A che eta si puo prendere la tachipirina 1000

A che eta si puo prendere la tachipirina 1000

TACHIPIRINA 1000 ... buoni motivi per usarla solo secondo prescrizione medica

In un precedente articolo abbiamo parlato delle origini del PARACETAMOLO, evidenziandone la derivazione da una molecola tossica. Il paracetamolo attualmente, ai normali dosaggi terapeutici, è un farmaco sicuro e molto utilizzato, soprattutto in ambito pediatrico. Qualche pericolo però si cela insidioso dietro ai dosaggi elevati.

TACHIPIRINA 1000

Negli ultimi anni noi farmacisti stiamo assistendo ad una crescita esponenziale di richieste di “Tachipirina 1000”, formulata in compresse, compresse solubili, bustine effervescenti e bustine orosolubili.

La richiesta arriva per lo più da persone anziane che ne fanno ampio uso, ma il dosaggio da un grammo viene frequentemente richiesto anche più in generale per il trattamento anche di piccoli disturbi e viene erroneamente considerato come la "Tachipirina da adulti". E' senza dubbio una FALSA CONVINZIONE ed un grossolano ERRORE considerarla come tale.

Ricordando che, allo stato attuale, questo dosaggio richiede la prescrizione e la ricetta medica, va detto che la sua indicazione terapeutica è esclusivamente come ANTIDOLORIFICO (da cui l'uso frequente negli anziani). Soprattutto è importante sottolineare che la sua efficacia non aumenta con l’aumento del numero di compresse assunte e tuttavia questa è purtroppo una pratica abbastanza diffusa per chi deve combattere forti dolori di varia natura.
Il rischio per la propria salute, tuttavia è molto elevato se non si rispettano i dosaggi raccomandati. Basta infatti superare le 3 compresse al giorno, o addirittura assumerne anche solo 2 in brevi periodi, ad intervalli di meno di 4 ore, per rischiare di compromettere gravemente ed irreversibilmente la funzionalità di un fegato in buone condizioni, e basta molto meno per creare danni in soggetti in condizione di insufficienza epatica.

I MOTIVI DELLA TOSSICITA'

Questo accade perché il paracetamolo nel nostro organismo viene prima trasformato in un prodotto altamente reattivo che viene poi eliminato dal nostro corpo con l’antiossidante e “depurativo” più potente di cui siamo dotati, il glutatione. Questa molecola è prodotta in quantità normalmente sufficiente, ma limitata dal fegato. Se assumiamo però più paracetamolo di quanto riesca a “disattivare ed eliminare” il glutatione, la quota in eccesso del derivato reattivo comincia ad “ossidare” ed a danneggiare irrimediabilmente le cellule epatiche, causandone la morte (necrosi). Anche altri organi possono essere interessati da questo processo degenerativo, in particolare il rene.

IL CONSIGLIO GIUSTO

Ecco perché, a nostro avviso, è opportuno utilizzare sempre la classica Tachipirina da 500 mg (quella rosa, acquistabile senza ricetta, contenente metà dosaggio rispetto a quella "1000" da un grammo) per trattare i comuni malanni quali mal di testa, dolori di lieve e media entità e stati febbrili anche elevati, riservando l’utilizzo di Tachipirina 1000 (la scatola verde) solo nei casi più severi, seguendo rigorosamente le indicazioni del medico.

ALCUNE PRECISAZIONI SU COLORI E DOSAGGI

“Tachipirina 1000” esiste in varie forme farmaceutiche: compresse, compresse effervescenti, granulato in buste, bustine orosolubili e supposte. Tutte hanno la confezione verde, tranne Tachipirina 1000 supposte, che è rosa e che è l’unica formulazione 1000 che non richiede la prescrizione medica, in quanto il suo assorbimento è alquanto ridotto e di fatto si comporta come una Tachipirina da 500 in compresse (ma con effetto più rapido). Il suo uso attualmente è riservato a quelle persone che presentano associati alla febbre anche disturbi di nausea e vomito e non riescono pertanto ad ingerire il paracetamolo per via orale. Ad alimentare e creare ancora più confusione è anche la scelta di marketing aziendale di Angelini di immettere in commercio le bustine orosolubili con dosaggio da 500 in confezione verde, riportante solo una sottile fascia rosa a richiamarne il dosaggio.

