Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

(Il dottor Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero)

Il cuore attraverso le sistole e le diastole pompa il sangue e lo fa circolare a destra e a sinistra. Nel fisico malandato la circolare sinistra va ottimamente, quella che non funziona è la circolare destra. Si tratta di una distonia congenita, consiglio di andare a piedi.

Dottor Biagio Tanzanella

Inizio riprese: gennaio 1961 - Autorizzazione censura e distribuzione: 17 marzo 1961 - Incasso lire 316.719.000 - Spettatori 1.632.573


Titolo originale Sua Eccellenza si fermò a mangiare

Paese Italia - Anno 1961 - Durata 101’ - B/N - Audio sonoro - Genere commedia - Regia Mario Mattoli - Soggetto Roberto Gianviti, Vittorio Metz - Sceneggiatura Roberto Gianviti, Vittorio Metz - Fotografia Alvaro Mancori - Montaggio Gisa Radicchi Levi - Musiche Gianni Ferrio - Scenografia Alberto Boccianti - Costumi Giuliano Papi - Trucco Titi Efrade


Totò: dott. Biagio Tanzarella - Ugo Tognazzi: Ernesto - Virna Lisi: Silvia - Raimondo Vianello: Sua Eccellenza il ministro - Lauretta Masiero: Lauretta - Lia Zoppelli: contessa Clara Bernabei - Francesco Mulè: il commissario - Nando Bruno: l'oste - Anna Campori: la moglie dell'oste - Pietro De Vico: il cameriere dei Bernabei - Vittorio Congia: il segretario Bini - Mario Siletti: il conte Tommaso Bernabei - Ignazio Leone: Gennarino, il complice ladro - Nando Angelini: il giovane brigadiere - Ughetto Bertucci: un fascista - Salvo Libassi: un fascista - Edy Biagetti: il podestà - Flora Carosello: la portavoce delle 'Giovani Italiane'


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Soggetto 

Durate un pranzo nella villa umbra della contessa Bernabei, organizzato per l'inaugurazione di un piccolo monumento in memoria di un campione sportivo locale, si trovano riuniti per l'occasione, oltre ai coniugi ospitanti, la figlia Silvia, il marito di lei Ernesto, l'amante di Ernesto, Lauretta, spacciata per moglie di un truffatore che si presenta come il dottor Tanzarella, medico del Duce, ma si trova lì in realtà per ricattare Ernesto, del cui tradimento coniugale con Lauretta è stato testimone. Il ministro è preoccupato dalla presenza di Lauretta: infatti teme che si possa sapere in giro di una sua improvvisa défaillance sessuale durante un incontro con la donna. Il falso dottor Tanzarella, deciso ad andarsene dopo aver notato la presenza del commissario, si ferma a pranzo quando scopre che verrà usato, in onore del ministro, un servizio di posate d'oro cesellate da Benvenuto Cellini. Il furto delle posate riesce, grazie ad uno strategemma: il truffatore finge, alla presenza di tutti, di telefonare a Mussolini e nell'occasione di ricevere da lui l'incarico di prelevare le preziosissime posate per destinarle a una mostra.

Critica e curiosità 

Prodotto da Broggi e Libassi per la DDL. Il titolo originario suonava E il ministro si fermò a mangiare ma i dirigenti lo considerano oltraggioso anche se il film è ambientato all’epoca del ventennio, ed è diventato Sua Eccellenza si fermò a mangiare. Il film è stato rieditato nel 1967 col titolo "Il dottor Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero".
Il regista è Mattoli, per la sedicesima e ultima volta a dirigere il principe. Totò figura formalmente in ‘partecipazione’: la parte del leone la fanno Tognazzi e Vianello, appena licenziati dalla Rai per uno sketch interpretato a Un, due, tre. Pure Sua Eccellenza si fermò a mangiare verrà tagliato qua e là di qualche battuta e poi comunque vietato ai minori di 16 anni. Il film segna anche la fine del sodalizio Totò - Mattoli. L’antica consuetudine non evita le frizioni: caratterialmente ispido, Mattoli non sopporta che Totò riproponga i suoi gesti e lazzi più noti e gli chiede di evitarli; quando sul set gli scappa di chiamarlo "senti coso", Antonio de Curtis che in passato aveva sorvolato su questo modo di fare di Mattoli non ne può più e dopo questo film chiude ogni rapporto di lavoro col regista. 


Così la stampa dell'epoca

«Il film viene inizialmente battezzato E il ministro si fermò a mangiare, ma la censura, messa in allarme dall'accostamento tra una carica pubblica e una funzione fisiologica passibile di facili allusioni, boccia decisamente il titolo; non basta che il ministro del film appartenga all'epoca di Starace, il titolo viene ammorbidito in un più blando Sua eccellenza si fermò a mangiare. Il soggetto, imbastito da Metz e Gianviti, è un intreccio farsesco fin troppo ricco di equivoci e di tradimenti, con un cast in cui trovano posto, oltre a Totò, Lauretta Masiero, Virna Lisi, Lia Zoppelli, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Mario Siletti e Pietro De Vico. [...]»

Alberto Anile


«L’ultimo film di Totò con Mattòli si inserisce senza molta originalità nel filone che rievoca il ventennio con toni burleschi: si salva solo Totò nei panni di un ladro incorreggibile.»

Paolo Mereghetti, 1961


Il principe Antonio de Curtis è tornato a Roma con Franca Faldini, dopo aver trascorso alcuni giorni a Montecarlo. Il giorno di Capodanno — ha dichiarato Totò — sono stati concretati gli ultimi accordi per il film « ... E il ministro si fermò a mangiare » di cui Totò sarà il principale interprete insieme a Ugo Tognazzi, Virna Lisi e Lauretta Masiero.

