Dove trovare la rendita catastale di un immobile

Cosa è il valore catastale?

Il valore catastale, o valore fiscale, è la base imponibile per il calcolo della tassa dell'imposta di registro e dell'iva, utilizzata nel caso di acquisto di immobili. Le imposte risultano calcolate su tale valore fiscale ma negli atti di compravendita, a seguito delle nuove disposizioni di legge, è necessario indicare il prezzo realmente pagato. Questo strumento gratuito consente di calcolare on-line in pochi secondi il valore catastale di un immobile.

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Opinione del cliente

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Come si calcola il valore catastale?

Tale valore viene ricavato moltiplicando la rendita catastale per un dato coefficiente di rivalutazione. Per le unità facenti parte del gruppo A,C,D,E la rendita catastale è rivalutata del 5% mentre per gli immobili del gruppo B, ai sensi del decreto Legge del 03.10.2006, la rendita catastale è rivalutata del 40%. Per i terreni non edificabili il valore catastale si calcola moltiplicando per 75 il reddito dominicale rivalutato del 25%. I valori così ottenuti vanno moltiplicati per dei coefficienti, che variano a seconda se si tratta di prima casa ed in funzione alla categoria di appartenenza, così suddivisi:

  • 110 prima casa
  • 120 fabbricati appartenenti al gruppo A, C,
  • 140 per i fabbricati delle categorie B
  • 60 per i fabbricati delle categorie A/10 e D
  • 40,80 per i fabbricati delle categorie C/1 ed E
  • 130 per i terreni non edificabili
  • 110 per terreni gestiti da imprenditori agricoli e coltivatori diretti

Nel caso di immobili non censiti al Catasto si utilizza la rendita presunta per calcolare il valore catastale ai fini fiscali.

Il valore catastale corrisponde al valore dell'immobile?

Il valore catastale non risulta essere il valore commerciale dell'unità immobiliare ma è di fatto un valore fiscale. Per ottenere l'esatto valore dell'unità è indispensabile effettuare una stima immobiliare o una quotazione immobiliare, servizio che Catastoinrete fornisce on-line in pochi secondi accedi al servizio quotazioni immobiliari

Non dispongo della rendita catastale necessaria per calcolare il valore catastale

La rendita catastale o il reddito dominicale è reperibile nelle seguenti visure catastali che Catastoinrete.it consente di ottenere on-line in pochi secondi:

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È la visura del Catasto che fornisce i dati degli immobili censiti presso tale ufficio. Riporta la rendita per il calcolo del valore catastale.

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19 LugGuide

Sommario

  • Cos’è la rendita catastale
  • Calcolo della rendita catastale
  • Rendite catastali: come richiederle
  • Rendita catastale e imposta di registro
  • Rivalutazione della rendita catastale
  • Rendita catastale rivalutata per categorie
  • Calcolo valore Imu da rendita catastale
  • Rendita catastale: dove la trovo sul 730?

Se godi della proprietà di un bene immobile, avrai sicuramente già sentito parlare di rendita catastale. Si tratta infatti di valore molto importante, su cui si basa il calcolo delle imposte relative al possesso di una casa, come IMU e IRPEF.

In caso di compravendita, effettuare il calcolo della rendita catastale permette all’acquirente di una casa di conoscere in anticipo le spese collegate ad un determinato immobile. Questo dato è infatti fondamentale anche per calcolare l’imposta di registro, che è la tassa più importante che viene pagata in caso di compravendita immobiliare al momento del rogito notarile.

Ma cos’è, nello specifico, la rendita catastale e come avviene il calcolo? Scopriamolo insieme in questo nuovo appuntamento con le guide immobiliari di Mediem Agency.

Cos’è la rendita catastale

La rendita catastale è il valore attribuito, con finalità fiscali, a tutti gli immobili in grado di produrre o generare reddito.

Stando all'articolo 23 del Regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, la rendita catastale «costituisce la base per la determinazione del reddito imponibile soggetto alle imposte ed alle sovrimposte».

Nel dettaglio, la rendita catastale viene utilizzata per determinare:

1. il valore di un immobile ai fini dell'imposizione diretta e dell'imposta municipale propria (IMU).

2. il valore catastale ai fini dell'imposta sulle successioni e donazioni, delle imposte ipotecaria e catastale.

3. Il valore erariale di un bene e la sua redditività in termini erariali per determinare i valori di applicazione di una tassa o di un'imposta.

Calcolo della rendita catastale

Il calcolo della rendita catastale permette di ottenere il valore di reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ad un immobile.

Tale calcolo viene effettuato moltiplicando due valori:

- La consistenza dell’immobile, ovvero, le sue dimensioni, espresse in metri quadri o vani catastali a seconda della categoria catastale a cui appartiene il bene.

- La tariffa d’estimo, ovvero il valore numerico riportato dalle tabelle di estimo, elaborato dall’Agenzia delle Entrate in base alla zona in cui è ubicato l’immobile e alla sua destinazione d’uso.

Si tratta di un calcolo di sé non molto complesso, ma è sempre consigliato farsi guidare da un professionista del settore, che controlli e verifichi tutta la documentazione catastale, per evitare di commettere errori.

Rendite catastali: come richiederle

La rendita catastale si può ottenere richiedendo la visura dell’immobile all’ufficio di competenza dell’Agenzia delle Entrate.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it) è disponibile inoltre il servizio online Consultazione della rendita catastale.

Con questo servizio è possibile conoscere:

- i dati sulla rendita e le informazioni su qualsiasi immobile presente sul territorio nazionale censito al Catasto dei fabbricati.

- i dati sui redditi dominicale e agrario e le informazioni su qualsiasi immobile censito al Catasto dei terreni.

