Quando si parla della prospettiva si intende in sostanza il “punto di vista” dalla quale fai la foto. Per farti un esempio, se scatti stando in piedi nella posizione normale avvicinando la fotocamera ai tuoi occhi (o posizionandola davanti a te all’altezza degli occhi se usi il display esterno) si dice che stai scattando dalla prospettiva dell’occhio umano. Show Le foto che otterrai quindi, a prescindere da tutti i limiti dati dal formato del sensore, area del fotogramma, lati e vertici degli angoli, rispecchierà grossomodo il punto di vista che avrebbero avuto la maggioranza delle persone che osservano la tua immagine. E questo, come ormai lo avrai già capito dalle prime puntate di questa rubrica, non è proprio una grande scelta perché alla fine non crei nulla di veramente interessante (ovviamente con le dovute eccezioni). Di fatto, da una prospettiva “normale” come quella dell’occhi umano, otterrai grossomodo delle foto tutte “uguali”:
COME ESSERE ORIGINALILa soluzione che ti darò ormai l’hai già capita ed è ovvia vista la premessa poco sopra: devi assolutamente sforzarti di cambiare il punto di vista (più correttamente “prospettiva”) in base al soggetto/elemento che vuoi fotografare. Questo può essere più semplice da dire che da fare perché non sempre i soggetti fotografati “migliorano” semplicemente abbassandoti o alzandoti rispetto all’asse normale (vista dell’occhio umano). Inoltre non esiste un punto di vista “migliore”, ma molto dipende da cosa vuoi trasmettere. FACCIAMO DEGLI ESEMPI
Compresi questi tre semplici esempi ora puoi tirarti su le maniche e cominciare a guardare le foto che trovi su riviste, giornali ecc… noterai, anche nelle pubblicità, che si sfruttano queste tre regole basilari per trasmettere segnali e sensazioni diverse.
ATTENZIONE ALLE DISTORSIONISe è vero che puoi giocare con queste prospettive per comunicare un significato particolare, devi anche tenere in considerazione che ci sono degli effetti collaterali dati dall’obiettivo.
Un teleobiettivo sarà meno affetto da questo effetto collaterale, mentre gli obiettivi grandangolari ne saranno colpiti in modo molto evidente. Non è un caso che chi ama fare ritratti preferisca obiettivi con una focale da 85mm o 135mm, ma non disperare se non disponi di queste ottiche: ci sono fotografi famosi che amavano fare ritratti con un 35mm o focali anche inferiori. Il mio consiglio è quello di sperimentare, senza fasciarti la testa prima dell’ora, e valutare di volta in volta come reagisce il tuo obiettivo, consapevole a cosa potresti andare in contro. IL VIDEOBlogger, PodCaster e Fotografo. Quello che voglio è condividere la mia grande passione per la fotografia con te tramite articoli e video. Cosa si intende per prospettiva obliqua?- Prospettiva Obliqua o aerea
Si tratta di prospettiva obliqua quando Q è inclinato rispetto all'oggetto, per cui anche le facce verticali dell'oggetto avranno un punto di fuga. Come abbiamo visto, nei primi due tipi di prospettiva troviamo rispettivamente un punto di fuga e due punti di fuga.
Quali sono i tre tipi di prospettiva?I principali tipi di prospettiva sono tre: prospettiva centrale o frontale, prospettiva accidentale o d'angolo, prospettiva obliqua o a quadro inclinato.
Quali sono gli elementi essenziali della prospettiva?Elementi di riferimento della prospettiva
Un piano generalmente verticale π detto quadro. Un piano ausiliario π1, orizzontale, detto geometrale. La retta di intersezione tra π e π1, detta fondamentale f o linea di terra lt. Un punto di vista (o centro di proiezione) V, disposto a distanza finita dal quadro.
Come si chiama la prospettiva dall'alto?La prospettiva aerea o prospettiva atmosferica, come ogni forma di prospettiva, è un tentativo di rappresentare sulla superficie piana di un'opera pittorica la terza dimensione, data da una illusoria profondità di campo.
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