«Corriere dell'Informazione», 5 gennaio 1961


«La trama è talmente cucita di gags che nessuno ci ha capito nulla; poi Totò e Tognazzi si incaricano di cambiare ogni giorno il copione. [...] Il regista [...] gira tutto in presa diretta: ritiene che la commedia brillante deve essere recitata dal vivo e non tollera doppiaggi. E lo dice con tanta convinzione che bisogna credergli, così come gli attori credono al macchinoso copione.»

"E il ministro si fermò a mangiare", «La Fiera del Cinema», n. 3, marzo 1961


«Pochade inoffensiva sotto ogni aspetto, ma che, anche per pressioni dall’alto, fu rititolata Dott. Tantazella, medico personale del… fondatore dell’impero. Ultimo film di Totò con Mattòli, e non tra i più riusciti anche perché deve cedere il posto all’invadente coppia Tognazzi - Vianello. Con la sua mimica prodigiosa, ì lazzi assaettati, l'inimitabile tempo, Totò domina da cima a fondo questa pochade che avrebbe dovuto trovare il suo pepe nell'ambientazione [...] Ma lo sfondo è sempre casuale, l'azione è praticamente fuori tempo [...] Il film è inoffensivo sotto ogni aspetto e, senza Totò, sarebbe il deserto anche sul piano della comicità più facile.»

Morando Morandini, «La Notte», 22 marzo 1961


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Ugo Tognazzi, marito della glaciale Virna Lisi, si consola con l'esuberante Lauretta Masiero: la tresca però viene scoperta e in quattro e quattr’otto l’uomo deve fornire un alibi inventato, nè sa trovare nulla di meglio del duce (poiché la vicenda si svolge negli anni delle camicie nere e dei balilla). Da questo spunto abbastanza geniale Mario Mattoli ha tratto una farsa che non sempre regge sul piano dell’eleganza e del brio.

La faccenda infatti si complica con l’intervento di Totò, ladro quasi gentiluomo, che si finge il medico e fornisce l’alibi a Tognazzi, ma poi approfitta del favore fatto per partecipare a un pranzo a cui interviene il ministro Raimondo Vianello e per rubare tutte le posate d’oro. Risate non mancano, ma non sempre — come abbiamo detto — lo spirito è di buona lega.

«Corriere dell'Informazione», 21 aprile 1961


Una farsesca presa in giro degli anni in cui il «saluto romano» era obbligatorio vuol essere Sua Eccellenza si fermò a mangiare, di Mattoli. Tognazzi tradisce la moglie Vima Lisi con Lauretta Masiero e per sviarne i sospetti le racconta d’aver passato la notte con un vecchio amico di gioventù, il medico del «duce». Un ladro, Totò, che è venuto a conoscenza dell’imbroglio, si spaccia per Questo medico, ricatta il marito e si fa invitare ad un ricevimento, al quale interviene un ministro, Vianello, che ha non poche debolezze da nascondere. Lo scherzo finisce con la riconciliazione degli sposi e col trionfo del ladro. Abbondano le allusioni pesanti ed i doppi sensi di dubbio gusto. Resta, malgrado tutto, la bravura dell’infaticabile Totò. Nel periodo al quale il filmetto si riferisce simili canovacci erano ambientati in Ungheria; oggi si attribuiscono all’epoca del fascismo. Una rivalsa che può essere comprensibile; tuttavia è lo spettatore che ci va di mezzo.

«Corriere della Sera», 22 aprile 1961


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Ambientato nei primi anni del consolidamento del fascismo in Italia, Sua Eccellenza si fermò a mangiare non è tuttavia una satira di quei tempi, essendo abbastanza evidente che la vicenda è stata retrodatata soltanto per motivi di prudenza, se non di pressioni dall'alto: il film infatti prende per il bavero un ministro. Ma questi non compare subito.

Bisogna prima dar tempo a Tognazzi di inventarsi un amico per giustificare con la moglie una scappatella; e a Totò, che ha fiutato il ricatto, di piombare in casa di Tognazzi spacciandosi per quell'amico. Totò non solo è ben accolto dai familiari di Tognazzi, che sta al gioco per amore di quieto vivere, ma addirittura creduto il medico personale di Mussolini; ed è perciò trattato con tutti i riguardi sino ad essere invitato in una villa do- ve dovrà soggiornare un ministro (Raimondo Vianello).

Riuniti così i numerosi personaggi nello stesso luogo, si dà inizio alla consueta comma dia degli equivoci: mentre Totò pesca nel torbido mirando a certe posate d'oro, il posciadlstico andirivieni da una camera da letto all'altra rimane il solo puntello della farsetta, ma conducendo il regista Mattòli l'azione con minor disordine che in altri suoi film, le risate, piuttosto rare nella prima parte, qui s'infittiscono anche se a provocarle sono pesanti doppi sensi e scherzi volgarucci. I comici suddetti, e in particolare Totò, sono gli artefici del modesto divertimento avendo come indispensabili collaboratrici la spigliata Lauretta Masiero, Vlrna Lisi, cui si addice la parte di una moglie di ghiaccio, e Lia Zoppelli.

