Sospensione abbonamento palestra per motivi di salute

Ti è capitato di firmare un contratto che ti impegna per lungo tempo, per poi renderti conto che, per le ragioni più svariate, non desideri più quel servizio?

Uno dei casi più comuni è quello delle palestre, che, per attirare nuova clientela, propongono offerte magari anche vantaggiose, ma che "incastrano" i malcapitati con abbonamenti di durata infinita (anche di più di un anno) da cui sembra molto difficile liberarsi. In effetti, leggendo il contratto, pare non vi sia scampo: il cliente ormai è iscritto per anni e deve continuare a versare l’importo mensile, trimestrale o semestrale, nonostante non voglia più usufruire di quel servizio. Inutile rivolgersi ai gestori della palestra, che non vorranno sentire ragioni.
Quello che forse non sai è però che, in casi come questi, la soluzione si può trovare proprio nel contratto che sembra fregarti.

Infatti, contratti di questo tipo prevedono spesso la possibilità per il titolare della palestra di recedere o escludere gli iscritti unilateralmente e senza motivo in qualsiasi momento, mentre non prevedono per i clienti analoga facoltà di liberarsi del contratto, anzi, escludono espressamente la possibilità di rimborso per l’abbonato in caso di interruzione della frequenza.

Clausole (ovvero articoli del contratto) così formulate sono molto “sospette”, dal momento che rendono il contratto squilibrato quanto a diritti e obblighi delle parti.

Situazioni di questo tipo sono state specificamente prese in considerazione dall’art. 33 del Codice del Consumo, che considera “vessatorie” le clausole che prevedono un impegno definitivo del consumatore (cioè, l’abbonato), mentre l’esecuzione della prestazione del professionista (ossia, il titolare della palestra) è subordinata unicamente alla sua volontà.

Ugualmente vessatoria è la clausola che riconosce solo al professionista e non anche al consumatore la facoltà di recedere dal contratto.

Queste e le altre clausole indicate dal Codice del Consumo hanno una particolare regola: anche se sono state accettate, ed anche se sono state firmate due volte per "specifica" approvazione ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del codice civile, sono comunque nulle, ossia non possono produrre effetti negativi nei confronti del consumatore.

Le aziende non possono insomma, anche se abbiamo firmato, imporci un contratto squilibrato ed ingiusto.

Dunque cosa fare?

Controlla attentamente il tuo contratto. Se non hai possibilità di recedere o disdire, non disperare: gli articoli (clausole) che ti incastrano potrebbero infatti essere vessatori (= nulli) e quindi potresti non rispettarli e liberarti da ogni obbligo di proseguire a frequentare e pagare la palestra.

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Con la fine dell’estate, del caldo e delle vacanze, moltissime persone tornano a focalizzarsi sui propri obiettivi scolastici, accademici, lavorativi e non. In una parola: ricomincia la classica routine, quella che ti vede impegnato per la maggior parte dell’anno. Addio notti brave, stravizi e relax, è tempo di riadattarsi ad un’alimentazione sana e ad una corretta attività fisica. Non a caso, settembre e ottobre sono i mesi in cui le persone tendono a tornare in palestra o in piscina,  spesso sottoscrivendo un abbonamento annuale, semestrale o trimestrale. C’è chi si avvicina per la prima volta al fitness, c’è chi torna nella stessa struttura e c’è chi cambia, lasciando la vecchia palestra per una struttura più efficiente o più conveniente. I casi sono tanti, ma una volta varcata la porta d’ingresso, chiunque (indipendentemente dall’abbonamento) possiede gli stessi diritti e gli altrettanti doveri. Ti interessa sapere quali sono? Non ti resta che continuare a leggere i prossimi paragrafi.

Indice

  • Palestra in casa VS esercizi in palestra: pro e contro
  • Palestra: occorre il certificato medico oppure no?
  • Palestra: muoviti nel modo giusto
  • Palestra e disservizi: dove e come farsi valere
  • Quando e come chiedere la disdetta immediata dell’abbonamento in palestra

Palestra in casa VS esercizi in palestra: pro e contro

Sebbene i mesi autunnali siano quelli in cui le palestre registrano il boom delle iscrizioni, ci sono tante persone che, al contrario, sono insofferenti all’ambiente quindi preferiscono fare attività fisica a casa o in strada. Un giro in bici, una corsa o una camminata veloce, anche più volte alla settimana, può essere un’ottima alternativa alla palestra, mentre gli esercizi fatti a casa, con un tappetino e due bottiglie d’acqua come pesi, vanno eseguiti solo se si è abbastanza pratici; sconsigliati, invece, se si è alle prime armi.

