A quanti gradi di febbre si prende la tachipirina

Quante volte ci siamo chiesti se è possibile utilizzare la Tachipirina senza avere la febbre? Facciamo un po' di chiarezza.

Innanzitutto cos'è la Tachipirina?

La Tachipirina (insieme ai meno conosciuti Efferalgan, Acetamol, etc) è un farmaco a base di paracetamolo con natura antidolorifica ed antipiretica ma non prevalentemente antinfiammatoria.

Va da qui il fatto che il paracetamolo trova quindi maggiormente utilizzo nel caso di febbre ma prendere Tachipirina anche senza febbre può avere molta importanza, soprattutto in alcuni casi:

  • per chi soffre di reflusso, acidità e soprattutto ulcera peptica; in quanto non va a peggiorare queste problematiche;
  • per chi è affetto da disordini della coagulazione del sangue;
  • per chi ha mostrato una ipersensibilità ad altri farmaci antidolorifici contenenti principi attivi con natura diversa, ma sempre con attenzione;
  • come farmaco di elezione in gravidanza e allattamento.

Quindi possiamo rispondere alla prima domanda che ci poniamo in genere:

Fa male prendere la Tachipirina senza avere febbre?

Nei casi visti può essere anzi la scelta migliore e, se usata correttamente, quella con meno effetti collaterali.
La Tachipirina si può prendere senza febbre ma al contempo non è sempre preferibile come scelta: nel caso di sintomi influenzali senza febbre si rischia di non lasciare al corpo la possibilità di innescare automaticamente le proprie difese contro possibili infezioni batteriche e virali e stimolare i globuli bianchi a proliferare; la febbre quindi non deve essere vista necessariamente come un evento negativo poiché migliora la risposta immunitaria dell'organismo e riesce a debellare la maggior parte degli agenti patogeni; sotto questo punto di vista può far male prendere la Tachipirina senza avere la febbre sopra i 37.5/ 38 gradi.

Quando si usa la Tachipirina 500 e quando Tachipirina 1000? Quanto tempo deve passare tra una Tachipirina e l'altra?

"Lo sai che la Tachipirina 500 se ne prendi due diventa mille?" recita una canzone: ma allora sorge spontaneo chiedersi perché Tachipirina 1000 richiede la ricetta e Tachipirina 500 no; se fino ad adesso abbiamo parlato dei pochi effetti collaterali che abbiamo con un corretto utilizzo di paracetamolo è altrettanto importante parlare degli importantissimi e sottovalutati effetti collaterali che otteniamo con uno sbagliato utilizzo della stessa.

Regola fondamentale: mai superare i 3 g di paracetamolo al giorno (in un adulto); questo vuol dire che se il paracetamolo in dose da 500 mg si può utilizzare ogni 4-6 ore è essenziale aspettare almeno 8 ore tra una dose e l'altra di paracetamolo da 1000 mg.

Nella scelta bisogna tener conto che la Tachipirina 1000 ha un maggior effetto antidolorifico che per lo più nella Tachipirina 500 si limita a essere antipiretico.

Vi è spesso la sbagliata convinzione che Tachipirina 1000 sia per adulti, invece già la Tachipirina 500 è un dosaggio corretto per adulti in caso di febbre; Tachipirina 1000 senza febbre può servire anche solo per alleviare i dolori in tutte le casistiche sopra descritte ma ci teniamo a ricordare che va utilizzata sotto controllo medico e con attenzione.

Nel caso di sovra-dosaggio e conseguente intossicazione da paracetamolo il maggior rischio è il danno epatico che può manifestarsi in nausea, vomito e dolore addominale nascondendo problemi ben più gravi.

Tachipirina per raffreddore senza febbre: valido alleato?

Per i sintomi influenzali senza febbre la Tachipirina viene in genere utilizzata in combinazione con altri principi attivi finalizzati alla decongestione nasale e al trattamento dei sintomi in modo più specifico: un esempio molto conosciuto è il Tachifludec, che oltre al paracetamolo contiene fenilefrina cloridrato e vitamina C.

A quanti gradi di febbre si prende la tachipirina

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Come comportarsi in caso di febbre

A quanti gradi di febbre si prende la tachipirina

COS'E' LA FEBBRE
La febbre è l'aumento della temperatura corporea oltre i limiti di normalità che sono convenzionalmente fissati in 37.5° C per la temperatura ascellare o inguinale e in 38° C per la temperatura rettale.
La temperatura corporea varia da persona a persona, durante l'arco della giornata (è più alta nel pomeriggio) e può essere normalmente più elevata in alcune occasioni. durante il sonno, subito dopo i pasti, dopo uno sforzo, in caso di riscaldamento eccessivo dell'ambiente.
La febbre rappresenta una reazione di difesa dell'organismo all'attacco dei microbi, non è in sé una malattia e in parte serve a proteggere l'organismo.
La grande maggioranza delle febbri tra il 2° e il 6° anno di vita sono causate da malattie virali delle prime vie aeree e dell'intestino e si risolvono da sole mediamente in 3 giorni.