Leo Pestelli, «La Stampa», 13 maggio 1961



La censura

La Commissione di revisione, a maggioranza, esprime parere favorevole per la concessione del nulla osta a condizione che il film venga vietato ai minori di 16 anni, che venga eliminata una scena e modificate alcune battute di dialogo considerate “offensive del decoro e del prestigio dei funzionari della Forza Pubblica”. La Riedizione del 1971, proposta con l’aggiunta di 150 metri di repertorio, è autorizzata senza limiti di età. Su segnalazione della S.I.A.E. viene sospesa la programmazione del film perchè proposto con il titolo ingannevole “Dott. Zanzarella medico personale del fondatore dell'impero”.

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Documenti censura del film Sua Eccellenza si fermò a mangiare, 1961 - I Edizione - Direzione Generale Cinema

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Documenti censura del film Sua Eccellenza si fermò a mangiare, 1961 - Presentazione I Edizione - Direzione Generale Cinema

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Documenti censura del film Sua Eccellenza si fermò a mangiare, 1961 - II Edizione - Direzione Generale Cinema


A turbare sono alcune battute e situazioni, ma sotto sotto il problema è di satira politica [...] viene consigliato ufficiosamente di cambiare titolo [...] una riedizione del '73, che è poi quella attualmente trasmessa e distribuita in VHS e DVD, avrà ancora un nuovo titolo, chilometrico come nella moda wertmülleriana del momento, e ancora meno equivoco in quanto ad allusioni «mangerecce» e all'epoca di cui si tratta: Il dott. Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero.


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

2a Revisione. La Manenti Film varia il titolo originale del film Sua Eccellenza si fermò a mangiare in Il dott. Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero. Il Ministero dello Spettacolo non autorizza e blocca immediatamente la distribuzione del film. 


Vanno eliminate o modificate tre battute:

1) Nella prima scena viene tagliata la risposta di una guardia («Ha ragione, mi scusasse, mi scusasse tanto!») a un delinquentello che sostiene che in Italia con il nuovo governo non ci sono più ladri.
2) La battuta di un commissario di PS (Mulè): «Ho famiglia» diventa: «Ma stiamo scherzando?».
3) La maliziosa battuta di Totò, che si riferiva a un furto attribuito al ministro: «Se è ministro, per forza» viene ridoppiata e diventa un innocuo: «Eh già, è un cleptomane!».

Vanno inoltre eliminate le battute:

1) Gennarino: «... finiti i ladri... In Italia i ladri non ci sono più brigadiè»;
2) la scena dei due carabinieri che, in alta uniforme, salutano militarmente al passaggio del Ministro in macchina;
3) la battuta di Totò, rivolta al Commissario: «Un ministro ha sempre qualche cosettina sulla coscienza».


L'opulenza della contadina non piace al censore

Il film "Sua Eccellenza si fermò a mangiare" del 1961, ultimo film di Totò diretto dalla regia di Mario Mattioli, è stato riedito nel 1967 col titolo "Il dottor Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero".

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Pur passando inosservato dai filtri della censura preventiva imperante nel periodo, incappa inesorabilmente nelle maglie della censura definitiva. Come prima cosa viene cambiato il titolo, verrà diffuso con la limitazione del divieto ai minori e, per ultimo, dovranno essere applicati diversi tagli in battute considerate offensive del decoro e del prestigio dei funzionari e agenti della Forza pubblica, nonché lesivi della morale. Analizzando quest'ultima motivazione, i censori impongono che «sia ridotta la scena della ragazza coi seni eccessivamente scoperti, visitata da Totò finto medico». È quella in cui Totò, scambiato per il medico personale del Duce, viene pregato di visitare un vecchietto di 94 anni (salta anche un pezzo di dialogo in cui Totò, cinico disfattista, gli dice: «Questo se ne va, se ne va...») ma anziché visitare lui decide di auscultare la nipote, una straripante contadinotta che ha tutto, «freschezza, giovinezza, bellezza e opulenza».


Di qui in poi il censore taglia la scena che proseguiva con questo dialogo:

Ragazza: «Come?»
Totò: «Opulenza.»
Ragazza: «Ma che è?»
Totò: «Sì, io più ti guardo e più mi convinco che tu sei opulenta.»
Ragazza: «Ma che è, una cosa grave?»
Totò: «Sì, in questi casi io consiglio sempre di mettersi a letto. Ah! oh...»
Ragazza: «Ma che fa?»
Totò: «Voltati, fammi sentire, fammi sentire. Queste villane! Oh!»

Più che dal dialogo il censore è rimasto turbato appunto dall'opulenza della ragazza che, invitata a spogliarsi da Totò, rimane in mutandine e corpetto. E Mattoli, cercando di salvare la continuità della scena, è costretto a metterci una pezza aggiungendo un primo piano del vecchietto che si lamenta: «Dotto', io sto male e voi visitate mia nipote!».

Il questore Cappelli di Napoli, ricontrollando la copia prima di farla proiettare in pubblico, conta i fotogrammi e decide che il taglio non è stato realizzato a regola d'arte e che perciò la DDL ha violato la legge. La presa di posizione comporta un giro di lettere fra le prefetture di tutta Italia fino ad arrivare di nuovo a De Pirro, e si conclude solo quando Broggi e Libassi ribadiscono formalmente di aver apportato i tagli concordati, identici peraltro al pezzetto di negativo depositato in censura, e chiedendo quindi che ne siano informate le questure di Roma e Napoli per evitare alla DDL «spiacevoli e immeritate conseguenze legali».