È sufficiente indicare:

• gli identificativi catastali (Comune, sezione, foglio, particella)

• la provincia di ubicazione dell’immobile.

Sono esclusi gli immobili presenti nelle province autonome di Trento e Bolzano.

Rendita catastale e imposta di registro

La rendita catastale di un immobile serve anche per calcolare l’imposta di registro da applicare in caso di rogito notarile.

Nel dettaglio, se compri casa da privato, pagherai l’imposta di registro nella misura del 2% della rendita catastale se si tratta di prima casa, del 9% negli altri casi. Parimenti, se acquisti da un’impresa che abbia finito i lavori di costruzione/ristrutturazione da più di 5 anni, pagherai l’imposta di registro nella misura del 2% della rendita catastale se si tratta di prima casa, del 9% negli altri casi.

Se invece compri casa da un’impresa che abbia finito i lavori di costruzione/ristrutturazione da meno di 5 anni, non pagherai l’imposta di registro, ma l’IVA (nella misura del 4% del prezzo pagato se prima casa, del 10% se seconda casa, del 22% se abitazione di lusso).

Rivalutazione della rendita catastale

Può capitare che il valore della rendita catastale indicato nella visura possa non essere aggiornato o non sufficientemente preciso nella determinazione della base imponibile per la tassazione degli immobili. Per questo motivo, è stato introdotto il concetto di rivalutazione della rendita catastale: si tratta di un valore ottenibile moltiplicando la rendita catastale per un dato coefficiente di rivalutazione, che per gli immobili appartenenti alle categorie A, C, D, E risulta essere pari al 5%, mentre per gli immobili di categoria B è pari al 40%. Il valore, così com’è stato ottenuto, va poi moltiplicato per un ulteriore coefficiente variabile sempre in base alla categoria di appartenenza dell’immobile. Nella pratica si tratta di:

- 110 per la prima casa;

- 120 per i fabbricati appartenenti al gruppo A o C;

- 168 per i fabbricati in categoria B;

- 60 per i beni immobili nel gruppo A/10 e D;

- 40,80 per i fabbricati delle categorie C/1 ed E;

- 112,50 per i terreni non edificabili.

Con la seguente formula:
[rendita catastale + (5% della rendita catastale)] x coefficiente di riferimento
è dunque possibile effettuare il calcolo del valore dell’immobile (valore catastale) partendo dalla rendita catastale.

Rendita catastale rivalutata per categorie

A proposito rivalutazione, oggi si parla anche di rendita catastale rivalutata per il calcolo del versamento relativo a diverse tasse, tra cui l’IMU.
Nel dettaglio, per tutti gli immobili compresi nel gruppo A, ovvero il più numeroso (categoria catastale A1, categoria catastale A2 e così via fino a categoria catastale A10), la rendita catastale è rivalutata del 5%.

Allo stesso modo, la rivalutazione è del 5% per gli immobili del gruppo C (incluse la categoria C2 e la categoria C6), per quelli del gruppo D e per quelli del gruppo E.

Per gli immobili appartenenti alla categoria catastale B (uffici pubblici, caserme, ospedali, case di cura, prigioni, musei, biblioteche, accademie) la rivalutazione è del 40%.

Calcolo valore Imu da rendita catastale

Abbiamo già evidenziato come la rendita catastale sia molto importante per il calcolo tasse. Ma come si calcola il valore dell’Imu (Imposta Municipale Unica) a partire dalla rendita catastale?
I passaggi per il calcolo sono tre:

1. Rivalutare la rendita del 5%.

2. Moltiplicare la rendita catastale rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti.

3. Moltiplicare il risultato ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.

Avrai così il calcolo finale del valore dell’Imu dalla rendita catastale del tuo immobile.

Rendita catastale: dove la trovo sul 730?

La rendita catastale si trova nel Quadro B del modello 730. In questa parte della dichiarazione dei redditi vengono infatti segnalati gli immobili posseduti, inclusi quelli in cui è in atto una locazione o un comodato d’uso.

Dove trovare la rendita catastale di un immobile

Devono utilizzare questo quadro:

- i possessori di immobili che, secondo le leggi in vigore, non possono essere considerati rurali.

- i proprietari di fabbricati situati in Italia che sono o devono essere iscritti nel catasto dei fabbricati come dotati di rendita;

- i titolari dell'usufrutto o altro diritto reale su fabbricati situati in Italia che sono o devono essere iscritti nel catasto fabbricati con attribuzione di rendita.

In caso di usufrutto, il titolare della sola "nuda proprietà" non deve dichiarare il fabbricato.

Per gli immobili non ancora registrati si deve prendere a riferimento la rendita catastale provvisoria.
Attenzione: nel quadro B del 730 va inserita la rendita catastale non rivalutata del 5% poichè la rivalutazione sarà poi riportata nel prospetto di liquidazione in base all’utilizzo dell’immobile.

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Come si fa a sapere la rendita catastale di una casa?

Conoscere la rendita catastale di una casa é molto semplice: basta prendere l'atto notarile di compravendita della casa e controllare nelle varie pagine: la rendita catastale è scritta obbligatoriamente su quel documento, Controlla quindi ogni singola pagina e troverai il valore (di solito si trova alla terza pagina).

Dove si trova la rendita catastale sul 730?

Rendita catastale: dove la trovo sul 730? La rendita catastale si trova nel Quadro B del modello 730. In questa parte della dichiarazione dei redditi vengono infatti segnalati gli immobili posseduti, inclusi quelli in cui è in atto una locazione o un comodato d'uso.

Come si calcola il valore catastale Agenzia delle Entrate?

COME SI CALCOLA IL VALORE CATASTALE Il valore catastale dei fabbricati a uso abitativo (diversi dalla “prima casa”) si determina moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per il coefficiente 120.