COME SI MISURA
La misurazione ascellare va effettuata usando un termometro a bulbo allungato; la temperatura ascellare è normale fino a 37.5° C.
La misurazione rettale va effettuata utilizzando un termometro piccolo, prismatico, a bulbo arrotondato; la temperatura rettale è normale fino a 38° C.

 COSA FARE
Se il vostro bambino ha la febbre dedicatevi a lui, consolatelo, giocate con lui e tenete sotto osservazione il suo comportamento:

  • offritegli spesso da bere acqua, tè, camomilla zuccherati, a piccoli sorsi, a piacere, senza insistere troppo,
  • non forzatelo a mangiare,
  • vestite "normalmente" il bambino, non copritelo troppo, soprattutto dopo aver somministrato il farmaco per abbassare la febbre,
  • è utile, se la febbre è alta, applicare sulla fronte impacchi freddi.

 
QUANDO LE MEDICINE
Usate farmaci per abbassare la febbre:

  • quando è superiore a 38°-38.5° C se misurata a livello ascellare, inguinale o auricolare,
  • quando è superiore a 38.5°-39° C se misurata a livello rettale,
  • quando il bambino ha avuto in precedenza convulsioni febbrili, seguendo scrupolosamente le indicazioni ricevute in proposito

A quanti gradi di febbre si prende la tachipirina

QUALI MEDICINE
Il farmaco più usato per abbassare la febbre nei bambini è il paracetamolo (nomi commerciali Acetamol, Efferalgan, Panadol, Puernol, Tachipirina, ecc.). Questo farmaco può essere anche usato come antidolorifico. Si somministra, quando è possibile per bocca: in gocce, in sciroppo, in bustine o in compresse. La dose è di 10-15 milligrammi ogni Kg di peso. ogni volta.

ESEMPI DI UNA SINGOLA DOSE DI TACHIPIRINA

  • GOCCE: 3 gocce ogni Kg di peso
  • SCIROPPO: 1 ml ogni 2 Kg di peso
  • SUPPOSTE: da 125 mg per 10 Kg di peso; da 250 mg per 20 Kg di peso

Questa dose si può ripetere dopo 4-6 ore, se la febbre si mantiene elevata o ritorna elevata.
Occorre ricordare che il farmaco inizia la sua azione dopo mezz'ora/un'ora.

 QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA

  • se il bambino è nel primo anno di vita,
  • negli anni successivi: non è necessario consulatare il pediatra nelle prime 24-48 ore se le condizioni generali si mantangono buone,
  • il pediatra va consulatato in giornata, in presenza di scarsa risposta agli antifebbrili abitualmente efficaci (verificare se la somministrazione è stata corretta nel rapporto dose/peso.

 
QUANDO E' NECESSARIA UNA VISITA URGENTE

  • se il bambino ha un'età inferiore a 3 mesi,
  • in presenza di torpore, vomito, prostazione, nonostante il trattamento antifebbrile sia stato corretto nei modi e nei tempi,
  • se il bambino ha presentato in precedenza convulsioni febbrili.

Come comportarsi in caso di vomito

COS'E' IL VOMITO
Per vomito si intende una emissione abbondante del contenuto gastrico.
Il rigurgito del lattante è invece un'emissione di una piccola quantità di latte dopo la poppata che non riveste significato patologico.

 COSA FARE
Il vomito isolato, in assenza di altri sintomi, non richiede alcun trattamento.
Se si tratta di vomito ripetuto, somministrare liquidi (acqua, tè, camomilla zuccherata e fredda) a dosi inizialmente piccole e ravvicinate (1 cucchiaino ogni 5 minuti è il metodo migliore).

 QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
Il consulto non è necessario nel caso di vomito isolato.
E' opportuno consulatre il Pediatra quando il bambino:

  • ha meno di 12 mesi,
  • presenta vomito molto frequente o c'è febbre molto elevata,
  • lamenta dolori addominali al di fuori degli episodi di vomito,
  • presenta un vomito con caratteristiche particolari: colore verdastro, colore a "fondo di caffè". Tracce di sangue color rosso vivo non sono preoccupanti in quanto genralmente legate alla rottura di capillari in seguito agli sforzi protratti.

 
QUANDO E' NECESSARIA UNA VISITA URGENTE
E' necessaria una visita urgente se:

  • il bambino appare molto prostrato o sonnolento, oppure accusa mal di testa persistente,
  • il vomito compare a distanza di 2-3 ore da un trauma cranico,
  • il bambino ha un'età inferiore a 3 mesi ed il vomito è insistente.