Alberto Anile


Foto di scena, video e immagini dal set


Foto Archivio Istituto Luce


I documenti


Totò, Mattoli, Sua eccellenza e il "coso"

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare


"E il ministro si fermò a mangiare", "Sua Eccellenza si fermò a mangiare" rieditato nel 1967 col titolo "Il dottor Tanzarella, medico personale del... fondatore dell'Impero". E' il 1960.
Il film segna anche la fine del sodalizio Totò - Mattoli. Il regista aveva infatti l'abitudine di chiamare i suoi attori "senti coso"; Antonio de Curtis che in passato aveva sorvolato su questo modo di fare di Mattoli non ne poté più e dopo questo film chiude ogni rapporto di lavoro col regista.


Cosa ne pensa il pubblico...


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

I commenti degli utenti, dal sito www.davinotti.com

  • Divertente pochade (**½) basata su sostituzioni di persona, equivoci e coincidenze: niente di nuovo ma il film è divertente, riscuote non poche risate e molti sorrisi. Cast meraviglioso, con Totò in gran forma (il suo duetto in veneto con Mulè è un piccolo capolavoro), un ottimo Tognazzi, una splendida Virna Lisi e via dicendo. A un certo punto De Vico pronuncia una battuta sicuramente di Metz: "Sì, signora Contessa"! Curioso che si dichiari nei crediti iniziali che la vicenda si svolge nel 1923, perché la cosa non torna: nel '23 non c'era il Regime, non c'erano le Giovani Italiane eccetera.

  • Commedia degli equivoci diretta dal bravo Mattoli. La trama è degna di una pochade con equivoci, doppi sensi, allusioni e quant'altro ma la sceneggiatura è ben congegnata, il regista mantiene un ritmo elevato e il cast presenta un Totò in grandissima forma ben supportato da un cast più che degno. Divertente.

  • Che dietro l'ambientazione nel '23 ci sia l'Italia democristiana lo rivelano gli accenni anacronistici al frigorifero: del resto, il guazzabuglio gogoliano in cui affondano le ipocrisie del ministro e del sottobosco che lo circonda (con giro di oro rubato, impotenza sessuale, corna varie e inchini al potere) sarebbe davvero troppo spinto. "Sarebbe" perché poi il plot (ben costruito) si attesta a un livello più soft e convenzionale, diluendone la carica potenziale. Ma a far ridere e divertire ci pensa Totò, con buone spalle maschili e femminili.

  • Per salvare il matrimonio, un possidente deve far passare la propria amante per la moglie di un ladro, che a sua volta si spaccia per il medico personale del Duce. A complicare le cose, l'arrivo di un onorevole con qualche problema di prestazione. Tardo Totò, che deve lasciare spazio alla coppia Tognazzi-Vianello, per questa pochade che tuttavia trova proprio nella sua presenza le principali occasioni di divertimento. Nonostante il cast, il film è modesto, la satira politica all'acqua di rose, la comicità volgarotta.

  • Discreta commediola fornita di un buon ritmo, di una regia di buon livello e, cosa più importante, di un cast affiatatissimo. La coppia Totò/Tognazzi fa faville, con battute e situazioni esplosive che li vedono grandi protagonisti. Notevole anche il resto del cast dove spiccano gli esilaranti Vianello, Congia, Mulè e De Vico. Da riscoprire.

  • Divertente pochade che se da una parte presenta situazioni abbastanza prevedibili, dall'altra lo fa con un tale ritmo che impedisce di annoiarsi. Ma quello che fa la differenza è, ovviamente, un Totò che si divora la scena nei panni del delinquente spacciato per illustre medico, uno di quei ruoli in cui esprime il meglio di sé. Equivoci come se piovesse, attori brillanti ed un Totò monumentale: quanto basta per divertirsi un'ora e mezza.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Le spiegazioni mediche di Totò.

  • Farsa ad equivoci che più che dalla storia (abbastanza esile) viene tenuta in piedi dall'ottimo cast. Totò ovviamente è una spanna sopra gli altri, ma Tognazzi si dimostra un buon co-protagonista, anche se ancora lontano dalle interpretazioni future. Divertente il commissario credulone interpretato da Mulè, così come il discorso fatto da Vianello (l'onorevole) senza sapere di chi sta parlando.

  • Niente di rilevante. Il duo Tognazzi-Vianello mai funziona: Tognazzi perché non ha ancora trovato il registro drammatico-grottesco della carriera, Vianello poiché privo di forza attoriale propria. Ci si trastulla in equivoci e scipiti doppi sensi, anche un po' volgari. Le uniche impennate (diluite nella mediocrità generale, purtroppo) si hanno con Totò, devastante quando si disinteressa della sorte del vorace novantenne e poi lo "salva" con una dieta ipercalorica.

  • Una simpatica commedia basata su una serie di divertenti equivoci e una situazione inverosimile dove sia Totò che il resto del cast riescono a imperversare con buoni risultati. La prima parte è nettamente la migliore, la seconda si perde parecchio nei meandri di una sceneggiatura che inizia a smarrirsi e finire le idee. Comunque piacevole e meritevole di una visione.

  • Divertente commedia degli equivoci che sfoggia un Totò in gran forma. Si ripropone nella seconda parte l'accoppiata Tognazzi/Vianello, ma con risultati non particolarmente brillanti. Meglio la sempre ironica Masiero, ma è un po' tutto il cast che si coordina bene, merito anche di una trama che non prende vie scontate.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Ricordati che non tutte le opulenze vengono col buco!

  • Buona commedia degli equivoci con un cast di tutto rispetto a cominciare da un Totò sicuramente in forma che ci regala alcuni momenti divertenti. Da sottolineare una bellissima e divina Virna Lisi agli albori che ha come marito un altrettanto bravo Ugo Tognazzi. Bene anche la Masiero e Vianello. Traspare un po' di noia, ma tutto sommato lo spettacolo è assicurato.

