Con la patente d cosa posso guidare

La patente D abilita alla guida di vetture adibite al trasporto di persone con un numero di posti superiore a 9 (compreso il conducente), ma solo per uso proprio e non professionale. È di fondamentale importanza tenere bene a mente questo ultimo aspetto, dal momento che questa particolare licenza non consente di guidare autobus NCC o linee di servizio pubblico. Chi intende svolgere professionalmente l’attività di conducente su questi mezzi deve prendere un ulteriore attestato. Semplificando, i casi presi in considerazione per la patente D riguardano invece, a titolo di esempio, l’eventualità di un circolo privato che, in occasione di gite o escursioni, intende affidare la guida del veicolo a uno dei suoi membri non assunto in qualità di autista.

Patente D: quale scegliere

Chi è in possesso della patente D è abilitato a guidare, ad uso privato, tutti gli autoveicoli destinati al trasporto di più di 8 persone oltre al conducente, anche trainanti un rimorchio di massa massima autorizzata non superiore ai 750 chilogrammi. Chi vuole svolgere professionalmente l’attività di conducente di autobus NCC o di linee di servizio pubblico ha bisogno, invece, di conseguire la patente CQC Persone. In assenza della Carta di Qualificazione del Conducente Persone, da abbinare alla patente D, non è infatti consentito dalla legge esercitare questa professione e risulta anche impossibile candidarsi a concorsi pubblici e altre offerte di lavoro in questo settore.

Dal gennaio 2013 è stata introdotta la patente D1, che consente di guidare autoveicoli destinati al trasporto (sempre a uso proprio) di non più di 16 persone oltre al conducente, con lunghezza non superiore a 8 metri, anche trainanti un rimorchio di massa massima autorizzata non superiore ai 750 chilogrammi.

Con la patente DE, invece, è possibile mettersi alla guida di autosnodati per il trasporto di persone e autobus con più di 16 + 1 posti a sedere, lunghezza superiore agli 8 metri e rimorchio da oltre 750 kg.

La patente D1E permette, infine, di guidare gli stessi veicoli della DE, con le stesse caratteristiche, a eccezione della lunghezza che in questo caso deve essere inferiore agli 8 metri.

Come prendere la patente D?

L’età minima per conseguire la patente D (e DE) è fissata a 24 anni. Il limite, però, scende a 21 se, al momento del conseguimento, il candidato dimostra di essere iscritto a un corso di qualificazione professionale di tipo CQC trasporto persone e riesce a concluderlo con il rilascio della CQC prima di sostenere la prova pratica.

L’età minima per la patente D1 (e D1E) è, invece, di 21 anni.

Dalla data di presentazione della domanda per ottenere la patente D, i candidati hanno sei mesi di tempo (e 2 prove a disposizione) per il superamento dell’esame teorico, costituito da 40 domande a risposta vero-falso alle quali bisogna rispondere entro 40 minuti e con 4 errori al massimo. Dopodiché, per il superamento della prova pratica, si hanno 5 mesi (e 2 prove a disposizione) dal mese successivo alla data di superamento della teoria.

Il cosiddetto “foglio rosa” viene rilasciato solo al superamento dell’esame di teoria.

Le patenti D1, D1E, D, DE necessitano di rinnovo in base a queste tempistiche:

  • ogni 5 anni fino al compimento dei 70 anni
  • ogni 3 anni fino agli 80 anni;
  • ogni 2 anni dopo gli 80 anni.

Dopo il compimento dei 60 anni, con le patenti D1 o D si possono guidare solo i veicoli previsti con la patente B, mentre le D1E e DE consentono la guida esclusivamente dei veicoli per cui è richiesta la BE.

Dopo i 60 anni e fino ai 68 per guidare con la patente D1, D1E, D e DE autobus, autocarri, autotreni, autosnodati e autoarticolati per il trasporto di persone serve uno specifico attestato da conseguire ogni anno.

Dopo i 68 anni, poi, non è più possibile guidare questi veicoli.

Inoltre, dopo i 65 anni, chi possiede una patente D o DE, conseguita entro il 30 settembre 2004, deve rispettare le regole di rinnovo delle patenti C e CE per poter continuare a guidare quei mezzi.

Il costo della patente D presso la Motorizzazione prevede due versamenti di 16 e 26,40€, un certificato medico con marca da bollo da 16€ e il pagamento di 16€ al momento della prenotazione della prova pratica.

Complessivamente, senza le guide, i costi per conseguire la patente da privatista sono stimati attorno ai 150€, ma la cifra è destinata a lievitare con le esercitazioni.

Una patente per pochi eletti: con il possesso della patente D e D1 si possono condurre veicoli che superano il limite di capienza delle nove persone (conducente compreso) imposti dalla patente B e quindi anche di pullman ed autobus, perfino con rimorchi leggeri fino a 750 kg di peso.

Una "licenza" che interessa pochi e a pochi viene conferita: per ottenerla è necessario superare rigidi esami e stare all’occhio su particolari regole che approfondiremo insieme in questo articolo.

Patente D: due usi, e la CQC Persone

Innanzitutto dobbiamo dire che vi sono due usi per la patente D: quello proprio e quello professionale. Proprio quest’ultima estende la possibilità di guida anche ai veri e propri autobus, ma richiede anche la presenza, per poter espletare in regola le funzioni addette, della cosiddetta CQC Persone: trattasi di un acronimo che sta per Carta di Qualificazione del Conducente.