Quando un bambino, ma anche un adulto, presenta i sintomi della febbre, la prima cosa che viene spontaneo fare, sovente anche senza prima un confronto col medico, è dare la Tachipirina. Ma siamo davvero sicuri che questa sia la scelta giusta? Siamo sicuri che con la febbre e 37,5° sia il caso di somministrare questo farmaco? Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire quando questa medicina va data e quando, invece, non è assolutamente il caso.

Tachipirina, che cos’è e a cosa serve

La Tachipirina è un farmaco che ha come principio attivo il paracetamolo, molecola che da il nome anche al farmaco generico e che è alla base della composizione di numerosi altri farmaci, ovviamente con dosi differenti. So tratta di un farmaco antipiretico, che va quindi ad abbassare la temperatura, la febbre, ma è anche un modesto antidolorifico.

Si acquista in farmacia e occorre la ricetta a seconda del dosaggio. Disponibile in diversi formati: supposte, compresse, bustine, pastiglie effervescenti, sciroppo. Per i bambini, di solito, almeno in età pediatrica, viene prescritto lo sciroppo da dosare in base all’età e al peso del bambino.

Paracetamolo e paure dei genitori

Oggi come oggi, purtroppo, si fa un uso eccessivo di questo farmaco. Negli ultimi anni si è radicata la convinzione che la febbre elevata causi le convulsioni – non è così, ci deve essere una predisposizione affinché ciò avvenga – quindi, al primo segnale di febbre, i genitori tendono a dare da subito al bambino la Tachipirina, ma questo modo di fare, come vedremo, non è assolutamente corretto. Sempre più pediatri stanno avallando la prescrizione del paracetamolo solo quando la febbre supera i 39°, ammesso che il bambino non mostri segni evidenti di disagio o sofferenza.

La febbre deve fare il suo corso. L’organismo, infatti, mette in atto questo meccanismo proprio per proteggersi. Innalzando la temperatura corporea, il nostro sistema immunitario combatte gli attacchi di batteri e virus. Il cervello, nello specifico nell’ipotalamo, regola l’innalzamento della temperatura. Prima di utilizzare i farmaci, allora, è bene sapere come comportarsi.

La febbre non è la causa, è solo un sintomo

Posto che la febbre non è la causa della malattia, ma il sintomo, evidentemente, di un’infezione batterica o virale, ecco cosa si dovrebbe fare prima di arrivare alla somministrazione di Tachipirina. Per prima cosa si dovrebbe coprire il bambino solamente nel momento in cui avverte freddo e brividi, quindi quando ha mani e piedi freddi. Una volta che la temperatura è salita, invece, dovrebbe essere alleggerito.

Non sempre, quindi, abbassare la febbre è la cosa giusta, soprattutto se non è stato prescritto dal medico un antibiotico o un antivirale. Abbassando la febbre, infatti, andiamo a togliere la difesa principale del nostro organismo. Quanto agli antibiotici, che devono essere prescritti dal medico, non hanno alcuna utilità se si tratta di un attacco virale.

Quando va somministrata la Tachipirina

Il paracetamolo può quindi essere dato quando la febbre supera i 39° oppure è comunque un disagio per il bambino. Se il piccolo ha 39,5° di febbre, ma gioca tranquillamente e interagisce, allora possiamo monitorare con attenzione e attendere prima di dargli il farmaco. Diversamente, se a 38,5° il bambino è abbacchiato, privo di forze o avesse dolori, allora possiamo somministrare la Tachipirina. In ogni caso questo farmaco non va mai preso se si riscontra una sensibilità verso lo stesso

Facciamo molta attenzione alle dosi. Sulla confezione dello sciroppo sono riportati il ml in base al rapporto età/peso, oppure basta consultare la tabella dell’Aifa. In genere si dovrebbero aspettare sempre un minimo di 4 ore prima della nuova somministrazione e comunque per non più di tre volte al giorno. Solitamente la Tachipirina inizia ad agire dopo 40-60 minuti, ma la febbre scende dopo un’ora circa dalla somministrazione.