  • Non amo le 'pochades' e questa non fa eccezione (oltretutto non sono obiettivo giacché DETESTO la Masiero: l'ho sempre detestata!). Uno dei film pià brutti (sebbene non fra i più brutti in assoluto) nei quali sia coinvolto il grande Totò -- ma come ha giustamente osservato un altro amico davinottiano, si tratta più che altro di un film di Tognazzi-Vianello. Si salvano a malapena alcune battute ("l'opulenza", "ne avete di finocchi?" "beh, in paese qualcuno se ne trova") ma il bilancio complessivo è purtroppo negativo.

  • Divertente commedia di Mattoli con un soggetto à la Feydeau sceneggiato con gusto e ritmo. Totò, orfano delle sue spalle storiche, lascia spazio al collaudato duo Tognazzi e Vianello che improvvisano straordinari duetti. Grandi prove anche della Lisi e della Masiero, che in più di un'occasione rubano la scena agli uomini. Se si chiude un occhio sulle solite approssimazioni di regia (il fascismo nel '23...) ci si diverte, sorridendo spesso, quasi mai di pancia. Pregevoli duetti fra Totò e Mulè infarciti di doppi sensi anche raffinati. Buono!• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: I duetti Totò-Mulè; Tognazzi che preferisce passare per ladro piuttosto che per cornuto; "Mal costume mezzo gaudio"; La telefonata finale di Totò.

  • Ultimo film di Totò diretto da Mattoli. Qui, in questa modesta pochade, il comico raggiunge uno dei vertici più alti della sua carriera. E’ assoluto protagonista nonché dominatore della scena, interpreta il falso dottor Tanzanella in chiave farsesca rompendo l’ordine delle gerarchie e opponendo il suo anarchico cinismo alla forza dell’autorità costituita, ma il suo estro recitativo, ricco di sfumature psicologiche e di invenzioni verbali, si impone in modo misurato, con realismo e credibilità, senza che l’attore calchi troppo il pedale del grottesco.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: I caratteristi, Vianello, Tognazzi, Virna Lisi, De Vico, Lia Zoppelli, Lauretta Masiero... offrono un sontuoso accompagnamento recitativo all'assolo di Totò.

  • Dove c'è Totò è difficile non trovare divertimento e gradevole cinema. Anche in questo film, che pure in alcune occasioni rallenta e si perde nella pochade più scontata, la presenza del Principe determina il salto di qualità. D'altronde il cast è di ottimo livello (un cenno particolare alla meravigliosa Virna Lisi), con nomi illustri all'altezza della situazione.

  • L'equivoco è il filo conduttore di questa simpatica commedia di Mattoli ambientata nel ventennio fascista. Totò come spesso accade è il fulcro del film mentre Tognazzi e Vianello sono ottime spalle; tra le donne si distingue una bellissima Virna Lisi. Un susseguirsi continuo di equivoci che portano a un finale molto divertente.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Totò che invita i commensali a urlare Eia Eia Alalà è da morire dal ridere.

  • Film con protagonista un ottimo Tognazzi che riesce a reggere il confronto con un Totò meno presente ma non per questo meno divertente. Gioco degli equivoci a catena, sorretto da un cast di tutto rispetto, che non si aggroviglia su se stesso e riesce a intrattenere fino alle battute finali. Certo, le situazioni non sono originalissime (tradimenti coniugali, onorevoli birbanti, metus reverentialis verso il duce) ma poco male, si ride lo stesso.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Il commissario che porta l'ultima forchetta al Dottore, sperando in una promozione; Tanzarella che scopre il male da cui è affetto il vecchino.

  • Uno spunto stuzzicante, un soggetto pruriginoso, un ambiente circoscritto che ben si presta ai mille equivoci e scambi di persona della pochade (in questo caso, però, un po' "meccanici" e poco fantasiosi), un gruppo di attori di gran mestiere. Il film è tutto qui, con in più un tocco di innocua satira del fascismo. Fastidiosamente moraleggiante nel licenziare il tradimento di lui come banale incidente di percorso, laddove il vero fattaccio secondo la morale dell'epoca (e non solo), le corna da parte di lei, è usato solo come espediente.• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Lo scambio di battute finale tra il sedicente dott. Tanzarella e il commissario, che finisce "cornuto e mazziato".