Recandosi in palestra, o meglio in una buona palestra, si paga per fare attività sportiva e per essere seguiti da personale formato e specializzato, che conosce il corpo umano e le corrette modalità di esecuzione degli esercizi. A casa, di contro, si è soli, perciò è necessario fare affidamento solo sulla propria esperienza.

Vivendo in un periodo estremamente difficile, economicamente parlando, non possiamo soprassedere sul discorso economico: qual è il prezzo di un abbonamento in palestra? Le statistiche di Federconsumatori, basate su un ampio numero di palestre, ubicate da nord a sud dello Stivale, parlano di un costo medio pari a 437,5 euro per l’abbonamento annuale e 157 euro per l’abbonamento trimestrale. I carnet da 10 ingressi, invece, arrivano a costare anche 100 euro. Al costo dell’abbonamento, poi, è necessario sommare il prezzo di iscrizione e il costo del certificato medico. Considerando disoccupazione, precariato e crisi economica, non si può di certo dire che quella della palestra sia una spesa sostenibile, né tantomeno biasimare chi sceglie di correre all’aperto, anche nei mesi invernali.

Il prezzo per allenarsi in palestra è alto, tuttavia in alcuni casi è altresì possibile ottenere degli sconti. Ad esempio gli studenti e gli over 65 spesso e volentieri hanno delle agevolazioni, come chi sceglie di allenarsi entro una fascia oraria ristretta, ad esempio tra le 08:00 e le 12:00 di mattina. Un altro modo per ridurre il prezzo della palestra è quello di richiedere l’iscrizione solo per una particolare disciplina, come ad esempio il nuoto, pilates, boxe, spinning e così via. Infine, ci sono palestre e grandi centri sportivi che sono convenzionate con altre attività commerciali presenti in zona: dal supermercato, alla farmacia, fino ai centri benessere o ai solarium. In tal modo potrai usufruire degli sconti e ottenere delle agevolazioni sull’acquisto di beni e servizi. Come vedi, sia se scegli di allenarti per conto tuo, sia se scegli di frequentare una palestra, devi considerare vantaggi e svantaggi.

Qual è la scelta più conveniente? Diciamo che non c’è una risposta esatta, in quanto dipende dai costi della struttura, dai servizi offerti dalla stessa, dalla localizzazione della struttura (rispetto a casa o al luogo di lavoro), dalle tue finanze e dal tuo grado di preparazione. Considera questi tre aspetti e cerca di trovare un giusto compromesso.

Palestra: occorre il certificato medico oppure no?

Se hai intenzione di iscriverti in palestra, sappi che al momento dell’iscrizione dovrai pagare la relativa quota più quella relativa all’abbonamento che hai deciso di sottoscrivere. Con tutta probabilità ti verrà anche chiesto di presentare quanto prima il certificato medico che garantisce la tua buona salute. Sebbene non sia strettamente necessario in palestra, i centri sportivi preferiscono sempre farsi certificare lo stato di buona salute degli iscritti da un dottore, così da evitare eventuali incidenti e malori durante le lezioni o in sala pesi.

Il Ministero della Sanità dichiara che il certificato medico è indispensabile per le attività sportive non agonistiche, ma solo quando queste sono organizzate dalla scuola o quando sono praticate presso delle strutture affiliate a federazioni o centri di promozione sportiva (es. CONI). In tutti gli altri casi non è indispensabile, tuttavia la maggior parte delle palestre vieta l’ingresso in palestra a quei clienti che non abbiano presentato il certificato medico. Al di là di ciò che potrà richiederti la tua palestra, il nostro consiglio è di sottoporti comunque ad una visita medico-sportiva così da escludere eventuali patologie che potrebbero compromettere la tua salute.

Il certificato medico di sana e robusta costituzione, dunque, va presentato in palestra, ha la durata di 1 anno e può essere rilasciato dal medico di base, da un pediatra o dal medico specialista in Medicina dello Sport. Solitamente i dottori, prima di autorizzare il rilascio del certificato medico, prescrivono all’utente diversi esami, tra cui l'anamnesi in cui è inclusa la misurazione della pressione e un elettrocardiogramma. Per saperne di più, leggi “Il certificato di sana e robusta costituzione”.

Palestra: muoviti nel modo giusto

Per godere a pieno dei servizi offerti dalla palestra occorre prenderla sul serio e cominciare per bene il proprio personale percorso. Quali sono i tuoi obiettivi? Hai la giusta motivazione? Come tenerla viva durante i mesi invernali? Ecco 5 consigli per far fruttare al meglio la tua iscrizione in palestra.