Se la febbre non si abbassa, si può chiamare il medico, oppure se non potesse venire, una guardia medica pediatrica. Il fatto che la febbre scenda e subito dopo ritorni significa che vi è un’infezione in corso, è bene far visitare il bambino per capire quale ne sia la causa.

Cosa non fare se la Tachipirina non funziona

Se la febbre non scende inutile rischiare con i vecchi metodi della nonna. Mai abbassare la febbre rapidamente. Assolutamente vietate le borse del ghiaccio, così come le spugnature di acqua gelata o peggio ancora con alcool etilico. Meglio bagnare una pezza con acqua tiepida e posarla sulla fronte del bambino, ma mai bagnarla con acqua fredda.

A che eta si puo prendere la tachipirina 1000
Non somministrare una seconda dose di Tachipirina se non sono trascorse almeno 4 ore, così come non si deve mai dare una dose superiore a quella consigliata dalla tabella del foglietto illustrativo, si tratta di un farmaco e come tale può avere effetti indesiderati per sovradosaggio.

La cosa migliore da fare è sempre quella di portare il bambino dal pediatra. Purtroppo sovente accade che i bambini si ammalino proprio durante il week end o durante le festività, e allora potrebbe essere un problema. Attualmente però è presente un servizio di guardia medica Roma, operativo in città e nelle immediate adiacenze, a carattere privato, che va quindi a implementare il servizio sanitario nazionale.

Servizio di guardia medica privata

La guardia medica privata è un servizio a pagamento che consente di avere una visita presso il proprio domicilio sia del pediatra che di altri specialisti. Per esempio, se occorre uno pneumologo a Roma, ma la lista d’attesa è lunga, si può contattare il servizio privato di medici a domicilio che predisporrà rapidamente un appuntamento.

Il servizio è particolarmente utile quando ad ammalarsi o ad avere necessità del medico sono proprio i bambini, gli anziani e i disabili, oppure chi è fuori sede per studio o per lavoro. Soprattutto nel caso in cui il bambino abbia la febbre alta, avere un intervento immediato, se questa non scende, è importante in quanto può essere l’indicatore, ovvero un sintomo, di una patologia quale sesta o quinta malattia, o comunque di un’infezione che va trattata cono i giusti farmaci, farmaci che, ricordiamo sempre, devono assolutamente essere prescritti dal medico

Ovviamente il discorso sulla febbre e sull’utilizzo del paracetamolo vale anche per gli adulti, anch’essi dovrebbero ricorrere al farmaco solamente nel caso in cui la temperatura crei una condizione di disagio intollerabile.

Quanto si deve pesare per prendere la tachipirina da 1000?

Bambini di peso compreso tra 7 e 10 kg: 1 bustina alla volta, da ripetere se necessario dopo 6 ore, senza superare le 4 somministrazioni al giorno. Bambini di peso compreso tra 11 e 12 kg: 1 bustina alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno.

Quando Tachipirina 500 o 1000?

Nel dolore è importante una somministrazione costante, non saltuaria, fino al completo controllo dei sintomi o alla risoluzione delle cause. Dosaggi inferiori sono spesso inefficaci nel controllo del dolore. Il dosaggio da 500 mg è invece quello normalmente utile nei dolori di lieve entità e nel controllo della febbre.

Chi può prendere tachipirina 1000?

L'assunzione di Tachipirina 1000 mg è indicata esclusivamente negli adulti e nei ragazzi sopra i 15 anni di età. A si può assumere fino a 3 volte al giorno con un intervallo tra le somministrazioni non al di sotto alle quattro ore, per un massimo di 3 compresse o 3 bustine al giorno.

Come dare tachipirina 1000 ai bambini?

Dose e Intervallo tra le somministrazioni Il dosaggio della tachipirina per via orale è pari a circa 10-15 mg/kg. Il formato tachipirina compresse 1000 è quindi adatto dai 66 Kg in poi: 1 compressa da 1000 mg, ripetibile dopo 8 ore se necessario, senza superare le 3 compresse nelle 24 ore.