Quanto durano gli effetti collaterali della radioterapia

Quanto durano gli effetti collaterali della radioterapia

  1. Consigli per affrontare meglio i trattamenti
  2. Chirurgia e radioterapia: vantaggi e svantaggi
  3. Comodità del trattamento
  4. Cambiamenti estetici
  5. Effetti sulle normali funzionalità (masticare, deglutire, parlare)
  6. Conseguenze del trattamento
  7. I rischi del trattamento chirurgico e radioterapico
  8. Chemioterapia: effetti collaterali
  9. Anticorpi monoclonali anti EGFR: effetti collaterali

Consigli per affrontare meglio i trattamenti

Prima di iniziare i trattamenti antitumorali è consigliabile fare una visita dal dentista e sottoporsi alle cure necessarie. I trattamenti antitumorali, infatti, rendono i tessuti della bocca più sensibili, ed aumentano il rischio di infezioni, sanguinamenti, e deterioramento dei denti (1). Può essere opportuno anche adottare particolari spazzolini da denti, colluttori o altri prodotti per proteggere i denti.

Potrebbe interessarti anche…


Il paziente riceve solitamente consigli sulla alimentazione perché esposto al rischio di perdere peso a causa del dolore alla bocca (1) e alla perdita di appetito (i trattamenti possono danneggiare le papille gustative) (2).

Alcuni trattamenti riducono la produzione di saliva e ciò rende molto difficile masticare e deglutire cibi secchi: in alcuni casi, per un periodo, sarà  necessario alimentarsi di liquidi e cibi semisolidi (1).

I pazienti che abitualmente indossano una dentiera potrebbero non riuscire ad usarla per un anno dopo il trattamento a causa dei danni ai tessuti della bocca. Eventualmente, al termine del trattamento potrebbero avere bisogno di riadattare la dentiera (1).

Chirurgia e radioterapia: vantaggi e svantaggi

Nei tumori in fase iniziale (stadio I e II), chirurgia e radioterapia hanno un tasso di guarigione simile. A volte la scelta tra i due tipi di trattamento è influenzata dalla preferenza del paziente, in base all’impatto che possono avere gli effetti collaterali.

E’ importante valutare lo stile di vita, l’età  e il tipo di supporto che il malato può ricevere dalla sua famiglia. L’importanza che si attribuisce ai cambiamenti estetici, che in alcuni casi possono essere radicali. Prenderemo in considerazione i diversi effetti delle due opzioni terapeutiche. E’ importante tenere presente che sia i cambiamenti estetici che la conservazione delle normali funzionalità  influenzano pesantemente la qualità  della vita del malato di tumore del testa e collo.

Comodità del trattamento

La chirurgia può richiedere lunghi periodi di ricovero mentre la radioterapia necessita di visite quotidiane in ospedale per periodi di parecchie settimane. Di solito si tratta di 5 giorni a settimana per circa 7-8 settimane consecutive.

Cambiamenti estetici

La chirurgia può coinvolgere sia i tessuti molli che l’osso, e riguardare sia la faccia che il collo (1). Si cerca di effettuare interventi che conservino il più possibile le strutture esistenti (chirurgia conservativa) (3). Spesso occorre effettuare anche interventi di chirurgia ricostruttiva per migliorare l’aspetto gravemente compromesso, utilizzando anche l’impianto di lembi di pelle e osso provenienti da altre parti del corpo del paziente (1,3).

La radioterapia causa un temporaneo arrossamento e intensa secchezza (radiodermite), a volte una colorazione bruna della cute trattata (iperpigmentazione), producendo un danno simile a quello causato da una forte esposizione al sole (1,2).

Effetti sulle normali funzionalità  (masticare, deglutire, parlare)

L’intervento chirurgico necessario a rimuovere un tumore localizzato alla bocca, generalmente non causa problemi a lungo termine se è di piccole dimensioni. Se invece il tumore è di maggiori dimensioni, può rendersi necessario asportare chirurgicamente parte del palato, della lingua o della mandibola (1). Un tale intervento può compromettere la capacità  di masticare, deglutire o parlare (1).

La rimozione chirurgica di parte della laringe a causa di un tumore compromette la voce. E’ possibile in questi casi apprendere dai logopedisti apposite tecniche per emettere suoni con la respirazione e il movimento di determinati muscoli (1,3).

