Tecniche di memoria e lettura veloce pdf

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Tecniche Di Memorizzazione e Lettura Veloce

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Tecniche di memoria e lettura veloce pdf

Almeno la metà dei mie lettori mi scrive perché è interessato a imparare le tecniche di memorizzazione.

E non si tratta, come si potrebbe pensare, esclusivamente di studenti universitari che vogliono imparare le tecniche di memoria per studiare meno.

Mi scrivono anche liberi professionisti che ne hanno bisogno per lavoro, laureati che devono preparare concorsi, pensionati che tornano sui libri e un sacco di persone che, semplicemente, vogliono ricordare di più e meglio.

Indipendentemente dalle ragioni per cui vuoi impararle, in questo articolo ti spiegherò:

  • Le due abilità che sono alla base di tutte le tecniche di memoria, anche le più complesse
  • Le 3 tecniche di memorizzazione che vale la pena imparare
  • L’errore madornale che devi evitare quando decidi di utilizzarle
  • La maniera giusta di iniziare ad utilizzarle

1. Le basi delle tecniche di memoria: visualizzare e associare

Le tecniche di memorizzazione possono essere applicate a dati e informazioni di tutti i tipi, e con modalità che le rendono diverse le une dalle altre.

Il risultato finale però, ciò che ti permette di ricordare, sarà sempre lo stesso: una serie di immagini associate fra loro. 

Sono dunque queste due abilità, visualizzare ed associare, quelle che vanno capite ma soprattutto esercitate con costanza.

Visualizzare

In un famoso esperimento sulla memoria condotto nel 2008 alla Duke University, ad un gruppo di studenti scelti casualmente vennero mostrate 2500 immagini nell’arco di 5 ore e mezza.

Circa 8 immagini al minuto!

Successivamente, ogni immagine veniva ri-presentata agli stessi soggetti, appaiata però con un’altra solo leggermente diversa.

Essi dovevano individuare, fra le due, quella che gli era stata mostrata precedentemente.

In media, gli studenti partecipanti al test furono in grado di riconosce le immagini corrette con una accuratezza di circa il 90%.

Si tratta di un dato incredibile, no?

Soprattutto se pensi al fatto che, per contro, ci capita di non ricordare cose che abbiamo sentito o letto decine di volte.

Quanti pianeti ci sono nel sistema solare? Quando è morto Napoleone? Che cosa è un mitocondrio?

Sono informazione che, probabilmente, hai incontrato decine di volte ma scommetto che ancora non le ricordi.

Ed è assolutamente normale che sia così.

Per centinaia di migliaia di anni infatti la nostra specie non ha conosciuto né il linguaggio (se non molto rudimentale) né la scrittura.

E quindi non siamo assolutamente bravi a ricordare le parole.

Ma quando trasformiamo queste parole in una serie di immagini efficaci, ecco che ricordarle diventa straordinariamente facile.

Soprattutto quando esse rappresentano oggetti concreti, conosciuti, con caratteristiche facilmente visualizzabili.

Per questo, un classico esercizio che si fa nei corsi di memoria è farti imparare la lista della spesa, presentandoti una ventina di immagini tipo caffè, pane, pomodoro, etc, e guidandoti nella loro memorizzazione in un paio di minuti.

La percentuale di successo è altissima, così come l’entusiasmo che ne consegue.

Si tratta però di una illusione, perché quando cerchi di memorizzare dati più complessi e astratti, le cose si complicano parecchio, soprattutto all’inizio.

Vedremo poi come puoi superare questo problema.

Intanto, ricorda che, se vuoi utilizzare le tecniche di memoria, devi imparare a trasformare in immagini tutto ciò che ti capita a tiro.

E devi far si che queste immagini siano:

  • Vivide
  • Conosciute
  • Con elementi strani o assurdi
  • Quando possibile, in movimento, magari agendo sull’immagine successiva

Per impratichirti rapidamente, qui trovi un tutorial completo sull’arte della trasformazione in immagini.

Associare

Passiamo ora al secondo pilastro delle tecniche di memoria: l’associazione.

Vedi, di gruppi di immagini isolate e avulse da ogni contesto, alla fine te ne fai ben poco.

Devi saperle associare fra loro in maniera tale da costruire strutture di dati articolate e che abbiano un senso.

A volte le immagini dei concetti che devi ricordare sono associate l’una all’altra consecutivamente, come in una catena.

Altre volte, ogni immagine è associata a un percorso fisico presente nella tua memoria di lungo termine, come capita in un palazzo della memoria (lo vedremo tra poco).