Come comportarsi in caso di diarrea

COS'E' LA DIARREA
La diarrea è l'emissione di feci liquide, eventualmente maleodoranti e con muco, con una frequenza maggiore del solito.

 COSA FARE
E' indispensabile somministrare liquidi per compensare le perdite utilizzando acqua, tè o soluzioni reidratanti. Infatti, nel bambino, in modo particolare al di sotto dei 2 anni, la diarrea può provocare uno stato di disidratazione dovuta all'eccessiva eliminazione di acqua e sali. Se è presente vomito o nausea la soluzione deve essere somministrata molto lentamente e frequentemente (a cucchiaino e a piccoli sorsi), fresca e non fredda: assicurarsi comunque che il bambino ne beva a sufficienza. Se il bambino non gradisce la soluzione si può aggiungere saccarina.
Di norma non sono necessari farmaci e non è necessario sospendere la normale alimentazione.

 QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA

  • se il bambino presenta anche vomito e non riesce o si rifiuta di bere,
  • se il bambino appare sofferente o disidratato (occhi infossati, labbra asciutte, urine scarse e molto colorate),
  • se è presente dolore addominale persistente,
  • se il bambino ha un'età inferiore a 1 anno.

 
QUANDO E' NECESSARIO UNA VISITA URGENTE

  • se il bambino appare sonnolente o urina poco,
  • se il bambino ha un'età inferiore a 3 mesi e/o presenta emissione di feci muco-sanguinolente.

Come comportarsi in caso di infezioni delle vie respiratorie

Infezioni come raffreddore, laringite, tracheite, otite, bronchite, sono la causa più frequente di malattia del bambino, particolarmente se frequenta la comunità (asilo nido, scuola materna, ecc.), in quanto si tratta di forme contagiose, all'inizio di solito virali, che si trasmettono molto facilmente da un soggetto all'altro.
Cominciano solitamente con febbre, seguita da produzione di muco e catarro, che dura 7-10 giorni. E' molto importante mantenere il nasino pulito, asportando le secrezioni diverse volte al dì, rendendole più fluide con la somministrazione di soluzione fisiologica.
E' bene consulatre il proprio Pediatra se i sintomi sono particolarmente importanti o durano a lungo senza miglioramento o se ricompare la febbre dopo alcuni giorni.

Come comportarsi in caso si otalgia

COS'E' L'OTALGIA
Per otalgia si intende dolore all'orecchio. Si può sospettare otalgia quando, in corso di raffreddore o di sintomi influenzali, un lattante piange all'improvviso o in modo inconsolabile, oppure quando un bambino più grandicello riferisce dolore ad una o ad entrambe le orecchie.
Si tratta di una evenienza molto comune nei primi anni di vita, che nella maggior parte dei casi disturba il bambino solo per qualche ora e che a volte si risolve anche spontaneamente.

 COSA FARE?
Per alleviare il dolore è utile dare al bambino un farmaco analgesico a base di paracetamolo, alla dose di 10-15 milligrammi per chilo di peso corporeo, preferibilmente per bocca (es: Tachipirina, Efferalgan, cioè i farmaci consigliati anche in caso di febbre).
Inoltre è molto utile rimuovere, ripetutamente e in maniera accurata, le secrezioni nasali con lavaggi di soluzione fisiologica, applicata direttamente nelle narici o per mezzo di apparecchio per aereosol.
In genere non è necessario instillare nell'orecchio delle gocce medicinali.

 QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
Consultare il proprio Pediatra se il dolore persiste dopo 2 ore dalla somministrazione del farnaco.

Quando portare il bambino al Pronto Soccorso dell'Ospedale

Il bambino va portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale solo in presenza di segni di pericolo.


Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019

Cosa fare quando si ha la febbre a 37?

È sufficiente un periodo di riposo e bere molti liquidi. Se si presenta con temperature troppo elevate può essere utile ricorrere a: antipiretici, come il paracetamolo. farmaci anti-infiammatori non steroidei, come ibuprofene e acido acetilsalicilico.

Cosa fare quando si ha la febbre a 38?

Cure Farmacologiche.
Paracetamolo (Es. tachipirina, efferalgan).
Ibuprofene (Es. Brufen, Moment).
Acido Acetilsalicilico (es. Aspirina, VIVIN, Ac Acet, Carin). Non somministrare al di sotto dei 12 anni..

Quando è giusto abbassare la febbre?

Si raccomanda quindi di ricorrere all'antipiretico soltanto quando il quadro clinico sia associato a uno stato di malessere generale e la febbre superi i 38,5°C; tuttavia se la febbre è ben tollerata può non essere necessario somministrare l'antipiretico.

Quando si deve prendere la tachipirina?

Come antipiretico: trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l'influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio, ecc. Come analgesico: cefalee, nevralgie, mialgie ed altre manifestazioni dolorose di media entità, di varia origine.