Chirurgia demolitiva della lingua può compromettere il linguaggio (1), la capacità  di deglutire e può rimuovere una delle barriere che consente al cibo ed ai liquidi di non essere aspirati nelle vie aeree. Spesso si pratica una chirurgia ricostruttiva per ripristinare almeno parzialmente la funzionalità  della lingua (3).

La radioterapia solitamente mantiene le funzionalità  comuni (linguaggio, deglutizione) ma può danneggiare nervi e ghiandole salivari (1).

Conseguenze del trattamento

Dopo l’intervento chirurgico il paziente può avvertire stanchezza pronunciata per diverse settimane. Se l’intervento riguarda il retro della bocca e la gola, può provocare una sensazione di irrigidimento dei muscoli che muovono la mandibola, perché coinvolti dalla chirurgia. E’ possibile migliorare parzialmente i sintomi con appositi esercizi (2). Dopo l’intervento chirurgico potrebbe essere necessario un lungo periodo di nutrizione non attraverso la bocca, da effettuare al proprio domicilio,.

Numerosi sono anche gli effetti collaterali della radioterapia. Sono comuni stanchezza e debolezza così come mal di gola (1,2). Se le ghiandole salivari sono danneggiate, si può avere bocca secca e problemi ai denti, problemi che compromettono la capacità  di masticare e deglutire il cibo (1). Dopo la radioterapia potrebbero non essere più praticabili interventi ai denti a causa della maggiore sensibilità  e vulnerabilità  della bocca (1,2). Gli uomini perdono temporaneamente i peli della barba e dei baffi (2). Ulteriori effetti collaterali sono: una parziale necrosi ossea, alterazioni del gusto (perdita o aumento della sensibilità ), sensazione dolorosa provocata da caldo e freddo, alterazione della voce, perdita di appetito, incapacità  di posizionare la dentiera, ulcere e dolore alla bocca, labbra secche e con tagli, alito cattivo, danneggiamento dell’aspetto della pelle. Molti di questi effetti collaterali richiedono un cambiamento nell’alimentazione passando a cibi liquidi o semiliquidi 1,2).

I rischi del trattamento chirurgico e radioterapico

Alcune persone possono avere reazioni avverse causate dalla anestesia utilizzata durante l’intervento chirurgico. La radioterapia d’altro canto, può essere responsabile della formazione di secondi tumori. Solo raramente può causare infezioni e sanguinamenti interni. Per evitare gravi danni permanenti infine, occorre che gli operatori proteggano accuratamente il cervello e il midollo spinale durante l’esposizione alle radiazioni (4).

Chemioterapia: effetti collaterali

La chemioterapia è somministrata per via sistemica, il che significa che l’intero organismo è potenzialmente esposto ai suoi effetti tossici.

I principali agenti chemioterapici utilizzati nella terapia dei tumori del testa e collo sono:

  • I derivati del platino (cisplatino e carboplatino). Il cisplatino può causare nefrotossicità  (danni ai reni), neurotossicità  (danni al sistema nervoso), nausea e vomito, ototossicità  (danni all’orecchio; in alcuni casi gravi), alopecia (perdita di peli e capelli), squilibri elettrolitici (sodio, potassio, cloro, ecc.). Il carboplatino è il meno tossico dei due (ma anche meno efficace), in particolare in termini di nefrotossicità , nausea e vomito. Di solito viene riservato ai pazienti anziani, o aventi anche altre patologie, che non riescono a tollerare il cisplatino.
  • Il 5 fluorouracile (5-FU). Di solito viene impiegato in combinazione con un derivato del platino. I suoi effetti collaterali sono: mielosoppressione (soppressione dell’attività  del midollo), mucosite (danni alle mucose), dermatite, diarrea, cardiotossicità , tossicità  a carico del sistema nervoso centrale.
  • I taxani (paclitaxel and docetaxel). Possono dare reazioni di ipersensibilità , mielosoppressione (danni al midollo con conseguenze negative sulle cellule del sistema immunitario), esponendo in particolare ad un maggior rischio di infezioni, anemia, sanguinamenti, e tossicità  cardiaca.

La chemioterapia somministrata contemporaneamente alla radioterapia è responsabile di un quadro di effetti collaterali particolarmente intenso.