1 - Poniti degli obiettivi reali: non ha senso pretendere di scolpire i muscoli in pochi mesi, in quanto la forma fisica, il metabolismo, l’elasticità dei tessuti è determinata da innumerevoli fattori genetici e non può modificarsi solo con l’allenamento in palestra. È molto più utile porsi dei piccoli obiettivi e cercare di raggiungerli in tempi adeguati, aiutati da uno stile di vita sano che coinvolge anche l’alimentazione e il riposo;

2 - Comunica i tuoi obiettivi al personal trainer: gli istruttori hanno un ruolo molto importante in palestra, poiché devono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Per questo motivo è essenziale essere chiari e comunicare al personal trainer dove vuoi arrivare e in che modo vuoi migliorarti. I risultati che otterrai saranno il frutto della tua determinazione e della sua professionalità;

3 - Tieni viva la tua motivazione: perché ti sei iscritto in palestra? Quanto è importante lavorare su te stesso? Quanto ti aiuta l’attività che fai a scaricare lo stress? Resta focalizzato sui tuoi obiettivi e sulle sensazioni positive che provi quando ti alleni, lascia che tutto ciò sia la molla che ti fa balzare in piedi (anche nei giorni no) e andare in palestra;

4 - Concediti qualche ricompensa: dopo aver lavorato per raggiungere i tuoi obiettivi, premia la tua costanza e concediti un piccolo vizio. Una pizza con gli amici, una giornata di shopping, un weekend di relax. A te la scelta;

5 - Tieni un diario aggiornato: segna i progressi che fai, ma anche le difficoltà che incontri su un diario, un quaderno o un piccolo taccuino. Questo ti potrà essere utile per capire quali erano le tue condizioni fisiche e mentali quando hai cominciato, e quali sono quelle attuali.

Palestra e disservizi: dove e come farsi valere

Se la tua esperienza in palestra è cominciata bene ma, per cause non imputabili alla tua persona o a problemi personali, sta proseguendo in modo molto difficoltoso, hai il diritto di esprimere il tuo disappunto al personale, di modo che possa trovare una soluzione efficace nel più breve tempo possibile. Le docce sono fredde, i bagni sporchi, gli attrezzi sono spesso fuori uso, le lezioni saltano di continuo e il personale è inadatto sia numericamente, sia professionalmente? In tutti questi casi è importante segnalare i tuoi disagi al personale della palestra, dando loro la possibilità di giustificarsi e provvedere alla tempestiva risoluzione delle problematiche esistenti.

Come conviene agire, in pratica? Se le parole non hanno sortito alcun effetto, Moduli.it ti consiglia di scaricare questo modulo per reclamare contro disservizi in palestra, compilarlo in ogni sua parte descrivendo con cura la causa del disagio riscontrato e chiedendo un intervento tempestivo. Al modulo puoi allegare anche delle foto che testimoniano lo stato di trascuratezza degli impianti o un qualsiasi altro tipo di prova che avvalori la tua tesi e le motivazioni del reclamo. In seguito potrai presentarlo alla reception o, meglio, inviarlo alla palestra tramite posta raccomandata o posta elettronica certificata.

Rivolgersi al personale tramite un reclamo è molto meglio che starsene zitto e riversare la propria insoddisfazione sui social network. Molti utenti insoddisfatti cercano di ottenere la massima risonanza possibile, pubblicando sulla pagina Facebook o Instagram della palestra una recensione negativa. Questo gesto, oltre ad essere profondamente lesivo nei confronti della struttura (il commento, infatti, resta online e sotto gli occhi di tutti per un tempo indefinito) è anche il segno inequivocabile che non sei riuscito ad affrontare il problema faccia a faccia con i responsabili.

Se dopo il reclamo la situazione non accenna a migliorare, il consiglio è quello di portare a termine l’abbonamento per poi lasciare la struttura e dirigersi altrove. Solo allora avrebbe senso scrivere una recensione negativa nei confronti della struttura. Ma attenzione perchè i disservizi legati alla cattiva manutenzione degli impianti o alla scarsa organizzazione del centro sportivo possono rappresentare - come vedremo meglio nel prossimo paragrafo - dei validi motivi per chiedere la risoluzione del contratto di abbonamento

Quando e come chiedere la disdetta immediata dell’abbonamento in palestra

Nella maggioranza dei casi, dopo aver pagato un abbonamento annuale o semestrale in palestra, non è possibile chiedere la disdetta e farsi rimborsare i mesi che non hai effettivamente frequentato. Questa è una regola generale, che vale ad esempio nel caso in cui tu abbia deciso di servirti di un'altra palestra, perchè più vicina a casa o meglio attrezzata.

