Mi fanno male le orecchie e la gola

Che cos'è l'Otalgia?

Il termine "otalgia" è utilizzato in ambito medico per indicare un dolore generico alle orecchie. La gravità del disturbo e l'intensità del dolore dipendono chiaramente dalla causa che ha innescato l'otalgia.

Il dolore alle orecchie può essere percepito come continuo, intermittente, pulsante, ritmico, sordo od insopportabile. Contrariamente a quanto si possa ritenere, l'otalgia non dipende solamente da malattie dell'orecchio: spesse volte, infatti, il mal d'orecchio è conseguenza secondaria di altre condizioni, come sinusite, tonsillite, raffreddore, influenza, mal di denti, emicrania e cancro alla gola.

Più spesso, inoltre, l'otalgia non rimane circoscritta alle orecchie: il più delle volte il dolore s'irradia anche alla nuca e al collo, costituendo un vero e proprio disagio.

In generale, è possibile distinguere due forme di dolore alle orecchie:

  • Otalgia primaria: il dolore alle orecchie origina all'interno dell'organo.
  • Otalgia secondaria (detta anche otalgia "riferita"): il mal d'orecchi origina "al di fuori" e non dipende da una patologia degli orecchi.

Otalgia Primaria

Nella forma primaria di otalgia, il dolore percepito dipende da patologie a carico dell'orecchio esterno, medio od interno.


CAUSE DI OTALGIA PRIMARIA


Male all'orecchio esterno

Male all'orecchio medio

Cause meccaniche

  • Foruncolo nel padiglione auricolare
  • Inserimento di corpi estranei nell'orecchio (es. biglie, giochi, insetti ecc.)
  • Tappo di cerume
  • Trauma all'orecchio

  • Barotrauma (danno provocato dal mancato equilibrio tra pressione dell'aria nell'orecchio e pressione ambientale)
  • Ostruzione delle tube di Eustachio
  • Residui di shampoo o sapone nell'orecchio

Cause infettivo-infiammatorie

  • Candidosi e otomicosi
  • Infezione da Staphylococcus
  • Infezione da Pseudomonas
  • Infezione da Herpes zoster
  • Miringite virale o bollosa
  • Sindrome di Sjögren
  • Otite media acuta
  • Otite media purulenta
  • Mastoidite acuta

Otalgia Secondaria

La forma secondaria dell'otalgia è chiamata anche "riferita" per evidenziare che il dolore è percepito anche a livello auricolare, nonostante origini effettivamente in altre sedi.

La regione dell'orecchio è innervata da quattro nervi cranici e da due innervazioni spinali, di conseguenza una lesione od una patologia a carico di queste vie di comunicazione possono originare l'otalgia.

In tal senso, le cause scatenanti l'otalgia secondaria sono:

  • Mal di denti e ascessi ai denti (causa di mal di orecchie estremamente comune), bruxismo, parotide gonfia: causate da lesioni a carico del nervo facciale.
  • Faringite, tonsillite, rinofaringite, carcinoma dell'orofaringe: causate da lesioni del nervo glossofaringeo.
  • Carcinoma della cavità orale, nevralgia del trigemino, sinusite, ostruzione nasale: causate da lesioni del nervo trigemino.
  • Laringofaringite, carcinoma della laringe, bronchite, esofagite: causate da danni a carico del nervo vago.

Anche l'artrosi cervicale, il dolore alla cervicale e le lesioni cervicali possono causare otalgia.

Quando non è possibile risalire ad una causa precisa, si parla di otalgia idiopatica.

Diagnosi

L'indagine investigativa per il dolore alle orecchie ha inizio con l'anamnesi, cioè con la raccolta delle informazioni direttamente dal paziente. Il medico analizzerà l'intensità del dolore, la durata, l'eventuale difficoltà alla deglutizione, il mal di denti, la temperatura basale e la storia passata del paziente (in termini di malattie pregresse).

L'esame otoscopico è utile per individuare le possibili cause scatenanti il dolore alle orecchie (es. otite media, tappo di cerume ecc.). Nel caso la suddetta indagine diagnostica non riportasse alcun esito soddisfacente, si procede con l'analisi e la valutazione dell'integrità dei nervi cranici.

Per una corretta indagine diagnostica, si consiglia di esaminare anche naso, seni paranasali, orofaringe, rinofaringe, parotidi, laringe e trachea, per valutarne lo stato di salute.

Anche l'audiografia e la radiografia del torace possono essere talvolta eseguite per ulteriori accertamenti.

In caso di disfagia, febbre intermittente, linfadenopatia, alterazione del tono di voce e improvvisa perdita di peso, è indispensabile considerare la possibilità di una malattia neoplastica in corso.

Rimedi e Terapie

Considerato che il mal d'orecchi è un sintomo comune a numerose patologie, prima di procedere con qualsiasi farmaco è indispensabile identificare il fattore scatenante. Solo successivamente è possibile seguire una terapia specifica.

Il mal d'orecchio dipendente da infezioni batteriche va trattato con una terapia antibiotica specifica; l'utilizzo di farmaci antivirali o antimicotici è raccomandato invece per le infezioni sostenute rispettivamente da virus (es. Herpes) o miceti (es. Candida, Aspergillus).

L'otalgia su base oncologica va trattata con farmaci chemioterapici specifici e trattamenti idonei prescritti dallo specialista.

Estremamente ricorrente è l'otalgia dipendente da malattie influenzali (raffreddore, sinusite, influenza ecc.): in tal caso, il disturbo va trattato con sussidi terapeutici generici, quali paracetamolo (per abbassare la febbre), ibuprofene ed aspirina (per ridurre il dolore, non somministrare acido acetilsalicilico ai bambini di età inferiore ai 12 anni).

Altro rimedio efficace per ridurre l'otalgia è l'applicazione di impacchi caldi direttamente sull'orecchio: il calore, infatti, riduce e allevia - seppur temporaneamente - il dolore alle orecchie.

Cosa prendere per mal di gola e mal d'orecchie?

Gli analgesici per via orale, come paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso aiutano ad alleviare il dolore nei soggetti con un'infezione della gola.

Perché mi fa male la gola e le orecchie?

Si tratta di una patologia tipica della stagione invernale ma non sempre è legata al freddo. Diversi altri fattori sono in grado di scatenarla come: aria secca, vapori irritanti, allergie, fumo e, naturalmente, gli stati da raffreddamento e influenzali.

Quando preoccuparsi del mal di orecchie?

Bisogna preoccuparsi subito, correre dal pediatra o al pronto soccorso? Un primo criterio di valutazione è il tipo di dolore: il dolore da otite acuta è un male persistente, forte che dura per molte ore e non da tregua al bambino. Non appena terminato l'effetto dell'antidolorifico il dolore si ripresenta violento.

Come si capisce se mal di gola batterico o virale?

Come distinguere un mal di gola batterico da un mal di gola virale? Il mal di gola virale è spesso accompagnato da tosse e/o raffreddore con rinorrea. Tende, inoltre, ad avere sintomi più lievi rispetto alle forme batteriche, che scompaiono generalmente in tempi ristretti e in modo spontaneo.