Anticorpi monoclonali anti EGFR: effetti collaterali

Il principale effetto collaterale causato dalla somministrazione di anticorpi monoclonali anti EGFR riguarda la pelle. Esso ha carattere passeggero e solitamente coinvolge le aree maggiormente ricche di ghiandole sebacee (viso, petto, dorso) sotto forma di eruzione cutanea (follicolite). E’ comune anche un’accentuata secchezza della pelle che può interessare anche le estremità  delle dita. Nel caso di somministrazione contemporanea di anticorpi monoclonali anti EGFR e radioterapia, nel campo irradiato si ha la sovrapposizione degli effetti tossici a carico della cute causati dai due trattamenti (radiodermite).

Questi effetti possono assumere varie intensità , ma sono sempre temporanei e reversibili e possono essere trattati, se non addirittura prevenuti, con opportuni accorgimenti. In particolare, l’impiego di crema a base di vitamina K1 alla concentrazione 0.1% ha dimostrato di ridurre fortemente la follicolite e di contrastarne l’insorgenza (5-7).

Vedere anche nella sezione I Tumori della Testa e del Collo

  • Epidemiologia
  • Prognosi
  • Fattori di rischio
  • Meccanismi di sviluppo
  • I sintomi dei tumori testa-collo
  • La diagnosi
  • Stadiazione dei tumori testa-collo
  • L’approccio multidisciplinare
  • La chirurgia
  • Radioterapia, chemioterapia e farmaci a bersaglio molecolare
  • Controlli nei tumori testa-collo
  • Gestione delle recidive o delle metastasi e la terapia di supporto

Redazione Fondazione Cesare Serono

Note

  1. National Cancer Institute, USA. What you need to know about oral cancer.http://www.cancer.gov, 01/07/02.
  2. Cancer Bacup. Understanding cancers of the head and neck: external radiotherapy.http://www.cancerbacup.org, 04/07/02.
  3. Forastiere A, Koch W, Trotti A, Sidransky D. Head and neck cancer. New England Journal of Medicine 345(26): 1890-1900.
  4. Robinson MH. Principles of radiotherapy. Medicine 1999; 27 (12): 10-15.
  5. Ocvirk J, Rebersek M. Topical application of vitamin K1 cream for cetuximab-related skin toxicities. Ann Oncol 2009; 20(suppl 7):vii22-vii23. Paper presented at: ESMO Conference: 11th World Congress on Gastrointestinal Cancer; June 24 -27, 2009; Barcelona, Spain; abstract PD-0021.
  6. Ocvirk J, Rebersek M. Treatment of cetuximab-associated cutaneous side effects using topical application of vitamin K1 cream. J Clin Oncol 2009; 27(suppl 20):e15087. Paper presented at: 45th ASCO Annual Meeting; May 2009; Orlando, Florida; abstract e15087.
  7. Radovics N, Kornek G, Thalhammer F et al. Analysis of the effects of vitamin K1 cream on cetuximab-induced acne-like rash. J Clin Oncol 2010; 28(suppl):e19671. Paper presented at: 46th ASCO Annual Meeting; June 4-8, 2010; Chicago, Illinois; abstract e19671.

Quanto tempo per smaltire radioterapia?

Le cellule sane che vengono danneggiate durante il trattamento radioterapico in genere vanno incontro a guarigione entro pochi mesi dal termine del trattamento, permettendo quindi una graduale scomparsa dei disturbi, anche se purtroppo non è sempre così.

Quanto dura la stanchezza dopo la radioterapia?

La stanchezza può continuare per un periodo variabile dalle sei settimane ai 12 mesi dopo la fine della radioterapia, alcune persone potranno sentirsi sempre stanche e, anche dopo la fine della radioterapia, non avranno la stessa energia di prima.

Quando comincia a fare effetto la radioterapia?

Gli effetti positivi della radioterapia non sono evidenti subito. Per tale motivo le indagini diagnostico-strumentali richieste per documentare le condizioni di salute e il risultato ottenuto con la radioterapia saranno eseguite dopo circa 45-60 giorni dal suo completamento.

Cosa non fare quando si fa la radioterapia?

Evitare l'utilizzo di deodoranti, profumi, lozioni, oli, creme e sostanze contenenti alcool a diretto contatto della cute irradiata. Evitare l'uso di prodotti contenenti metalli, mentolo e fenolo. Prestare particolare attenzione a non eliminare eventuali segni effettuati dal tecnico sulla cute.