Di solito non si riesce ad ottenere un rimborso in denaro neppure nel caso in cui un sopraggiunto problema di salute dovesse di fatto impedirti di usufruire dei servizi per i quali hai regolarmente pagato. Al massimo, le palestre possono calcolare il periodo di assenza da infortunio e prolungare in parte la scadenza dell’abbonamento, tenendo in considerazione i mesi o le settimane in cui non hai potuto frequentare alcun corso.

C’è solo un’eccezione, nella quale potresti chiedere la risoluzione del contratto: l’inadempienza contrattuale. Ci spieghiamo meglio: se decidi di iscriverti in quella palestra per fare un determinato corso ad esempio Boxe, Crossfit, Rebound o Yoga, ma ti risulta impossibile frequentarlo perché le lezioni sono poche, estremamente affollate o le prenotazioni sistematicamente chiuse per esaurimento dei posti, puoi recedere dal contratto e pretendere il rimborso di quanto pagato. Puoi farlo anche nel caso in cui riuscissi a prenotare le lezioni, ma non ci fossero gli strumenti adeguati per effettuare gli esercizi (palla, kettlebel, bilancieri e così via). E' chiaro che in tutti questi casi la struttura non ha rispettato gli accordi contrattuali, nei quali ti garantisce il libero accesso a tutte le attività e ai servizi compresi nel pacchetto di abbonamento che hai acquistato.

Naturalmente per contestare il parziale o totale inadempimento da parte della palestra è importante che nel contratto di abbonamento sia chiaramente indicato (può essere sufficiente anche una brochure pubblicitaria) il tipo di servizio (Boxe, Crossfit, ecc.) e le modalità di fornitura ("x" lezioni al giorno, "n" a settimana, ecc.). Prima di chiedere la risoluzione del contratto potresti comunicare il problema alla palestra attraverso una lettera di messa in mora e concederle il tempo necessario per risolverlo. Se, ad esempio, dopo un mese non è stato eseguito alcun intervento di manutenzione su macchinari e attrezzature, oppure non sono state pianificate lezioni aggiuntive al fine di garantirti una corretta e piena fruizione del servizio, allora puoi procedere alla disdetta anticipata del contratto, prestando sempre la dovuta attenzione all’applicazione di eventuali penali.

Come si recede dall’abbonamento, chiedendo indietro la somma di denaro versata a titolo di iscrizione? È molto semplice: puoi scaricare questo modulo richiesta di risoluzione abbonamento in palestra avendo cura di compilare tutti i campi a tua disposizione, poi presentarlo alla reception oppure spedirlo alla palestra tramite posta raccomandata o PEC (posta elettronica certificata).

Se il disservizio lo subisci non dalla palestra, ma dalla piscina presso cui ti sei iscritto per frequentare del nuoto libero o per partecipare ad un corso di nuoto, allora ti consigliamo di leggere con attenzione la guida "Quando reclamare e chiedere il rimborso dell'abbonamento in piscina", dove troverari tutte le istruzioni utili per la presentazione del reclamo e l'eventuale risoluzione del contratto di abbonamento.

Come rescindere contratto palestra?

Affinché sia possibile dimostrare che la disdetta è pervenuta alla palestra ti consigliamo di inviarla tramite raccomandata; in alternativa puoi consegnare la comunicazione scritta di persona al centro fitness.

Come chiedere il rimborso della palestra?

Come chiedere il rimborso dell'abbonamento in palestra bisogna inviare tramite PEC o raccomandata a/r la richiesta di rimborso in denaro e allegare la ricevuta di pagamento (o il tracciamento dell'operazione bancaria);

Cosa succede se non si paga la palestra?

Le associazioni dei consumatori suggeriscono di chiedere il rimborso per il periodo di chiusura o per le restanti rate dell'abbonamento. E se il gestore non accetta, di inviare una raccomandata andata e ritorno o una pec di messa in mora, intimando la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1463 del codice civile.

Come sospendere l'abbonamento Virgin Active?

Il cliente può decidere di frequentare il club senza vincoli di orario né di giorni per tutta la durata dell'abbonamento. Per disdire l'abbonamento è necessario inviare una disdetta scritta via raccomandata A/R entro il giorno 15 del mese di scadenza dell'abbonamento. La raccomandata, ricordiamo, ha valore legale.