Come eliminare i nei rossi in modo naturale

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L’odierno avanzamento tecnologico ci suggerisce come eliminare capillari ed angiomi dal volto, con terapie non invasive e prive di effetti collaterali.

Prima di affrontare l’argomento è, però opportuno fare chiarezza sul fenomeno delle lesioni vascolari, di cui angiomi e capillari sono delle manifestazioni, e sui metodi comunemente adottati per porvi rimedio.

Cosa sono le lesioni vascolari del volto?

I capillari e gli angiomi del volto sono lesioni vascolari benigne dovute ad una eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni superficiali. Si presentano come:

  • Teleangectasie, cioè striature lineari più o meno estese e diramate,
  • Angiomi rubino, ossia punti di colore rosso acceso,
  • Angiomi stellati, ovvero punti di colore rosso acceso, talora rilevati e circondati da piccole ramificazioni.

Teleangectasie (Capillari)

Angioma rubino

Si localizzano in particolare su guance, fronte, ala ed apice del naso, ma tutto il volto può esserne interessato.

Le cause sono molteplici e comprendono eccessiva esposizione al sole o alle lampade abbronzanti, smodato consumo di fumo ed alcool, fattori ormonali e predisposizione genetica.

Come si trattano le lesioni vascolari?

Le metodiche tradizionalmente utilizzate sono:

  • Diatermocoagulazione,
  • Crioterapia,
  • Iniezioni sclerosanti.

Queste eliminano la lesione, ma contemporaneamente causano un danneggiamento della cute sovrastante.

Il ricorso al laser si è rivelato, invece la tecnica migliore, soprattutto perché non invasiva. Si tratta, infatti d’un metodo efficace e sicuro che consente la rimozione selettiva di macchie rosse e vasi dilatati e permette di ottenere risultati buoni con effetti collaterali minimi.

Previene, in più la formazione del matting teleangectasico (ossia comparsa di più fini reticoli di capillari nell’area trattata: complicazione possibile, che tende talvolta, ma non sempre, a risolversi spontaneamente). Allo stesso tempo, assicura una coagulazione completa del capillare, prevenendo lo stravaso degli eritrociti e, di conseguenza limitando l’iperpigmentazione post-trattamento.

Come agisce Primelase Excellance?

Il laser a diodi da 1060 nm* ad alta potenza (4.000 W) della Primelase Excellence di Cocoon Medical (Barcellona, Spagna), si è dimostrato capace di garantire buoni risultati nell’eliminazione di lesioni vascolari benigne, come vene varicose, nei rossi e in particolare lesioni delle varici blu di dimensioni maggiori.

Questo metodo, detto anche fotosclerosi, si basa sul processo biologico chiamato fototermolisi selettiva (letteralmente distruzione mediante il calore della luce).

Il fascio laser, calibrato ad una lunghezza d’onda di 1060 nm  penetra nel derma e raggiunge i vasi sanguigni. Qui, grazie al fenomeno per cui  non tutti i corpi si riscaldano allo stesso modo, è assorbito soltanto dall’emoglobina all’interno del vaso e convertito in calore. Questa trasformazione, quindi provoca la denaturazione dei vasi stessi e la loro scomparsa. La selettività del fascio laser, inoltre lascia pressoché indenni i tessuti circostanti.

*Il laser emette luce con lunghezza d’onda pari a 1060 nm (1 nm = 1/1.000.000.000 m) .

Che preparazione seguire prima del il trattamento?

Prima del trattamento e per tutta la sua durata occorre evitare assolutamente l’uso di lampade abbronzanti o l’esposizione solare.

In caso di pazienti particolarmente sensibili, applico crema anestetica e bendaggio con pellicola osmotica. Tuttavia, l’uso di anestetici non è generalmente raccomandato, in quanto causano vasocostrizione e possono ridurre l’efficacia del trattamento.

Come si svolge la seduta?

All’inizio della seduta eseguo l’anamnesi del paziente per conoscerne la storia clinica. Controllo, inoltre l’area da trattare per assicurarmi della sua integrità.

Procedo, quindi nel modo seguente.

  • Pulisco, disinfetto e depilo l’area da trattare, se sono presenti peli.
  • Delimito l’area da trattare
  • Indosso e faccio indossare anche al paziente gli adeguati occhiali protettivi.
  • Spalmo un gel per facilitare il movimento della testina dell’applicatore sulla pelle e ridurre al minimo la perdita di energia.
  • Appoggio la testina dell’applicatore laser per 1-3 secondi sulla pelle per raffreddarla, quindi procedo allo “sparo” della luce terapeutica. Il sistema di raffreddamento cutaneo associato all’azione laser del manipolo, oltre ad avere un effetto anestetico, riduce anche il rischio di effetti collaterali. La presenza di tale sistema, inoltre rende la terapia confortevole.

Subito dopo la seduta la cute è lievemente arrossata e, talora compaiono piccoli ponfi lungo il tragitto del vaso (tipo puntura d’insetto), che si risolvono nel giro di 1-2 ore.

La ripresa delle normali attività è immediata. Talvolta, quando si trattano capillari di grosso calibro, possono comparire piccoli ematomi di colore bluastro che regrediscono, senza esiti, nell’arco di 2-3 giorni.

Che cure seguire nel post-trattamento?

Non vi sono cure particolari da seguire, ma alcuni accorgimenti sono utili per evitare complicanze ed attenuare momentanei effetti secondari. A questo scopo consiglio di:

  • Lavare la parte trattata e applicarvi vitamina K o chelanti topici del ferro durante i 15 giorni successivi al trattamento, per ridurre gli eventuali ematomi.
  • Evitare l’esposizione al sole nelle 4-6 settimane successive al trattamento e usare una protezione solare SPF50 per evitare un’iperpigmentazione permanente.
  • Già al termine della prima seduta e durante l’eventuale visita di controllo, valuto il successo conseguito in base allo schiarimento delle teleangectasie e/o dei nei rossi. Sempre in questa sede posso considerare la necessità di ulteriori sedute, di solito 3-5, che avverranno con cadenza di 6-8 settimane, a seconda del paziente.

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Come far sparire i nei Rossi?

Come togliere i nei rossi Il trattamento d'eccellenza per la rimozione dell'angioma rubino passa attraverso la laser terapia con LASER DIODO 810. La terapia è rapida, è praticata in ambulatorio, avviene senza anestesia e non comporta l'interruzione delle normali attività quotidiane per il recupero post trattamento.

Perché ho tanti angiomi rubino?

Tra le cause ipotizzate di angioma rubino, figurano: fattori genetici, la gravidanza (chiaramente nelle donne), l'insistente esposizione alla luce solare, la prolungata esposizione a determinate sostanze chimiche, l'assunzione ripetuta di alcuni farmaci (es: ciclosporina o bromuri), alcune condizioni mediche (es: ...

Come si eliminano gli angiomi rubino?

L'evoluzione delle possibilità di trattamento rispetto al passato (chirurgia, crioterapia , etc.) oggi permette di rimuoverli in pochi minuti tramite tecnologie laser. Uno dei laser che offre i migliori risultati è il NeodimioYAG, laser costituito da un cristallo di neodimio, ittrito, alluminio e granato.

Perché si formano i nei Rossi?

Le alterazioni ormonali; La frequente esposizione solare o ai raggi UV artificiali; La prolungata esposizione a sostanze chimiche; La presenza di alcune patologie o disturbi che coinvolgono il fegato.

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