al braccio sinistro, vertigini e dispnea.
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