Le incongruenze

  1. La "Camera di Garibaldi", costruita al piano terra, dopo la venuta di "sua eccellenza" risulta al primo piano: infatti Tognazzi, dovendo andare a chiamare il ministro nella camera, sale le scale!
  2. Ernesto (Ugo Tognazzi) a inizio film chiama il centralino telefonico componendo un numero solo,la suocera (Lia Zoppelli) qualche tempo dopo ne compone ben quattro per la stessa operazione.
  3. Il film è rieditato (nei titoli di testa) con il titolo "Il Dott. Tanzarella medico personale del... fondatore dell'impero", peccato che sempre nei titoli di testa si evince la data "venerdì 23/2/1923, e l'impero venne fondato nel 1936 .
  4. Mussolini, mai citato esplicitamente, è sempre chiamato "Duce", appellativo assegnatogli molto dopo 1923, anno di ambientazione del film.
  5. Siamo sempre nel 1923 e viene raccontato come Ernesto e il dottore si siano conosciuti durante la guerra "dieci anni fa". Ma a quale guerra del 1913 si riferiscono? Quella di Libia è del 1911/12 e quella mondiale è del 1915/18
  6. Un pò durante tutto il film, ma in particolar modo all'inizio quella di Ernesto, le sigarette fumate cambiano la loro lunghezza a seconda delle inquadrature
  7. All'inizio del film, la distanza tra il ladro (compare di Totò) ed il poliziotto con cui parla, varia al cambio d'inquadratura.
  8. All'inizio del film Totò entra, dalla finestra, nel palazzo ove si tiene una festa. L'inquadratura è principalmente sulle scarpe con "caloches" di Totò, ma un singolo fotogramma rivela (nella fattispecie, quando entra dalla suddetta finestra) che in realtà si tratta di una controfigura, mostrandone il viso
  9. Quando, all'inizio del film, Ernesto lascia l'amante e prende il taxi dà all'autista l'indirizzo: "Via Ciro Menotti 2". Però, quando la mattina seguente arriva la suocera a bordo di un calesse, il civico dove entrerà è visibilmente il numero 1
  10. All'inizio del film, quando Totò entra dalla finestra nel palazzo, le inquadrature sono tutte sulle parti basse del busto. Però, esattamente quando l'inquadratura passa all'interno ed entra dalla portafinestra, un fotogramma mostra che la persona non è affatto Totò ma una controfigura - e molto più giovane.
  11. Al ricevimento nella casa di campagna, Virna Lisi suona al pianoforte. Lia Zoppelli (la contessa Bernabei), invita Virna a suonare il nuovo tango. La melodia si rivela la stessa suonata immediatamente prima.
  12. Lauretta entra nella camera di Ernesto (nella casa di campagna) e la porta, aprendosi, cigola da matti mentre quando la stessa Lauretta esce sembra perfettamente oliata
  13. Durante il film, ambientato durante il "ventennio", i protagonisti, tutti appartenenti all'elite fascista (gerarchi, onorevoli, ufficiali, forze dell'ordine) si danno del "lei", cosa vietata dal regime (era obbligatorio il "voi"). Errore che delle persone così inserito all'entourage fascista non avrebbero mai fatto.
  14. Il film è ambientato nel 1923, peccato però che Virna Lisi suoni al pianoforte le canzoni "Creola" e "Tango della gelosia", composte rispettivamente nel 1926 e nel 1930
  15. Nel film - che ricordo essere ambientato nel 1923 - i personaggi fanno accenno al noto caso Bruneri-Canella, caso di cronaca che però venne alla ribalta solo nel 1926-27.

www.bloopers.it


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Tutte le immagini e i testi presenti qui di seguito ci sono stati gentilmente concessi a titolo gratuito dal sito www.davinotti.com e sono presenti a questo indirizzo.
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

LA CASA DELLA MASIERO
Inizio film: La casa di Lauretta (Masiero), amante di Ernesto (Ugo Tognazzi), dove Gennarino (Ignazio Leone) fa da palo a Totò, è in Via Eleonora Pimentel 2 (quartiere delle Vittorie) a Roma

 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
  Quando Gennarino si volta verso l'alto per guardare il balcone dove si è intrufolato Totò abbiamo la certezza che il posto sia quello. Si noti che l'ingresso opposto dello stesso palazzone diverrà, 40 anni più tardi, la casa di Ricky Tognazzi in Commedia sexy.
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

LA CASA DI ERNESTO (UGO TOGNAZZI)
Seguiamo la carrozza arrivare in via Ciro Menotti a Roma, perchè per riconoscere la casa di Tognazzi bisogna partire da qui, dal momento che è cambiata radicalmente

 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
Una volta appreso (anche dal cartello) che siamo in via Menotti, seguiamo la carrozza svoltare per trovarsi di fronte alla casa di Tognazzi, che sta quindi in via Ciro Menotti 1 a Roma. Non ci sono stacchi, per cui possiamo dire con certezza (per quanto possa sembrare incredibile) che la casa di Tognazzi è esattamente quella che vedete qui sopra
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

La villa dei Bernabei dove si svolge gran parte del film e dove Tanzarella (Totò) cerca di rubare le posate è la stessa Casale di Santa Maria Nova sull'Appia Antoca dove è stato girato anche Che fine ha fatto Totò baby?, già inquadrata lo stesso anno in Sei donne per l'assassino.

 
Totò sua eccellenza si fermò a mangiare
 
  Questo l'interno, già incontrato altre volte e sempre riferito a questa villa


Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Biografie2382Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Angelini Nando

Angelini Nando Ferdinando Angelini detto Nando (San Benedetto del Tronto, 17 agosto 1933) è un attore italiano, diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia (di Roma) Filmografia Cinema Amarti è il mio destino, regia di Ferdinando Baldi…

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1961

Articoli & Ritagli di stampa - Rassegna 1961 Totò TOTO', PEPPINO E... LA DOLCE VITA Distribuzione: 23 febbraio 1961 «La Stampa», 17 aprile 1961 «Il principe Antonio de Curtis, Totò, ha firmato un contratto cinematografico che lo impegna ad «entrare…

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Biografie2543Daniele Palmesi, Federico Clemente

Bertucci Ughetto (Ugo)

Bertucci Ughetto (Ugo) Ugo "Ughetto" Bertucci (Roma, 18 ottobre 1907 – Roma, 25 giugno 1966) è stato un attore italiano. Biografia Venditore di frutta e verdura in un mercato romano e proprietario di un camioncino, viene notato da Mario Mattoli e…

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Biografie2935Daniele Palmesi, Federico Clemente

Biagetti Edy (Edoardo)

Biagetti Edy (Edoardo) Edoardo (Edy) Biagetti (Ferrara 1923 e deceduto nel 1987), è stato un attore italiano. Esordisce sullo schermo con il film Il conte Max di Giorgio Bianchi del 1957 con Alberto Sordi e Vittorio De Sica nel ruolo di Gianluca.…