Tecniche di memoria e lettura veloce pdf

Altre volte ancora, una singola immagine viene divisa in più dettagli e su ogni dettaglio vai a inserire una informazione (è una tecnica che si chiama segmentazione).

Indipendentemente dalla maniera con cui sono associate due immagini, il metodo è sempre lo stesso: le fai interagire fisicamente (sopra, o sotto, o dentro, o a lato etc) in maniera tale che, quando visualizzi una, poi ti compaia anche l’altra.

Imparate le basi, vediamo le tecniche di memoria vere e proprie.

2. La tecnica del palazzo mentale

Non solo è la più efficace tecnica di memorizzazione, ma anche la più antica, essendoci stata tramandata da Cicerone, che la utilizzava per ricordare i suoi discorsi.

Per prima cosa, trasformi in immagini i concetti che devi ricordare, come abbiamo visto prima.

Poi, li associ a un percorso di luoghi che già conosci (es. le stanze di casa tua, la strada da casa all’ufficio, etc) per creare un ponte fra la memoria di lungo termine e quella di breve, rafforzando quest’ultima.

Quando poi devi ricordare le informazioni, vai mentalmente al tuo percorso mentale e in ciascun luogo (da qui anche il termine “tecnica dei loci”) ritrovi associata l’immagine che devi ricordare.

Far funzionare un palazzo della memoria per piccole liste è molto semplice.

Ma utilizzarlo per migliorare davvero la tua memoria è difficile.

Devi infatti imparare a risolvere una serie di problemi non banali:

  • Quali concetti vanno visualizzati e quali no?
  • Come faccio a costruire palazzi della memoria abbastanza grandi? Per studiare diritto privato mica mi bastano le 3 stanze di casa mia!
  • Posso riutilizzare lo stesso palazzo per più memorizzazioni?

Ho allora creato 2 di articoli che ti aiuteranno a rispondere a queste domande:

  • La mia guida gratuita al palazzo della memoria
  • Un esercizio completo di memorizzazione con la tecnica dei loci

3. Tecnica di memoria della parola chiave, o keyword method

Hai presente quando ti capita di avere una cosa sulla punta della lingua e non ricordarla, e poi basta un piccolo indizio per innescare la tua memoria?

Ecco, il keyword method, o metodo della parola chiave, funziona proprio così: ti fa costruire in maniera sistematica degli indizi, sotto forma di immagini, che innescano la memorizzazione e il ricordo.

Con il keyword method ti capita di creare immagini e associazioni davvero strane:

  • Un esercito di Vandali che sfonda il muro di camera tua per memorizzare che muro in tedesco si dice Wand…
  • Dei pesci con una grossa testa mentre nuotano in un cartone di latte, a ricordare che le Cefalosporine sono antibiotici Beta-Lattamici…
  • Della Colla sul gomito per memorizzare il legamento collaterale dell’ulna…

Non ti spaventare se questi piccoli esempi ti sembrano assurdi.

Il kewyord method dà il meglio di sé:

  • Quando le immagini le trovi da solo, nel tuo bagaglio culturale: allora sì che ti dicono qualcosa e sono indelebili!
  • Quando le utilizzi all’interno di un contesto di studio che già conosci un po’

Il metodo della parola chiave è così potente che ti permette di imparare 100 parole straniere in un’ora, o anche di studiare anatomia, biochimica, diritto, e qualunque altra materia molto mnemonica con una efficienza assolutamente imparagonabile.

Lo puoi approfondire su questo articolo.

4. Memorizzare i numeri: la Conversione Fonetica

Memorizzare i numeri pone ancora più problemi che memorizzare le parole, perché i numeri sono persino più astratti di queste ultime.

La tecnica della conversione fonetica risolve il problema perché ti permette di trasformare i numeri in parole secondo un codice semplicissimo e sempre uguale.

Essa fa corrispondere ad ogni numero da 0 a 9 un suono consonantico, in maniera tale da poter convertire ogni sequenza di numeri in parole (e quindi immagini) di senso compiuto, aggiungendo delle vocali.

Lo schema di codificazione numero-consonante è il seguente:

Tecniche di memoria e lettura veloce pdf

Qualunque numero può allora essere convertito in una sequenza di consonanti, e questa sequenza di consonanti in una serie di immagini che poi associ fra loro.

Si tratta quindi, nuovamente, di ritornare alle due abilità base di cui abbiamo già parlato: visualizzare e associare.

