Show Dei finferli, e di come cucinarli, ve ne avevo parlato tempo fa. Ora è il momento dei più nobili funghi porcini. Che sono anche più delicati da maneggiare. E che, quando smetteranno di arrivare freschi sui banchi del mercato, saranno egregiamente sostituiti dalla versione essiccata, altrettanto se non più profumata perché, come spesso accade ai prodotti disidratati, togliendo l’acqua gli aromi si concentrano. Un piccolo consiglio per gli acquisti, a questo proposito, è proprio usare il naso. [related_posts] Avvicinatelo ai funghi freschi (ma anche a quelli secchi, se li trovate sfusi): se non sentite subito e ben distinto il tipico sentore di bosco, lasciateli senza troppe remore al fruttivendolo, perché un porcino poco profumato sarà anche poco saporito. Poi, una volta a casa, trattateli con rispetto, per non vanificare il lavoro di Madre Natura sciupando questi prodotti così pregiati. Ecco, passo per passo, cosa fare e non fare con i porcini freschi e secchi. 1. Eliminare la terra dai gambi. Chiariamo un punto: qualche traccia di terra non ha mai ucciso nessuno ma, come la sabbia nelle vongole, sotto i denti è davvero poco piacevole. Quindi agite con delicatezza ma senza pietà. 2. Passare uno
straccetto umido. Non siate troppo energici: se vi accorgete che state asportando la sottile pellicina che avvolge la sommità del fungo, alleggerite la mano. 3. Usare un pennellino. Se invece avete funghi di grandi dimensioni, questa parte spugnosa è la prima a guastarsi perciò, se la vedete molto scura e molliccia, asportatela con il coltellino. 4.
Affettare. Una dadolata più o meno fine (anche di soli gambi, se riservate ai cappelli preparazioni come frittura o piastra) andrà bene per ripieni, ragù e intingoli. Ricordate sempre che i porcini freschi vogliono cotture rapide, di pochi minuti: se dovete aggiungerli a ricette elaborate, è meglio cuocerli a parte e unirli alle preparazioni solo alla fine. 5. Ammollare i funghi porcini secchi. Attenzione al momento di scolarli: non versateli in un colino ma sollevateli con le mani, in modo da lasciare sul fondo dell’ammollo il terriccio che avranno perso. 6. Acqua sì, acqua no. Altrimenti, potete usarla, filtrata attraverso un colino e dopo averla lasciata decantare una decina di minuti, evitando di versare le impurità che si sono raccolte sul fondo del recipiente. 7. Interi o sminuzzati. Se sono belli e larghi potete lasciarli interi. Altrimenti, sminuzzateli con un coltello affilato: durante l’operazione, potete anche rendervi conto se è rimasto qualche pezzetto legnoso e, in caso, metterlo nuovamente in ammollo. Ora che vi ho spiegato come faccio io, mi raccontate voi cosa fate con i porcini freschi e con quelli secchi, e in quali ricette li usate? [Fotocrediti: Cibotondo] Quando i funghi porcini diventano verdi?La freschezza dei porcini si riconosce dal colore della spugna: quelli più giovani e freschi la presentano bianca mentre negli esemplari più vecchi la spugna diventa prima di colore giallo e poi di colore verde.
Come si puliscono i funghi porcini?Non provate a lavarli sotto acqua corrente o, peggio ancora, lasciandoli in ammollo! Il modo migliore per pulire i fughi porcini è quello di utilizzare un panno di cotone inumidito e passarlo con molta cura su tutta la superficie del fungo.
Quali sono le spie dei funghi porcini?Amanita muscaria, Chalciporus piperatus, Clitopilus prunulus... Tre presenze costanti che fruttificano spesso nelle vicinanze di Boletus edulis e Boletus pinophilus.
Cosa sono i tubuli di un fungo?Questa voce sull'argomento micologia è solo un abbozzo.
I tubuli si trovano ammassati tra di loro parallelamente in senso verticale, a formare l'imenoforo nella parte inferiore del cappello dei suddetti funghi; le loro pareti interne sono rivestite dall'imenio e il loro orifizio libero è detto poro.
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