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Biografie2499Daniele Palmesi, Federico Clemente

Bruno Nando (Ferdinando)

Bruno Nando (Ferdinando) Nome d'arte di Ferdinando Bruno (Roma, 6 ottobre 1895 – Roma, 11 aprile 1963), è stato un attore italiano. Biografia Debutta giovanissimo nell'avanspettacolo e nei varietà della capitale, dopo un lungo periodo teatrale viene…

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Biografie4857Daniele Palmesi, Federico Clemente

Campori Anna

Campori Anna (Roma, 22 settembre 1917 - Roma, 19 gennaio 2018) è stata un'attrice italiana di teatro, cinema e televisione. Anna Campori, figlia di attori, nasce durante il primo conflitto mondiale a Roma, nel rione Trastevere, luogo in cui vive…

Carosello Flora

Biografie2332Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Carosello Flora (Sperlonga, 1° luglio 1920 – Roma, 8 luglio 2015) è stata un'attrice e doppiatrice italiana. È stata accreditata anche come "Flora Carosella" e "Flora Carussello"[1]. Ha…

Castellani Mario

Biografie8012Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Castellani Mario Totò era un istintivo, un improvvisatore nato. Il copione, per lui, doveva rappresentare appena una traccia, un punto di partenza e basta. In rivista, dove io facevo il…

Congia Vittorio

Biografie3765Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Congia Vittorio (Iglesias, 4 novembre 1930) è un attore e doppiatore italiano. Biografia È apparso in circa quaranta film - tra cui dodici musicarelli - tra il 1957 e il 1978. Per la…

De Vico Pietro

Biografie5042Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

De Vico Pietro Quella piccola scenetta che ho fatto in Totò diabolicus, io stavo a casa mi mandarono a chiamare "Vieni, vieni che ti vuole Totò". Io vado alla Titanus e c'era già la scena…

Drudi Vera

Biografie2970Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Drudi Vera (23 maggio 1897, Bellaria-Igea Marina - 4 aprile 1995, Bologna (1) è stata un'attrice italiana, nota soprattutto per i suoi ruoli da caratterista. Biografia Attrice attiva…

Ferrio Gianni

Biografie1707Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Ferrio Gianni (Vicenza, 16 novembre 1924 – Roma, 21 ottobre 2013[1]) è stato un direttore d'orchestra, arrangiatore e compositore italiano. È entrato nella storia della musica italiana come…

Fifa e arena (1948)

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Fifa e arena Io non rubo, integro. D'altra parte in Italia chi è che non integra?Nicolino Capece Inizio riprese: settembre 1948, Stabilimenti Scalera RomaAutorizzazione censura e…

Filadoro Giovanni (Filidoro)

Biografie2583Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Filadoro Giovanni (Filidoro) (Napoli 18 gennaio 1895 - 5 novembre 1975), è stato un artista caratterista proveniente dal mondo del Varietà. Conosciuto con diversi soprannomi legati al…

I pompieri di Viggiù (1949)

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

I pompieri di Viggiù Se la conosco? Tutta no, ma quasi. Se non c'era quel pesce vi avrei conosciuta tutta...Totò Inizio riprese: 1948-1949 - Autorizzazione censura e distribuzione: 6 aprile…

Il principe e la ballerina

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Il principe e la ballerina Le donne fatali gli hanno sempre fatto perdere la testa, sul set e nella vita. Ma una sola l’ha fatto piangere. Uccidendosi per lui La bella faccia da principe…

Laurenti Romolo

Biografie1073Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Laurenti Romolo Nato nel 1896 (da verificare) deceduto. Fratello di Angelo (l'attore teatrale famoso con alias "Bragalone"). Papà del regista Mariano. Probabilmente percorse la gavetta…

Leone Ignazio

Biografie3238Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Leone Ignazio (Palermo, 19 aprile 1923 – Torino, 30 dicembre 1976) è stato un attore italiano. Biografia Ignazio Leone inizia la sua carriera come attore di teatro dialettale e di rivista,…

Libassi Renato

Biografie1430Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Libassi Renato Figlio degli attori Ambrogio e Pia, fratello di Salvo e Massimo. La moglie si chiamava Erica. Nel settembre 1939, come parecchi suoi parenti, risulta attore teatrale. In…

Libassi Salvo (Salvatore)

Biografie3603Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Libassi Salvo (Salvatore) (Pantelleria (TP), 18 maggio 1910 - Roma, 8 settembre 1984), è stato un attore italiano. Biografia Figlio di Ambrogio e Pia Colombo e fratello di Renato (nato a…

Lisi Virna (Pieralisi Virna)

Biografie5660Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Lisi Virna (Pieralisi Virna) Nome d'arte di Virna Pieralisi (Ancona, 8 novembre 1936 – Roma, 18 dicembre 2014), è stata un'attrice italiana. Ha ottenuto numerosi premi per le sue…

Mancori Alvaro

Biografie1086Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Mancori Alvaro (Roma, 15 settembre 1923 – Roma, 24 giugno 2011) è stato un direttore della fotografia e produttore cinematografico italiano. Fra gli anni cinquanta e sessanta ha lavorato…

Mancori Sandro

Testimonianze60Simone Riberto, Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Mancori Sandro E' stato assistente operatore e operatore cinematografico Il direttore di fotografia Mario Albertelli accanto all’operatore alla macchina Giuseppe La Torre furono i maestri…