Essa è estremamente importante: divenuta obbligatoria dal 2008, abilita, come si è detto, alla guida di autobus e pullman per uso professionale. Se volete diventare autisti di questi mezzi è necessario averne familiarità.

La CQC Persone ha lo stesso valore delle patenti KB e KA, fermi restando i limiti anagrafici e le categorie di motocicli alla cui guida abilita la patente posseduta (secondo l’art. 1 comma 4 del Decreto Ministero Trasporti 17/4/2013): chi vuole guidare taxi e autoveicoli fino ai 9 posti in servizio NCC non deve, dunque, sostenere un esame a parte.

Corsi e documentazione

Bisogna dire anche che il corso per conseguire la CQC Persone è a frequenza obbligatoria: non si può quindi prendere da privatisti, passo logico se consideriamo che essa autorizza alla guida per categorie di veicoli dove vi è un elevato numero di passeggeri, delle cui vite si diventa responsabili.

Non basta solo ottenerla, previa presentazione anche della apposita documentazione (che consiste nel pagamento di una serie di bollettini, nell’effettuazione di una visita medica e nel presentare una fototessera, la carta d’identità, la tessera sanitaria e ed eventualmente il permesso di soggiorno): l’esame va infatti sostenuto una volta sola ma ogni cinque anni vi è l’obbligo di seguire un corso di aggiornamento dedicato.

Con la patente d cosa posso guidare

Autobus parcheggiati uno accanto all'altro

La CQC si può ottenere con due corsi, di durata ordinaria o accelerata: in quest’ultimo caso però essa sarà soggetta a dei limiti per un dato periodo di tempo.

Limiti di età e durata nel tempo: facciamo chiarezza

Aver compiuto 24 anni di età ed aver conseguito la Patente B è il primo requisito. Come per tutte le patenti di categoria superiore è infatti necessario avere già la patente di guida inferiore. In via eccezionale, coloro che sono titolari di qualificazione CQC (o che prendano entrambe le certificazioni contemporaneamente) valida per il trasporto di persone possono conseguire la categoria D già dal compimento di 21 anni.

La validità della patente D è di cinque anni, ma con la particolarità che al raggiungimento del sessantesimo anno di età occorre rinnovarla di anno in anno, sottoponendosi ogni volta anche ad una visita presso la commissione medica. Occorre infatti non avere menomazioni di sorta, avere buona vista e buon udito.

L’intento del legislatore è chiaro: preservare il più possibile le vite dei passeggeri, affidandole ad autisti che siano al top della forma fisica e mentale. Assumono un ruolo rilevante, come non accade per la patente A o B, anche le risposte neurologiche a stimoli luminosi ed acustici.

A partire dalla data di gennaio 2013 poi, esiste anche la patente D1, che è una patente "più piccola" rispetto alla D, ovvero permette di guidare autobus limitati di dimensione, i cosiddetti "minibus" che sono veicoli con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16. Anche qui vi sono esami specifici e bisogna avere almeno 21 anni di età per poter conseguire questa forma ridotta di patente D.

Con la patente d cosa posso guidare

Conducente di autobus

In ogni caso, si può essere in possesso di patente D fino ai 68 anni di età: raggiunta tale data, il rinnovo non è più possibile e la licenza viene declassata a normale patente C, anche se si fosse in presenza di tutti i requisiti fisici di idoneità.

Come ultima nota, riportiamo che è esonerato dal rinnovo periodico delle due licenze solo chi guida veicoli con velocità massima di 45 km/h, o mezzi appartenenti a certe Forze dell’ordine e militari. Esonerato è anche chi guida solo per dei test momentanei del veicolo, o per guida di mezzi di salvataggio.

Come conseguire la patente D per gli autobus

Come abbiamo detto, è innanzitutto necessario essere in possesso dei requisiti di idoneità fisica, rispettare i limiti di età citati e presentare la necessaria documentazione.

È necessario frequentare un corso, a cui si accede dopo aver presentato gli incartamenti necessari. Le ore di corso previste sono 300, e sono necessarie almeno 4 ore di guida pratica dopo aver conseguito il foglio rosa. Non si tratta di un corso banale: occorre essere sempre informati, ad esempio sulle ore di guida consecutive massime consentite.

Anche il costo è elevato: supera abbondantemente e facilmente gli 800€ anche se varia da autoscuola a autoscuola. Il costo è comunque di media superiore a quello per conseguire la patente B. Il costo dei rinnovi poi è in media di 250€.

Abbiamo visto insieme quanto sia delicato il processo di ottenimento della patente D, e quindi ora, se vi interessa diventare autisti di pullman, non vi resta che recarvi in autoscuola, prestare massima attenzione alle direttive e… in bocca al lupo!

Chi ha la patente D ha anche la C?

La patente D non comprende la C, infatti si tratta di due abilitazioni di guida distinte. La prima è relativa ai veicoli adibiti al trasporto di persone, la seconda ai mezzi per il trasporto di merci.

Cosa posso guidare con la sola patente D senza CQC?

La patente D consente di guidare tutti gli autoveicoli destinati al trasporto di più di 8 persone oltre al conducente e trainanti un rimorchio di massa massima autorizzata non superiore a 750 kg.

Chi ha la patente D ha anche la B?

La D1, come del resto la D, è valida anche per tutti i mezzi della categoria B.

Che patente serve per guidare un pulmino 12 posti?

Con la Patente D1 potrai guidare: autoveicoli destinati al trasporto di persone (minibus) fino a 16 posti (escluso il conducente) e aventi lunghezza massima fino a 8 metri, anche se trainanti un rimorchio leggero (fino a 750 kg) a uso privato.