E così per esempio un lungo numero come:

348201377515

Diventa la sequenza consonantica:

M R V N S T M C(h) C(h) L T L

Che puoi ricordare visualizzando e associando fra loro le 4 parole:

MaRe, ViNo, SToMaCo, CoLTeLlo

La conversione fonetica, quando usata con disinvoltura, ti permette di memorizzare in maniera rapidissima:

  • Date
  • Numeri di articoli dei codici giuridici
  • Password alfanumeriche
  • Numeri di telefono
  • Qualunque altra cosa che abbia un numero incorporato

Clicca qui per leggere l’articolo dedicato alla conversione fonetica. 

5. Tecniche di memorizzazione: Conoscenza Vs Abilità

L’errore più grande che puoi fare quando impari le tecniche di memorizzazione è pensare di poterle usare da subito per memorizzare dati articolati e complessi, come per esempio quelli di un esame universitario.

Sarebbe come pretendere di suonare uno strumento con disinvoltura dopo che ti hanno spiegato le note musicali e che cosa è un pentagramma!

Assurdo no?

E invece sulle tecniche di memoria avviene proprio questo tipo di equivoco.

E così ti ritrovi persone che, dopo averle imparate leggendo un articolo di blog e averle provate per 5 minuti un paio di volte, si arrendono perché non riescono a farle funzionare.

O altre che, dopo essersi entusiasmate e aver pagato mille euro di corso di memoria per imparare la lista della spesa, perdono settimane a cercare di applicarle senza successo sui libri.

I motivi per cui molti non riescono ad utilizzare le tecniche di memoria in maniera complessa sono sempre gli stessi:

  • Non hanno imparato a produrre immagini efficaci per concetti articolati o astratti
  • Non sanno scegliere quali parole visualizzare e quali no
  • Non riescono a costruire palazzi mentali sufficientemente ampli

Si convincono a quel punto:

  • O che le tecniche di memorizzazione non funzionano
  • O che magari funzionano, ma non per loro

Ma sbagliano nuovamente.

E’ come se, imparate le 7 note musicali, tentassero di suonare un pezzo e, poiché non ci riescono, pensassero che la musica non esiste, o che se esiste non fa per loro.

Se quindi vuoi davvero usare le tecniche di memorizzazione devi, per prima cosa, liberarti da false aspettative.

Le tecniche di memoria non si possono semplicemente “imparare”, perché non sono una conoscenza, ma una abilità.

O, detto in altre parole, per essere efficaci non basta saperle, bisogna allenarle a lungo.

6. Come allenare le tecniche di memorizzazione

Hai mai visto una tabella di allenamento alla corsa per principianti?

Ti fanno partire dall’estremamente semplice, tipo camminare qualche minuto al giorno

Passi, dopo poco tempo, ad alternare corsa e camminata

Procedi poi attraverso stati intermedi progressivamente più difficili, aumentando i minuti di corsa e diminuendo quelli di camminata

Arrivi a quello che prima ti sembrava impossibile, cioè correre per un’ora consecutiva, sfreccianod letteralmente a lato del te stesso di 3-4 mesi prima.

Si tratta di uno schema valido ogni volta che devi sviluppare una qualche abilità.

Si parte dal semplice e si procede, progressivamente, verso il complesso, cercando di opporti al nemico che rischia di farti desistere: l’impazienza di avere risultati immediati.

Vuoi davvero sapere come imparare le tecniche di memoria?

  • Leggi questo articolo e gli articoli ad esso linkato.
  • Incomincia a memorizzare piccole liste di dati attraverso i processi di visualizzazione e associazione
  • Costruisci i tuoi primi piccoli palazzi mentali da 20 o 25 stanze
  • Prova a memorizzare per frammenti di testo semplici e costituiti da concetti abbastanza concreti
  • Aumenta progressivamente complessità e ampiezza delle memorizzazioni, cercando di capire e risolvere i problemi che ti si presentano.

Dopo un tempo relativamente breve vedrai che ti ritroverai a saper fare memorizzazioni che ti sembravano impossibili solo poche settimane o mesi prima.

Cose che molti dei miei studenti e dei lettori del blog fanno con grande disinvoltura, come per esempio memorizzare:

  • Una trentina di date storiche in meno di un’ora
  • Inserzioni, funzione e innervazione di tutti i muscoli del braccio in un paio d’ore
  • Numero e contenuto di decine di articoli di codice civile in pochi giorni
  • L’ordine di un mazzo da 52 carte in un paio di minuti

E le fanno non perché hanno imparato le tecniche di memorizzazione, cosa per la quale bastano poche ore.

Ma perché hanno sviluppato la destrezza nell’utilizzarle. Un saluto. Armando.

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