Masiero Lauretta

Biografie9701Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Masiero Lauretta (Venezia, 25 ottobre 1927 – Roma, 23 marzo 2010) è stata un'attrice teatrale italiana attiva anche in cinema e televisione. Biografia Capelli biondo platino e belle gambe,…

Mattòli Mario

Biografie4889Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Mattòli Mario Non ho nessun merito nella carriera di Totò, se non quello di aver capito che non doveva continuare a fare il filmetto con la storiellina, ma che bisognava alzare un po' il…

Metz Vittorio

Biografie2342Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Metz Vittorio (Roma, 18 luglio 1904 – Roma, 1º marzo 1984) è stato uno scrittore, umorista e sceneggiatore italiano, autore di programmi televisivi e regista cinematografico. Biografia La…

Mignone Toto (Ottone o Totò)

Biografie2643Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Mignone Toto (Ottone o Totò) Ottone Mignone detto Totò (Alessandria, 8 febbraio 1906 – Roma, 3 gennaio 1993) è stato un attore e ballerino italiano. Biografia Fratello minore di Milly e…

Mulè Francesco

Biografie3788Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Mulè Francesco (Roma, 3 dicembre 1926 – Roma, 4 novembre 1984) è stato un attore italiano. Biografia Ha partecipato, quasi sempre come caratterista, a numerosi film commedia,…

Siletti Mario

Biografie1973Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Siletti Mario (Torino, 5 febbraio 1897 – Roma, 17 marzo 1977) è stato un attore italiano. Biografia Nasce a Torino nel 1897, frequenta le scuole tecniche e dopo essere tornato dalla prima…

Tognazzi Ugo

Biografie3426Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Tognazzi Ugo (Cremona, 23 marzo 1922 – Roma, 27 ottobre 1990) è stato un attore, regista, sceneggiatore, cuoco e gastronomo italiano. Con Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, è…

Totò 1971 - Totò al Giro d'Italia

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Totò 1971 - Totò al Giro d'Italia Dopo morto, Totò sta vivendo il suo terzo momento magico. È un fenomeno senz’altro eccezionale: tutti i suoi film, anche quelli considerati un tempo i…

Totò al Giro d'Italia (1948)

Cinema 1937-19499259Daniele Palmesi, Federico Clemente, Simone Riberto

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Totò al Giro d'Italia Per i campioni sportivi niente fumo, niente vino e niente donne. Ma allora che vincono a fare?Professor Casamandrei Inizio riprese: ottobre 1948 - Autorizzazione…

Totò e la censura

Approfondimenti11249Andrea Sanseverino, quadernidaltritempi.eu, quicampania.it, Paolo Mereghetti, Piero Calderoni, lazionauta.it, cinecensura.com, Angelo Olivieri

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

TOTO' E LA CENSURA La censura si era resa conto che Totò non faceva cose oscene ma era intimamente osceno, che la gente poteva anche non comprendere cos'erano quel collo che si allungava e…

Totò e... Mario Mattoli

Totò e4305Orio Caldiron, Franca Faldini, Goffredo Fofi

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Totò e... Mario Mattoli Quasi un contorsionista Non ho nessun merito nella carriera di Totò, se non quello di aver capito che non doveva continuare a fare il filmetto con la storiellina, ma…

Totò terzo uomo (1951)

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Totò terzo uomo Quattro anni fa ho pescato tre chili di pesce, uno dei quali raggiungeva addirittura i due etti.Pietro Inizio riprese: aprile 1951 - Autorizzazione censura e distribuzione:…

Vianello Raimondo

Biografie4922Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Vianello Raimondo (Roma, 7 maggio 1922 – Milano, 15 aprile 2010) è stato un attore, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano. Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni…

Virna di ferro

Virna Lisi869Giuseppe Grazzini (Foto Carlo Bavagnoli) , «Epoca», anno XIII, n.636, 2 dicembre 1962

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Virna di ferro Dolce e fragile soltanto in apparenza la giovane attrice è una donna forte e risoluta. Fino dall’infanzia sapeva ciò che voleva: ora ha avuto tutto ma ha perduto il sonno e…

Virna Lisi diventerà maggiorenne in America

Virna Lisi168Stelio Martini, «Tempo», anno XX, n.15, 8 aprile 1958

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Virna Lisi diventerà maggiorenne in America Virna Lisi, la cui popolarità di attrice è in questi ultimi mesi molto aumentata, si trova già nelle condizioni di poter scegliere i lavori che…

Virna prenderà il posto di Marilyn?

Virna Lisi371Servizio fotografico di Bob Willoughby, «Epoca», anno XV, n.713, 24 maggio 1964

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Virna prenderà il posto di Marilyn? Quattro mesi di lavoro a Hollywood hanno trasformato Virna Lisi: gli americani l'hanno « reinventata » sostituendo alla sua dolcezza un po’ estatica una…

Zoppelli Lia

Biografie4893Daniele Palmesi, Federico Clemente

Totò sua eccellenza si fermò a mangiare

Zoppelli Lia (Milano, 16 novembre 1920 – Milano, 2 gennaio 1988) è stata un'attrice italiana attiva in cinema, teatro e televisione soprattutto in ruoli brillanti. Biografia Debutta in…


Riferimenti e bibliografie:

  • "Totalmente Totò, vita e opere di un comico assoluto" (Alberto Anile), Cineteca di Bologna, 2017
  • "Totò proibito" (Alberto Anile) - Ed. Lundau, 2005
  • "Totò" (Orio Caldiron) - Gremese , 1983
  • "I film di Totò, 1946-1967: La maschera tradita" (Alberto Anile) - Le Mani-Microart'S, 1998
  • Clara Maffei, Associazione culturale - Mario Mattoli